Aircort - Spray Nas 200d 50mcg

Dettagli:
Nome:Aircort - Spray Nas 200d 50mcg
Codice Ministeriale:033736036
Principio attivo:Budesonide
Codice ATC:R01AD05
Fascia:C
Prezzo:15.5
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Italchimici Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Spray nasale sospensione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +25, in confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

AIRCORT SPRAY NASALE, SOSPENSIONE

Formulazioni

Aircort - Spray Nas 200d 100mcg
Aircort - Spray Nas 200d 50mcg

Categoria farmacoterapeutica

Decongestionanti nasali ed altre preparazioni per uso topico.

Principi attivi

Budesonide.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina/carbossimetilcellulosa sodica, idrossipropilmetilcellulosa, sodio laurilsolfato, polietilenglicole 400, butilidrossianisolo, citrato sodico, acido citrico monoidrato, potassio sorbato, disodio edetato, acqua depurata.

Indicazioni

Riniti allergiche stagionali, riniti perenni allergiche e non allergiche; trattamento della poliposi nasale; profilassi delle recidive dellapoliposi nasale dopo polipectomia.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' a budesonide o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Le dosi dovrebbero essere stabilite individualmente. >>Trattamento delle riniti. Dose raccomandata per gli adulti ed i bambini oltre i 6 anni: due somministrazioni da 50 mcg per ogni narice (100 mcg /narice) due volte al di', mattino e sera - oppure- due somministrazioni da 100 mcg per ogni narice (200 mcg /narice) una volta al di', al mattino. Trattamento/prevenzione della poliposi nasale 200 mcg (100 mcg /narice) due volte al di'. Il pieno effetto terapeutico del farmaco spray nasaleviene raggiunto solo dopo alcuni giorni di trattamento (in rari casi non prima di due settimane). Il trattamento delle riniti allergiche stagionali dovrebbe essere iniziato prima dell'esposizione agli allergeni. Una terapia concomitante, per esempio con antistaminici, puo' talvolta rendersi necessaria per controllare i sintomi oculari di natura allergica. Nel caso in cui i passaggi nasali siano bloccati, nei primi due o tre giorni di terapia, l'applicazione del medicinale spray nasalepuo' essere preceduta dalla somministrazione di un vasocostrittore na sale. >>Istruzioni per l' uso. Prima di ogni somministrazione: agitarebene il flaconcino; rimuovere la capsula protettiva dall'applicatore nasale con delicato movimento rotatorio; tenendo il flacone verticale come da figura e lontano dal viso, attivare la valvola dosatrice schiacciando il flacone tra le dita con decisione, fino alla formazione di una fine nebulizzazione. Successivamente, la valvola rimane attivata ameno di disassemblaggio del flacone o uso molto saltuario; soffiarsi delicatamente il naso prima della somministrazione del farmaco al finedi liberare bene le narici; tenere il capo leggermente piegato, chiud ere una narice con un dito, inserire delicatamente l'applicatore nasale nell'altra narice e premere verso l'alto il fondo del flaconcino al fine di produrre una fine nebulizzazione; allontanare il flacone dal naso e tenere il capo rivolto all'indietro per permettere alla medicazione di diffondersi al fondo del naso. Ripetere la procedura nell'altranarice; riapplicare la capsula di protezione. Usare entro 3 mesi dall 'apertura del flaconcino. In caso di otturazione, rimuovere l'applicatore nasale dal flaconcino e sciacquarlo in acqua tiepida per alcuni minuti. Non usare alcun oggetto appuntito per tentare di liberare l'ostruzione.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 25 gradi C; conservare nel contenitore originale.

Avvertenze

Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi intranasali, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con minore probabilita' rispetto al trattamento con corticosteroidi orali e possono variare nei singoli pazienti e tra le diverse preparazioni di corticosteroidi. I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densita' minerale ossea, cataratta, glaucoma e, piu' raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno, ansieta', depressione o aggressivita' (particolarmente nei bambini). Una ridotta funzionalita' epatica puo' influenzare l'eliminazione dei glucocorticosteroidi, determinando una ridotta velocita' di eliminazione e un'esposizione sistemica piu' elevata. E' necessario essere consapevoli dei possibili effetti collaterali sistemici. Si raccomanda di monitorare regolarmente l'altezza dei bambini che ricevono un trattamento prolungato di corticosteroidi intranasali. Particolare attenzione e' necessaria nei pazienti con infezioni nasali di natura micotica o virale. In pazienti affetti da tubercolosi, l'uso di corticosteroidi deve seguire dopoun'attenta valutazione dei vantaggi terapeutici in confronto ai possi bili effetti indesiderati. A causa dell'effetto inibitorio dei corticosteroidi sulla cicatrizzazione delle lesioni cutanee, i pazienti con recenti ulcere del setto nasale, interventi chirurgici o traumi nasali non dovrebbero essere trattati con corticosteroidi nasali sino alla completa guarigione. Nei pazienti in terapia con corticosteroidi per viaorale il passaggio all'impiego del solo medicinale deve avvenire in m odo controllato per prevenire squilibri dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, percio' associare il farmaco riducendo progressivamente la dosedel corticosteroide orale. Non sono consigliati trattamenti a lungo t ermine nei bambini. Popolazione pediatrica: gli effetti a lungo termine dei corticosteroidi per uso intranasale nei bambini non sono del tutto noti. Controllare attentamente la crescita dei bambini in trattamento prolungato con corticosteroidi attraverso ogni via di somministrazione. Devono essere attentamente valutati i benefici della terapia con corticosteroidi e la possibilita' di soppressione della crescita. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping, puo' determinare effetti dopanti e causare, anche per dosi terapeutiche, positivita' ai test anti-doping.

Interazioni

Non sono state osservate interazioni di budesonide con nessun altro farmaco utilizzato nel trattamento della rinite. Il metabolismo di budesonide e' principalmente mediato dal CYP3A4. Gli inibitori di tale enzima, ad es. ketoconazolo e itraconazolo, possono quindi aumentare l'esposizione sistemica a budesonide di parecchie volte. Non essendo disponibili dati per avvalorare una raccomandazione relativa al dosaggio, bisogna evitare la combinazione di questi farmaci. Se questo non fosse possibile, bisogna far trascorrere il piu' lungo intervallo di tempo possibile tra i due trattamenti e si potrebbe prendere in considerazionedi ridurre la dose di budesonide. Sono state rilevate concentrazioni plasmatiche aumentate ed effetti potenziati dei corticosteroidi nelle donne trattate anche con estrogeni e steroidi contraccettivi, mentre non e' stato osservato alcun effetto con l'impiego di budesonide e l'assunzione concomitante di contraccettivi orali a basse dosi. Dato che la funzione delle ghiandole surrenali puo' essere inibita, un test di stimolazione con ACTH per diagnosticare un'eventuale insufficienza ipofisaria potrebbe fornire risultati falsati (valori bassi). La cimetidina somministrata contemporaneamente alla budesonide ne puo' modificare,in misura comunque trascurabile, la farmacocinetica.

Effetti indesiderati

Le seguenti definizioni si riferiscono all'incidenza di effetti indesiderati: Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10), comune (da >= 1/100 a <1/10), non comune (da >= 1.000 a <1/100), raro (da >= 1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Disturbi delsistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita' immedia te o tardive che includono rash, dermatite, orticaria, angioedema; molto raro: reazione anafilattica. Patologie endocrine. Raro: segni e sintomi degli effetti dei corticosteroidi per via sistemica, fra cui soppressione surrenalica e ritardo nella crescita. Patologie dell'occhio. Non nota: glaucoma, cataratta. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: secrezione emorragica e epistassi, irritazione nasale; molto raro: ulcerazione della mucosa, perforazione del setto nasale. Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi intranasali, in particolare se prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Popolazione pediatrica: e' stato riportato ritardo nella crescitanei bambini e negli adolescenti ai quali sono stati somministrati ste roidi per uso intranasale. Dato il rischio di rallentamento della crescita nella popolazione dei pazienti pediatrici, la crescita deve essere monitorata. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio delmedicinale.

Gravidanza e allattamento

I risultati emersi da ampi studi epidemiologici prospettici e dall'esperienza post- marketing su scala mondiale non indicano alcun effetto avverso sulla salute del feto/neonato con l'impiego di budesonide per via inalatoria o per via intranasale durante la gravidanza. Analogamente a quanto avviene con altri farmaci, per la somministrazione di budesonide durante la gravidanza e' necessario valutare i benefici attesi per la madre rispetto ai rischi per il feto. Budesonide e' escreta nel latte materno. Tuttavia alle dosi terapeutiche del medicinale non sonoattesi effetti sul lattante. Budesonide puo' essere impiegata durante l'allattamento. La terapia di mantenimento con budesonide per via ina latoria (200 o 400 mcg due volte al giorno) in donne asmatiche in allattamento determina un'esposizione sistemica a budesonide trascurabile nei bambini allattati al seno. In uno studio di farmacocinetica, la dose giornaliera stimata per il lattante era pari allo 0,3% della dose giornaliera assunta dalla madre per entrambi i livelli di dosaggio e lamedia delle concentrazioni plasmatiche nel lattante e' stata stimata essere pari a 1/600 delle concentrazioni osservate nel plasma materno,presupponendo una completa biodisponibilita' orale per il lattante. L e concentrazioni di budesonide riscontrate nei campioni di plasma del lattante sono sempre risultate al di sotto del limite di quantificazione. Basandosi sui dati ottenuti con l'impiego di budesonide per via inalatoria e sul fatto che budesonide mostra un profilo farmacocinetico lineare entro l'intervallo di dosi terapeutiche dopo somministrazione per via nasale, inalatoria, orale e rettale, alle dosi terapeutiche dibudesonide, l'esposizione del lattante e' presumibilmente bassa.