Adenoscan - Inf 6f 30mg 10ml

Dettagli:
Nome:Adenoscan - Inf 6f 30mg 10ml
Codice Ministeriale:033245010
Principio attivo:Adenosina
Codice ATC:C01EB10
Fascia:C
Prezzo:286
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sanofi Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non in frigo
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ADENOSCAN 30 MG/10 ML SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Adenoscan - Inf 6f 30mg 10ml

Categoria farmacoterapeutica

Preparati cardiaci.

Principi attivi

Ogni flaconcino di 10 ml contiene 30 mg di adenosina (3 mg/ml).

Eccipienti

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Vasodilatatore coronarico da usare in concomitanza a tecniche radiodiagnostiche di perfusione miocardica, in quei pazienti che non sono in grado di eseguire esercizio fisico adeguato o per i quali l'esercizio fisico e' controindicato.

Controindicazioni / effetti secondari

Controindicato in pazienti che presentano ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; blocco atrioventricolare(AV) di secondo o terzo grado, "sick sinus syndrome" ad eccezione dei pazienti con pacemaker funzionante, sindrome del QT lungo, grave ipot ensione, angina instabile non stabilizzata adeguatamente dalla terapiamedica, insufficienza cardiaca non compensata, malattia polmonare cro nica ostruttiva con evidenza di broncospasmo (ad es. asma bronchiale),uso concomitante di dipiridamolo.

Posologia

Riservato all'uso ospedaliero dove siano disponibili attrezzature per il monitoraggio cardiaco e per la rianimazione cardio-respiratoria perun uso immediato, se necessario. Deve essere somministrato dove siano disponibili attrezzature per il monitoraggio cardiaco e per la rianim azione cardio-respiratoria cosi' come avviene per il "test da sforzo".Durante la somministrazione e' necessario un controllo elettrocardiog rafico continuo poiche' potrebbe presentarsi aritmia con pericolo di vita. Si devono monitorare frequenza cardiaca e pressione sanguigna ogni minuto. Adulti: somministrare non diluito in infusione endovenosa periferica continua alla dose di 140 mcg/kg/min per sei minuti usando una pompa per infusione. Si raccomanda di non utilizzare lo stesso sito venoso per la somministrazione del farmaco e del radionuclide, in mododa evitare un effetto bolo dell'adenosina. Per garantire un tempo suf ficiente alla comparsa del picco nel flusso sanguigno coronarico iniettare il radionuclide dopo tre minuti di infusione. La vasodilatazione ottimale si raggiunge dopo sei minuti di infusione. Per evitare un effetto bolo dell'adenosina, misurare la pressione nel braccio opposto a quello dell'infusione. Determinare la velocita' di infusione non diluito in relazione al peso corporeo (dose totale 0,84 mg/kg). Peso del paziente 45-49 kg: velocita' di infusione 2,1 ml/min; peso del paziente 50-54 kg: velocita' di infusione 2,3 ml/min; peso del paziente 55-59 kg: velocita' di infusione 2,6 ml/min; peso del paziente 60-64 kg: velocita' di infusione 2,8 ml/min; peso del paziente 65-69 kg: velocita' di infusione 3,0 ml/min; peso del paziente 70-74 kg: velocita' di infusione 3,3 ml/min; peso del paziente 75-79 kg: velocita' di infusione 3,5 ml/min; peso del paziente 80-84 kg: velocita' di infusione 3,8 ml/min; peso del paziente 85-89 kg: velocita' di infusione 4,0 ml/min; pesodel paziente 90-94 kg: velocita' di infusione 4,2 ml/min; peso del pa ziente 95-55 kg: velocita' di infusione 4,4 ml/min; peso del paziente 100-104 kg: velocita' di infusione 4,7 ml/min. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di adenosina nei bambini di eta' compresatra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non puo' essere fatta alcun a raccomandazione riguardante la posologia. Anziani: come per gli adulti.

Conservazione

Non conservare in frigorifero.

Avvertenze

L'adenosina e' riservata all'uso ospedaliero dove siano disponibili attrezzature per il monitoraggio cardiaco e per la rianimazione cardio-respiratoriaper un uso immediato, se necessario. Durante la somministrazione e' necessario un controllo elettrocardiografico continuo poiche'potrebbe insorgere aritmia con pericolo di vita. Poiche' puo' causare ipotensione rilevante, deve essere usato con precauzione nei pazienti con stenosi della coronaria sinistra principale, ipovolemia non corre tta, stenosi valvolare, shunt sinistro-destro, pericardite o versamento pericardico, disfunzione autonomica o stenosi carotidea con insufficienza cerebrovascolare. L'infusione deve essere interrotta nei pazienti nei quali si evidenzia ipotensione persistente o sintomatica. Usare con precauzione nei pazienti con infarto del miocardio recente o insufficienza cardiaca grave. Usare con cautela nei pazienti con difetti diconduzione minore (blocco AV di primo grado, blocco di branca) che po ssono peggiorare in modo transitorio durante l'infusione. Adenosina puo' provocare convulsioni nei soggetti predisposti a convulsioni. Usarecon cautela nei pazienti con fibrillazione o flutter atriale e specia lmente in quelli con conduzione anomala attraverso vie accessorie poiche' particolarmente in quest'ultimo caso si puo' manifestare un aumento della conduzione attraverso tali vie. Sono stati riportati casi raridi bradicardia grave. Alcuni casi si sono verificati in pazienti sott oposti di recente a trapianto; in altri casi era presente una malattiaseno-atriale occulta. La presenza di bradicardia grave deve essere co nsiderata come segno di una sottostante patologia di base e quindi il trattamento deve essere interrotto. Una grave bradicardia favorirebbe l'insorgenza di aritmia da "torsione di punta", specialmente in pazienti con intervallo QT prolungato. Sino ad ora comunque, durante l'infusione continua di adenosina non e' stato riportato nessun caso di "torsione di punta". Il trattamento deve essere interrotto anche in caso diinsufficienza respiratoria (potenzialmente fatale), asistolia/arresto cardiaco (potenzialmente fatale), angina, bradicardia grave o ipotens ione grave. Nei pazienti sottoposti di recente (meno di 1 anno) a trapianto cardiaco, si e' osservato un aumento di sensibilita' del cuore nei confronti dell'adenosina. L'adenosina puo' far precipitare o peggiorare il broncospasmo. Contiene 9 mg di sodio cloruro per ml (corrispondenti a 3,54 mg di sodio per ml). Si deve tenere conto di cio' per i pazienti a regime dietetico iposodico.

Interazioni

Il dipiridamolo inibisce l'"uptake" intracellulare e il metabolismo dell'adenosina e potenzia l'azione del farmaco. In uno studio il dipiridamolo ha incrementato di 4 volte gli effetti dell'adenosina. Il medicinale non deve quindi essere somministrato a pazienti trattati con dipiridamolo; se l'uso del prodotto e' indispensabile si deve interrompere24 ore prima la somministrazione di dipiridamolo oppure la dose deve essere appropriatamente ridotta. Evitare l'uso di aminofillina, teofillina e delle altre xantine, nelle 24 ore che precedono la somministrazione del prodotto, poiche' queste sono antagonisti competitivi dell'adenosina. Evitare cibi e bevande che contengono xantine (te', caffe', cioccolato e bevande a base di cola) per almeno 12 ore prima della somministrazione del medicinale. L'adenosina puo' interagire con farmaci che tendono a deprimere la conduzione cardiaca.

Effetti indesiderati

Gli effetti correlati all'attivita' farmacologica dell'adenosina sono frequenti, ma generalmente si riducono spontaneamente e sono di breve durata. Qualora l'effetto non fosse tollerabile interrompere l'infusione. Le metilxantine come l'aminofillina o la teofillina endovenose sono state usate per porre fine ad effetti indesiderati persistenti (50-125 mg per iniezione endovenosa lenta). Gli eventi avversi sono classificati secondo la frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10000, <1/1000), molto raro(<1/10000), non nota. Patologie cardiache. Comune: ipotensione talvolta grave, depressione del segmento ST, tachicardia ventricolare sostenuta e non, blocco AV. L'infusione deve essere interrotta se si sviluppa un blocco AV di secondo o terzo grado prolungato. Se si presenta un blocco AV di primo grado osservare attentamente il paziente poiche'un quarto dei pazienti puo' sviluppare un blocco di grado piu' alto; non comune: bradicardia, a volte grave; frequenza non nota: asistolia/arresto cardiaco (fatale in alcuni casi, in particolare nei pazienti con sottostante cardiopatia ischemica/patologie cardiache): tachicardiasinusale, fibrillazione atriale, fibrillazione ventricolare. Patologi e del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri, sensazione di "vuoto mentale", parestesie; raro: tremori, sonnolenza; frequenza non nota: perdita di coscienza/sincope, convulsioni, particolarmente in pazienti predisposti. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea (o bisogno di inspirare profondamente); raro: broncospasmo, congestione nasale; molto raro: insufficienza respiratoria; frequenza non nota: apnea/arresto respiratorio. Sono stati riportati casi di insufficienza respiratoria, broncospasmo e apnea/arresto respiratorio con esito fatale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: disturbi addominali; comune: secchezza delle fauci; non comune: sensazione di gusto metallico; frequenza non nota: nausea, vomito. Patologie renali e urinarie. Raro: sensazione frequente di bisogno di urinare. Patologie vascolari. Molto comune: vampate. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: dolore o pressione al torace, sensodi costrizione/oppressione al torace; comune: disturbi alla faringe, al collo e alla mascella; non comune: sudorazione, disturbi alle gambe, alle braccia o alla schiena, sensazione di malessere generale, debolezza/dolore; molto raro: reazioni nella sede di iniezione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: sensazione fastidiosa al capezzolo. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo.

Gravidanza e allattamento

Dati relativi all'uso di adenosina in donne in gravidanza non esistonoo sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficien ti a dimostrare una tossicita' riproduttiva. L'uso di adenosina durante la gravidanza non e' raccomandato, eccetto il caso in cui il medico consideri i benefici superiori ai rischi potenziali. Non e' noto se i metaboliti dell'adenosina siano escreti nel latte materno. Non usare durante l'allattamento.