Azatioprina Hex - 50cpr Riv 50mg

Dettagli:
Nome:Azatioprina Hex - 50cpr Riv 50mg
Codice Ministeriale:036292050
Principio attivo:Azatioprina
Codice ATC:L04AX01
Fascia:A
Prezzo:14.73
Rimborso:13.38
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

AZATIOPRINA HEXAL

Formulazioni

Azatioprina Hex - 30cpr Riv 50mg
Azatioprina Hex - 50cpr Riv 50mg
Azatioprina Hex - 100cpr Riv50mg

Categoria farmacoterapeutica

Sostanze ad azione immunosoppressiva.

Principi attivi

Azatioprina.

Eccipienti

>>Nucleo: lattosio monoidrato; amido di mais; povidone; silice colloidale; magnesio stearato. >>Rivestimento: ipromellosa; cellulosa microcristallina; poliossile 8 stearato; talco. >>Colorante: titanio diossido(E 171).

Indicazioni

In associazione ad altri farmaci immunosoppressori, per la profilassi del rigetto nel trapianto di organi allogenici quali rene, fegato, cuore, polmone e pancreas. Viene normalmente utilizzata nel regime immunosoppressivo in aggiunta agli altri agenti immunosoppressori, che costituiscono la base della terapia. L'effetto terapeutico puo' essere evidente solo dopo settimane o mesi e puo' comportare una riduzione della posologia degli steroidi, cosi' riducendo la tossicita' associata aglialti dosaggi e all'uso prolungato dei cortisonici. E' indicata nei ca si gravi delle seguenti patologie, in cui i pazienti risultano intolleranti o hanno sviluppato tolleranza agli steroidi e in cui la rispostaterapeutica e' inadeguata nonostante il trattamento con dosi elevate di steroidi: artrite reumatoide attiva grave che non puo' essere controllata con farmaci meno tossici; malattie intestinali infiammatorie gravi e moderatamente gravi; lupus eritematoso sistemico; dermatomiositee polimiosite; epatite cronica attiva autoimmune; poliarterite nodosa ; anemia emolitica autoimmune refrattaria ad anticorpi caldi; porpora trombocitopenica cronica idiopatica refrattaria.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' all'azatioprina, 6-mercaptopurina (metabolita dell'azatioprina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Infezioni gravi. Graveinsufficienza epatica, renale o del midollo osseo. Pancreatite. Quals iasi vaccino vivo, in particolare i vaccini BCG, contro il vaiolo e lafebbre gialla. In gravidanza, a meno che i benefici superino i rischi . Allattamento.

Posologia

Per uso orale. Una compressa o mezza compressa devono essere ingerite con almeno un bicchiere di liquido (200 ml) durante i pasti. >>Trapianto: a seconda del regime immunosoppressivo adottato, viene generalmente somministrata una dose di carico fino a 5 mg/kg di peso corporeo/dieper via orale. La dose di mantenimento puo' variare da 1 a 4 mg/kg di e e deve essere aggiustata in base alle esigenze cliniche e alla tollerabilita' ematica. >>Altre patologie: 1-3 mg/kg die, deve essere regolata in funzione della risposta clinica (che puo' non essere evidente per settimane o mesi) e secondo la tollerabilita' ematica. Per il trattamento dell'epatite cronica attiva, la dose e' generalmente compresa tra 1,0 e 1,5 mg/kg die. Quando la risposta terapeutica e' evidente, occorre prendere in considerazione la riduzione del dosaggio al livello piu' basso compatibile con il mantenimento della risposta. Se la condizione del paziente non migliora entro tre-sei mesi, deve essere presa in considerazione l'eventualita' di sospendere il farmaco. La dose di mantenimento richiesta puo' variare da meno di 1 mg/kg die fino a 3 mg/kg die in funzione della condizione clinica da trattare e della risposta individuale del paziente, inclusa la tollerabilita' ematica. >>Pazienti con insufficienza renale e/o epatica: nei pazienti con disfunzione renale e/o epatica da lieve a moderata, somministrare le dosi al limite inferiore della norma. E' controindicata in presenza di una graveinsufficienza epatica. >>Bambini e negli adolescenti. Non sono dispon ibili dati sufficienti per consigliare l'utilizzo per il trattamento dell'artrite cronica giovanile, lupus eritematoso sistemico, dermatosite e poliartrite nodosa (in bambini e adolescenti sotto i 18 anni). Perquanto riguarda le altre indicazioni terapeutiche i dosaggi consiglia ti nei bambini e negli adolescenti, sono analoghi a quelli riportati per gli adulti. >>Anziani. Non sono disponibili informazioni specifichesulla tollerabilita' dell'azatioprina nei pazienti anziani. Somminist rare una dose al limite inferiore del normale range posologico. Quandol'allopurinolo, l'ossipurinolo o il tiopurinolo vengono somministrati contemporaneamente all'azatioprina, il dosaggio dell'azatioprina deve essere ridotto a una quarto della dose originaria. Prima che l'effett o terapeutico sia evidente possono trascorrere anche settimane o mesi.Puo' essere somministrato per un lungo periodo a meno che il paziente non tolleri il prodotto. In alcuni casi, quali l'artrite reumatoide e determinate patologie ematiche, il trattamento puo' essere sospeso do po un certo periodo senza problemi.

Conservazione

Conservare nella confezione originale.

Avvertenze

Non deve essere prescritto a meno che il paziente non sia adeguatamente monitorato, a causa degli effetti tossici, per tutta la durata dellaterapia. Durante le prime otto settimane di trattamento, eseguire un emocromo completo, compresa la conta piastrinica, almeno una volta a settimana. Devono essere eseguiti controlli piu' frequenti nei seguenticasi: se vengono somministrate dosi piu' elevate nei pazienti anziani ; se la funzionalita' renale e' compromessa; se la funzionalita' epatica e' lievemente o moderatamente compromessa; se la funzionalita' del midollo osseo e' lievemente o moderatamente compromessa; nei pazienti con ipersplenismo. Gli esami ematologici possono essere eseguiti con minore frequenza dopo le prime otto settimane di trattamento. Si consiglia di ripetere l'emocromo completo tutti i mesi, o almeno ad intervalli di tempo non superiori a 3 mesi. I pazienti devono essere informatidi avvisare immediatamente il proprio medico qualora si manifestino u lcerazioni della gola, febbre, infezioni, ecchimosi, ematomi, emorragie o altri segni di mielosoppressione. In particolar modo nei pazienti con disfunzione epatica, la funzionalita' epatica deve essere controllata regolarmente. Il monitoraggio ravvicinato della crasi ematica e' richiesto qualora l'azatioprina venga somministrata contemporaneamente a: allopurinolo; ossipurinolo o tiopurinolo; derivati dell'acido aminosalicilico, come mesalazina, olsalazina o sulfasalazina; ACE inibitori, trimetoprima/sulfametossazolo, cimetidina o indometacina; farmaci citotossici/mielosoppressori. Circa il 10% dei pazienti presenta una carenza di tiopurina metiltransferasi (TPMT), dovuta a polimorfismo genetico. Pertanto, questi non sono in grado di metabolizzare l'azatioprinacompletamente. Conseguentemente possono essere soggetti a un aumento dell'effetto mielotossico. E' necessaria una particolare cautela durante la co-somministrazione di derivati aminosalicilati, compresa la sulfasalazina, che inibiscono l'enzima TPMT. E' preferibile determinare il fenotipo ed il genotipo del paziente prima della somministrazione del farmaco, allo scopo di rilevare un eventuale deficit di tiopurina transferasi. Dati limitati indicano che l'azatioprina non e' efficace nei pazienti con deficit ereditario di ipoxantina-guanina-fosforibosil transferasi (sindrome di Lesch-Nyhan). Percio' l'azatioprina non deve essere utilizzata in questi pazienti. In caso di somministrazione concomitante di allopurinolo, ossipurinolo e/o tiopurinolo, la dose di azatioprina deve essere ridotta. Speciali precauzioni si rendono necessarie qualora l'azatioprina venga somministrata contemporaneamente a farmaci ad azione neuromuscolare, come la tubocurarina o la succinilcolina.Puo' anche potenziare il blocco neuromuscolare prodotto da sostanze d epolarizzanti quali il succinilcolincloruro. I pazienti devono essere informati di avvisare l'anestesista se sono in trattamento con l'azatioprina prima di un intervento chirurgico. I fattori della coagulazionedevono essere attentamente monitorati qualora l'azatioprina venga som ministrata contemporaneamente ad anticoagulanti cumarinici. La sospensione del trattamento in alcuni casi, come il LES con nefrite, il morbodi Crohn, la colite ulcerosa o l'epatite autoimmune, puo' provocare u n grave peggioramento delle condizioni del paziente. La sospensione della terapia deve sempre avvenire gradualmente e sotto stretto monitoraggio. Se vengono somministrati vaccini vivi o uccisi contemporaneamente alla azatioprina, la risposta immunitaria deve essere sempre controllata mediante titolazione. Un aumento del numero di tumori cutanei e' stato osservato nei pazienti sottoposti a trattamento con l'azatioprina. Questi sono stati osservati soprattutto sulle zone cutanee esposte al sole. I pazienti devono essere avvertiti degli effetti derivanti daun'inadeguata esposizione al sole o ai raggi UV, inoltre la cute deve essere controllata ad intervalli regolari. Particolare attenzione e' richiesta in quei pazienti affetti da infezioni acute non trattate. I pazienti sottoposti a contemporanea terapia citotossica devono assumere l'azatioprina soltanto sotto stretto controllo. L'azatioprina e' potenzialmente mutagena e cancerogena. Se si rende necessario dividere lacompressa, deve essere evitato il contatto della pelle con la polvere della compressa o in corrispondenza della rima di frattura.

Interazioni

Allopurinolo, ossipurinolo e tiopurinolo inibiscono il metabolismo dell'azatioprina bloccando l'enzima xantino-ossidasi. Esistono studi clinici secondo cui l'azatioprina antagonizzerebbe l'azione dei miorilassanti non-depolarizzanti come il curaro, la d-tubocurarina ed il pancuronio. L'azatioprina inverte il blocco neuromuscolare prodotto dalla d-tubocurarina e dimostrano che l'azatioprina potenzia il blocco neuromuscolare indotto dalla succinilcolina. Se associata ad altri immunosoppressori, quali la ciclosporina od il tacrolimus, puo' verificarsi un'immunosoppressione eccessiva. Esiste il rischio di accrescere l'effetto mielosoppressore dell'azatioprina a seguito dell'inibizione del suo metabolismo epatico in caso di somministrazione concomitante di derivatidell'acido aminosalicilico come l'olsalazina, la mesalazina e la sulf asalazina. E' stata riportata l'inibizione dell'effetto anticoagulantedel warfarin qualora somministrato contemporaneamente all'azatioprina . La somministrazione concomitante con ACE inibitori, trimetoprima/sulfametossazolo, cimetidina o indometacina, aumenta il rischio di mielosoppressione. La terapia combinata con sostanze ad azione mielosoppressiva/citotossica puo' potenziare gli effetti mielotossici. Cio' si verifica anche quando le altre terapie immunosoppressive vengono completate solo poco tempo prima di iniziare il trattamento con l'azatioprina. La furosemide riduce il metabolismo dell'azatioprina nei test condottiin vitro sul tessuto epatico umano; la rilevanza clinica di tale dato e' ancora sconosciuta. L'attivita' immunosoppressiva dell'azatioprina puo' indurre una reazione, atipica e potenzialmente pericolosa, ai va ccini vivi, pertanto la somministrazione di vaccini vivi ai pazienti che ricevono l'azatioprina e', in teoria, controindicata. Nei pazienti trattati contemporaneamente con l'azatioprina e i corticosteroidi e' stata osservata una risposta ridotta ai vaccini uccisi, come pure al vaccino dell'epatite B. Uno studio clinico di piccole dimensioni ha dimostrato che dosi terapeutiche standard di azatioprina non annullano la risposta al vaccino polivalente pneumococcico, come dimostrato dalla concentrazione media dell'anticorpo specifico anti-capsulare.

Effetti indesiderati

Il tipo, la frequenza e la gravita' delle reazioni avverse dipendono dal dosaggio dell'azatioprina e dalla durata della terapia, come pure dalla patologia di cui soffrono i pazienti o da terapie concomitanti. Il principale effetto indesiderato dell'azatioprina e' una depressione midollare dose-dipendente, generalmente reversibile che si esprime come leucopenia (50% dei pazienti sottoposti a trapianto). Sebbene gli effetti avversi a carico dell'emopoiesi si verifichino piu' frequentemente all'inizio del trattamento con l'azatioprina, sono stati riportati casi, anche, in corso di terapia. Di conseguenza si consiglia un attento monitoraggio della crasi ematica anche nei pazienti in terapia stabile a lungo termine. Molto comuni (> 1/10); comuni (> 1/100 < 1/10); non comuni (> 1/1000 < 1/100); rari (> 1/10000 < 1/1000) e molto rari (< 1/10000) inclusi casi isolati. Disturbi ematici e del sistema linfatico. Molto comuni: leucopenia nei pazienti sottoposti a trapianto (50%) e nei pazienti con artrite reumatoide (28%). Comuni: leucopenia nei pazienti con patologie intestinali infiammatorie (5-10%); anemia, trombocitopenia. Rari: granulocitopenia, pancitopenia, anemia aplastica. Anemia megaloblastica, ipoplasia della serie eritroide. Carenza di TPMP, insufficienza epatica e renale predisponente alla mielosoppressione.Disturbi gastrointestinali. Molto comuni: nausea, anoressia con vomit o occasionale (10% dei pazienti con artrite reumatoide). Comuni: pancreatite (0,2-8% dei pazienti sottoposti a trapianto d'organo, piu' frequentemente, e quelli con morbo di Crohn). Non comuni: steatorrea, diarrea. Diarrea grave nei pazienti con patologie intestinali infiammatorie. La possibilita' che l'esacerbazione della sintomatologia sia legataal farmaco, deve essere tenuta in considerazione quando vengono tratt ati questo tipo di pazienti. Rari: ulcera gastroduodenale, emorragia intestinale, necrosi, colite, diverticolite o perforazione intestinale.Queste complicanze sono state riscontrate unicamente dopo il trapiant o. Il meccanismo non e' chiaro. Tuttavia e' probabile che siano dovutea una terapia concomitante con gli steroidi. I disturbi gastrointesti nali possono essere ridotti mediante la somministrazione dell'azatioprina durante i pasti o di meta' dose di farmaco. Disturbi epatobiliari.Comuni: disfunzione epatica. Diverse patologie tra cui, colestasi, co langite distruttiva, peliosi epatica, fibrosi dello spazio del Disse eiperplasia nodulare rigenerativa, si verificano nel 3-10% dei pazient i sottoposti a trapianto. Non comuni: l'epatotossicita' si verifica inmeno dell'1% dei pazienti affetti da artrite reumatoide. Rari: epatop atia veno-occlusiva. Un'epatopatia veno-occlusiva, rara ma potenzialmente letale, e' stata descritta durante il trattamento cronico con l'azatioprina, specialmente nei pazienti trapiantati. In alcuni casi, la sospensione dell'azatioprina ha indotto un miglioramento temporaneo o permanente dell'istologia e della sintomatologia epatica. La colestasi e il deterioramento della funzionalita' epatica sono generalmente reversibili con la sospensione della terapia. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni: malessere generale, rigidita', brividi, ipotensione,capogiri, leucocitosi, esantema, nausea grave e vomito, febbre, rush, mialgia, artralgia, vasculite, disfunzioni renali e innalzamento degl i enzimi epatici. In molti casi, l'immediata interruzione del trattamento con l'azatioprina e, quando necessario, provvedimenti che favoriscano la circolazione, hanno determinato un miglioramento. Dopo una reazione di ipersensibilita' all'azatioprina, la terapia non deve essere proseguita. Molto rari: reazioni di ipersensibilita' con esito letale. Infezioni e parassitosi. Molto comuni: infezioni nel 20% dei pazienti sottoposti a trapianto renale. Comuni: predisposizione alle infezioni nei pazienti con patologie infiammatorie dell'intestino. Non comuni: infezioni nei pazienti reumatoidi (< 1%); neoplasie benigne, maligne e aspecifiche. Comuni: fino al 2,8% dei pazienti con trapianto renale (riportate in ordine decrescente di frequenza); carcinoma a cellule squamose della cute, linfoma non-Hodgkin, carcinoma cervicale, sarcoma di Kaposi e cancro della vulva. Non comuni: disturbi linfoproliferativi dopo il trapianto. Molto rari: leucemia mieloide acuta e sindrome mielodisplasica. L'impiego in altre indicazioni piuttosto che la prevenzione nel rigetto da trapianto aumenta il rischio di sviluppare tumori. Tale rischio e' minore di quando e' usato con l'indicazione di trapiantod'organo, poiche', in questa indicazione, si adotta un'immunosoppress ione piu' debole di quella impiegata nell'indicazione di trapianto d'organo. In ogni caso i tipi di tumore non sono diversi da quelli sopra menzionati, i quali generalmente insorgono in condizioni di immunosoppressione (provocati da oncovirus o da radiazioni naturali). Disturbi respiratori, del torace e del mediastino. Rari: polmonite reversibile. Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo. Comuni: alopecia. La perdita dei capelli e' stata descritta in diverse occasioni da pazienti trattati con l'azatioprina da sola o in associazione ad altre sostanze immunosoppressive. In molti casi la situazione si e' risolta spontaneamente nonostante la continuazione della terapia.

Gravidanza e allattamento

Non deve essere somministrata in gravidanza senza un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. L'azatioprina e i suoi metaboliti sono stati ritrovati a basse concentrazioni nel sangue fetale e nel liquido amniotico dopo la somministrazione alla madre. Leucopenia e/o trombocitopenia sono state riscontrate in alcuni neonati le cui madri avevano ricevuto l'azatioprina in gravidanza. Durante la gravidanza si consiglia di prestare una particolare attenzione al monitoraggio ematologico. Misure anticoncezionali devono essere adottate da uomini e donnein eta' fertile durante la terapia con azatioprina e anche dopo la su a interruzione, per almeno 3 mesi. Questo riguarda anche i pazienti con alterata fertilita' dovuta ad uremia cronica, dato che di solito si torna alla normalita' dopo il trapianto. E' stato evidenziato che l'azatioprina interferisce con l'efficacia dei dispositivi contraccettivi intrauterini. Una riduzione temporanea della funzione immunitaria e' stata osservata dopo l'esposizione del feto all'azatioprina in associazione al prednisone. Sono stati riportati casi di ritardo nella crescita intrauterina e di parto prematuro quando l'azatioprina e il prednisolone venivano somministrati contemporaneamente. Le conseguenze a lungotermine di queste proprieta' dell'azatioprina non sono ancora note, m a molti bambini, esposti in utero a tale sostanza, hanno completato laprima decade di vita senza che siano stati segnalati problemi. La mer captopurina e' stata rilevata nel colostro e nel latte delle donne trattate con l'azatioprina. L'allattamento al seno e il concomitante uso di azatioprina sono controindicati.