Acido Zoledronico Act - Fl 4mg

Dettagli:
Nome:Acido Zoledronico Act - Fl 4mg
Codice Ministeriale:042090011
Principio attivo:Acido Zoledronico Monoidrato
Codice ATC:M05BA08
Fascia:H
Prezzo:134.49
Produttore:Actavis Italy Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ACIDO ZOLEDRONICO ACTAVIS

Formulazioni

Acido Zoledronico Act - Fl 4mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.

Principi attivi

Acido zoledronico (come monoidrato).

Eccipienti

Mannitolo; sodio citrato; acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico (fratture patologiche, schiacciamenti vertebrali, radioterapia o interventi chirurgici all'osso, ipercalcemia neoplastica) in pazienti adulti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso; trattamento di pazienti adulti con ipercalcemia neoplastica (TIH).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti; allattamento al seno.

Posologia

Acido zoledronico deve essere prescritto e somministrato ai pazienti solo da personale sanitario professionista con esperienza nella somministrazione di bisfosfonati per via endovenosa. >>Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso. Adulti e anziani: 4 mgdi acido zoledronico ogni 3 o 4 settimane. Ai pazienti deve essere so mministrato anche un supplemento di 500 mg/die di calcio per via oralee 400 UI/die di vitamina D. La decisione di trattare i pazienti con m etastasi ossee per la prevenzione di eventi scheletrici correlati deveconsiderare che l'effetto del trattamento si manifesta in 2-3 mesi. > >Trattamento della TIH. Adulti e anziani: nell'ipercalcemia (calcemia corretta con albumina >= 12,0 mg/dl o 3,0 mmol/l) una dose singola di 4 mg di acido zoledronico. Pazienti con compromissione renale TIH: in pazienti con TIH che manifestano anche una grave compromissione renaleil trattamento con Acido zoledronico deve essere considerato solo dop o valutazione dei rischi e benefici del trattamento. Negli studi clinici sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 400 mcmol/l o > 4,5 mg/dl. Non e' necessario alcun adattamento della dose in pazienti con TIH con valori di creatinina sierica < 400 mcmol/l o< 4,5 mg/dl. Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato: prima di iniziare il trattamento con Acido zoledronico nei pazienti con mielomamultiplo o con metastasi ossee da tumori solidi devono essere determi nate la creatinina sierica e la clearance della creatinina (CLcr). La CLcr e' calcolata dalla creatinina sierica mediante la formula di Cockcroft-Gault. Acido zoledronico non e' raccomandato per pazienti che presentano prima dell'inizio della terapia una grave compromissione renale, definita per questa popolazione come CLcr < 30 ml/min. Negli studiclinici con acido zoledronico sono stati esclusi i pazienti con valor i di creatinina sierica > 265 mcmol/l o > 3,0 mg/dl. Nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata, definita per questa popolazione come CLcr 30-60 ml/min, si raccomanda la seguente dose di Acido zoledronico. Clcr > 60 ml/min: 4.0 mg diacido zoledronico; clcr 50 - 60 ml/min: 3.5 mg di acido zoledronico; clcr 40 - 49 ml/min: 3.3 mg di acido zoledronico; clcr 30 - 39 ml/min:3.0 mg di acido zoledronico. Le dosi sono state calcolate assumendo u na AUC target di 0,66 (mg- hr/l) (CLcr = 75 ml/min). Con la somministrazione della dose ridotta nei pazienti con compromissione renale si prevede di raggiungere un valore di AUC uguale a quello osservato in pazienti con clearance della creatinina di 75 ml/min. Dopo l'inizio dellaterapia, la creatinina sierica deve essere determinata prima di ciasc una somministrazione di Acido zoledronico ed, in caso di peggioramentodella funzionalita' renale, il trattamento deve essere sospeso. Negli studi clinici, il peggioramento della funzionalita' renale e' stato d efinito come di seguito riportato: per i pazienti con valori basali dicreatinina sierica normali (< 1,4 mg/dl o < 124 mcmol/l), un aumento di 0,5 mg/dl o di 44 mcmol/l; per i pazienti con valori basali di creatinina sierica anormali (> 1,4 mg/dl o > 124 mcmol/l), un aumento di 1,0 mg/dl o di 88 mcmol/l. Negli studi clinici, il trattamento con acido zoledronico e' stato ripristinato solo quando il valore della creatinina e' ritornato ad essere non superiore del 10% rispetto al valore basale. Il trattamento con Acido zoledronico deve essere ripristinato con lo stessa dose utilizzata prima dell'interruzione del trattamento. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia dell'acido zoledronico nei bambini di eta' compresa tra 1 anno e 17 anni non sono state stabilite. Modo di somministrazione: uso endovenoso. Acido zoledronico 4 mg/5 ml concentrato per soluzione per infusione, successivamente diluito in 100 ml deve essere somministrato come una singola infusione endovenosa in non meno di 15 minuti. Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata, e' raccomandata una riduzione della dose di acido zoledronico. Istruzioni per la preparazione del prodotto a dosi ridotte: prelevare a seconda della necessita' un appropriato volume della soluzione ricostituita, come segue: 4,4 ml per la dose 3,5 mg; 4,1 ml per la dose 3,3 mg; 3,8 ml per la dose 3,0 mg. La quantita' prelevata di concentrato deve essere successivamente diluita in 100 ml di soluzione sterile salina allo 0,9% p/v oppure di soluzione glucosata al 5% p/v. La dose deve essere somministrata in una singola infusione endovenosa della durata non inferiore a 15 minuti. Acido zoledronico non deveessere miscelato con soluzioni per infusione contenenti calcio o altr i cationi bivalenti come ad esempio la soluzione di Ringer lattato, e deve essere somministrata come una singola soluzione endovenosa in unalinea di infusione separata. I pazienti devono essere mantenuti in bu ono stato di idratazione prima e dopo la somministrazione di Acido zoledronico.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Prima della somministrazione del farmaco, valutare i pazienti per assicurare loro un adeguato stato di idratazione. Evitare una eccessiva idratazione in pazienti a rischio di insufficienza cardiaca. Durante la terapia, e' necessario monitorare attentamente i normali parametri metabolici correlati all'ipercalcemia. Se si verificano ipocalcemia, ipofosfatemia o ipomagnesemia, puo' rendersi necessaria una terapia integrativa di breve durata. I pazienti con ipercalcemia non trattata presentano generalmente un certo grado di compromissione renale, considerareun attento monitoraggio della funzionalita' renale. Sono stati riport ati casi di ipocalcemia grave che hanno richiesto l'ospedalizzazione. In alcune circostanze l'ipocalcemia puo' essere pericolosa per la vita. Altri medicinali che contengono acido zoledronico come principio attivo sono disponibili per le indicazioni dell'osteoporosi e il trattamento della malattia ossea di Paget. Non trattare contemporaneamente i pazienti in trattamento con Acido zoledronico con tali prodotti o qualsiasi altro bisfosfonato, dal momento che l'effetto combinato di questiagenti e' sconosciuto. Valutare i pazienti con TIH e che presentano s egni di peggioramento della funzionalita' renale in modo appropriato. La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico deve tenere in considerazione il fatto che l'effetto del trattamento inizia a manifestarsidopo 2-3 mesi. L'acido zoledronico, e' stato associato a segnalazioni di disturbi della funzionalita' renale. I fattori che possono aumenta re il rischio di peggioramento della funzionalita' renale comprendono la disidratazione, una pre-esistente compromissione renale, cicli multipli di acido zoledronico e di altri bisfosfonati cosi' come l'uso di altri medicinali nefrotossici. Sebbene il rischio sia ridotto con una somministrazione di acido zoledronico 4 mg nell'arco di 15 minuti, il peggioramento della funzionalita' renale puo' comunque verificarsi. Sono stati riportati peggioramento della funzionalita' renale, progressione ad insufficienza renale e dialisi in pazienti dopo la prima dose odopo una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. Un aumento della creatinina sierica si puo' anche osservare in alcuni pazienti in cui Acido zoledronico viene somministrato a lungo termine e alle dosi raccomandate per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico, sebbene tali casi siano meno frequenti. Prima della somministrazione di ciascuna dose valutare i livelli sierici di creatinina del paziente. Si raccomanda di iniziare il trattamento a dosi ridotti nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve amoderata. Nei pazienti che mostrano durante il trattamento segni di a lterazione renale, sospendere il trattamento. Ripristinare il farmaco solo quando il valore della creatinina sierica ritorna entro il 10% del valore basale. Ripristinare il trattamento con la stessa dose utilizzata prima dell'interruzione del trattamento. In considerazione del potenziale impatto dell'acido zoledronico sulla funzionalita' renale, della mancanza di dati clinici di sicurezza in pazienti con grave compromissione renale basale e di dati limitati di farmacocinetica in pazienti con grave compromissione renale basale, l'uso del medicinale non e'raccomandato in pazienti con compromissione renale grave. Poiche' i d ati clinici disponibili nei pazienti con grave insufficienza epatica sono limitati, non e' possibile fornire raccomandazioni specifiche in questa popolazione di pazienti. L'osteonecrosi della mascella e' stata riportata in pazienti, soprattutto in quelli con cancro, in trattamento con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo come acido zoledronico. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. La maggioranza delle segnalazioni e' stata associata a procedure di chirurgia dentale come estrazione dentaria. Moltihanno presentato segni di infezione locale inclusa osteomielite. Dura nte la valutazione del rischio individuale di sviluppare osteonecrosi della mascella considerare i seguenti fattori di rischio: potenza del bisfosfonato (il rischio piu' alto per prodotti con maggiore potenza),via di somministrazione (rischio piu' alto per somministrazioni paren terali) e dose cumulativa; cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, fumo; anamnesi di patologie dentali, scarsa igiene orale, malattia parodontale, procedure dentistiche invasive e protesi con scarsa aderenza. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bisfosfonati, la chirurgia dentaria puo'esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzion e del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosidella mascella. Durante l'esperienza post marketing e' stato riportat o dolore alle ossa, alle articolazioni e/o ai muscoli, grave e occasionalmente invalidante, in pazienti trattati con l'acido zoledronico. Tali segnalazioni comunque sono state non frequenti. Dopo l'inizio del trattamento il tempo di insorgenza dei sintomi variava da un giorno a diversi mesi. La maggior parte dei pazienti ha avuto un'attenuazione dei sintomi dopo l'interruzione del trattamento. Un sottogruppo ha avutouna recidiva dei sintomi quando veniva sottoposto ad un ulteriore tra ttamento con acido zoledronico o con un altro bisfosfonato. Sono stateriportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femor e, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa.Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati co n bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale esaminare il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale considerare l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamento con bisfosfonati informare i pazienti di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca oall'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve esse re valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore. Il medicinale contiene sodio.

Interazioni

Negli studi clinici l'acido zoledronico, e' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati, diuretici, antibiotici e analgesici, senza che fossero osservate interazioni clinicamente significative. In vitro l'acido zoledronico ha dimostrato di non legarsi alle proteine plasmatiche e non inibisce gli enzimi del citocromoP450 ma non sono stati effettuati studi clinici specifici di interazi one con altri medicinali. Si consiglia particolare cautela nel caso incui i bisfosfonati sono somministrati con aminoglicosidi poiche' entr ambi i medicinali possono avere un effetto additivo che da' luogo ad una diminuzione della calcemia per periodi piu' prolungati di quanto richiesto. Si raccomanda cautela quando Acido zoledronico viene somministrato con altri medicinali potenzialmente nefrotossici. Prestare attenzione anche all'eventuale comparsa di ipomagnesemia durante il trattamento. Nei pazienti con mieloma multiplo, il rischio di disfunzioni renali puo' essere aumentato quando Acido zoledronico e' usato in combinazione con la talidomide. Sono stati riportati casi di osteonecrosi della mascella in pazienti trattati con acido zoledronico in concomitanzacon medicinali anti-angiogenici.

Effetti indesiderati

Entro tre giorni dalla somministrazione di acido zoledronico, e' statacomunemente riportata una reazione di fase acuta, con sintomi compren denti dolore alle ossa, febbre, affaticamento, artralgia, mialgia e rigidita'; questi sintomi si sono risolti generalmente entro alcuni giorni. Quelli che seguono sono stati identificati come rischi importanti con l'uso di acido zoledronico nelle indicazioni approvate: compromissione della funzionalita' renale, osteonecrosi della mascella, reazionedi fase acuta, ipocalcemia, eventi avversi oculari, fibrillazione atr iale, anafilassi. Le seguenti reazioni avverse, sono state tratte dagli studi clinici e dalle segnalazioni post-marketing a seguito di somministrazione prevalentemente cronica di 4 mg di acido zoledronico. Le reazioni avverse sono classificate in ordine di frequenza decrescente utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazionidi ipersensibilita'; raro: edema angioneurotico. Disturbi psichiatric i. Non comune: ansia, disturbo del sonno; raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; non comune: vertigini, parestesia, alterazione del gusto, ipoestesia,iperestesia, tremore, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite; non comune: visione confusa, sclerite ed infiammazione dell'orbita; molto raro: uveite, episclerite. Patologie cardiache. Non comune: ipertensione, ipotensione, fibrillazione atriale, ipotensione che porta alla sincope o al collasso circolatorio; raro: bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, tosse, broncocostrizione; raro: patologia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, anoressia; non comune: diarrea, stipsi, dolori addominali, dispepsia, stomatite, secchezza della bocca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash (compreso rash eritematoso e maculare), aumento della sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolori alle ossa, mialgia, artralgia, dolore diffuso; non comune: crampi muscolari, osteonecrosi della mascella. Patologie renali e urinarie. Comune:compromissione renale; non comune: insufficienza renale acuta, ematur ia, proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, sindrome simil-influenzale (inclusa fatica, brividi, malessere e arrossamento); non comune: astenia, edema periferico, reazioni al sito di iniezione (inclusi dolore, irritazione, gonfiore, indurimento), dolore al torace, aumento del peso corporeo, reazione/shock anafilattico, orticaria. Esami diagnostici. Molto comune: ipofosfatemia; comune: aumento della creatininemia e dell'azotemia, ipocalcemia; non comune: ipomagnesiemia, ipocaliemia; raro: ipercaliemia, ipernatriemia. Compromissione della funzione renale: l'acidozoledronico, e' stato associato con segnalazioni di disfunzione renal e. In un'analisi sui dati accorpati di sicurezza provenienti dagli studi registrativi di acido zoledronico nella prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stato avanzato che interessano l'osso, la frequenza degli eventi avversi di compromissione renale sospettati di essere correlati all'uso di acido zoledronico (reazioni avverse) era la seguente: mieloma multiplo, cancro prostatico, cancro mammario, tumore al polmone ed altri tumori solidi. I fattori che possono aumentare la possibilita' di un peggioramento della funzione renale includono disidratazione, compromissione renale preesistente, cicli multipli di acido zoledronico o di altri bisfosfonati, cosi' come l'uso concomitante di medicinali nefrotossici o di un tempo di infusione piu' breve di quello generalmente raccomandato. Deterioramento renale, progressione verso l'insufficienza renale e dialisi sono stati riportati in pazienti dopo la dose iniziale o una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. Osteonecrosi della mascella: sono stati riportati casi di osteonecrosi (soprattutto della mascella), principalmente in pazienti con cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come l'acido zoledronico. Molti di questi pazienti hanno avuto evidenze di infezione localizzata, inclusa osteomielite, e la maggioranza delle segnalazioni riguarda pazienti con cancro sottoposti ad estrazioni dentarie o ad altre chirurgie dentali. L'osteonecrosi della mascella ha diversi fattori di rischio documentati che comprendono la diagnosi di cancro, le terapie concomitanti (come chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi) e le malattie concomitanti (come anemia, coagulopatie, infezione, malattia al cavo orale gia' in essere). Anche se non e' stata stabilita una causalita', e' raccomandato evitare la chirurgia dentale poiche' la guarigione potrebbe richiedere tempi piu' lunghi. Fibrillazione atriale: in uno studio della durata di 3 -anni, randomizzato, controllato in doppio cieco che valutava l'efficacia e la sicurezza dell'acido zoledronico 5 mg una volta l'anno rispetto al placebo nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale (OPM), l'incidenza complessiva della fibrillazione atriale era 2,5% e 1,9% in pazienti in trattamento rispettivamente con acido zoledronico 5 mg e placebo. La percentuale di eventi avversi seri difibrillazione atriale era rispettivamente pari a 1,3% e 0,6%. Lo sbil anciamento osservato in questo studio non e' stato osservato in altri studi con acido zoledronico, inclusi quelli con acido zoledronico 4 mgogni 3-4 settimane in pazienti oncologici. Il meccanismo alla base de ll'aumentata incidenza di fibrillazione atriale in questo singolo studio non e' noto. Reazione di fase acuta: questa reazione avversa al medicinale comprende una molteplicita' di sintomi che includono febbre, mialgia, mal di testa, dolore alle estremita', nausea, vomito, diarrea e artralgia. Il tempo di insorgenza e' <= 3 giorni dopo l'infusione diacido zoledronico e la reazione e' anche definita con i termini "sint omi simil-influenzali" o sintomi "post-dose". >>Esperienza post- marketing (frequenza rara): fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati).

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di acido zoledronico indonne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione effettuati con acid o zoledronico su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Acido zoledronico non deve essere usato durante la gravidanza. Non e' noto se l'acido zoledronico sia escreto nel latte materno. Acido zoledronico e' controindicato nelle donne che allattano. L'acido zoledronico e' stato studiato nei ratti per i potenziali eventi avversi sulla fertilita' deigenitori e della generazione F1. Ha mostrato effetti farmacologici mo lto evidenti considerati correlati all'inibizione del composto sul metabolismo del calcio scheletrico, determinando ipocalcemia nel periparto, un effetto della classe dei bisfosfonati, distocia e anticipata chiusura dello studio. Per questo motivo tali risultati hanno precluso ladeterminazione definitiva degli effetti dell'acido zoledronico sulla fertilita' nell'uomo.