Cancidas - Ev Fl 70mg 10ml

Dettagli:
Nome:Cancidas - Ev Fl 70mg 10ml
Codice Ministeriale:035493030
Principio attivo:Caspofungin Acetato
Codice ATC:J02AX04
Fascia:H
Prezzo:842.21
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

CANCIDAS 70 MG POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Cancidas - Ev Fl 70mg 10ml

Categoria farmacoterapeutica

Antimicotici per uso sistemico.

Principi attivi

Caspofungin 70 mg (come acetato).

Eccipienti

Saccarosio; mannitolo; acido acetico glaciale; sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH).

Indicazioni

Trattamento della candidiasi invasiva, in pazienti adulti o pediatrici; trattamento della aspergillosi invasiva in pazienti adulti o pediatrici refrattari o intolleranti alla terapia con amfotericina B, formulazioni lipidiche di amfotericina B e/o itraconazolo; vengono definiti refrattari alla terapia i pazienti con infezioni che progrediscono o non migliorano dopo un periodo minimo di 7 giorni di trattamento con dosi terapeutiche di terapia antifungina efficace; terapia empirica di presunte infezioni fungine (come Candida o Aspergillus ) in pazienti adulti o pediatrici neutropenici con febbre.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

La terapia con caspofungin deve essere iniziata da medici esperti nella gestione delle infezioni fungine invasive. Pazienti adulti: il primogiorno di trattamento deve essere somministrata una dose singola da c arico di 70 mg seguita quindi da un'altra di 50 mg al giorno. In pazienti di peso corporeo superiore a 80 kg, dopo la dose da carico di 70 mg, e' raccomandata una dose di 70 mg/die di caspofungin. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio in base al sesso o alla razza. Pazienti pediatrici (da 12 mesi a 17 anni): in pazienti pediatrici (da 12 mesi a 17 anni di eta') il dosaggio deve essere basato sull'area disuperficie corporea del paziente. Per tutte le indicazioni, nel primo giorno di trattamento deve essere somministrata una dose singola da c arico di 70 mg/m^2 (non si deve superare una dose effettiva di 70 mg),seguita quindi da 50 mg/m^2 al giorno (non si deve superare una dose effettiva di 70 mg al giorno). Se la dose giornaliera di 50 mg/m^2 e' ben tollerata ma non fornisce un'adeguata risposta clinica, puo' essere aumentata a 70 mg/m^2 al giorno (non si deve superare un dosaggio effettivo giornaliero di 70 mg). La sicurezza e l'efficacia di caspofungin non sono state sufficientemente studiate in studi clinici su neonati e lattanti di eta' inferiore a 12 mesi. Si raccomanda cautela quandosi trattano pazienti in questa fascia di eta'. Dati limitati suggeris cono che si puo' prendere in considerazione la terapia con caspofunginal dosaggio di 25 mg/m^2 al giorno in neonati e lattanti (di eta' inf eriore ai 3 mesi) e al dosaggio di 50 mg/m^2 al giorno in giovani bambini (da 3 a 11 mesi di eta'). La durata della terapia empirica deve essere basata sulla risposta clinica del paziente. Si deve proseguire con la terapia fino ad un massimo di 72 ore dopo la risoluzione della neutropenia (ANC >= 500). I pazienti ai quali viene diagnosticata una infezione fungina devono essere trattati per un minimo di 14 giorni e iltrattamento deve continuare per almeno 7 giorni dopo la risoluzione s ia della neutropenia che dei sintomi clinici. La durata del trattamento della candidiasi invasiva deve essere basata sulla risposta clinica e microbiologica del paziente. A seguito del miglioramento dei segni esintomi della candidiasi invasiva e dopo esito negativo delle colture , si puo' prendere in considerazione un passaggio alla terapia antifungina orale. In generale, la terapia antifungina deve proseguire per almeno 14 giorni dopo l'ultima coltura positiva. La durata del trattamento dell'aspergillosi invasiva va valutata caso per caso e deve essere basata sulla gravita' della patologia di base del paziente, sull'entita' del miglioramento clinico dell'immunosoppressione e sulla risposta clinica. In generale, il trattamento deve continuare per almeno 7 giorni dopo la risoluzione dei sintomi. Le informazioni sulla sicurezza per trattamenti di durata superiore a 4 settimane sono limitate. Tuttavia, i dati disponibili suggeriscono che caspofungin continua ad essere ben tollerato con cicli di terapia piu' lunghi (fino a 162 giorni in pazienti adulti e fino a 87 giorni in pazienti pediatrici). Pazienti anziani: nei pazienti anziani (65 anni di eta' e oltre), l'area sotto lacurva (AUC) e' aumentata di circa il 30 %. Non si richiede tuttavia u n aggiustamento sistematico del dosaggio. L'esperienza con il trattamento in pazienti di eta' uguale o superiore ai 65 anni e' limitata. Compromissione renale: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggioin presenza di compromissione renale. Compromissione epatica: per paz ienti adulti con compromissione epatica di grado lieve (punteggio di Child-Pugh da 5 a 6), non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Per i pazienti adulti con compromissione epatica moderata (punteggio di Child- Pugh da 7 a 9), in base a dati di farmacocinetica si raccomanda di somministrare 35 mg/die di caspofungin. Si deve somministrareuna dose da carico di 70 mg al Giorno 1. Non sono disponibili dati cl inici relativi a pazienti adulti con compromissione epatica grave (punteggio di Child-Pugh maggiore di 9) e a pazienti pediatrici con qualsiasi grado di compromissione epatica. Co-somministrazione con induttoridegli enzimi metabolici: dati limitati suggeriscono che deve essere p reso in considerazione un aumento del dosaggio giornaliero di caspofungin fino a 70 mg, dopo la dose da carico di 70 mg, quando caspofungin viene somministrato in pazienti adulti in concomitanza con alcuni induttori degli enzimi metabolici. Quando caspofungin e' somministrato a pazienti pediatrici (da 12 mesi a 17 anni di eta') in concomitanza con gli stessi induttori degli enzimi metabolici, si deve prendere in considerazione un dosaggio di caspofungin di 70 mg/m^2 al giorno (non si deve superare un dosaggio effettivo di 70 mg al giorno) . Modo di somministrazione: dopo ricostituzione e diluizione, la soluzione deve essere somministrata per infusione endovenosa lenta in circa 1 ora. Sono disponibili entrambi i flaconcini da 50 mg e da 70 mg. Caspofungin deve essere somministrato come infusione endovenosa singola giornaliera.

Conservazione

Flaconcini intatti: conservare in frigorifero (da 2 gradi C a 8 gradi C).

Avvertenze

E' stata segnalata anafilassi durante la somministrazione di caspofungin. Qualora cio' si verifichi, si deve interrompere caspofungin e si deve somministrare un trattamento appropriato. Sono state segnalate reazioni avverse possibilmente mediate dal rilascio di istamina, incluse eruzione cutanea, gonfiore del viso, angioedema, prurito, sensazione di calore o broncospasmo e queste possono richiedere l'interruzione e/ola somministrazione di un trattamento appropriato. Dati limitati sugg eriscono che i lieviti non- Candida e le muffe non- Aspergillus meno comuni non sono coperti da caspofungin. L'efficacia di caspofungin nei confronti di questi funghi patogeni non e' stata accertata. L'uso concomitante di caspofungin con ciclosporina e' stato valutato in volontari sani adulti ed in pazienti adulti. Alcuni volontari sani adulti che hanno ricevuto due dosaggi di ciclosporina da 3 mg/kg con caspofungin hanno mostrato aumenti transitori della alanina transaminasi (ALT) e aspartato transaminasi (AST) inferiori o uguali a 3 volte il limite superiore della norma (LSN), che si sono risolti con la sospensione del trattamento. In uno studio retrospettivo su 40 pazienti trattati da 1 a290 giorni (mediana 17,5 giorni) con caspofungin e ciclosporina dopo l'immissione in commercio del prodotto, non sono state osservate reazioni avverse gravi a livello epatico. Questi dati suggeriscono che caspofungin puo' essere utilizzato in pazienti trattati con ciclosporina quando i benefici potenziali sono superiori ai rischi potenziali. In caso di somministrazione concomitante di caspofungin e ciclosporina si deve optare per un attento monitoraggio degli enzimi epatici. In pazienti adulti con compromissione epatica lieve e moderata, l'AUC e' aumentata di circa il 20 % ed il 75 %, rispettivamente. Nella compromissioneepatica moderata, si raccomanda per gli adulti una riduzione a 35 mg del dosaggio giornaliero. Non vi sono dati clinici negli adulti con compromissione epatica grave o in pazienti pediatrici con qualsiasi grado di compromissione epatica. Nei pazienti con compromissione epatica e' prevedibile una maggiore esposizione pertanto caspofungin dev'essereutilizzato con cautela in questi pazienti. Anomalie di laboratorio ne i test di funzionalita' epatica sono state osservate nei volontari sani e nei pazienti adulti e pediatrici trattati con caspofungin. In alcuni pazienti adulti e pediatrici con gravi condizioni di base, in trattamento con terapie multiple concomitanti con caspofungin, sono stati riportati casi di disfunzione epatica clinicamente significativa, epatite e insufficienza epatica; non e' stata stabilita una relazione causale con caspofungin. I pazienti che sviluppano alterazioni dei test di funzionalita' epatica durante la terapia con caspofungin devono esseremonitorati per evidenziare un eventuale peggioramento della funzional ita' epatica e il rischio/beneficio derivante dalla prosecuzione dellaterapia con caspofungin deve essere rivalutato. Questo medicinale con tiene saccarosio.

Interazioni

Gli studi in vitro mostrano che caspofungin non e' un inibitore di alcun enzima del sistema del citocromo P450 (CYP). Negli studi clinici, caspofungin non ha indotto il metabolismo di altri medicinali mediato dal CYP3A4. Caspofungin non e' un substrato della glicoproteina P e rappresenta un substrato debole per gli enzimi del citocromo P450. E' stato tuttavia dimostrato in studi clinici e farmacologici che caspofungin interagisce con altri medicinali (vedere piu' avanti). In due studi clinici condotti in soggetti sani adulti, la ciclosporina A (1 dosaggio da 4 mg/kg o 2 dosaggi da 3 mg/kg a distanza di 12 ore) ha aumentatola AUC del caspofungin di circa il 35 %. Questi aumenti della AUC son o probabilmente dovuti alla ridotta captazione di caspofungin da partedel fegato. Caspofungin non ha aumentato i livelli plasmatici di cicl osporina. Quando caspofungin e' stato somministrato insieme alla ciclosporina, sono stati osservati incrementi transitori delle ALT e AST epatiche minori o uguali a 3 volte i limiti superiori della norma (LSN),che si sono risolti con l'interruzione della terapia. In uno studio r etrospettivo su 40 pazienti trattati da 1 a 290 giorni (mediana 17,5 giorni) con caspofungin e ciclosporina dopo l'immissione in commercio del prodotto, non sono state osservate reazioni avverse gravi a livelloepatico. In caso di somministrazione concomitante dei due medicinali si deve optare per un attento monitoraggio degli enzimi epatici. Caspofungin ha ridotto del 26 % la concentrazione minima di tacrolimus in volontari sani adulti. Per i pazienti che ricevono entrambe le terapie si raccomanda un monitoraggio standard delle concentrazioni ematiche di tacrolimus e gli aggiustamenti appropriati di dosaggio di tacrolimus. Studi clinici effettuati su volontari sani hanno mostrato come la farmacocinetica di caspofungin non venga modificata in misura significativa dal punto di vista clinico da itraconazolo, amfotericina B, micofenolato, nelfinavir o tacrolimus. Caspofungin non ha influenzato la farmacocinetica di amfotericina B, itraconazolo, rifampicina o micofenolato mofetile. Sebbene i dati di sicurezza siano limitati, non sembra siano necessarie precauzioni particolari quando amfotericina B, itraconazolo, nelfinavir o micofenolato mofetile vengono somministrati insiemea caspofungin. Rifampicina ha causato un aumento del 60 % nell'AUC ed un aumento del 170 % nella concentrazione minima di caspofungin al pr imo giorno di somministrazione concomitante quando la terapia con i due medicinali e' stata iniziata contemporaneamente in volontari sani adulti. I livelli minimi di caspofungin sono diminuiti gradualmente doposomministrazione ripetuta. Rifampicina ha avuto un effetto limitato s ull'AUC dopo due settimane di somministrazione ma i livelli minimi sono risultati minori del 30 % rispetto ai soggetti adulti ai quali e' stato somministrato caspofungin da solo. Il meccanismo alla base dell'interazione potrebbe in qualche modo essere dovuto ad una inibizione iniziale ed alla susseguente induzione di proteine di trasporto. Si puo' prevedere un effetto simile per altri medicinali che inducono enzimi metabolici. Dati limitati di farmacocinetica di popolazione indicano che l'uso concomitante di caspofungin con gli induttori efavirenz, nevirapina, rifampicina, desametasone, fenitoina o carbamazepina, puo' determinare una diminuzione dell'AUC di caspofungin. Nel caso di somministrazione concomitante di induttori degli enzimi metabolici si deve prendere in considerazione in pazienti adulti un aumento del dosaggio giornaliero di caspofungin fino a 70 mg, a seguito del dosaggio da carico di 70 mg. Tutti gli studi di interazione farmacologica sopra descritti, condotti negli adulti, sono stati condotti con dosaggi giornalieri di caspofungin di 50 o 70 mg. L'interazione di dosaggi piu' alti di caspofungin con altri medicinali non e' stata formalmente studiata. In pazienti pediatrici, i risultati derivanti dalle analisi di regressione di dati di farmacocinetica suggeriscono che la somministrazione concomitante di desametasone con caspofungin puo' causare riduzioni clinicamente significative delle concentrazioni minime del caspofungin. Questaconstatazione puo' indicare che i pazienti pediatrici avranno con gli induttori riduzioni simili a quelle viste negli adulti. Quando caspof ungin viene somministrato in pazienti pediatrici (da 12 mesi a 17 annidi eta') in concomitanza a induttori della clearance del medicinale, quali rifampicina, efavirenz, nevirapina, fenitoina, desametasone, o carbamazepina, si deve prendere in considerazione un dosaggio di caspofungin di 70 mg/m^2 al giorno (non si deve superare un dosaggio effettivo di 70 mg al giorno).

Effetti indesiderati

Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' (anafilassi e reazioni avverse possibilmente mediate dal rilascio di istamina). In pazienti con aspergillosi invasiva sono stati riportati inoltre edema polmonare, sindrome da distress respiratorio dell'adulto (ARDS) ed infiltratiradiografici. Sono state segnalate le seguenti reazioni avverse: [mol to comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100)]. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: diminuzione della emoglobinemia, diminuzione dell'ematocrito, diminuzione del numerodei leucociti; non comune: anemia, trombocitopenia, coagulopatia, leu copenia, aumento del numero degli eosinofili, diminuzione del numero delle piastrine, aumento del numero delle piastrine, diminuzione del numero dei linfociti, aumento del numero dei leucociti, diminuzione del numero dei neutrofili. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipocalemia; non comune: sovraccarico di fluidi, ipomagnesemia, anoressia, squilibrio elettrolitico, iperglicemia, ipocalcemia, acidosimetabolica. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia, disorientamento , insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro, disgeusia, parestesia, sonnolenza, tremore, ipoestesia. Patologie dell'occhio. Non comune: ittero oculare, visione offuscata, edema della palpebra, aumento della lacrimazione. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia, aritmia, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca congestizia. Patologie vascolari. Comune: flebite; non comune: tromboflebite, arrossamento, vampata, ipertensione, ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non comune: congestione nasale, dolore faringolaringeale, tachipnea, broncospasmo, tosse, dispnea parossistica notturna, ipossia, rantoli, sibili. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea, vomito; non comune: dolore addominale, dolore nel tratto superiore dell'addome, secchezza delle fauci, dispepsia, disturbi allo stomaco, distensione addominale, ascite, costipazione, disfagia, flatulenza. Patologie epatobiliari. Comune: incremento degli indicatori di funzionalita' epatica (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, fosfatasi alcalina ematica, bilirubina coniugata, bilirubina ematica); non comune: colestasi, epatomegalia, iperbilirubinemia, ittero, alterata funzione epatica, epatotossicita', disturbi del fegato, aumento della gamma-glutamiltransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito, eritema, iperidrosi; non comune: eritema multiforme, rash maculare, rash maculo-papulare, rash pruriginoso, orticaria, dermatite allergica, prurito generalizzato, rash eritematoso, rash generalizzato, rash morbilliforme, lesione cutanea. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia; non comune: mal di schiena, dolore alle estremita', dolore osseo, debolezza muscolare, mialgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: insufficienza renale, insufficienza renale acuta. Patologie sistemichee condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: piressia , brividi, prurito nella sede di infusione; non comune: dolore, dolorenella sede del catetere, stanchezza, sensazione di freddo, sensazione di caldo, eritema nella sede di infusione, indurimento nella sede di infusione, dolore nella sede di infusione, gonfiore nella sede di infusione, flebite nella sede di iniezione, edema periferico, iperestesia,disturbo toracico, dolore toracico, edema del volto, sensazione di va riazione della temperatura corporea, indurimento, stravaso nella sede di infusione, irritazione nella sede di infusione, flebite nella sede di infusione, rash nella sede di infusione, orticaria nella sede di infusione, eritema nella sede di iniezione, edema nella sede di iniezione, dolore nella sede di iniezione, gonfiore nella sede di iniezione, malessere, edema. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della kaliemia, diminuzione dell'albuminemia; non comune: aumento della creatininemia, eritrociti nelle urine, diminuzione delle proteine totali, proteinenelle urine, tempo di protrombina prolungato, tempo di protrombina ri dotto, diminuzione della sodiemia, aumento della sodiemia, diminuzionedella calcemia, aumento della calcemia, diminuzione della cloremia, a umento della glicemia, riduzione della magnesemia, riduzione della fosforemia, aumento della fosforemia, aumento della uremia, tempo di tromboplastina parziale attivata prolungato, diminuzione dei bicarbonati ematici, aumento della cloremia, aumento della kaliemia, aumento della pressione sanguigna, diminuzione dell'acido urico ematico, ematuria, murmure respiratorio anormale, diminuzione dell'anidride carbonica, aumenti dei livelli dei medicinali immunosoppressori, aumento della INR, cilindri urinari, leucociti nelle urine, aumento del pH urinario. Caspofungin e' stato valutato al dosaggio di 150 mg al giorno (fino a 51 giorni) in 100 pazienti adulti. >>Pazienti pediatrici [molto comune (>=1/10), comune (>= 1/100, < 1/10)]. Patologie del sistema emolinfopoie tico. Comune: incremento del numero degli eosinofili. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie cardiache. Comune: tachicardia. Patologie vascolari. Comune: arrossamento, ipotensione. Patologie epatobiliari. Comune: incremento degli enzimi di funzionalita' epatica(AST, ALT). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Molto comune: febbre; comune: brividi, dolore nel s ito di inserzione del catetere. Esami diagnostici. Comune: diminuzionedella kaliemia, ipomagnesemia, aumento della glicemia, riduzione dell a fosforemia, ed aumento della fosforemia. >>Esperienza post-marketing. Patologie epatobiliari: disfunzione epatica, aumento della gamma-glutamiltransferasi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione: gonfiore ed edema periferico. Esami diagnostici: ipercalcemia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

I dati sull'uso di caspofungin nelle donne in gravidanza non sono disponibili o sono limitati. Caspofungin non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Studi sull'animale hanno mostrato sviluppo di tossicita'. Negli studi sull'animale e' stato dimostrato che caspofungin attraversa la barriera placentare. Non e' noto se caspofungin sia escreto nel latte umano. I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili negli animali hanno dimostrato che caspofungin e' escreto nel latte. Le donne che assumono caspofungin non devono allattare. Per caspofungin, non ci sono stati effetti sulla fertilita' in studi condotti su ratti maschio e femmina. Non ci sono daticlinici che permettano di valutare il suo impatto sulla fertilita'.