Brunistill - Coll20fl 0,5ml0,025

Dettagli:
Nome:Brunistill - Coll20fl 0,5ml0,025
Codice Ministeriale:037448026
Principio attivo:Ketotifene Fumarato Acido
Codice ATC:S01GX08
Fascia:C
Prezzo:11.5
Produttore:Bruschettini Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:SOP - ricetta non richiesta art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Collirio soluzione
Contenitore:Contenitore monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

BRUNISTILL 0.025% COLLIRIO, SOLUZIONE

Formulazioni

Brunistill - Coll20fl 0,5ml0,025

Categoria farmacoterapeutica

Prodotti oftalmologici, antiallergici.

Principi attivi

Un contenitore monodose da 0.5 ml di soluzione contiene 125 mcg di ketotifene (come idrogeno fumarato), pari a 250 mcg/ml.

Eccipienti

Glicerolo (E422), sodio idrossido, acqua depurata.

Indicazioni

Trattamento sintomatico della congiuntivite allergica stagionale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo ketotifene o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Adulti, anziani e bambini (oltre i 3 anni): una goccia di collirio nelsacco congiuntivale due volte al di'. Il contenuto di un contenitore monodose e' sufficiente per una somministrazione in entrambi gli occhi. Contenuto e contenitore restano sterili fino all'apertura della chiusura originale. Per evitare il rischio di contaminazione non toccare nessuna superficie con la punta del contenitore.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Nessuna speciale precauzione.

Interazioni

Se si sta facendo uso di altri medicamenti per uso oculare, si devono lasciare intercorrere almeno 5 minuti tra un'applicazione e l'altra. La somministrazione orale di ketotifene puo' potenziare gli effetti deifarmaci deprimenti il SNC, degli antistaminici e dell'alcool. Anche s e questi fenomeni non sono stati osservati con il farmaco, la possibilita' di tali effetti non puo' essere esclusa.

Effetti indesiderati

Alla dose raccomandata sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati. La frequenza elencata di seguito e' definita mediante la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100, <1/10), noncomune (da >=1/1000, <1/100), raro (da >=1/10.000, < 1/1.000). Patolo gie dell'occhio. Comune: irritazione oculare, dolore oculare, cheratite puntata; non comune: visione offuscata (durante I'instillazione), occhio secco, disturbi palpebrali, congiuntiviti, fotofobia, emorragie congiuntivali. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: sonnolenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, eczema, orticaria. Patologie gastrointestinali. Non comune: secchezza delle fauci. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici sull'uso in gravidanza. Studi animali con dosi orali tossiche, hanno mostrato un incremento della mortalita' pre- e postnatale, ma non hanno evidenziato effetti teratogeni. I livelli sistemici di ketotifene dopo l'applicazione oftalmica sono molto piu' bassi di quelli raggiunti dopo somministrazione orale. Si dovrebbe comunque usare cautela nel prescrivere il medicinale a donne incinte. Anche se dati di studi su animali consecutivi a somministrazione orale dimostrano l'escrezione del principio attivo nel latte materno, e' improbabile che la somministrazione topica nella donna possa produrre quantita' di principio attivo rilevabili nel latte materno. Le madriche usano il prodotto possono quindi allattare al seno.