Byetta - Sc 1pen 2,4ml 10mcg

Dettagli:
Nome:Byetta - Sc 1pen 2,4ml 10mcg
Codice Ministeriale:037568033
Principio attivo:Exenatide
Codice ATC:A10BX04
Fascia:A
Prezzo:127.35
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Astrazeneca Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Cartuccia
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

BYETTA 10 mcg SOLUZIONE INIETTABILE, IN PENNA PRERIEMPITA

Formulazioni

Byetta - Sc 1pen 2,4ml 10mcg

Categoria farmacoterapeutica

Medicinali usati nel diabete, altri ipoglicemizzanti, escluse le insuline.

Principi attivi

Ogni dose contiene 10 mcg (mcg) di exenatide in 40 microlitri (mcl), (0,25 mg di exenatide per ml).

Eccipienti

Metacresolo, mannitolo, acido acetico glaciale, sodio acetato triidrato, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito di tipo 2 in associazione a: metformina; sulfoniluree; tiazolidindioni; metforminae una sulfonilurea; metformina e un tiazolidindione in adulti che non hanno raggiunto un adeguato controllo glicemico con la dose massima tollerata di queste terapie orali. Indicato anche come terapia aggiuntiva a insulina basale con o senza metformina e/o pioglitazone in adulti che non hanno raggiunto unadeguato controllo glicemico con questi agenti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

La terapia deve essere iniziata con una dose di 5 mcg di exenatide duevolte al giorno (BID) per almeno un mese, al fine di migliorare la to llerabilita'. La dose di exenatide puo', poi, essere aumentata a 10 mcg BID per migliorare ulteriormente il controllo glicemico. Non sono raccomandate dosi superiori a 10 mcg BID. Il medicinale e' disponibile in penna preriempita da 5 mcg o 10 mcg di exenatide per dose. Il farmaco puo' essere somministrato in qualsiasi momento nei 60 minuti precedenti il pasto della mattina e della sera (o i due principali pasti del giorno, distanti l'uno dall'altro circa 6 ore o piu'). Il prodotto nondeve essere somministrato dopo i pasti. Se viene saltata un'iniezione , il trattamento deve essere continuato con la successiva dose prevista. Il farmaco e' raccomandato per un impiego in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 che stanno gia' ricevendo metformina, una sulfonilurea, pioglitazone e/o un'insulina basale. E' possibile continuaread usare il medicinale quando un'insulina basale viene aggiunta alla terapia esistente. Quando il prodotto viene aggiunto alla terapia in atto con metformina e/o pioglitazone, la dose di metformina e/o pioglitazone puo' essere mantenuta poiche' non e' previsto nessun aumento delrischio di ipoglicemia, se confrontato alla metformina da sola o al p ioglitazone da solo. Quando il medicinale e' aggiunto alla terapia conuna sulfonilurea, una riduzione della dose della sulfonilurea deve es sere presa in considerazione per ridurre il rischio di ipoglicemia. Quando il farmaco e' usato in combinazione con insulina basale, la dose di insulina basale deve essere valutata. Considerare di ridurre la dose di insulina basale nei pazienti ad aumentato rischio di ipoglicemia.La dose del farmaco non ha bisogno di essere aggiustata giorno per gi orno sulla base dell'automonitoraggio dei livelli di glicemia. Tuttavia, l'automonitoraggio dei livelli glicemici puo' diventare necessario per aggiustare la dose della sulfonilurea o la dose di insulina basale. Pazienti anziani: nei pazienti sopra i 70 anni il farmaco deve essere usato con cautela e l'incremento di dose da 5 mcg a 10 mcg deve essere effettuato con particolare attenzione. L'esperienza clinica nei pazienti sopra i 75 anni e' molto limitata. Pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina da 50 a 80 ml/min) non e' necessario un aggiustamento della dose. Nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina da 30 a 50 ml/min), l'incremento di dose da 5 mcg a 10 mcg deve essere effettuato con cautela. Il medicinale non e' consigliato perl'uso in pazienti con una malattia renale in stadio terminale o con g rave insufficienza renale (clearance della creatinina <30 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica: nei pazienti con insufficienza epatica non e' necessario un aggiustamento della dose. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di exenatide non sono state stabilite inpazienti di eta' inferiore a 18 anni; non puo' essere fatta alcuna ra ccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione: ognidose deve essere somministrata mediante iniezione sottocutanea nella coscia, nell'addome o nella parte alta delle braccia. Il farmaco e l'insulina basale devono essere somministrati in due iniezioni separate.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Durante l'uso: conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. La penna non deve essere conservata con l'ago inserito. Riposizionare il cappuccio sulla penna per proteggerla dalla luce.

Avvertenze

Il medicinale non deve essere usato nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Il farmaco non deve essere somministrato mediante iniezione endovenosa o intramuscolare. Insufficienza renale: nei pazienti con una malattia renale in fase terminale sottoposti a dialisi, dosi singole di 5 mcg delfarmaco hanno causato un aumento della frequenza e della gravita' del le reazioni avverse gastrointestinali. Il medicinale non e' consigliato per un uso nei pazienti con una malattia renale in fase terminale o con grave insufficienza renale (clearance della creatinina <30 ml/min). L'esperienza clinica in pazienti con insufficienza renale moderata e' molto limitata. Sono stati riportati rari casi spontanei di alterazione della funzione renale, incluso aumento della creatininemia, deterioramento della funzione renale, peggioramento dell'insufficienza renale cronica e insufficienza renale acuta, che talvolta hanno richiesto la dialisi. Alcuni di questi eventi si sono verificati in pazienti che presentavano condizioni in grado di alterare lo stato di idratazione, inclusi nausea, vomito e/o diarrea e/o che erano in trattamento con medicinali noti per alterare lo stato di idratazione/la funzione renale.I medicinali assunti contemporaneamente includevano gli inibitori del l'enzima di conversione dell'angiotensina, gli antagonisti dell'angiotensina II, prodotti medicinali antinfiammatori non steroidei e diuretici. La reversibilita' dell'alterazione della funzione renale e' stata osservata con un trattamento di supporto e con l'interruzione dell'assunzione dei medicinali potenzialmente responsabili di questi eventi, incluso il farmaco. Patologia gastrointestinale grave: il farmaco non e' stato studiato in pazienti con gravi patologie gastrointestinali, inclusa la gastroparesi. Il suo uso e' comunemente associato a reazioni avverse a livello gastrointestinale, comprendenti nausea, vomito e diarrea. Pertanto, l'uso non e' consigliato nei pazienti con gravi patologie gastrointestinali. Pancreatite acuta: sono stati riportati rari casi spontanei di pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati del sintomo che caratterizza la pancreatite acuta: forte e persistentedolore addominale. La risoluzione della pancreatite e' stata osservat a con un trattamento di supporto, ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o morte. Se esiste il sospetto di pancreatite, il farmaco e gli altri medicinali potenzialmente sospetti devono essere interrotti. Il trattamento con il prodotto non deve essere ripreso dopo una diagnosi di pancreatite. Medicinali usati contemporaneamente: l'effetto del medicinale nel rallentare lo svuotamento gastrico puo' ridurre il grado e la velocita' di assorbimento di prodotti medicinali somministrati per via orale. Il prodotto deveessere usato con cautela nei pazienti in trattamento con medicinali p er via orale che richiedono un rapido assorbimento gastrointestinale oche presentano un intervallo terapeutico molto stretto. L'uso del pro dotto in associazione a derivati della D-fenilalanina (meglitinidi), inibitori dell'alfaglucosidasi, inibitori della dipeptidil peptidasi-4 o altri agonisti del recettore del GLP-1 non e' stato studiato e non puo' essere raccomandato. Pazienti con BMI <=25: l'esperienza nei pazienti con BMI <=25 e' limitata. Rapida diminuzione del peso corporeo: incirca il 5% dei pazienti trattati con exenatide negli studi clinici e ' stata osservata una diminuzione del peso corporeo maggiore di 1,5 kga settimana. Una diminuzione del peso di questa entita' puo' avere co nseguenze dannose. Ipoglicemia: quando il farmaco e' stato usato in associazione ad una sulfonilurea, l'incidenza di ipoglicemia e' stata superiore a quella osservata con placebo in associazione ad una sulfonilurea. Negli studi clinici, i pazienti con lieve insufficienza renale, sottoposti al trattamento in associazione ad una sulfonilurea, hanno avuto un aumento dell'incidenza dell'ipoglicemia rispetto ai pazienti con funzione renale normale. Per ridurre il rischio di ipoglicemia associato all'uso di una sulfonilurea, una riduzione della dose della sulfonilurea deve essere presa in considerazione. Questo prodotto medicinale contiene meno di una 1 mmole di sodio per dose, cioe' e' essenzialmente privo di sodio. Questo prodotto medicinale contiene metacresolo, che puo' causare reazioni allergiche.

Interazioni

L'effetto nel rallentare lo svuotamento gastrico puo' ridurre il gradoe la velocita' di assorbimento di prodotti medicinali somministrati p er via orale. Pazienti che assumono medicinali con un intervallo terapeutico molto stretto o medicinali che richiedono un attento monitoraggio clinico devono essere seguiti attentamente. Questi medicinali devono essere assunti secondo una modalita' standard rispetto all'iniezionedel farmaco. Se questi prodotti medicinali devono essere somministrat i con il cibo, i pazienti devono essere avvertiti di assumerli, se possibile, con il pasto quando il medicinale non e' somministrato. Per prodotti medicinali orali che per l'efficacia sono particolarmente dipendenti dai livelli di concentrazione, come gli antibiotici, i pazienti devono essere avvisati di assumere questi medicinali almeno 1 ora prima dell'iniezione del medicinale. Formulazioni gastroresistenti contenenti sostanze sensibili alla degradazione gastrica, come gli inibitori della pompa protonica, devono essere assunti almeno 1 ora prima o piu'di 4 ore dopo l'iniezione del farmaco. Digossina, lisinopril e warfar in: quando digossina, lisinopril e warfarin sono stati somministrati 30 minuti dopo exenatide, e' stato osservato un ritardo del T max di circa 2 ore. Non sono stati osservati effetti clinicamente significativisulla C max o l'AUC. Tuttavia, dopo la commercializzazione, e' stato riportato un aumentato valore dell'INR durante l'uso concomitante di warfarin e il farmaco. L'INR deve essere tenuto sotto stretto controlloall'inizio della terapia e durante l'aumento della dose del prodotto nei pazienti in trattamento con warfarin e/o derivati cumarinici. Metformina o sulfoniluree: non sono attesi effetti clinici rilevanti del prodotto sulla farmacocinetica di metformina o sulfoniluree. Pertanto, non sono necessarie limitazioni nei tempi di assunzione di questi prodotti medicinali rispetto all'iniezione del farmaco. Paracetamolo: il paracetamolo e' stato usato come esempio di farmaco per valutare l'effetto di exenatide sullo svuotamento gastrico. Quando 1000 mg di paracetamolo sono stati somministrati insieme a 10 mcg del farmaco, al tempo 0 (zero) e 1 ora, 2 ore e 4 ore dopo l'iniezione del prodotto, l'AUC di paracetamolo si e' ridotta rispettivamente del 21%, 23% 24% e 14%; la C max si e' ridotta rispettivamente del 37%, 56%, 54% e 41%; il T max e' aumentato da 0.6 ore nel periodo di controllo a, rispettivamente,0.9 ore, 4.2 ore, 3.3 ore e 1.6 ore. L'AUC, la C max e il T max del p araceamolo non sono variati in maniera significativa quando il paracetamolo e' stato somministrato 1 ora prima dell'iniezione del medicinale. In base ai risultati di questo studio non e' richiesto un aggiustamento della dose di paracetamolo. Inibitori della Idrossi Metil GlutarilCoenzima A (HMG CoA) reduttasi L'AUC e la C max di lovastatina sono d iminuite rispettivamente di circa il 40% e 28%, e il T max e' stato ritardato di circa 4 ore quando il farmaco (10 mcg due volte al giorno) e' stato somministrato in associazione con una singola dose di lovastatina (40 mg) rispetto a lovastatina somministrata da sola. Negli studiclinici a 30 settimane, controllati con placebo, l'uso concomitante d el prodotto con inibitori della HMG CoA reduttasi non e' stato associato ad una corrispondente variazione del profilo lipidico. Sebbene non sia richiesto un aggiustamento predeterminato della dose, il paziente dovrebbe essere avvertito di possibili variazioni del LDL-C o colesterolo totale. I profili lipidici devono essere regolarmente monitorati. Etinilestradiolo e levonorgestrel: la somministrazione di un contraccettivo orale combinato (30 mcg di etinilestradiolo piu' 150 mcg di levonorgestrel) un'ora prima del medicinale (10 mcg due volte al giorno) non ha modificato l'AUC, la C max o la C min di etinilestradiolo o levonorgestrel. La somministrazione del contraccettivo orale combinato 30minuti dopo il prodotto non ha modificato l'AUC, ma ha determinato un a riduzione del 45% della C max di etinilestradiolo, una riduzione del27-41% della C max di levonorgestrel ed un ritardo di 2-4 ore del T m ax dovuto ad uno svuotamento gastrico piu' lento. La riduzione della Cmax e' di limitata rilevanza clinica e non e' necessario nessun aggiu stamento della dose dei contraccettivi orali.

Effetti indesiderati

La pancreatite acuta e l'insufficienza renale acuta sono state riportate raramente da quando exenatide due volte al giorno e' stato commercializzato. Reazioni avverse riportate nel corso degli studi di Fase 3. Frequenza reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100 a <1/10) e non comune (da >=1/1.000 a <1/100), rara (da >= 1/10.000 a < 1/1.000), molto rara (<1/10.000) e non nota. Disturbi del sistema immunitario. Molto rara: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismoe della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia (con metformina e una s ulfonilurea), ipoglicemia (con una sulfonilurea); comune: riduzione dell'appetito; rara: disidratazione, generalmente associata a nausea, vomito e/o diarrea. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, vertigini; non comune: disgeusia; rara: sonnolenza. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito, diarrea; comune: dispepsia, dolore addominale, malattia da reflusso gastroesofageo, distensione addominale; non comune: eruttazione, costipazione, flatulenza; rara: pancreatite acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi; rara: alopecia, rash maculare e papulare, prurito e/o orticaria, edema angioneurotico. Patologie renali e urinarie. Rara: alteratafunzione renale comprendente insufficienza renale acuta, peggiorament o dell'insufficienza renale cronica, compromissione della funzione renale, aumento della creatininemia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: nervosismo, astenia, reazioni a livello del sito d'iniezione. Esami diagnostici. Comune: diminuzione del peso corporeo; non nota: aumento del rapporto normalizzato internazionale in associazione all'uso concomitante di warfarin, in alcuni casi accompagnato da sanguinamento. Quando il farmaco viene usatoin associazione ad una terapia con insulina basale, l'incidenza e il tipo degli altri eventi avversi osservati sono stati simili a quelli rilevati negli studi clinici controllati con exenatide in monoterapia, in associazione a metformina e/o sulfonilurea o a un tiazolidindione, con o senza metformina. L'incidenza della sospensione della terapia a causa degli eventi avversi e' stata dell'8% nei pazienti trattati con il farmaco, del 3% nei pazienti trattati con placebo e dell'1% nei pazienti trattati con insulina negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o piu'). Gli eventi avversi piu' comuni che hanno portato alla sospensione del trattamento per i pazienti trattati con il medicinale sono stati la nausea e il vomito. La sospensione a causa della nausea o del vomito e' stata <1% nei pazienti trattati con placebo o coninsulina. I pazienti trattati con il farmaco in studi clinici di este nsione in aperto a 82 settimane hanno mostrato eventi avversi simili aquelli osservati negli studi controllati. Reazioni a livello del sito di iniezione: sono state riportate reazioni a livello del sito di ini ezione in circa il 5,1% dei soggetti che hanno ricevuto il medicinale negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o piu'). Queste reazioni sono state normalmente lievi e non hanno causato un'interruzione del trattamento con il prodotto. Immunogenicita': in linea con la potenziale immunogenicita' dei farmaci proteici e peptidici, i pazienti possono sviluppare anticorpi anti-exenatide a seguito del trattamento con il farmaco. Nella maggior parte dei pazienti che sviluppano anticorpi, il titolo anticorpale diminuisce nel tempo e rimane basso per tutte le 82 settimane di osservazione. La percentuale complessiva dei pazienti con positivita' anticorpale e' stata consistente in tutti gli studi clinici. I pazienti che sviluppano anticorpi anti-exenatide tendono ad avere piu' reazioni a livello del sito di iniezione (per esempio: arrossamento della cute e prurito), ma, d'altro canto, manifestano eventi avversi di incidenza e tipo simili ai pazienti che non hanno sviluppato anticorpi. Nei tre studi studi clinici controllati con placebo, il 38% dei pazienti ha avuto un titolo basso di anticorpi anti-exenatide a 30 settimane. Per questo gruppo, il livello di controllo glicemico (HbA1c) e' stato generalmente paragonabile a quello osservato neipazienti senza risposta anticorpale. Un ulteriore 6% dei pazienti ha avuto un titolo anticorpale piu' alto a 30 settimane. In circa la meta' di questo 6%, la risposta glicemica al farmaco e' risultata assente.In due studi clinici controllati con insulina come comparatore, nei p azienti trattati con il farmaco sono stati osservati efficacia ed eventi avversi confrontabili indipendentemente dal titolo anticorpale. L'esame di campioni anticorpo-positivi da uno studio non controllato a lungo termine non ha evidenziato alcuna significativa reattivita' crociata con peptidi endogeni simili (glucagone o GLP-1).

Gravidanza e allattamento

Donne potenzialmente fertili: se una paziente desidera iniziare una gravidanza o se si verifica una gravidanza, il trattamento con il farmaco deve essere interrotto. Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso del farmaco in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza ed e' raccomandato l'uso di insulina. Non e' noto se exenatide passi nel latte umano. Il prodotto non deve essere usato durante l'allattamento. Non sono stati effettuati studi di fertilita' sull'essere umano.