Aspiglicina - 24cpr 300mg+300mg

Dettagli:
Nome:Aspiglicina - 24cpr 300mg+300mg
Codice Ministeriale:008728038
Principio attivo:Glicina/Acido Acetilsalicilico
Codice ATC:N02BA51
Fascia:C
Prezzo:6
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Marco Antonetto Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

ASPIGLICINA 300 MG + 300 MG COMPRESSE

Formulazioni

Aspiglicina - 24cpr 300mg+300mg
Aspiglicina - 12cpr 300mg+300mg

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici, altri analgesici (non oppioidi) e antipiretici, acido acetilsalicilico e derivati.

Principi attivi

Acido acetilsalicilico 300 mg; glicina 300 mg.

Eccipienti

Aroma mandarino, amido di mais, talco, saccarina.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali, affezioni dolorose delle articolazioni, stati febbrili esindromi influenzali.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad altre sostanze strettamente correlate da un punto di vista chimico e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' al principio attivo (acido acetilsalicilico),ipersensibilita' ad altri analgesici (antidolorifici)/antipiretici (a ntifebbrili)/farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattia ulcerosa gastroduodenale e intestinale, gastropatie. Gravi difetti della coagulazione. Insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi. Deficit della glucosio-6 fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo). Contemporaneo trattamento con metotrexato (a dosidi 15 mg/settimana o piu') o con warfarin. Storia di asma indotta dal la somministrazione di salicilati o sostanze similari, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei. Ipofosfatemia. Terzo trimestre di gravidanza (ultimo trimestre) e allattamento. Bambini e ragazzi di eta' inferiore a 16 anni.

Posologia

Da una a otto compresse al giorno ripartite nelle 24 ore. Anziani: neltrattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Bambini: il trattamento e' controindicato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a sedici anni. Il farmaco richiede particolari precauzioni o se ne impone la esclusione dall'uso allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi.

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

Reazioni di ipersensibilita': l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare reazioni di ipersensibilita' (compresi attacchi d'asma, rinite, angioedema o orticaria). Il rischio e' maggiore nei soggetti che gia' in passato hanno presentato una reazione di ipersensibilita' dopo l'uso di questo tipo di farmaci e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze. Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni possono essere piu' frequenti e gravi. In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente fatali. Nei casi seguenti la somministrazione del farmaco richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio: soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilita'. Soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestinali: l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, ulcera, perforazione). Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da ulcera peptica. E' prudente che ne evitino l'uso anche coloro che hanno sofferto di ulcera peptica in passato. Il rischio di lesioni gastrointestinali e' un effetto dose correlato, in quanto la gastrolesivita' e' maggiore in soggetti che fannoun uso di dosi piu' elevate di acido acetilsalicilico. Anche i sogget ti con abitudine all'assunzione di forti quantita' di alcool sono maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sanguinamenti in particolare). Soggetti con difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti: nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti, l'acido acetilsalicilico egli altri FANS possono causare una grave riduzione delle capacita' em ostatiche esponendo a rischio di emorragia. Soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica: l'acido acetilsalicilicoe gli altri FANS possono essere causa di una riduzione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio e' maggiore nei soggetti in trattamento con diuretici. Cio' puo' essere particolarmente pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica. Soggetti affetti da Asma: l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare un aggravamento dell'asma. Il rischio di effetti indesiderati gravi e' maggiore nei soggetti in eta' geriatrica (specialmente al di sopra dei 75 anni). Il medicinale non deve essere utilizzato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore ai 16 anni. I soggetti di eta' superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare il farmaco solo dopo aver consultato il medico. Soggetti con iperuricemia/gotta: l'acidoacetilsalicilico puo' interferire con l'eliminazione dell'acido urico : alte dosi hanno un effetto uricosurico mentre dosi (molto) basse possono ridurne l'escrezione. Occorre inoltre considerare che l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono mascherare i sintomi della gotta ritardandone la diagnosi. E' anche possibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici. Associazione di farmaci non raccomandate o che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio. L'uso di acido acetilsalicilico in associazione ad alcuni farmaci puo' aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi. Non usare l'acido acetilsalicilico insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare piu' di un FANS per volta. Fertilita': l'uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilita'; di cio' devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte adindagini sulla fertilita'. Se si deve essere sottoposti ad un interve nto chirurgico (anche di piccola entita', ad esempio l'estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si e' fatto uso di acido acetilsalicilico o di un altro FANS occorre informare il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione. Dato che l'acido acetilsalicilico puo' essere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto nelcaso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto. Prima di somministrare un qualsiasi medicinale devono essere adottate tutte le precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate; particolarmente importante e' l'esclusione di precedenti reazioni di ipersensibilita' a questo o ad altri medicinali e l'esclusione delle altre controindicazioni o delle condizioni che possono esporre a rischio di effetti indesiderati potenzialmente gravi sopra riportate. In caso di dubbio consultare il proprio medico o farmacista. L'assunzione del prodotto deveavvenire a stomaco pieno. L'impiego di acido acetilsalicilico ad alte dosi e/o per lungo tempo va effettuato sotto controllo medico. Se dur ante il trattamento compaiono vomito prolungato o profonda sonnolenza interrompere la somministrazione. Il medico deve essere consultato se,dopo breve periodo di trattamento, non si raggiungono risultati appre zzabili.

Interazioni

Associazioni controindicate (evitare l'uso concomitante). Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicita' del metotrexato; il rischio di effetti tossicie' maggiore se la funzione renale e' compromessa. Warfarin: grave aum ento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto anticoagulante. Associazioni non raccomandate (l'uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio). Antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di emorragia per somma dell'effetto antiaggregante. Tromboliticio Anticoagulanti orali o parenterali: aumento del rischio di emorragi a per potenziamento dell'effetto farmacologico. FANS (uso topico escluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi. Metotrexato (dosi inferiori a 15 mg/settimana): l'aumento del rischio di effetti tossici deve essere considerato anche per il trattamento con Metotrexato a bassi dosaggi. Associazioni che richiedono precauzioni particolari oun aggiustamento del dosaggio (l'uso concomitante dei due farmaci ric hiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio). ACE-inibitori: riduzione dell'effetto ipotensivo; aumento del rischio di compromissione della funzione renale. Acido Valpronico: aumento dell'effetto dell'acido valpronico (rischio di tossicita'). Antiacidi: gli antiacidi assunti contemporaneamente ad altri farmaci possono ridurne l'assorbimento; l'escrezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcalinizzate. Antidiabetici: (es: insulina e ipoglicemizzanti orali): aumento dell'effetto ipoglicemizzante; l'uso dell'acido acetilsalicilico nei soggetti in trattamento con antidiabetici deve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia. Digossina: aumento della concentrazione plasmatica di digossina per diminuzione dell'eliminazione renale. Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicita' dell'acido acetilsalicilico e degli altri FANS; riduzione dell'effetto dei diuretici. Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicita'). Fenitoina: aumento dell'effetto della fenitoina. Corticosteroidi (esclusi uso topico e terapia sostitutiva nella insufficienza corticosurrenale): aumento del rischio di lesioni gastrointestinali; riduzione dei livelli plasmatici di salicilato. Metoclopramide: aumento dell'effetto dell'acido acetilsalicilico per incremento della velocita' di assorbimento. Uricosurici (es: probenecid): diminuzione dell'effetto uricosurico. Zafirlukast: aumento della concentrazione plasmatica di zafirlukast. Alcool: la somma degli effetti dell'alcool e dell'acido acetilsalicilico provoca un aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento. E' comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via oraleentro 1 o 2 ore dall'impiego del prodotto.

Effetti indesiderati

Disordini del sangue e del sistema linfatico: prolungamento del tempo di sanguinamento, anemia da sanguinamento gastrointestinale; riduzionedelle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari. Disordin i del sistema nervoso: cefalea, vertigini. Raramente: sindrome di Reye. Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente inpazienti con ipertensione non controllata e/o in terapia con anticoag ulanti che, in casi isolati, puo' risultare potenzialmente letale. Disordini uditivi e vestibolari: tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio auricolare). Disordini respiratori, toracici e mediastinici: asma, rinite. Disordini gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale (occulto), disturbi gastrici, pirosi, dolore epigastrico, dolore addominale, vomito, diarrea, nausea, gengivorragia. Raramente: erosione e/o ulcerazione e/o perforazione e/o emorragia gastrointestinale, ematemesi(vomito di sangue o di materiale "a posta di caffe'"), melena (emissi one di feci nere, picee), esofagite. Disordini epatobiliari. Raramente: epatotossicita' (lesione epatocellulare generalmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi. Disordini cutanei e sottocutanei: angioedema e/o orticaria e/o eritema (associatea reazioni di ipersensibilita'). Disordini renali ed urinari: alteraz ione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emodinamica renale), sanguinamenti urogenitali. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Reazioni di ipersensibilita': asma, angioedema, orticaria, nausea, vomito, dolore addominale crampiforme, diarrea, eritema, rinite (rinorrea profusa), epistassi, congiuntivite. Raramente: anafilassi. E' da tener presente la variabilita' del quadro clinico: anche il vomito puo' mancare o essere sostituito dalla diarrea. Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influenzale (o simil-influenzale o di varicella o adun'altra infezione virale) durante il quale e' stato somministrato ac ido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati l'attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilita' di una SdR.

Gravidanza e allattamento

L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1.5%. E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento delle perdite di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusaquella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano sta ti somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante ilperiodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gr avidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico e' usatoda una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; La madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Il farmaco e' controindicato durante l'allattamento.