Atenololo My - 50cpr 100mg

Dettagli:
Nome:Atenololo My - 50cpr 100mg
Codice Ministeriale:029468030
Principio attivo:Atenololo
Codice ATC:C07AB03
Fascia:A
Prezzo:6.02
Rimborso:6.02
Doping:Proibito solo in particolari sport
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:60 mesi

Denominazione

ATENOLOLO MYLAN GENERICS 100 MG COMPRESSE

Formulazioni

Atenololo My - 42cpr 100mg
Atenololo My - 50cpr 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Betabloccanti.

Principi attivi

Atenololo.

Eccipienti

Magnesio carbonato, amido di mais, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, gelatina, magnesio stearato.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale; angina pectoris; aritmie; intervento precoce nell'infarto miocardico acuto.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; bradicardia spiccata, shock cardiogeno, ipotensione, acidosi metabolica, severi disturbi della circolazione arteriosa periferica, blocco atrioventricolare superiore al primo grado, feocromocitoma non trattato, insufficienza cardiaca non controllata da una terapia adeguata; atenololo non deve essere associato a terapia con verapamil; controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

Ipertensione arteriosa (compresa quella di origine renale): una compressa (100 mg) al giorno. Di solito il pieno effetto antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, e' possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando atenololo con altri farmaci antipertensivi. In particolare la somministrazione contemporanea di atenololo con un diuretico determina un effettoantipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci. Angin a pectoris: la maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di una compressa (100 mg) al giorno. Aumentando la posologia non siottiene generalmente un ulteriore beneficio. Aritmie Si consiglia una terapia di mantenimento per via orale di 50-100 mg/die. Il dosaggio d eve essere regolato con particolare attenzione nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C; conservare nel confezionamento originale.

Avvertenze

La sospensione del trattamento con atenololo deve essere graduale, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Insufficienzacardiaca: atenololo puo' essere somministrato, con la dovuta cautela, ai pazienti con una riserva cardiaca scarsa, mentre il suo impiego de ve essere evitato nei pazienti affetti da scompenso cardiaco conclamato; il farmaco puo' tuttavia essere usato nei pazienti con insufficienza cardiaca controllata da terapia adeguata. Bradicardia: la riduzione della frequenza cardiaca e' una delle azioni farmacologiche indotte dall'atenololo; qualora compaiano sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza cardiaca, il dosaggio del farmaco deve essere ridotto. Broncopatie: la cardioselettivita' posseduta da atenololo permette il suo impiego, con cautela, nei pazienti con malattie ostruttivecroniche delle vie aeree. Tuttavia a volte nei pazienti asmatici puo' indurre un aumento della resistenza delle vie respiratorie; diversame nte dai beta-bloccanti non selettivi, tale broncospasmo puo' essere risolto mediante preparati broncodilatatori quali il salbutamolo o l'isoprenalina, ai dosaggi comunemente utilizzati. Diabetici e pazienti soggetti all'ipoglicemia: nei pazienti diabetici, in particolare in quelli affetti da diabete labile, e in pazienti soggetti ad ipoglicemia atenololo, a causa della propria attivita' bloccante beta- adrenergica, puo' prevenire la comparsa dei segni e dei sintomi premonitori dell'ipoglicemia acuta quali le modificazioni della frequenza cardiaca e dellapressione arteriosa. Disturbi vascolari: il beta blocco puo' aggravar e i disturbi vascolari periferici pre-esistenti. Reazioni anafilattiche: nei pazienti in terapia con beta- bloccante e con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si puo' verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell'allergene. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento dellereazioni allergiche. Insufficienza renale: l'atenololo e' escreto per via renale e pertanto il dosaggio deve essere regolato con particolar e attenzione nei pazienti con grave compromissione della funzionalita'renale. Non si verifica accumulo significativo di atenololo nei pazie nti che hanno una clearance della creatinina superiore ai 35 ml/min (il limite normale e' di 100-150 ml/min). Nei pazienti con clearance creatininica di 15-35 ml/min (equivalente a 3,4-6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o 100 mg a giorni alterni. Per i pazienti con clearance creatininica < 15 ml/min (equivalente a 6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg a giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni. Pazienti in emodialisi: l'atenololo viene rimosso dall'organismo durante l'emodialisi. Qualora il pazientein terapia con atenololo venga sottoposto a dialisi, la terapia va pr oseguita per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta. La somministrazione deve essere effettuata sotto controllo ospedaliero in quantopossono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa. Anes tesia: se un paziente in trattamento con atenololo dovesse essere sottoposto ad anestesia generale, occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia in quanto il blocco beta-adrenergico puo' ridurre l'effetto inotropo richiesto da quegli anestetici che necessitano di una adeguata mobilizzazione catecolaminica per il mantenimento della funzionalita' cardiaca. Dovra' essere pertanto impiegato un agente anestetico con una minima attivita' inotropa negativa.

Interazioni

Farmaci antiaritmici di I classe: particolare cautela richiede la somministrazione di atenololo a pazienti in terapia con farmaci antiaritmici appartenenti alla prima classe di Vaughan Williams come la disopiramide per possibile rischio di depressione miocardica e bradicardia. Verapamil: atenololo non deve essere somministrato a pazienti in terapiacon verapamil; e' necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare la terapia. Clonidina: poiche' i beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che puo' verificarsi dopo sospensione della clonidina, occorre particolare cautela nella sostituzione della clonidina con il beta-bloccante; pertanto l'inizio del trattamento con il beta-bloccante deve avvenire parecchi giorni dopo l'interruzione della terapia con clonidina. Se atenololo e clonidina vengono somministrati contemporaneamente, la somministrazione di clonidina non deve essere interrottase non parecchi giorni dopo la sospensione del beta-bloccante. ACE in ibitori: l'uso concomitante di farmaci ACE inibitori potenzia l'effetto ipotensivo. Antinfiammatori: l'uso concomitante di farmaci che inibiscono la sintesi di prostaglandine (ibuprofene - indometacina) puo' diminuire l'effetto ipotensivo dei beta bloccanti. Glicosidi digitalici:l'uso concomitante di glicosidi digitalici, puo' aumentare il tempo d i conduzione atrioventricolare. L'uso concomitante di alcool aumenta l'effetto ipotensivo. Antidiabetici: i beta bloccanti possono aumentarel'effetto ipoglicemico e mascherare i segni di ipoglicemia quali il t remore. I beta bloccanti dovrebbero essere evitati nei pazienti diabetici; qualora risultassero indispensabili la glicemia dovrebbe essere attentamente monitorata.

Effetti indesiderati

Patologie cardiache e patologie vascolari: bradicardia, ipotensione posturale che puo' essere associata a sincope, freddo alle estremita'. Raramente nei pazienti sensibili si puo' aggravare un blocco cardiaco, puo' verificarsi claudicazione intermittente, Fenomeno di Raynaud. Sporadiche segnalazioni di deterioramento della funzionalita' cardiaca inpazienti affetti da insufficienza cardiaca. Patologie del sistema ner voso: cefalea, allucinazioni visive, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria, raramente sono stati segnalati disturbi del sonno del tipo osservato con altri beta-bloccanti. Patologie gastrointestinali: secchezza della bocca, disturbi gastrointestinali. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, porpora, granulocitopenia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, comparsa di reazioni cutanee di tipo psoriasico o aggravamento della psoriasi, rash cutanei e/o secchezza agli occhi, la cui incidenza e', peraltro, modesta. Qualora una reazione di tale tipo non trovi una precisa spiegazione, deve essere considerata la sospensione del trattamento. L'eventuale comparsa occasionale di trombocitopenia, porpora, granulocitopenia, eruzioni eritematose richiede l'interruzione del trattamento. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Benche' le sperimentazioni di farmaco-tossicologia animale non abbianoevidenziato effetti teratogeni attribuibili all'atenololo, non puo' e ssere esclusa la possibilita' di un danno fetale e quindi e' consigliabile astenersi dal suo impiego durante le gravidanza. L'atenololo attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale. L'atenololo si accumula nel latte materno in concentrazioni pari a 3 volte le concentrazioni ematiche medie. Nonostante non vi siano segnalazioni di effetti negativi sul neonato e' consigliabile astenersi dall'impiego di atenololo durante l'allattamento.