Aromasin - 30cpr Riv 25mg

Dettagli:
Nome:Aromasin - 30cpr Riv 25mg
Codice Ministeriale:034678033
Principio attivo:Exemestane
Codice ATC:L02BG06
Fascia:A
Prezzo:71.8
Rimborso:64.8
Doping:Proibito in e fuori gara
Glutine:Senza glutine
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

AROMASIN 25 MG COMPRESSE RIVESTITE

Formulazioni

Aromasin - 30cpr Riv 25mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti ormonali e sostanze correlate.

Principi attivi

Exemestane.

Eccipienti

Nucleo della compressa: silice colloidale idrata; crospovidone; ipromellosio; magnesio stearato; mannitolo; cellulosa microcristallina; carbossimetilamido sodico (tipo A); polisorbato. Rivestimento: ipromellosio; polivinile alcool; simeticone; macrogol; saccarosio; magnesio carbonato leggero; titanio diossido (E171); metile paraidrossibenzoato (E218); esteri cetilici della cera; talco; cera carnauba. Inchiostro per impressione: alcool etilico; lacca; ossidi di ferro (E172); titanio diossido (E171).

Indicazioni

Trattamento adiuvante delle donne in post-menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale (early breast cancer , EBC) e con recettori estrogenici positivi, dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni; trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata,in donne in stato di post-menopausa naturale o indotta, nelle quali l a malattia e' progredita dopo trattamento con terapia anti-estrogenica. L'efficacia non e' stata dimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati, nelle donne in pre-menopausa, in quelle in gravidanza o durante l'allattamento.

Posologia

Pazienti adulte e anziane: la dose raccomandata e' di 1 compressa da 25 mg da assumere una volta al giorno, preferibilmente dopo un pasto. Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale, il trattamento con il medicinale deve proseguire fino a completamento di una terapia ormonale adiuvante combinata sequenziale (tamoxifene seguito dal farmaco) di cinque anni o di durata inferiore in caso di recidiva del tumore. In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata, il trattamentocon il medicinale deve proseguire fino a quando e' evidente la progre ssione del tumore. Non sono richiesti aggiustamenti della dose per pazienti con insufficienza epatica o renale. Popolazione pediatrica: l'uso nei bambini non e' raccomandato.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Il medicinale non deve essere somministrato alle donne in stato endocrino di pre- menopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vista clinico, lo stato di post-menopausa dovra' essere verificato valutando i livelli di LH, di FSH e di estradiolo. Il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con funzionalita' epatica o renale ridotta. Le compresse contengono saccarosio. Le compresse contengono metil-p- idrossibenzoato e pertanto possono causare reazioni allergiche (probabilmente ritardate). Il medicinale e' un potente agente che riduce il livello di estrogeni, e, in seguito alla somministrazione, sono stati osservati una riduzione della densita' minerale ossea (bone mineral density, BMD) ed un aumento della percentuale di fratture. All'inizio del trattamento adiuvante con il medicinale nelle donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi deve essere valutata la condizione minerale delle ossa di inizio trattamento secondo la prassi e le linee guida correnti. Nelle pazienti con malattia avanzata, la densita' minerale ossea deve essere valutata caso per caso. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densita' minerale ossea causata dal farmaco, le pazienti trattate con il medicinale devono essere attentamente monitorate e il trattamento o la profilassi dell'osteoporosi deve essere iniziato nelle pazienti a rischio. A causa dell'elevata prevalenza di grave deficit di 25 idrossi vitamina D nelle donne con carcinoma mammario in fase iniziale, si deve prendere in considerazione la valutazione di routine di questo parametro prima dell'inizio del trattamento con un inibitore dell'aromatasi. Alle donne con carenza di vitamina D si deve somministrare un supplemento di vitamina D.

Interazioni

Studi condotti in vitro hanno mostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 CYP3A4 e dalle aldochetoreduttasi e non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l'inibizione specifica del CYP3A4 da parte del ketoconazolonon ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell'exem estane. In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttore del CYP450, somministrata alla dose di 600 mg/die e una dose singola di 25 mg di exemestane, l'AUC dell'exemestane fu ridotta del 54% ela C max del 41%. Poiche' la rilevanza clinica di tale interazione no n e' stata valutata, la somministrazione concomitante di farmaci qualirifampicina, anticonvulsivanti (es. fenitoina e carbamazepina) e prep arati a base di erbe contenenti hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) noti per indurre il CYP3A4, puo' ridurre l'efficacia del medicinale. Il farmaco deve essere usato con cautela con farmaci che vengono metabolizzati attraverso la via del CYP3A4 e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Non esiste esperienza clinica relativa all'uso concomitante del medicinale con altri farmaci antitumorali. Il prodotto non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni poiche' questi annullerebbero la sua azione farmacologica.

Effetti indesiderati

Il medicinale e' stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti con il farmaco alla dose standard di 25 mg/die, e gli effetti indesiderati generalmente sono stati di gravita' da lieve a moderata. L'incidenza di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi e' stata del 7,4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con il medicinale dopo terapia adiuvante iniziale con tamoxifene. Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono state vampate di calore, artralgia e stanchezza. L'incidenza di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi e' stata del 2,8% in tutta la popolazione di pazienti con carcinomamammario in fase avanzata. Le reazioni avverse piu' comuni sono state vampate di calore e nausea. La maggior parte delle reazioni avverse p ossono essere attribuite alle normali conseguenze farmacologiche da deprivazione estrogenica (p.es. vampate di calore). Le reazioni avverse segnalate dagli studi clinici e successive alla commercializzazione sono sotto elencate secondo classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze sono state cosi' definite: molto comune (>= 1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: leucopenia; comune: trombocitopenia;non nota: conta linfocitaria diminuita. Disturbi del sistema immunita rio. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, capogiri; comune: sindrome del tunnel carpale, parestesia; raro: sonnolenza. Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolori addominali, nausea; comune: vomito, diarrea, stipsi, dispepsia. Patologie epatobiliari. Molto comune: enzimi epatici aumentati, bilirubina ematica aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata; raro: epatite, epatite colestatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: aumento della sudorazione; comune: alopecia, rash, orticaria, prurito; raro: pustolosi esantematica acuta generalizzata. Patologie del sistema muscoloscheletrico. Molto comune: dolori muscoloscheletrici e delle articolazioni; comune: fratture, osteoporosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: dolorabilita', stanchezza; comune: edema periferico, astenia. Include: artralgia, e con minore frequenza dolore agli arti, osteoartrite, dolore dorsale, artrite, mialgia e rigidita' delle articolazioni L'elenco sottostante mostra la frequenza degli eventi avversi e delle patologie sopra specificati nello studio Intergroup Exemestane Study (IES) sul carcinoma mammario in fase iniziale, indipendentemente dalla causalita', segnalati nelle pazienti che ricevevano il farmaco in studio e fino a 30 giorni dalla fine della terapia. Eventi avversi e patologie: vampate di calore, stanchezza, cefalea, insonnia, aumento della sudorazione, ginecologici, capogiri, nausea, osteoporosi, emorragie vaginali, altro tumore primario, vomito, disturbi visivi, tromboembolismo, fratture osteoporotiche, infarto del miocardio. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte al farmaco. Studi sugli animali hanno dimostrato effetti tossici sulla riproduzione. Pertanto il medicinale e' controindicato in gravidanza. Non e' noto se l'exemestane venga escreto nel latte umano. Il farmaco non deve essere somministrato durante l'allattamento. Il medico deve valutare la necessita' di una contraccezione efficace alle donne in eta' fertile comprese le donne in perimenopausa, o che hanno raggiunto la menopausa di recente, almeno finche' lo stato di post-menopausa non sia stato completamente stabilito.