Aptivus - Fl 120cps Molli 250mg

Dettagli:
Nome:Aptivus - Fl 120cps Molli 250mg
Codice Ministeriale:036859015
Principio attivo:Tipranavir
Codice ATC:J05AE09
Fascia:H
Prezzo:1206.48
Produttore:Boehringer Ingelheim It.Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Capsule molli
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

APTIVUS

Formulazioni

Aptivus - Fl 120cps Molli 250mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori delle proteasi.

Principi attivi

Tipranavir.

Eccipienti

Contenuto della capsula: olio di ricino poliossidrilato, etanolo, mono/digliceridi dell'acido caprilico/caprico, glicole propilenico, acqua depurata, trometamolo, propile gallato. Capsula: gelatina, ferro ossido rosso (E172), glicole propilenico, acqua depurata, miscela di sorbitolo speciale e glicerina (d-sorbitolo, 1,4 sorbitano, mannitolo e glicerina), titanio diossido (E171). Inchiostro nero: glicole propilenico,ferro ossido nero, polivinil acetato ftalato, macrogol, ammonio idros sido.

Indicazioni

Somministrato in associazione a ritonavir a basso dosaggio, e' indicato per il trattamento antiretrovirale in combinazione dell'infezione daHIV-1 in pazienti adulti precedentemente pluritrattati con virus resi stente a piu' di un inibitore della proteasi. Questa indicazione si basa sui risultati di due studi di fase III effettuati in pazienti precedentemente pluritrattati, con virus resistente agli inibitori della proteasi. La scelta di iniziare il trattamento con il farmaco, somministrato in associazione a ritonavir a basso dosaggio, deve considerare attentamente la storia di trattamento del singolo paziente ed il tipo dimutazioni associate ai differenti agenti. Test genotipici e fenotipic i (quando disponibili) e la storia di trattamento devono guidare l'usodel farmaco. All'inizio del trattamento devono essere tenute in consi derazione le combinazioni di mutazioni che possono influire negativamente sulla risposta virologica al farmaco, somministrato in associazione a ritonavir a basso dosaggio.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con compromissione epatica da moderata a grave. L'associazione di rifampicina con il farmaco e ritonavir a basso dosaggio e' controindicata. Integratori alimentari a base di estratti vegetali contenenti l'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) non devono essere utilizzati durante il trattamento con il farmaco poiche' sussiste il rischio di diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di tipranavir econseguente riduzione della sua efficacia clinica. E' controindicata la somministrazione in associazione a ritonavir a basso dosaggio, con sostanze attive la cui clearance dipenda fortemente dal CYP3A e per lequali elevate concentrazioni plasmatiche siano associate a eventi gra vi e/o pericolosi per la vita. Queste sostanze attive includono antiaritmici (amiodarone, bepridile, chinidina), antistaminici (astemizolo, terfenadina), derivati della ergotina (diidroergotamina, ergonovina, ergotamina, metilergonovina), agenti procinetici gastrointestinali (cisapride), neurolettici (pimozide, sertindolo), sedativi/ipnotici (triazolam e midazolam somministrati oralmente. Inoltre e' controindicata lasomministrazione in associazione a ritonavir a basso dosaggio, con me dicinali la cui clearance dipenda fortemente dal CYP2D6 come gli antiaritmici flecainide, propafenone e metoprololo somministrato in caso diinsufficienza cardiaca.

Posologia

Deve essere sempre somministrato con ritonavir a basso dosaggio perche' ne migliora la farmacocinetica ed in associazione ad altri farmaci antiretrovirali. Adulti: 500 mg, somministrati in associazione a 200 mgdi ritonavir (ritonavir a basso dosaggio), 2 volte/die. Il farmaco/ri tonavir non deve essere utilizzato nel trattamento di pazienti naive. Bambini: somministrazione non raccomandata. Anziani: non vi sono studi. Generale: il farmaco in capsule molli in associazione a ritonavir a basso dosaggio deve essere assunto con il cibo. Compromissione epatica: tipranavir e' metabolizzato dal sistema epatico. Pertanto una compromissione epatica potrebbe determinare un aumento dell'esposizione a tipranavir ed un peggioramento del suo profilo di sicurezza; utilizzare con cautela e con un'aumentata frequenza di controlli nei pazienti conlieve compromissione epatica (Classe A di Child-Pugh). Non utilizzare nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave (Classe B o C di Child-Pugh). Compromissione renale: alcun aggiustamento posologico.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2-8 gradi C).

Avvertenze

Somministrare in associazione a ritonavir a basso dosaggio per assicurarne l'effetto terapeutico. Dosi <200 mg 2 volte/die non devono essereutilizzate. >>Precauzioni>> >>Anziani: cautela, per la maggiore incid enza di una ridotta funzionalita' epatica, renale o cardiaca e di patologie concomitanti o di altre terapie. >>Malattie epatiche: al momentoi dati disponibili sono limitati; i pazienti con compromissione epati ca (ASAT o ALAT >5 volte il Limite Superiore Normale) devono essere strettamente monitorati e se e' il caso sospendere la terapia. Va effettuato il monitoraggio dei test epatici. >>Trattamento di pazienti naive: il farmaco/ritonavir 500/200 mg 2 volte/die ha mostrato un significativo aumento delle transaminasi senza vantaggio in termini di efficacia. >>Compromissione renale: non e' atteso un aumento delle concentrazioni plasmatiche. >>Emofilia: casi di aumento di sanguinamento, inclusiematomi cutanei spontanei e emartrosi. >>Sanguinamento: maggior risch io di sanguinamento, rischio aumentato di emorragia intracranica nei pazienti con HIV in stato avanzato/AIDS, inibizione dell'aggregazione delle piastrine. >>Diabete Mellito/Iperglicemia: riportate in pazienti in terapia antiretrovirale che includeva inibitori della proteasi. In alcuni di questi l'iperglicemia era grave ed in alcuni casi anche associata a chetoacidosi. Molti pazienti presentavano condizioni cliniche fuorvianti, alcune delle quali richiedevano terapie con agenti associati allo sviluppo del diabete mellito o dell'iperglicemia. >>Aumento dei lipidi: aumento dei trigliceridi totali e del colesterolo plasmatici. Monitorare il dosaggio dei trigliceridi e del colesterolo. >>Ridistribuzione della massa grassa: un rischio maggiore di lipodistrofia e' stato associato alla presenza di fattori individuali, quali l'eta' avanzata, e di fattori legati alla terapia farmacologica, come la maggior durata del trattamento antiretrovirale e i disturbi metabolici associati. L'esame clinico deve includere la valutazione di segni fisici di ridistribuzione del grasso. Deve essere preso in considerazione il dosaggio dei lipidi sierici e della glicemia a digiuno. >>Sindrome da Immuno Riattivazione: in pazienti affetti da HIV con grave immuno deficienza sono state osservate retiniti da citomegalovirus, infezioni micobatteriche generalizzate e/o focalizzate e polmonite da Pneumocystis, riattivazione di herpes simplex e herpes zoster. Contiene olio di ricino poliossidrilato che puo' causare disturbi gastrici e diarrea. Il farmaco capsule molli contiene una piccola quantita' di alcool. >>Rash: rash da lieve a moderato incluso rash orticarioide, rash maculopapulare efotosensibilita', rash associato a dolore articolare o rigidita', sen so di costrizione laringea della gola o prurito generalizzato. >>Osteonecrosi: soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione. Non sottovalutare fastidi, dolore e rigidita' alle articolazioni o difficolta' nel movimento. >>Interazioni>> >>Abacavir e Zidovudina: calo della concentrazione plasmatica di questi inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa. Pertanto l'uso concomitante non e' consigliato se non in mancanza di altri NRTI disponibili adatti alla cura del paziente. >>Inibitori della Proteasi: diminuzione significativa delle concentrazioni plasmatiche di questi inibitori della proteasi. Quando co-somministrato con atazanavir sono stati osservati una diminuzione significativa delle concentrazioni plasmatiche di atazanavir ed un aumento marcato delle concentrazioni di tipranavir e ritonavir. La somministrazione in associazione a ritonavir a basso dosaggio, con gli inibitori della proteasi non e' raccomandato. >>Contraccettivi orali ed estrogeni: la co-somministrazionenon e' raccomandata data la riduzione dei livelli ematici di etinil estradiolo. Misure contraccettive alternative od addizionali devono essere assunte quando contraccettivi oralia base di estrogeni sono somministrati in concomitanza. Le pazienti i n trattamento con estrogeni come terapia ormonale sostitutiva devono essere tenute sotto controllo clinico per segni di deficienza estrogenica. Le donne che assumono estrogeni possono incorrere in un aumentato rischio di rash cutaneo non grave. >>Anticonvulsionanti: la prescrizione di carbamazepina, fenobarbital e fenitoina deve essere effettuata con cautela. Il farmaco puo' essere meno efficace a causa delle ridotteconcentrazioni di tipranavir nel plasma dei pazienti che assumono que sti medicinali in concomitanza. >>Halofantrina, Lumefantrina: a causa del loro profilo metabolico e dell'intrinseco rischio di indurre torsione di punta, la somministrazione non e' raccomandata. >>Disulfiram/Metronidazolo: il farmaco capsule molli contiene alcool che puo' indurrereazioni tipiche del disulfiram quando somministrato in concomitanza a disulfiram od altri farmaci che producono questa reazione. >>Fluticasone: l'uso non e' raccomandato a meno che il beneficio atteso non superi il rischio di effetti sistemici corticosteroidi, inclusa la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica. >>Omeprazolo: il farmaco riduce le concentrazioni plasmatiche di omeprazolo ed esomeprazolo, pertanto l'uso combinato del farmaco/ritonavir con omeprazolo o esomeprazolo non e' raccomandato. Se non puo' essere evitato, puo' essere preso in considerazione un aumento della posologia sia di omeprazolo che di esomeprazolo sulla base della risposta clinica alla terapia. >>Atorvastatina: il farmaco aumenta le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina; la co-somministrazione non e' raccomandata. Devono essere presiin considerazione altri inibitori dell'HMG-CoA riduttasi quali pravas tatina, fluvastatina o rosuvastatina. Tuttavia, se per la cura del paziente fosse richiesta in modo specifico la atorvastatina, e' necessario un attento monitoraggio. >>Poiche' il farmaco contiene piccole quantita' di sorbitolo, i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo farmaco.

Interazioni

>>Profilo metabolico. E' un substrato, un induttore e un inibitore delCYP3A del citocromo P450; quando somministrato in associazione a rito navir al dosaggio raccomandato, si verifica una netta inibizione del CYP3A del P450. La somministrazione con agenti metabolizzati principalmente dal CYP3A puo' determinare modifiche delle concentrazioni plasmatiche di tipranavir. E' un inibitore del CYP 1A2, CYP 2C9, CYP 2C19 e CYP 2D6. La somministrazione con farmaci che inibiscono la glicoproteina P puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di tipranavir. >>Inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa: alcun aggiustamento posologico. Abacavir e zidovudina: non raccomandati. Didanosina: riduzione dell'AUC di didanosina. Somministrare almeno a due ore di distanza dal farmaco. Lamivudina e stavudina: alcuna alterazione significativa. Tenofovir: alcun aggiustamento posologico. >>Inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (efavirenz e nevirapina): alcuna significativa interazione. >>Inibitori della proteasi (amprenavir, lopinavir, saquinavir): non raccomandati. >>Co-somministrazione di tipranavir/ritonavir e atazanavir/ritonavir: non raccomandati. >>Anticonvulsionanti (carbamazepina, fenobarbital e fenitoina) inducono il CYP3A4 e devono essere utilizzati con cautela in associazione. >>Antifungini. Fluconazolo: non superare >200 mg/die. Itraconazolo/ketoconazolo: non superare>200 mg/die. Voriconazolo: a causa dei multipli sistemi enzimatici co involti nel metabolismo di voriconazolo, e' difficile prevederne le interazioni. >>Inibitori dell'HMG-CoA Riduttasi (simvastatina e lovastatina): uso controindicato a causa di un rischio aumentato di miopatia, inclusa rabdomiolisi. Atorvastatina: non e' raccomandata. >>Induttori dell'Isoenzima CYP. Rifampicina: riduzioni delle concentrazioni degli altri inibitori della proteasi, cio' puo' determinare il fallimento virologico e lo sviluppo di resistenza; osservate con elevata frequenza reazioni epatiche, per cui e' controindicata. Rifabutina: monitorare ipazienti per l'insorgenza di eventi avversi; possono essere necessari ulteriori aggiustamenti posologici. Erba di San Giovanni (Hypericum p erforatum): i livelli plasmatici di tipranavir possono essere ridotti dall'uso concomitante; cio' e' dovuto all'induzione degli enzimi che metabolizzano il farmaco da parte dell'erba di S. Giovanni, effetto chepuo' persistere per almeno due settimane dopo l'interruzione del trat tamento. >>Inibitori dell'isoenzima CYP. Claritromicina: aumento dell'AUC e la C min di claritromicina rispettivamente del 19% e del 68% e diminuisce l'AUC del metabolita attivo 14-idrossi di piu' del 95%. L'elevato incremento della C min puo' essere clinicamente rilevante. Per pazienti con CLCR da 30 a 60 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 50%. Per pazienti con CLCRn <30 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 75%. >>Altri agenti. Non somministrare: antiaritmici (amiodarone, bepridile, chinidina), antistaminici (astemizolo, terfenafina), derivati della ergotina (diidroergotamina, ergonovina, ergotamina, metilergonovina), agenti procinetici gastrointestinali (cisapride), neurolettici (pimozide, sertindolo) e sedativi/ipnotici (triazolam), farmaci la cui clearance dipenda fortemente dal CYP2D6 come gli antiaritmici flecainide, propafenone e metoprololo utilizzati per il trattamento dell'insufficienza cardiaca, anti-infettivi (alofantrina, lumefantrina), agenti eterogenei (tolterodina). >>Contraccettivi orali/estrogeni. Non raccomandati. >>Inibitori della Fosfodiesterasi 5. Sildenafil e vardenafil. Prescrivere con particolare cautela; puo' causare ipotensione, alterazioni della vista e priapismo. Analgesici narcotici (metadone/meperidina). Metadone: non raccomandato in quanto ne vengono diminuiti i parametri farmacocinetici e i pazienti possono incorrere in sindome da astinenza da oppiacei; quindi puo' risultare necessario aumentare il dosaggio di metadone. Il farmaco puo' diminuire le concentrazioni di meperidina ed aumentare quelle di normeperidina, in quest'ultimo caso provocando sia un'attivita' analgesica che un'attivita' stimolante del SNC (accessi convulsivi). Immunosoppressori(ciclosporina, tacrolimus, sirolimus): e' raccomandato un controllo p iu' frequente delle concentrazioni di questi farmaci fino a che i livelli ematici non si siano stabilizzati. Warfarina ed altri anticoagulanti orali: puo' alterarsi il metabolismo della S-warfarina. Di conseguenza si possono avere alterazioni dei valori di INR (International Normalised Ratio) e influire sull'effetto anticoagulante o aumentare il rischio di sanguinamento. Quando questi farmaci sono associati, si raccomanda il frequente monitoraggio clinico e biologico. Antiacidi: la somministrazione deve essere separata da un intervallo di tempo di almenodue ore. >>Inibitori della pompa acida. Omeprazolo: non sono state os servate alterazioni clinicamente significative delle concentrazioni plasmatiche pertanto non e' stato necessario un aggiustamento posologico; l'uso combinato di tipranavir/ritonavir con omeprazolo o esomeprazolo non e' raccomandato. Antagonisti dei recettori H2: prestare attenzione nel co-somministrarli. Teofillina: le concentrazioni plasmatiche diteofillina devono essere controllate durante le prime due settimane d i co-somministrazione e la dose di teofillina deve essere aumentata senecessario. Desipramina: tipranavir puo' aumentare le concentrazioni di desipramina. Si raccomanda la riduzione del dosaggio ed una verifica della concentrazione di desipramina. Midazolam: l'uso concomitante e' controindicato in quanto le concentrazioni di midazolam. Digossina: puo' raddoppiarsi l'esposizione alla digossina somministrata oralmentealla prima dose, mentre l'effetto netto allo steady-state puo' piutto sto consistere in un lieve calo dell'esposizione alla digossina. Si raccomanda il monitoraggio delle concentrazioni sieriche di digossina fino a che non sia stato raggiunto lo steady-state. Trazodone: aumento delle concentrazioni plasmatiche di trazodone. Sono stati osservati eventi avversi quali nausea, senso di instabilita', ipotensione e svenimento. L'associazione deve essere somministrata con cautela e un dosaggio piu' basso di trazodone deve essere considerato. Loperamide: alcuna alterazione clinicamente significativa della risposta respiratoria al diossido di carbonio. Fluticasone propionato (interazione con ritonavir): i livelli plasmatici di fluticasone propionato sono aumentati in modo significativo, mentre i livelli intrinseci di cortisolo sono diminuiti, soprattutto per via inalatoria. Effetti sistemici corticosteroidi, inclusa la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica sono stati riportati in pazienti in trattamento con ritonavir e fluticasone propionato per via inalatoria o intranasale. La somministrazione non e' raccomandata.

Effetti indesiderati

>>Principali reazioni avverse di ogni intensita' (Gradi 1-4) riportatein studi clinici di fase III . Molto comune (>= 1/10). Comune (>= 1/1 00 a < 1/10). Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea; comune: vomito, flatulenza, distensione addominale, dolore addominale, feci poco formate, dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipertrigliceridemia, iperlipidemia, anoressia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: senso di fatica. >>Principali reazioni avverse riportate nell'1% (<1/100) dei pazienti adulti, trattati con la dose di 500 mg/200 mg (n 1.397) in tutti gli studi clinici di fase II e III, sono sotto elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e secondo la frequenza nelle seguenticategorie. Non comune (>= 1/1.000 a < 1/100). Raro (>= 1/10.000 a < 1 /1.000). Esami diagnostici. Non comune: aumento di enzimi epatici (ALAT, ASAT), aumento della lipasi, test di funzionalita' epatica anormale(ALAT, ASAT), calo di peso. Patologie del sistema emolinfopoietico. N on comune: anemia, neutropenia, trombocitopenia. Patologie del sistemanervoso. Non comune: senso di instabilita', neuropatia periferica, so nnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Non comune: reflusso gastroesofageo, pancreatite. Patologie renali e urinarie. Non comune: insufficienza renale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: esantema, lipoatrofia, lipodistrofia acquisita, lipoipertrofia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi muscolari, mialgia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: calo di appetito, diabete mellito, iperamilasemia, ipercolesterolemia. Raro: disidratazione, deperimento del viso, iperglicemia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: sindrome simil influenzale, sensazione di malessere, piressia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite citolitica, steatosi epatica, epatite, epatite tossica. Raro: insufficienza epatica (incluso esito fatale), iperbilirubinemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, disturbi del sonno. Alterazioni dei risultati di laboratorio. Perdita di grasso periferico sottocutaneo, aumento del grasso intra-addominale, ipertrofia mammaria e accumulo di grasso dorsocervicale (gobba di bufalo), alterazioni metaboliche quali ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, resistenza all'insulina e iperglicemia, aumento della creatin fosfochinasi, mialgia, miosite e raramente rabdomiolisi, particolarmente in associazione con gli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa, reazione infiammatoria alle infezioni opportunistiche asintomatiche o residue, infezioni dovute alla riattivazione dei virus dell'herpes simplex e dell'herpes zoster, osteonecrosi.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso in donne in gravidanza;usare solo se il beneficio potenziale giustifica il potenziale rischi o per il feto. Il farmaco interagisce negativamente con i contraccettivi orali; pertanto durante il trattamento deve essere usato un altro metodo anticoncezionale efficace e sicuro. Le madri devono sospendere l'allattamento al seno.