Acido Zoledronico Hosp - Fl4mg5m

Dettagli:
Nome:Acido Zoledronico Hosp - Fl4mg5m
Codice Ministeriale:042486011
Principio attivo:Acido Zoledronico Monoidrato
Codice ATC:M05BA08
Fascia:H
Prezzo:134.49
Produttore:Hospira Italia Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ACIDO ZOLEDRONICO HOSPIRA 4 MG/5 ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Acido Zoledronico Hosp - Fl4mg5m
Acido Zoledronico Hosp - Fl4mg5m

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.

Principi attivi

Acido zoledronico (come monoidrato).

Eccipienti

Mannitolo; sodio citrato; acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico (fratture patologiche, schiacciamenti vertebrali, radioterapia o interventi chirurgici all'osso, ipercalcemia neoplastica) in pazienti adulti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso; trattamento di pazienti adulti con ipercalcemia neoplastica (TIH).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; allattamento.

Posologia

Acido Zoledronico deve essere prescritto e somministrato ai pazienti solo da operatori sanitari con esperienza nella somministrazione di bisfosfonati per via endovenosa. >>Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso. Adulti e persone anziane: la dose raccomandata nella prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso e' di 4 mg di acido zoledronico ogni 3 o 4 settimane. Aipazienti deve essere somministrato anche un supplemento di 500 mg/die di calcio per via orale e 400 UI/die di vitamina D. La decisione di t rattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi scheletrici correlati deve considerare che l'effetto del trattamento si manifesta in 2-3 mesi. Trattamento della TIH Adulti e persone anziane La dose raccomandata nell'ipercalcemia (calcemia corretta con albumina>= 12,0 mg/dl o 3,0 mmol/l) e' di una dose singola di 4 mg di acido z oledronico. Compromissione renale TIH: in pazienti con TIH che manifestano anche una grave compromissione renale il trattamento con acido zoledronico deve essere considerato solo dopo valutazione dei rischi e benefici del trattamento. Negli studi clinici sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 400 mcmol/l o > 4,5 mg/dl. None' necessario alcun adattamento della dose in pazienti con TIH con va lori di creatinina sierica < 400 mcmol/l oppure < 4,5 mg/dl. Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti datumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso: prima di iniziare il trattamento con acido zoledronico nei pazienti con mielomamultiplo o con metastasi ossee da tumori solidi devono essere determi nate la creatinina sierica e la clearance della creatinina (CLcr). La CLcr e' calcolata dalla creatinina sierica mediante la formula di Cockcroft- Gault. L'acido zoledronico non e' raccomandato per pazienti chepresentano prima dell'inizio della terapia una grave compromissione r enale, definita per questa popolazione come CLcr < 30 ml/min. Negli studi clinici con acido zoledronico sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 265 mcmol/l o > 3,0 mg/dl. Nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata prima dell'inizio della terapia, definita per questa popolazionecome CLcr 30-60 ml/min, e' raccomandata la seguente dose di acido zol edronico. Clcr >60 ml/min: 4,0 mg di acido zoledronico; clcr 50-60 ml/min: 3.5 mg di acido zoledronico; clcr 40-49 ml/min: 3.3 mg di acido zoledronico; clcr 30-39 ml/min: 3.0 mg di acido zoledronico. Le dosi sono state calcolate assumendo una AUC target di 0,66 (mg-h/l) (CLcr=75 ml/min). Con la somministrazione della dose ridotta nei pazienti con compromissione renale si prevede di raggiungere un valore di AUC ugualea quello osservato in pazienti con clearance della creatinina di 75 m l/min. Dopo l'inizio della terapia, la creatinina sierica deve essere determinata prima di ciascuna somministrazione di acido zoledronico e,in caso di peggioramento della funzionalita' renale, il trattamento d eve essere sospeso. Negli studi clinici, il peggioramento della funzionalita' renale e' stato definito come di seguito riportato: per i pazienti con valori basali di creatinina sierica normali (< 1,4 mg/dl o 124 mcmol/l), un aumento di 0,5 mg/dl o di 44 mcmol/l; per i pazienti con valori basali di creatinina sierica anormali (> 1,4 mg/dl o > 124 mcmol/l), un aumento di 1,0 mg/dl o di 88 mcmol/l. Negli studi clinici, il trattamento con acido zoledronico e' stato ripristinato solo quandoil valore della creatinina e' ritornato ad essere non superiore del 1 0% rispetto al valore basale. Il trattamento con acido zoledronico deve essere ripristinato con la stessa dose precedente all'interruzione del trattamento. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di acido zoledronico nei bambini di eta' compresa tra 1 e 17 anni non sono state stabilite; non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione: uso endovenoso. Acido Zoledronico concentrato per soluzione per infusione, successivamente diluito in 100 ml, deve essere somministrato come una singola infusione endovenosa in non meno di 15 minuti. Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata e' raccomandata una riduzione della dose di acido zoledronico. Istruzioni per la a dosi ridotte: prelevare a seconda della necessita' un appropriato volume del concentrato: 4,4 ml per la dose 3,5 mg; 4,1 ml per la dose 3,3 mg; 3,8 ml per la dose 3,0 mg. La quantita' prelevata della soluzione per infusione deve essere diluita ulteriormente a 100 ml con soluzione iniettabile sterile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) oppure soluzione glucosata al 5% p/v. La dose deve essere somministrata in una singola infusione endovenosa della durata non inferiore a 15 minuti. Acido Zoledronico non deve essere miscelato con soluzioni per infusione contenenti calcio o altri cationi bivalenti, come ad esempio la soluzione di Ringer lattato, e deve essere somministrato come una singola soluzione endovenosa in una linea di infusione separata. I pazienti devono essere mantenuti in buono stato di idratazione prima e dopo la somministrazione di Acido Zoledronico.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

Avvertenze

Prima della somministrazione di acido zoledronico, valutare i pazientiper assicurare loro un adeguato stato di idratazione. Evitare una ecc essiva idratazione in pazienti a rischio di insufficienza cardiaca. Durante la terapia con acido zoledronico, e' necessario monitorare attentamente i normali parametri metabolici correlati all'ipercalcemia. Se si verificano ipocalcemia, ipofosfatemia o ipomagnesiemia, puo' rendersi necessaria una terapia integrativa di breve durata. I pazienti con ipercalcemia non trattata presentano generalmente un certo grado di compromissione renale, considerare un attento monitoraggio della funzionalita' renale. Sono disponibili altri medicinali a base di acido zoledronico per la cura dell'osteoporosi e per il trattamento del morbo di Paget osseo. I pazienti in trattamento con Acido Zoledronico non devono essere contemporaneamente trattati con questi farmaci, ne' con qualsiasi altro bisfosfonato, dal momento che gli effetti combinati di questi agenti sono sconosciuti. Valutare i pazienti con TIH che presentanosegni di peggioramento della funzionalita' renale in modo appropriato . La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico deve tenere in considerazione il fatto che l'effetto del trattamento inizia a manifestarsi dopo 2-3 mesi. Il trattamento con acido zoledronico e' stato associato a segnalazioni di disturbi della funzionalita' renale. Sebbene il rischio sia ridotto con una somministrazione di acido zoledronico nell'arco di 15 minuti, il peggioramento della funzionalita' renale puo' comunque verificarsi. Sono stati riportati peggioramento della funzionalita' renale, in pazienti dopo la prima dose o dopo una singola dose di acido zoledronico 4 mg. Un aumento della creatinina sierica si puo' anche osservare in alcuni pazienti in cui l'acido zoledronico viene somministrato a lungo termine e alla dose raccomandata per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico, sebbene tali casi siano meno frequenti. Prima della somministrazione di ciascuna dose di acido zoledronico valutare i livelli sierici di creatinina del paziente. Si raccomanda di iniziare il trattamento con acido zoledronico a dosi ridotte nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissionerenale da lieve a moderata. Nei pazienti che mostrano durante il trat tamento segni di deterioramento renale, sospendere il trattamento. Ripristinare l'acido zoledronico solo quando il valore della creatinina sierica ritorna entro il 10% del valore basale. Ripristinare il trattamento con la stessa dose utilizzata prima dell'interruzione del trattamento. In considerazione del potenziale impatto dell'acido zoledronico sulla funzionalita' renale, della mancanza di dati clinici di sicurezza in pazienti con grave compromissione renale basale e di dati limitati di farmacocinetica in pazienti con grave compromissione renale basale, l'uso di acido zoledronico non e' raccomandato in pazienti con compromissione renale grave. Poiche' i dati clinici disponibili nei pazienti con grave insufficienza epatica sono limitati, non e' possibile fornire raccomandazioni specifiche in questa popolazione di pazienti. L'osteonecrosi della mascella e' stata riportata in pazienti, soprattuttoin quelli con cancro, in trattamento con medicinali che inibiscono l' assorbimento osseo. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. La maggioranza delle segnalazioni e' stata associata a procedure di chirurgia dentale come estrazione dentaria. Molti hanno presentato segni di infezione locale inclusa osteomielite. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bisfosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mascella. Durante l'esperienza post-marketing e' stato riportato dolore alle ossa, alle articolazioni e/o ai muscoli, grave e occasionalmente invalidante, in pazienti trattati con acido zoledronico. Tali segnalazioni comunque sono state non frequenti. Dopo l'inizio del trattamento il tempo di insorgenza dei sintomi variava da un giorno a diversi mesi. La maggior parte dei pazienti ha avuto un'attenuazione dei sintomidopo l'interruzione del trattamento. Un sottogruppo ha avuto una reci diva dei sintomi quando veniva sottoposto ad un ulteriore trattamento con acido zoledronico o con un altro bisfosfonato. Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino ad appena sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcunipazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associa to a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deveessere esaminato il femore controlaterale. E' stata riportata anche u na limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve considerare l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto rischio/beneficio individuale. Durante il trattamento conbisfosfonati informare i pazienti di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti talisintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattur a del femore. Sono stati riportati casi di ipocalcemia in pazienti trattati con acido zoledronico. Sono stati riportati aritmie cardiache edeventi avversi neurologici secondari a casi di ipocalcemia grave. Son o stati riportati casi di ipocalcemia grave che hanno richiesto ospedalizzazione. In alcune circostanze, l'ipocalcemia puo' essere pericolosa per la vita. Si consiglia particolare cautela nel caso in cui Acido zoledronico e' somministrato con medicinali noti per causare ipocalcemia, in quanto possono avere un effetto sinergico con conseguente graveipocalcemia. Prima di iniziare la terapia con Acido zoledronico deve essere misurato il calcio sierico e deve essere trattata l'ipocalcemia. I pazienti devono ricevere un'adeguata integrazione di calcio e vitamina D. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) perdose, cioe' e' praticamente "senza sodio".

Interazioni

Negli studi clinici l'acido zoledronico e' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati, diuretici, antibiotici e analgesici, senza che fossero osservate interazioni clinicamenteevidenti. In vitro l'acido zoledronico ha dimostrato di non legarsi a lle proteine plasmatiche in modo apprezzabile e non inibisce gli enzimi del citocromo P450, ma non sono stati effettuati studi clinici formali di interazione con altri medicinali. Si consiglia cautela nel caso in cui i bisfosfonati siano somministrati con aminoglicosidi, calcitonina o diuretici dell'ansa, poiche' questi medicinali possono avere un effetto additivo che da' luogo ad una diminuzione della calcemia per periodi piu' prolungati di quanto richiesto. Si raccomanda cautela quando l'acido zoledronico viene somministrato con altri farmaci potenzialmente nefrotossici. Prestare attenzione anche all'eventuale comparsa di ipomagnesiemia durante il trattamento. Nei pazienti con mieloma multiplo, il rischio di disfunzioni renali puo' essere aumentato quando i bisfosfonati per via endovenosa sono usati in combinazione con la talidomide. Deve essere usata cautela quando Acido Zoledronico viene somministrato con medicinali anti- angiogenici dal momento che e' stato osservato un aumento dell'incidenza di casi di ONJ in pazienti trattati in concomitanza con questi medicinali.

Effetti indesiderati

Le seguenti reazioni avverse, sono state tratte dagli studi clinici e dalle segnalazioni post- marketing, prevalentemente a seguito di somministrazione cronica di acido zoledronico 4 mg. Le reazioni avverse sono classificate in ordine di frequenza decrescente utilizzando la seguente convenzione: molto comune (1/10), comune (1/100, <1/10), non comune (1/1.000, <1/100), raro ( 1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'; raro: edema angioneurotico. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia, disturbo del sonno; raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: vertigini, parestesia, disgeusia, ipoestesia, iperestesia, tremore, sonnolenza; molto raro: convulsioni, ipoestesia e tetania (secondari a ipocalcemia). Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite; non comune: visione offuscata, sclerite ed infiammazione dell'orbita; raro: uveite; molto raro: episclerite. Patologie cardiache. Non comune: ipertensione, ipotensione, fibrillazione atriale, ipotensione che porta alla sincope o al collasso circolatorio; raro: bradicardia, aritmia cardiaca (secondaria a ipocalcemia). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, tosse, broncocostrizione; raro: malattia interstiziale polmonare. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, diminuzione dell'appetito; non comune: diarrea, costipazione, dolori addominali, dispepsia, stomatite, secchezza della bocca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash (compreso rash eritematoso e maculare), aumento della sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolori alle ossa, mialgia, artralgia, dolorediffuso; non comune: spasmi muscolari, osteonecrosi della mascella. P atologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale; non comune:insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria. Patologie sistemic he e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, sindrome simil-influenzale (inclusa fatica, brividi, malessere e arrossamento); non comune: astenia, edema periferico, reazioni al sito diiniezione (inclusi dolore, irritazione, gonfiore, indurimento), dolor e al torace, aumento del peso corporeo, reazione/shock anafilattico, orticaria; raro: artrite e gonfione articolare quali sintomi di una reazione di fase acuta. Esami diagnostici. Molto Comune: ipofosfatemia; comune: aumento della creatininemia e dell'azotemia, ipocalcemia; non comune: ipomagnesiemia, ipocaliemia; raro: ipercaliemia, ipernatriemia.La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dop o l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette unmonitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di acido zoledronico indonne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione effettuati con acid o zoledronico sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. L'acido zoledronico non deve essere usato durante la gravidanza. Le donne in eta' fertile devono essere avvertite di evitare una gravidanza. Non e' noto se l'acido zoledronico sia escreto nel latte materno. L'acido zoledronico e' controindicato durante l'allattamento. L'acido zoledronico e' stato studiato nei ratti per i potenziali eventi avversi sulla fertilita' dei genitori e della generazione F1. Ha mostrato effetti farmacologici moltoevidenti considerati correlati all'inibizione del composto sul metabo lismo del calcio scheletrico, determinando ipocalcemia nel periparto, un effetto della classe dei bisfosfonati, distocia e anticipata chiusura dello studio. Per questo motivo tali risultati hanno precluso la determinazione definitiva degli effetti dell'acido zoledronico sulla fertilita' nell'uomo.