Calcio Edetato Bisod - 5f 1g10ml

Dettagli:
Nome:Calcio Edetato Bisod - 5f 1g10ml
Codice Ministeriale:030787016
Principio attivo:Acido Edetico Sale Di Calcio Bisodico
Codice ATC:V03AB03
Fascia:C
Prezzo:14.5
Produttore:Monico Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SODIO CALCIO EDETATO MONICO 1 G/10 ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE INIETTABILE

Formulazioni

Calcio Edetato Bisod - 5f 1g10ml

Categoria farmacoterapeutica

Antidoti.

Principi attivi

Una fiala contiene: sodio calcio edetato 1 g.

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili q.b.

Indicazioni

Complessante dei metalli. Antidoto negli avvelenamenti da piombo.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo; gravi patologie renali; anuria; epatiti; generalmente controindicato in gravidanza ed allattamento.

Posologia

Somministrazione intramuscolare profonda. Adulti e bambini: la dose totale giornaliera e' di 1 g per m^2 di superficie corporea, suddivisa in dosi singole uguali da somministrare ogni 8-12 ore. La terapia va protratta per 5 giorni consecutivi. Sospendere quindi la somministrazione per 2-4 giorni e quindi ripetere, se necessario, la somministrazioneper ulteriori 5 giorni, secondo lo schema posologico sopra riportato. La somministrazione intramuscolare puo' risultare dolorosa. E' quindi consigliabile di addizionare il volume di soluzione che si intende so mministrare con soluzioni iniettabili di procaina o lidocaina ottenendo una concentrazione finale di anestetico pari allo 0,5%. Somministrazione endovenosa. Adulti e bambini: la dose totale giornaliera e' di 1 g per m^2 di superficie corporea. Ogni grammo va diluito in 250 - 500 ml di soluzione iniettabile di Sodio Cloruro 0,9% (soluzione fisiologica) o di soluzione iniettabile di Glucosio 5%. L'infusione va protratta per 8-12 ore e ripetuta per 5 giorni consecutivi. Dopo un intervallodi 2-4 giorni si puo' ripetere la somministrazione, se necessario, se condo lo schema posologico sopra riportato. Pazienti con insufficienzarenale La posologia e' in funzione dei valori di creatininemia: conce ntrazione sierica di creatinina compresa fra 2 e 3 mg/dl: somministrare 500 mg per m^2 di superficie corporea ogni 24 ore per 5 giorni; concentrazione sierica di creatinina compresa fra 3 e 4 mg/dl: somministrare 500 mg per m^2 di superficie corporea per tre volte a distanza di 48 ore l'una dall'altra; concentrazione sierica di creatinina superiorea 4 mg/dl: somministrare 500 mg per m^2 di superficie corporea una vo lta alla settimana. Non somministrare il medicinale in caso di anuria.L'infusione va protratta per 8-12 ore consecutive e ripetuta per 5 gi orni consecutivi. Dopo un intervallo di 2-4 giorni si puo' ripetere lasomministrazione, se necessario, secondo lo schema posologico sopra r iportato. Grave intossicazione in pazienti sintomatici In caso di grave intossicazione, la dose massima raggiungibile e' di 75 mg/kg/die negli adulti e 1500 mg per m^2 di superficie corporea/die nei bambini. Sodio Calcio Edetato puo' inizialmente aggravare i sintomi di intossicazione da piombo; e' quindi consigliabile, soprattutto nei pazienti sintomatici o che ricevono dosi elevate di medicinale, somministrare, 4 ore prima della somministrazione del farmaco, dimercaprolo al dosaggio di 4 mg per kg di peso corporeo e quindi ulteriori 3-4 mg per kg di peso corporeo concomitantemente alla somministrazione del medicinale, ma attraverso una diversa sede di somministrazione.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Il medicinale puo' indurre gravi effetti indesiderati, talvolta fatali. Il medicinale puo' inizialmente aggravare i sintomi da intossicazione da piombo, in quanto mobilita tale metallo dai depositi corporei: intal caso, somministrare dimercaprolo. In pazienti con encefalopatia d a piombo ed edema cerebrale si puo' manifestare un aumento della pressione intracranica che potrebbe risultare fatale. In tali pazienti la somministrazione intramuscolare e' da preferire. Nel caso sia invece indispensabile somministrare il farmaco per via endovenosa, evitare una velocita' di infusione rapida. E' necessario mantenere un adeguato flusso urinario durante il trattamento con il medicinale. E' indispensabile monitorare la proteinuria, l'ematuria e la funzione renale durante il trattamento con il medicinale al fine di escludere eventuali danni renali iatrogeni. Il medicinale non deve essere somministrato per via orale in quanto potrebbe determinare un aumento dell'assorbimento intestinale del piombo.

Interazioni

Il medicinale puo' chelare numerosi metalli bivalenti e trivalenti, incluso lo zinco, aumentandone l'eliminazione. Uno schema posologico intermittente permette di evitare quadri clinici da deficienza di zinco.

Effetti indesiderati

Disturbi del sistema immunitario: dermatite, lesioni di tipo maculare,papule, eruzioni cutanee. Patologie cardiache: ipotensione, inversion e dell'onda T. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, sete, anoressia, dolore addominale. Patologie del sistema nervoso: mialgia, cefalea, ottundimento, formicolio. Patologie renali ed urinarie: nefrotossicita', oliguria, insufficienza renale grave, aumento dei livelli di creatinina, proteinuria, glicosuria, tenesmo vescicale. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: congestione nasale, starnuti. Patologie del metabolismo e della nutrizione: ipocalcemia (in caso di infusione eccessivamente rapida), deficienza di zinco. Patologie del sistema ematico e linfatico: anemia, prolungamento del tempo di protrombina. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare, dolorabilita' alle articolazioni, crampi. Patologie dell'occhio: lacrimazione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre, flebite alla sede di infusione.

Gravidanza e allattamento

Gli studi sull'utilizzo del medicinale nel corso della gravidanza sonoinsufficienti per evidenziarne gli effetti sulla gravidanza stessa e sullo sviluppo. Si raccomanda quindi di non somministrare il medicinale se non in caso di assoluta necessita' e sotto stretto controllo medico. Non e' noto se il medicinale venga escreto nel latte materno ne' se influisca sulla quantita' o sulla composizione del latte materno. Fin quando non saranno disponibili ulteriori dati, e' necessario utilizzare cautela quando si usa il farmaco in donne che stanno allattando.