Bridion - 10fl Ev 2ml 100mg/Ml

Dettagli:
Nome:Bridion - 10fl Ev 2ml 100mg/Ml
Codice Ministeriale:038801015
Principio attivo:Sugammadex
Codice ATC:V03AB35
Fascia:H
Prezzo:1221.31
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +30, in confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

BRIDION

Formulazioni

Bridion - 10fl Ev 2ml 100mg/Ml
Bridion - 10fl Ev 5ml 100mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Antidoti.

Principi attivi

Sugammadex sodico (sugammadex).

Eccipienti

Acido cloridrico 3,7% e o idrossido di sodio (per correggere il pH) e acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Antagonismo del blocco neuromuscolare indotto da rocuronio o vecuronio. E' raccomandato solo per l'antagonismo di routine del blocco indottoda rocuronio in bambini e adolescenti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Per la somministrazione si raccomanda l'uso di un'adeguata tecnica di monitoraggio neuromuscolare per controllare il recupero dal blocco neuromuscolare. Come nella normale pratica post-anestesia, dopo il blocconeuromuscolare si raccomanda di monitorare il paziente nell'immediato periodo post-operatorio per escludere eventi indesiderati, tra cui la ricomparsa del blocco. Quando, entro 6 ore dalla somminstrazione di s ugammadex, vengono somministrati per via parenterale medicinali che possono provocare interazioni da spiazzamento, il paziente deve essere monitorato per i segni di un'eventuale ricomparsa del blocco. La dose raccomandata dipende dal livello di blocco neuromuscolare da antagonizzare e non dipende dal regime anestetico. Puo' essere utilizzato per antagonizzare diversi livelli di blocco neuromuscolare indotto da rocuronio o vecuronio. >>Adulti. Antagonismo di routine: se il recupero dal blocco indotto da rocuronio o vecuronio ha raggiunto un valore di almeno 1-2 PTC (Conta Post Tetanica), la dose di sugammadex raccomandata e' di 4 mg/kg di peso corporeo. Il tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 e' di circa 3 minuti. E' raccomandata una dose di 2 mg/kg di peso corporeo di sugammadex in presenza di un recupero spontaneo giunto sino alla ricomparsa di T2 dopo blocco indottoda rocuronio o vecuronio. Il tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 e' di circa 2 minuti. L'impiego delle dosi raccomandate per l'antagonismo di routine determina un tempo mediano di recupero del rapporto T4/T1 leggermente piu' rapido del valore di 0,9 per rocuronio quando confrontato con il blocco neuromuscolare indotto da vecuronio. Antagonismo immediato del blocco indotto da rocuronio:quando e' clinicamente necessario conseguire un antagonismo immediato dopo somministrazione di rocuronio, e' raccomandata una dose di 16 mg /kg. Quando si somministra questo dosaggio 3 minuti dopo una dose in bolo da 1,2 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio e' lecito attendersi un tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 di circa 1,5 minuti. Non esistono dati per raccomandare l'usodi sugammadex per l'antagonismo immediato dopo blocco indotto da vecu ronio. Risomministrazione di sugammadex: nell'evenienza eccezionale diun nuovo blocco in sede post-operatoria, dopo una dose iniziale di 2 mg/kg o 4 mg/kg, si raccomanda la somministrazione di un'ulteriore dose da 4 mg/kg. Dopo una seconda dose di sugammadex, il paziente deve essere monitorato attentamente per accertare il ripristino valido della funzione neuromuscolare. Risomministrazione di rocuronio o vecuronio dopo sugammadex: deve essere osservato un tempo di attesa di 24 ore. >>Pazienti con funzione renale alterata: in presenza di un'alterazione della funzione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina >= 30 e < 80 ml/min) le raccomandazioni posologiche sono le stesse che si applicano negli adulti. L'uso di sugammadex in pazienti con grave alterazione della funzione renale (inclusi i pazienti che necessitano di dialisi (ClCr < 30 ml/min)) non e' raccomandato. >>Anziani: dopo la somministrazione di sugammadex e alla ricomparsa di T 2 successiva al blocco indotto da rocuronio, il tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 negli adulti (18-64 anni) e' stato di 2,2minuti, nei soggetti in eta' avanzata (65-74 anni) di 2,6 minuti e ne i soggetti molto anziani (>= 75 anni) di 3,6 minuti. Sebbene nell'anziano i tempi di recupero tendano a essere piu' lenti, si devono seguirele stesse raccomandazioni posologiche degli adulti. >>Pazienti obesi: la dose di sugammadex deve essere basata sul peso corporeo effettivo. Si devono seguire le stesse raccomandazioni posologiche degli adulti. >>Pazienti con funzione epatica alterata: in presenza di un'alterazio ne della funzionalita' epatica da lieve a moderata: poiche' sugammadexe' escreto principalmente per via renale, non sono richiesti adeguame nti della posologia. I pazienti che presentano una grave alterazione della funzione epatica devono essere trattati con grande cautela. >>Popolazione pediatrica: i dati sulla popolazione pediatrica sono limitati(un solo studio per l'antagonismo del blocco indotto dal rocuronio al la ricomparsa di T2). >>Bambini e adolescenti. Antagonismo di routine del blocco indotto da rocuronio alla ricomparsa di T2 in bambini e adolescenti (2-17 anni): 2 mg/kg di sugammadex. Altre situazioni di antagonismo di routine non sono state analizzate e non sono dunque raccomandate fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati. L'antagonismo immediato del blocco in bambini e adolescenti non e' stata studiatae non e' dunque raccomandata fino a quando non saranno disponibili ul teriori dati. Il prodotto puo' essere diluito a 10 mg/ml per aumentarel'accuratezza del dosaggio nella popolazione pediatrica. >>Neonati a termine e lattanti: l'esperienza sull'uso di sugammadex nei bambini piccoli (da 30 giorni a 2 anni di eta') e' limitata e nei neonati a termine (con meno di 30 giorni di vita) l'uso del farmaco non e' stato studiato. L'uso, pertanto, non e' dunque raccomandato fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati. >>Modo di somministrazione. Somministrare per via endovenosa mediante singola iniezione in bolo. L'iniezione in bolo deve essere somministrata rapidamente, nell'arco di 10 secondi, direttamente in una vena o in una linea endovenosa esistente. Negli studi clinici sugammadex e' stato somministrato soltanto mediante singola iniezione in bolo.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Non congelare. Tenereil flaconcino nell'astuccio per proteggerlo dalla luce.

Avvertenze

Dopo l'antagonismo del blocco neuromuscolare i pazienti devono essere sottoposti a supporto respiratorio fino al ripristino di un'adeguata respirazione spontanea. Anche se l'antagonismo del blocco neuromuscolare e' completo, altri medicinali utilizzati nel periodo peri- e post-operatorio potrebbero ridurre la funzione respiratoria e potrebbe pertanto continuare a essere necessario il supporto respiratorio. Nell'evenienza in cui il blocco neuromuscolare si ripresentasse dopo l'estubazione si deve fornire una ventilazione adeguata. Negli studi clinici sonostati riferiti casi di ricomparsa del blocco verificatisi soprattutto con la somministrazione di dosi subottimali (negli studi per la deter minazione del dosaggio). Per evitare la ripresentazione del blocco neuromuscolare si devono utilizzare le dosi raccomandate per l'antagonismo di routine e immediato. Sulla base dei data-base clinici (n=1738) non vi era alcun effetto clinicamente rilevante di sugammadex somministrato da solo o in combinazione con anticoagulanti sull'incidenza di complicazioni emorragiche peri- o post-operatorie. In studi in vitro e' stata notata un'interazione farmacodinamica (prolungamento di aPTT e PT) con gli antagonisti della vitamina K, eparina non frazionata, eparinoidi a basso peso molecolare, rivaroxaban e dabigatran. Usare cautela nel considerare l'impiego del prodotto in pazienti che ricevono una terapia anti-coagulante per una condizione preesistente o co-morbosa. Unaumento del rischio di sanguinamento non puo' essere escluso in pazie nti: con carenze ereditarie di fattori della coagulazione vitamina K dipendenti; con pre-esistenti coagulopatie; sui derivati cumarinici e con un INR superiore a 3,5; che utilizzano anticoagulanti e assumono una dose di 16 mg/kg di sugammadex. Se e' necessario somministrare nuovamente rocuronio o vecuronio e' raccomandato un tempo di attesa di 24 ore. Se e' necessario istituire un blocco neuromuscolare prima che sia trascorso il tempo di attesa raccomandato, si deve utilizzare un agente di blocco neuromuscolare non steroideo. Nei pazienti con un'insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) l'escrezione di sugammadex o del complesso sugammadex-rocuronio e' risultata ritardata; non sono comunque stati osservati segni di una ricomparsa del blocco neuromuscolare in questi pazienti. I dati rilevati in un limitato numero di pazienti con insufficienza renale e con necessita' di dialisi indicano una riduzione trascurabile dei livelli plasmatici di sugammadex con l'emodialisi. L'utilizzo del prodotto in pazienti con grave insufficienza renale non e' raccomandato. Quando si utilizzano, nel periodo post-operatorio, medicinali che potenziano il blocco neuromuscolare si deve prestare particolare attenzione alla possibile ricomparsa del blocco. Qualora si osservasse una ricomparsa del blocco, il paziente potrebbe richiedere una ventilazione meccanica e la risomministrazione di sugammadex. La somministrazione del farmaco puo' causare una riduzione dell'efficacia di alcuni medicinali dovuta alla riduzione delle concentrazioni plasmatiche (libere); considerare l'opportunita' disomministrare nuovamente il prodotto, di somministrare un medicinale equivalente dal punto di vista terapeutico (preferibilmente di una classe chimica diversa) e/o di intervenire in modo non farmacologico, a seconda di cosa sia piu' opportuno. La somministrazione di alcuni medicinali dopo sugammadex potrebbe, in linea teorica, spiazzare il rocuronio o il vecuronio dal sugammadex. Cio' potrebbe determinare una ricomparsa del blocco. In questa evenienza il paziente deve essere ventilato. In caso di infusione la somministrazione del medicinale che ha provocato lo spiazzamento deve essere interrotta. In condizioni in cui possono prevedersi potenziali interazioni da spiazzamento, se si somministra per via parenterale un altro medicinale nelle 6 ore successive allasomministrazione di sugammadex, i pazienti devono essere monitorati a ttentamente per escludere segni di ricomparsa del blocco. Interazioni da spiazzamento sono al momento previste soltanto per poche sostanze medicinali (toremifene e acido fusidico). Negli studi clinici, all'antagonismo intenzionale del blocco neuromuscolare nel corso di anestesia,si sono occasionalmente osservati segni di un'anestesia leggera. Se i l blocco neuromuscolare e' annullato, mentre permane l'anestesia, si devono somministrare ulteriori dosi di anestetico e/o oppiaceo, secondoindicazione clinica. Non essendo sugammadex metabolizzato ne' escreto per via epatica, non sono stati condotti studi in pazienti con funzio ne epatica alterata. Non e' stato studiato in pazienti che hanno ricevuto rocuronio o vecuronio in una unita' di terapia intensiva. Non utilizzare per antagonizzare il blocco indotto da agenti di blocco neuromuscolare non steroidei, quali succinilcolina o composti benzilisochinolinici. Non deve essere usato per annullare il blocco neuromuscolare indotto da agenti di blocco neuromuscolare steroidei diversi da rocuronio e vecuronio, poiche', in queste circostanze non sono disponibili dati sull'efficacia e sulla sicurezza. Sono disponibili dati limitati sull'antagonismo del blocco indotto dal pancuronio, ma si consiglia di non utilizzare sugammadex in questa circostanza. Le condizioni che determinano un prolungato tempo di circolo, quali malattie cardiovascolari,eta' avanzata o stato edematoso, si possono associare a tempi di recu pero piu' lunghi. Ciascun ml di soluzione contiene 9,7 mg di sodio. I prodotti contenenti una quantita' di sodio pari a 23 mg sono ritenuti essenzialmente "privi di sodio". Se si deve somministrare una quantita' di soluzione superiore ai 2,4 ml, occorre considerare questo dato per i pazienti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio. Due approfonditi studi sull'intervallo QTc (n = 146), condotti entrambi in volontari coscienti, hanno dimostrato che sugammadex da solo o incombinazione con rocuronio o vecuronio non si associa a un prolungame nto dell'intervallo QTc. In corso di anestesia vengono somministrati diversi medicinali potenzialmente in grado di prolungare il QTc (per es. sevoflurano). Si deve considerare l'opportunita' di adottare le normali precauzioni per il trattamento dell'aritmia.

Interazioni

Le informazioni riportate in questo paragrafo si basano sull'affinita'di legame tra sugammadex e altri medicinali, su studi non clinici, st udi clinici e su simulazioni effettuate utilizzando un modello che ha preso in considerazione l'effetto farmacodinamico degli agenti di blocco neuromuscolare e l'interazione farmacocinetica tra agenti di blocconeuromuscolare e sugammadex. Per il toremifene e l'acido fusidico non e' stato possibile escludere interazioni di spiazzamento (non sono at tese interazioni da sequestro di rilievo clinico). Per i contraccettivi ormonali non e' stato possibile escludere un'interazione da sequestro di rilievo clinico (non sono attese interazioni da spiazzamento). Per quanto concerne il toremifene, che ha una costante di affinita' relativamente alta e concentrazioni plasmatiche relativamente alte, puo' verificarsi un qualche spiazzamento di vecuronio o rocuronio dal sugammadex. Il ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 potrebbe dunque risultare ritardato nei pazienti che hanno ricevuto toremifene lostesso giorno dell'intervento. Somministrazione per via endovenosa di acido fusidico: l'impiego di acido fusidico nella fase pre-operatoria puo' determinare un qualche ritardo nel ripristino di un valore di 0, 9 del rapporto T4/T1. Nella fase post-operatoria non sono attesi eventi di blocco neuromuscolare, poiche' la velocita' di infusione di acidofucidico ha una durata di tempo di parecchie ore e i livelli nel sang ue sono cumulativi oltre i 2-3 giorni. E' stato stimato che l'interazione tra 4 mg/kg di sugammadex e un progestinico determina una riduzione dell'esposizione al progestinico (34% dell'AUC) analoga alla riduzione che si osserva assumendo la dose giornaliera dimenticata di un contraccettivo orale con un ritardo di 12 ore, un'evenienza che puo' determinare una riduzione dell'efficacia. Per quanto riguarda gli estrogeni, si presume che l'effetto sia meno marcato. Pertanto la somministrazione di una dose in bolo di sugammadex e' ritenuta equivalente a una dose giornaliera non assunta di contraccettivi orali steroidei (combinati o a base di solo progestinico). Se sugammadex viene somministrato nello stesso giorno in cui viene assunto un contraccettivo orale, si deve fare riferimento alle indicazioni riportate nel foglio illustrativo del contraccettivo orale in merito alle dosi non assunte. Nel caso di contraccettivi ormonali non orali, la paziente deve utilizzare un metodo contraccettivo non ormonale aggiuntivo per i 7 giorni successivi e fare riferimento alle indicazioni riportate nel foglio illustrativo del medicinale. In generale il prodotto non interferisce con i risultatidelle analisi di laboratorio; possibili eccezioni sono rappresentate dal dosaggio del progesterone nel siero. Interferenza con questo test e' stata osservata a concentrazioni plasmatiche di sugammadex di 100 i'g/ml (picco plasmatico a seguito di 8 mg/kg in bolo). Non sono stati effettuati studi formali di interazione in pazienti pediatrici. Considerare le interazioni sopra menzionate per gli adulti.

Effetti indesiderati

La disgeusia (sapore metallico o amaro), che ha rappresentato la reazione avversa piu' comune, e' stata rilevata principalmente dopo la somministrazione di dosi di sugammadex >= 32 mg/kg di peso corporeo. Disturbi del sistema immunitario. Non comune (>=1/1.000, <1/100): reazioni di ipersensibilita' al farmaco. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune (>=1/100, <1/10): complicazione da anestesia. Non comune: stato di coscienza non voluto durante l'anestesia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune (>=1/10) nei volontari: disgeusia. Si sono verificate reazioni di ipersensibilita' in alcuni pazientie volontari. Negli studi clinici queste reazioni sono state riportate come non comuni e nei rapporti successivi alla commercializzazione la frequenza non e' nota. Queste reazioni variavano dalle reazioni cutan ee isolate alle reazioni sistemiche gravi (quali anafilassi, shock anafilattico) e si sono verificate in pazienti che non hanno avuto precedenti esposizioni a sugammadex. I sintomi associati a queste reazioni possono includere: vampate, orticaria, rash eritematoso, (grave) ipotensione, tachicardia e gonfiore della lingua e della faringe. Tra le complicanze dell'anestesia che indicano un ripristino della funzione neuromuscolare vi sono il movimento di un arto o del corpo, oppure tosse durante la procedura anestetica o chirurgica, smorfie o suzione del tubo endotracheale. Sono stati riferiti alcuni casi di stato di coscienza. La correlazione con sugammadex non e' pero' certa. Nel database di studi accorpati di fase I-III che hanno previsto un gruppo placebo, l'incidenza della ricomparsa del blocco, determinato mediante monitoraggio neuromuscolare, e' stata del 2% con sugammadex e dello 0% nel gruppoplacebo. In uno studio clinico condotto su pazienti con storia di com plicanze polmonari, tra gli eventi avversi di possibile correlazione con il farmaco e' stato riferito in due pazienti broncospasmo per il quale non e' stato possibile escludere completamente una relazione causale. Il profilo di sicurezza di sugammadex (fino a 4 mg/kg di peso corporeo) in pazienti pediatrici e' analogo a quello negli adulti.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte. Gli studi sull'animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale. E' necessario essere prudenti nel somministrare il medicinale a donne in stato di gravidanza. Non e' noto se sugammadex venga escreto nel latte materno. Gli studi condotti sull'animale hanno mostrato escrezione di sugammadex nel latte materno. L'assorbimento orale delle ciclodestrine in generale e' basso e non si prevedono effetti sul lattante dopo somministrazione di una singola dose ad una donna che allatta al seno.Puo' essere utilizzato durante l'allattamento.