Acido Zoledronico My - 1fl 4mg

Dettagli:
Nome:Acido Zoledronico My - 1fl 4mg
Codice Ministeriale:042342016
Principio attivo:Acido Zoledronico Monoidrato
Codice ATC:M05BA08
Fascia:H
Prezzo:134.49
Produttore:Mylan Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ACIDO ZOLENDRONICO MYLAN 4 MG/5 ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Acido Zoledronico My - 1fl 4mg

Categoria farmacoterapeutica

Medicinali per il trattamento delle patologie dell'osso, bifosfonati.

Principi attivi

Un flaconcino con 5 ml di concentrato contiene 4 mg di acido zoledronico (come monoidrato). Un ml di concentrato contiene 0,8 mg di acido zoledronico (come monoidrato).

Eccipienti

Sodio citrato, sodio idrossido, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico (fratture patologiche, schiacciamenti vertebrali, radioterapia o interventi chirurgici all'osso, ipercalcemia neoplastica) in pazienti adulti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso. Trattamento di pazienti aduti con ipercalcemia neoplastica (TIH).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri bifosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Allattamento.

Posologia

Il prodotto deve essere prescritto e somministrato ai pazienti solo dapersonale sanitario professionista con esperienza nella somministrazi one di bifosfonati per via endovenosa. >>Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allostadio avanzato che interessano l'osso. Adulti e anziani: la dose rac comandata e' di 4 mg di acido zoledronico ogni 3 o 4 settimane. Ai pazienti deve essere somministrato anche un supplemento di 500 mg/die di calcio per via orale e 400 UI/die di vitamina D. La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi scheletrici correlati deve considerare che l'effetto del trattamento si manifesta in2-3 mesi. >>Trattamento della TIH. Adulti e anziani: la dose raccomandata nell'ipercalcemia (calcemia corretta con albumina >= 12,0 mg/dl o 3,0 mmol/l) e' di una dose singola di 4 mg di acido zoledronico. >>Compromissione renale. TIH: In pazienti con TIH che manifestano anche una grave compromissione renale il trattamento deve essere considerato solo dopo valutazione dei rischi e benefici. Negli studi clinicisono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 400 mcmol/l o > 4,5 mg/dl. Non e' necessario alcun adattamento della dose in pazienti con TIH con valori di creatinina sierica < 400 mcmol/l o <4,5 mg/dl. Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico i n pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato: prima di iniziare il trattamento nei pazienti con mieloma multiplo o con metastasi ossee da tumori solidi devono essere determinate la creatinina sierica e la clearance della creatinina (CLcr). La CLcr e' calcolata dalla creatinina sierica mediante la formula di Cockcroft-Gault. Il prodottonon e' raccomandato per pazienti che presentano prima dell'inizio del la terapia una grave compromissione renale, definita per questa popolazione come CLcr < 30 ml/min. Negli studi clinici con acido zoledronicosono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 265 mcmol/l o > 3,0 mg/dl. Nei pazienti con metastasi ossee che presentanocompromissione renale da lieve a moderata, definita per questa popola zione come CLcr 30-60 ml/min, si raccomanda la seguente dose. Clearance della creatinina basale >60 ml/min: il dosaggio raccomandato e' di 4,0 mg di acido zoledronico. Clearance della creatinina basale 50-60 ml/min: il dosaggio raccomandato e' di 3,5 mg di acido zoledronico. Clearance della creatinina basale 40-49 ml/min: il dosaggio raccomandato e' di 3,3 mg di acido zoledronico. Clearance della creatinina basale 30-39 ml/min: il dosaggio raccomandato e' di 3,0 mg di acido zoledronico. Le dosi sono state calcolate assumendo una AUC target di 0,66 (mg*h/l) (CLcr = 75 ml/min). Con la somministrazione della dose ridotta nei pazienti con compromissione renale si prevede di raggiungere un valoredi AUC uguale a quello osservato in pazienti con clearance della crea tinina di 75 ml/min. Dopo l'inizio della terapia, la creatinina sierica deve essere determinata prima di ciascuna somministrazione e in casodi peggioramento della funzionalita' renale, il trattamento deve esse re sospeso. Negli studi clinici, il peggioramento della funzionalita' renale e' stato definito come di seguito riportato: per i pazienti convalori basali di creatinina sierica normali (< 1,4 mg/dl o < 124 mcmo l/l), un aumento di 0,5 mg/dl o di 44 mcmol/l; per i pazienti con valori basali di creatinina sierica anormali (> 1,4 mg/dl o > 124 mcmol/l), un aumento di 1,0 mg/dl o di 88 mcmol/l. Negli studi clinici, il trattamento con acido zoledronico e' stato ripristinato solo quando il valore della creatinina e' ritornato ad essere non superiore del 10% rispetto al valore basale. Il trattamento deve essere ripristinato con lostessa dose utilizzata prima dell'interruzione. >>Popolazione pediatr ica. La sicurezza e l'efficacia dell'acido zoledronico nei bambini di eta' compresa tra 1 anno e 17 anni non sono state stabilite. Non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. >>Modo di somministrazione. Uso endovenoso. Il prodotto, successivamente diluito in 100 ml, deve essere somministrato come una singola infusione endovenosa in non meno di 15 minuti. Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata e' raccomandata una riduzione della dose di acido zoledronico. Per preparare i dosaggi ridotti prelevare a seconda dellanecessita' un appropriato volume di concentrato, come segue: 4,4 ml p er la dose 3,5 mg; 4,1 ml per la dose 3,3 mg; 3,8 ml per la dose 3,0 mg. La quantita' prelevata di concentrato deve essere diluita in 100 mldi soluzione sterile salina sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) per iniezion e oppure soluzione glucosata al 5% p/v. La dose deve essere somministrata in una singola infusione endovenosa della durata non inferiore a 15 minuti. Non miscelare con soluzioni per infusione contenenti calcio o altri cationi bivalenti come ad esempio la soluzione di Ringer lattato, e somministrare come una singola soluzione endovenosa in una lineadi infusione separata. I pazienti devono essere mantenuti in buono st ato di idratazione prima e dopo la somministrazione.

Conservazione

Non ci sono precauzioni particolari per la conservazione. Se refrigerata, la soluzione deve essere riportata a temperatura ambiente prima della somministrazione.

Avvertenze

Prima della somministrazione valutare i pazienti per assicurare un adeguato stato di idratazione. Evitare una eccessiva idratazione in pazienti a rischio di insufficienza cardiaca. Durante la terapia monitorareattentamente i normali parametri metabolici correlati all'ipercalcemi a, quali i livelli sierici di calcio, fosfato e magnesio. In caso di ipocalcemia, ipofosfatemia o ipomagnesemia, puo' servire una terapia integrativa di breve durata. I pazienti con ipercalcemia non trattata presentano generalmente un certo grado di compromissione renale; considerare un monitoraggio della funzionalita' renale. Sono stati riportati casi di ipocalcemia grave che hanno richiesto l'ospedalizzazione. In alcune circostanze l'ipocalcemia puo' essere pericolosa per la vita. Contiene lo stesso principio attivo che dei medicinali indicati per l'osteoporosi e la malattia ossea di Paget. Non trattare contemporaneamente a tali prodotti o a qualsiasi altro bisfosfonato, poiche' l'effetto combinato di questi agenti e' sconosciuto. >>Insufficienza renale. Valutare i pazienti con TIH che presentano segni di peggioramento della funzionalita' renale, considerando i rischi/benefici. Decidere se trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico considerando che l'effetto del trattamento inizia a manifestarsi dopo 2-3 mesi. Il trattamento e' stato associato a segnalazioni di disturbi della funzionalita' renale. I fattori che possono aumentare il rischio di peggioramento della funzionalita' renale comprendono la disidratazione, una pre-esistente compromissione renale, cicli multipli di acido zoledronico e di altri bifosfonati cosi' come l'uso di altri medicinali nefrotossici. Sebbene il rischio sia ridotto con una somministrazione di acido zoledronico 4 mg nell'arco di 15 minuti, il peggioramento della funzionalita' renale puo' comunqueverificarsi. Sono stati riportati peggioramento della funzionalita' r enale, progressione ad insufficienza renale e dialisi in pazienti dopola prima dose o dopo una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. U n aumento della creatinina sierica si puo' anche osservare in alcuni pazienti in cui il farmaco viene somministrato a lungo termine e alla dose raccomandata per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico, sebbene tali casi siano meno frequenti. Prima di somministrare ciascuna dose valutare i livelli sierici di creatinina del paziente. Iniziare la terapia a dosaggi ridotti nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata. In casodi segni di alterazione renale, sospendere il trattamento e riprender e solo quando il valore della creatinina sierica ritorna entro il 10% del valore basale con la stessa dose usata prima dell'interruzione. Inconsiderazione del potenziale impatto dell'acido zoledronico sulla fu nzionalita' renale, della mancanza di dati clinici di sicurezza in pazienti con grave compromissione renale (definita negli studi clinici come creatinina sierica >= 400 mcmol/l o >= 4,5 mg/dl per i pazienti conTIH e >= 265 mcmol/l o >= 3,0 mg/dl per pazienti con tumore e metasta si ossee) basale e di dati limitati di farmacocinetica in pazienti congrave compromissione renale basale (clearance della creatinina < 30 m l/min), l'uso non e' raccomandato in pazienti con compromissione renale grave. >>Insufficienza epatica. Poiche' i dati clinici disponibili in caso di grave insufficienza epatica sono limitati, non e' possibile fornire raccomandazioni specifiche. >>Osteonecrosi della mascella. E' stata riportata osteonecrosi della mascella con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo come acido zoledronico, soprattutto in pazienti con cancro. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. La maggioranza delle segnalazioni e' stata associata a procedure di chirurgia dentale come estrazione dentaria. Molti hanno presentato segni di infezione locale inclusa osteomielite. Valutando il rischio individuale considerare i seguenti fattori dirischio: potenza del bisfosfonato (il rischio piu' alto per prodotti con maggiore potenza), via di somministrazione (rischio piu' alto per somministrazioni parenterali) e dose cumulativa, cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, fumo, anamnesi di patologie dentali, scarsa igiene orale, malattia parodontale, procedure dentistiche invasive e protesi con scarsa aderenza. Prima di iniziare la terapia con i bifosfonati in pazienti con fattori di rischio sarebbe opportuno considerare la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bifosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione riduca il rischio di osteonecrosi della mascella. Valutare i rischi/benefici. >>Dolore muscoloscheletrico. E' stato riportato dolore alle ossa, alle articolazioni e/o ai muscoli, grave e occasionalmente invalidante. Tali segnalazioni sono state non frequenti. Dopo l'inizio del trattamento il tempo di insorgenza dei sintomi variava da un giorno a diversi mesi. La maggior parte dei pazienti ha avuto un'attenuazione dei sintomi dopo l'interruzione. Un sottogruppo haavuto una recidiva dei sintomi quando sottoposto ad un ulteriore trat tamento con acido zoledronico o con un altro bisfosfonato. >>Fratture atipiche del femore. Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bifosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra lalinea sovracondiloidea. Si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine , spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; nei pazienti trattati che hanno subito una frattura della diafisi femorale esaminare il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigionedelle fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale c onsiderare l'interruzione in attesa di una valutazione basata sul rapporto rischi/benefici. Informare i pazienti di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e valutare qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi per la presenza di un'incompleta frattura del femore. >>Eccipienti. Contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino; e' essenzialmente "privo di sodio".

Interazioni

Negli studi clinici l'acido zoledronico e' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati, diuretici, antibiotici e analgesici, senza che fossero osservate interazioni clinicamentesignificative. In vitro l'acido zoledronico ha dimostrato di non lega rsi alle proteine plasmatiche e non inibisce gli enzimi del citocromo P450 ma non sono stati effettuati studi clinici specifici di interazione con altri medicinali. Si consiglia particolare cautela nel caso in cui i bifosfonati sono somministrati con aminoglicosidi poiche' entrambi i medicinali possono avere un effetto additivo che da' luogo ad unadiminuzione della calcemia per periodi piu' prolungati di quanto rich iesto. Si raccomanda cautela quando il prodotto viene somministrato con altri medicinali potenzialmente nefrotossici. Prestare attenzione anche all'eventuale comparsa di ipomagnesemia durante il trattamento. Nei pazienti con mieloma multiplo, il rischio di disfunzioni renali puo'essere aumentato quando il prodotto e' usato in combinazione con la t alidomide. Sono stati riportati casi di osteonecrosi della mascella inpazienti trattati con acido zoledronico in concomitanza con medicinal i anti-angiogenici.

Effetti indesiderati

Entro tre giorni dalla somministrazione e' stata comunemente riportatauna reazione di fase acuta, con sintomi comprendenti dolore alle ossa , febbre, affaticamento, artralgia, mialgia e rigidita'; questi sintomi si sono risolti generalmente entro alcuni giorni. Rischi importanti con l'uso di acido zoledronico nelle indicazioni approvate: compromissione della funzionalita' renale, osteonecrosi della mascella, reazionedi fase acuta, ipocalcemia, eventi avversi oculari, fibrillazione atr iale, anafilassi. Le seguenti reazioni avverse, tratte dagli studi clinici e dalle segnalazioni post- marketing a seguito di somministrazione cronica di acido zoledronico 4 mg, sono elencate con frequenze definite come segue: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), noncomune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto ra ro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sullabase dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. C omune: anemia; non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'; raro: edema angioneurotico. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia, disturbo del sonno; raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; non comune: vertigini, parestesia, alterazione del gusto, ipoestesia, iperestesia, tremore, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite; non comune: visione confusa, sclerite ed infiammazione dell'orbita; molto raro: uveite, episclerite. Patologie cardiache. Non comune: ipertensione, ipotensione, fibrillazione atriale, ipotensione che porta alla sincope o al collasso circolatorio; raro: bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Non comune: dispnea, tosse, broncocostrizione; raro: patologia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, anoressia; non comune: diarrea, stipsi, dolori addominali, dispepsia, stomatite, secchezza della bocca. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash (compreso rash eritem atoso e maculare), aumento della sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolori alle ossa, mialgia, artralgia, dolore diffuso; non comune: crampi muscolari, osteonecrosi della mascella. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale; non comune: insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, sindrome simil-influenzale (inclusa fatica,brividi, malessere e arrossamento); non comune: astenia, edema perife rico, reazioni al sito di iniezione (inclusi dolore, irritazione, gonfiore, indurimento), dolore al torace, aumento del peso corporeo, reazione/shock anafilattico, orticaria. Esami diagnostici. Molto comune: ipofosfatemia; comune: aumento della creatininemia e dell'azotemia, ipocalcemia; non comune: ipomagnesiemia, ipocaliemia; raro: ipercaliemia, ipernatriemia. >> Compromissione della funzione renale L'acido zoledronico e' stato associato con segnalazioni di disfunzione renale. In un'analisi sui dati accorpati di sicurezza provenienti dagli studi registrativi di acido zoledronico nella prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stato avanzato che interessano l'osso, la frequenza degli eventi avversi sospettati di essere correlati all'uso era la seguente: mieloma multiplo (3,2%), cancro prostatico (3,1%), cancro mammario (4,3%), tumore al polmone ed altri tumori solidi (3,2%). I fattori che possono aumentare la possibilita' di un peggioramento della funzione renale includono disidratazione, compromissione renale preesistente, cicli multipli di acido zoledronico o di altri bifosfonati, cosi' come l'uso concomitante di medicinali nefrotossici o di un tempo di infusione piu' breve di quello generalmente raccomandato. Deterioramento renale, progressione verso l'insufficienza renale e dialisi sono stati riportati in pazienti dopo la dose iniziale o una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. >>Osteonecrosi della mascella. Sono stati riportati casi di osteonecrosi (soprattutto della mascella), principalmente in pazienti con cancrotrattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come acido zoledronico. Molti di questi pazienti hanno avuto evidenze di infezione localizzata, inclusa osteomielite, e la maggioranza delle segnalazioni riguarda pazienti con cancro sottoposti ad estrazioni dentarie o ad altre chirurgie dentali. L'osteonecrosi della mascella ha diversi fattori di rischio documentati che comprendono la diagnosi di cancro, le terapie concomitanti (come chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi) e le malattie concomitanti (come anemia, coagulopatie, infezione, malattia al cavo orale gia' in essere). Anche se non e' stata stabilita una causalita', e' raccomandato evitare la chirurgia dentale poiche' la guarigione potrebbe richiedere tempi piu' lunghi. >>Fibrillazione atriale. In uno studio della durata di 3-anni, randomizzato, controllato in doppio cieco che valutava l'efficacia e la sicurezza dell'acido zoledronico 5 mg una volta l'anno rispetto al placebo nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale (OPM), l'incidenza complessiva della fibrillazione atriale era 2,5% (96 su 3.862) e 1,9% (75 su 3.852)in pazienti in trattamento rispettivamente con acido zoledronico 5 mg e placebo. La percentuale di eventi avversi seri di fibrillazione atr iale era rispettivamente pari a 1,3% (51 su 3.862) e 0,6% (22 su 3.852). Lo sbilanciamento osservato in questo studio non e' stato osservatoin altri studi con acido zoledronico, inclusi quelli con acido zoledr onico 4 mg ogni 3-4 settimane in pazienti oncologici. Il meccanismo alla base dell'aumentata incidenza di fibrillazione atriale in questo singolo studio non e' noto. >>Reazione di fase acuta. Questa reazione avversa al medicinale comprende una molteplicita' di sintomi che includono febbre, mialgia, mal di testa, dolore alle estremita', nausea, vomito, diarrea e artralgia. Il tempo di insorgenza e' <= 3 giorni dopo l'infusione e la reazione e' anche definita con i termini sintomi simil-influenzali o sintomi post-dose. >>Fratture di femore atipiche. Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate, con frequenza rara, fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bifosfonati).

Gravidanza e allattamento

>>Gravidanza. Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di acido zoledronico in donne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione effettuati con acido zoledronico su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Non usare durante la gravidanza. >>Allattamento. Non e' noto se l'acido zoledronico sia escreto nel latte materno. Il prodotto e' controindicato nelle donne che allattano. >>Fertilita'. L'acido zoledronico e'stato studiato nei ratti per i potenziali eventi avversi sulla fertil ita' dei genitori e della generazione F1. Ha mostrato effetti farmacologici molto evidenti considerati correlati all'inibizione del compostosul metabolismo del calcio scheletrico, determinando ipocalcemia nel periparto, un effetto della classe dei bifosfonati, distocia e anticipata chiusura dello studio. Per questo motivo tali risultati hanno precluso la determinazione definitiva degli effetti dell'acido zoledronicosulla fertilita' nell'uomo.