Atenololo Ang - 50cpr Riv 50mg

Dettagli:
Nome:Atenololo Ang - 50cpr Riv 50mg
Codice Ministeriale:035759012
Principio attivo:Atenololo
Codice ATC:C07AB03
Fascia:A
Prezzo:6.01
Doping:Proibito solo in particolari sport
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Angenerico Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Formulazioni

Atenololo Ang - 50cpr Riv 50mg
Atenololo Ang - 50cpr Riv 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Beta-bloccanti selettivi, non associati.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale. Angina pectoris. Aritmie. Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' individuale accertata verso i componenti del prodotto. Bradicardia; shock cardiogeno; ipotensione; acidosi metabolica; gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica; blocco atrioventricolare di 2? e 3? grado; malattia del nodo del seno; feocromocitoma non trattato; scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata. L'Atenololo non deve essere associato a terapia con calcio antagonisti ad effetto isotropo negativo (es. Verapamil e Diltiazem). Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento e in eta' pediatrica.

Posologia

ADULTI: Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale: 100mg al giorno. Di solito il pieno effetto antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, e' possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando Atenololo Angenerico con altri farmaci antipertensivi. In particolare, la somministrazione contemporanea di atenololo con un diuretico determina un effetto antipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci.Angina pectoris: La maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di 100 mg al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio. Aritmie: Si consiglia una posologia di mantenimento per via orale di 50-100 mg al giorno. Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto: Successivamente alla stabilizzazione del paziente, si consiglia una terapia di mantenimento per via orale alla dose di 100mg al giorno. Qualora compaia bradicardia e/o ipotensione (di entita' tale da richiedere un intervento terapeutico) o altri gravi effetti collaterali, l'atenololo deve essere sospeso. ANZIANI: Puo' rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. BAMBINI: Non esistono esperienze cliniche relative all'impiego pediatrico di atenololo; pertanto, se ne sconsiglia la somministrazione ai bambini. INSUFFICIENZA RENALE: Poiche' l'atenololo e' escreto per via renale e' necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Non si verifica accumulo significativo di Atenololo nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min (il limite normale e' di 100-150 ml/min). Nei pazienti con clearance creatininica di 15-35 ml/min (equivalente a 3,4-6,8 mg% di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o di 100 mg a giorni alterni. Per i pazienti con clearance creatininica < 15ml/min (equivalente a 6,8 mg% di creatininemia), la posologia deve essere di 50 mga giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni. Ai pazienti in emodialisi l' atenololo deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta; la somministrazione deve essere effettuata in un ambiente ospedaliero, in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.

Interazioni

L'atenololo non deve essere somministrato a pazienti in terapia con calcio-antagonisti con effetto inotropo negativo (es. verapamil, diltiazem); e' necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensionedi uno di questi farmaci prima di iniziare l'altra terapia. L'uso con comitante con diidropiridine (es. nifedipina) puo' aumentare il rischio di ipotensione e possono verificarsi casi di insufficienza cardiaca in pazienti con insufficienza cardiaca latente. I farmaci glicosidi - digitalici, associati ai beta-bloccanti, possono provocare un aumento del tempo di conduzione atrioventricolare. I beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che puo' verificarsi dopola sospensione della clonidina. Se i due farmaci vengono somministrat i contemporaneamente, il beta-bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. Se la terapia con beta-bloccante deve sostituire quella con clonidina, e' necessario che l'inizio del trattamento con beta-bloccante avvenga parecchi giornidopo l'interruzione della terapia con clonidina. Particolare cautela richiede la somministrazione di Atenololo a pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici appartenenti alla I classe, come la disopiramide. I farmaci simpaticomimetici, come l'adrenalina, possono contrapporsi all'effetto dei beta-bloccanti se usati contemporaneamente. L'uso concomitante di farmaci inibitori la sintetasi prostaglandinica (es. l'ibuprofene e l'indometacina) puo' ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti. E' necessario porre particolare cautela nell'uso degli agenti anestetici in pazienti trattati con atenololo. Occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia e, in questo caso, deve essere impiegato un agente anestetico con una minima attivita' inotropa negativa. L'uso dei beta-bloccanti con agenti anestetici puo' provocare un'attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. E' da evitare l'uso di agenti anestetici che causano depressione miocardia.

Effetti indesiderati

SISTEMA CARDIOVASCOLARE: bradicardia, deterioramento della funzionalita' cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca, ipotensione, ipotensione posturale che puo' essere associata a sincope; freddo alle estremita', nei pazienti sensibili si puo' aggravare un blocco cardiaco, claudicazione intermittente; fenomeno di Raynaud. SISTEMA NERVOSO CENTRALE: capogiri; cefalea; cambiamenti dell'umore; incubi notturni; psicosi e allucinazioni; disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri beta-bloccanti. Aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: parestesia. SISTEMA GASTROINTESTINALE: secchezzadelle fauci, disturbi gastrointestinali. EMATOLOGICI: porpora, trombo citopenia, granulocitopenia. SISTEMA TEGUMENTARIO: alopecia, secchezzaagli occhi, reazioni cutanee di tipo psoriasico, aggravamento della p soriasi, rash cutaneo; eruzioni eritematose. SISTEMA RESPIRATORIO: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici puo' verificarsi broncospasmo. ORGANI DI SENSO: disturbi visivi. ALTRI: affaticamento, e' stato osservato un aumento di anticorpi antinucleo, tuttavia non e' chiara la rilevanza clinica. L'eventuale comparsa occasionale di porpora, trombocitopenia, granulocitopenia, eruzioni eritematose richiede l'interruzione del trattamento. Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualita' di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopra elencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.