Celsentri - 60cpr Riv 150mg

Dettagli:
Nome:Celsentri - 60cpr Riv 150mg
Codice Ministeriale:038138032
Principio attivo:Maraviroc
Codice ATC:J05AX09
Fascia:H
Prezzo:1340.55
Produttore:Viiv Healthcare Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:48 mesi

Denominazione

CELSENTRI 150 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM.

Formulazioni

Celsentri - 60cpr Riv 150mg

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali per uso sistemico e altri antivirali.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di maraviroc e 0,84 mg di lecitina di soia.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, calcio idrogeno fosfato anidro, amido sodio glicolato, magnesio stearato. Rivestimento: alcol polivinilico, diossido di titanio, macrogol 3350, talco, lecitina di soia, lacca di alluminio contenente indaco carminio (E132).

Indicazioni

Il farmaco in combinazione con altri medicinali antiretrovirali, e' indicato per il trattamento di pazienti adulti gia' trattati che presentano un'infezione documentata causata solo dal virus HIV-1 CCR5-tropico. Questa indicazione si basa sui dati di sicurezza e di efficacia di due studi clinici in doppio cieco, controllati verso placebo effettuatiin pazienti gia' trattati.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, alle arachidi o alla soia oppuread uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Prima di iniziare il trattamento col farmaco e' necessario confermare che e' presente solo un'infezione causata dal virus HIV-1 CCR5-tropico(ovvero che il virus CXCR4 o con tropismo duplice/misto non sia stato individuato) utilizzando un test adeguatamente validato e sensibile s u un campione di sangue appena prelevato. Negli studi clinici del farmaco e' stato utilizzato il test Trofile della Monogram. Sono attualmente in corso di valutazione altri test fenotipici e genotipici. Il tropismo virale non puo' essere previsto in modo sicuro in base all'anamesi sui trattamenti precedenti ed alla valutazione di campioni di sanguegia' precedentemente conservati. Non sono attualmente disponibili dat i sul riutilizzo del farmaco in pazienti che al momento presentano solo un'infezione causata dal virus HIV-1 CCR5-tropico, ma che hanno una storia di fallimento col farmaco (o con altri antagonisti CCR5) con unvirus CXCR4 o con tropismo duplice/misto. Non sono disponibili dati s ul passaggio da un medicinale di una classe antiretrovirale diversa alfarmaco in pazienti virologicamente soppressi. Devono essere prese in considerazione altre alternative terapeutiche. Adulti: la dose raccom andata di farmaco e' 150 mg, 300 mg o 600 mg 2 volte al giorno in basealle interazioni con le terapie antiretrovirali concomitanti e con al tri medicinali. Il farmaco puo' essere assunto con o senza cibo. Bambini: l'uso del farmaco non e' raccomandato nei bambini a causa della mancanza di dati di sicurezza, efficacia e farmacocinetica. Anziani: l'esperienza nei pazienti di eta' >65 anni e' limitata, quindi il farmacodeve essere impiegato con cautela in questa popolazione. Si raccomand a una modifica della posologia solo nei pazienti con compromissione renale che assumono potenti inibitori del CYP3A4 quali: inibitori delle proteasi (ad eccezione di tipranavir/ritonavir) chetoconazolo, itraconazolo, claritromicina, telitromicina. Il farmaco deve essere impiegatocon cautela in pazienti con compromissione renale grave (CLcr <30 ml/ min) in trattamento con inibitori potenti del CYP3A4. La dose e l'intervallo posologico del farmaco devono essere modificati nei pazienti con compromissione renale (CLcr < 80 ml/min), inclusi i pazienti con insufficienza renale terminale (End Stage Renal Disease , ESRD) che richiedono dialisi. Queste raccomandazioni posologiche si basano sui dati di uno studio sulla compromissione renale oltre che sui dati di un modello di farmacocinetica in soggetti con diversi gradi di compromissionerenale. Dosaggio e aggiustamenti degli intervalli posologici per i pa zienti con compromissione renale. Intervallo posologico raccomandato del farmaco: clearance della creatina <80 ml/min. somministrazione senza inibitori potenti del CYP3A4 o somministrazione concomitante con tipranavir/ritonavir: non ? necessario un aggiustamento dell'intervallo posologico. Somministrazione con fosamprenavir/ritonavir: farmaco 150 mg ogni 12 ore. Somministrazione con gli inibitori potenti del CYP3A4, ad es. saquinavir/ritonavir, lopinavir/ritonavir, darunavir/ritonavir,atazanavir/ritonavir, chetoconazolo: farmaco 150 mg ogni 24 ore. Comp romissione epatica: sono disponibili dati limitati in pazienti con compromissione epatica, pertanto il farmaco deve essere impiegato con cautela in questa popolazione di pazienti.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Assumere il farmaco nell'ambito di un regime di associazione con farmaci antiretrovirali. Associare il farmaco in modo ottimale ad altri antiretrovirali verso i quali il virus del paziente ? sensibile. Utilizzare solo quando viene identificata un'infezione causata dal virus HIV-1CCR5-tropico documentata con un test adeguatamente validato e sensibi le. Negli studi clinici del farmaco ? stato utilizzato il test trofiledella monogram. Sono attualmente in corso di valutazione altri test f enotipici e genotipici. Il tropismo virale non pu? essere previsto in base all'anamesi dei trattamenti precedenti o alla valutazione di campioni di sangue gi? precedentemente conservati. Cambiamenti nel tropismo virale si verificano nel corso dell'infezione in pazienti infetti con il virus HIV-1. Quindi iniziare il trattamento subito dopo il test del tropismo. ? stato osservato che la resistenza ad altre classi antiretrovirali ? risultata simile nel virus CXCR4-tropico precedentemente non documentato ed appartenente alla popolazione virale minore, rispetto a quella riscontrata nel virus CCR5-tropico. Sulla base dei risultati di uno studio clinico condotto in pazienti non trattati in precedenza, l'impiego del farmaco non ? raccomandato in questa popolazione di pazienti. Assicurarsi che venga effettuato un appropriato aggiustamento del dosaggio del farmaco quando questo viene somministrato insieme agli inibitori e/o agli induttori del CYP3A4 dal momento che le concentrazioni di maraviroc ed i suoi effetti terapeutici possono esserne influenzati. Informare i pazienti del fatto che i farmaci antiretrovirali, incluso il farmaco, non hanno dimostrato di prevenire il rischio di trasmissione dell'HIV attraverso rapporti sessuali oppure sangue infetto. Continuare ad usare le opportune precauzioni. Inoltre, informare ipazienti che il farmaco non ? un trattamento per la guarigione dall'i nfezione da HIV-1. Quando il farmaco ? stato somministrato in studi condotti su volontari sani a dosi superiori alla dose raccomandata, i casi di ipotensione posturale sintomatica sono stati osservati ad una frequenza superiore a quella del placebo. Tuttavia, quando il farmaco ? stato somministrato alla dose raccomandata in pazienti con infezione da HIV in studi clinici di fase 3, gli episodi di ipotensione posturalesono stati osservati ad una frequenza simile al placebo (circa 0,5%). Prestare attenzione quando il farmaco viene somministrato in pazienti con anamnesi di ipotensione posturale o che assumono medicinali conco mitanti per ridurre la pressione. Gli antagonisi CCR5 possono compromettere la risposta immunitaria ad alcune infezioni. Tenere in considerazione ci? quando si trattano infezioni come la tubercolosi in fase attiva e le infezioni micotiche invasive. Negli studi principali, l'incidenza delle infezioni che definiscono l'AIDS ? stata simile tra i bracci di trattamento col farmaco e placebo. I dati sull'uso del farmaco inpazienti con grave malattia cardiovascolare sono limitati; quindi pre stare particolare attenzione quando questi pazienti vengono trattati col medicinale. Sindrome da riattivazione immunitaria: in pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento della istituzione della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), pu? insorgereuna reazione infiammatoria a patogeni opportunistici asintomatici o r esiduali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primesettimane o mesi dall'inizio della terapia antiretrovirale di combina zione (CART). Esempi rilevanti di ci? sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite causata da pneumocystis jiroveci. Valutare qualsiasi sintomo infiammatorio e, se necessario, iniziare un trattamento. Sebbene l'eziologiasia considerata multifattoriale (includendo l'impiego di corticostero idi, il consumo di alcol, l'immunosoppressione grave, un pi? elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). La sicurezza e l'efficacia del farmaco non sono state studiate in modo specifico in pazienti con disturbi epatici di base significativi. Un caso di epatotossicit? associata a reazioni allergiche e con possibile correlazione al farmaco ? stato segnalato in uno studio condotto su volontari sani. Inoltre, un aumento delle reazioni avverse epatiche ? stato osservato col farmaco nell'ambito degli studi condotti su soggetti con infezioni da HIV gi? trattati, sebbene non si sia verificato un aumento complessivo delle alterazioni dei test di funzionalit? epatica di Grado 3/4 secondo i criteri ACTG. I pazienti con disfunzione epatica preesistente, inclusi quelli con epatite cronica in fase attiva,possono presentare un aumento della frequenza di alterazioni della fu nzionalit? epatica durante la terapia antiretrovirale combinata e devono essere monitorati in base alla pratica standard. L'interruzione deltrattamento col farmaco deve essere presa in considerazione in tutti i pazienti che presentano segni o sintomi di epatite acuta, in particolare se si sospetta un'ipersensibilit? farmaco-correlata, o nei pazienti con aumento delle transaminasi epatiche associato a rash o ad altrisintomi sistemici di possibile ipersensibilit? (es. rash con prurito, eosinofilia o IgE elevate). Poich? sono disponibili dati molto limita ti in pazienti con co-infezioni da epatite B/C, ? necessario prestare particolare attenzione quando questi pazienti vengono trattati col farmaco. Usare cautela con pazienti con ridotta funzionalit? epatica per insufficienza di dati. Nei pazienti con insufficienza renale grave trattati con inibitori delle proteasi (PI) potenziati e il farmaco pu? verificarsi un aumento del rischio di ipotensione posturale. Questo rischio ? dovuto a potenziali incrementi delle concentrazioni massime di maraviroc quando in questi pazienti il farmaco viene somministrato insieme agli inibitori delle proteasi potenziati. Il rischio di ipotensione posturale ? pi? elevato quando il farmaco viene somministrato insieme ad inibitori delle proteasi con effetto inibitorio pi? potente per il CYP3A4 (saquinavir/ ritonavirdarunavir/ ritonavirlopinavir/ritonavir). I pazienti con funzionalit? renale compromessa possono presentare frequentemente delle co-morbidit? cardiovascolari e possono avere un rischio maggiore di eventi cardiovascolari causati dall'ipotensione posturale. Non sono stati effettuati studi in soggetti con grave compromissione renale in trattamento con inibitori potenti del CYP3A4. Il farmaco contiene lecitina di soia. Non usare il farmaco se un paziente ? ipersensibile alle arachidi o alla soia.

Interazioni

>>Antiinfettivi. Antiretrovirali. NRTI. Lamivudina 150 mg BID, (maraviroc 300 mg BID), tenofovir 300 mg QD, (maraviroc 300 mg BID), zidovudina 300 mg BID, (maraviroc 300 mg BID): nessuna interazione significativa osservata/prevista. Il farmaco 300 mg 2 volte al giorno e NRTI possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. Inibitori della Intergrassi. Raltegravir 400 mg BID, (maraviroc 300 mg BID): nessuna interazione clinicamente significativa osservata. Il farmaco 300 mg 2 volte al giorno e raltegravir possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. NNRTI. Efavirenz 600 mg QD, (maraviroc 100 mg BID): la dose del farmaco deve essere aumentata a600 mg 2 volte al giorno quando somministrato con efavirenz in assenz a di un potente inibitore del CYP3A4. Etravirina 200 mg BID, (maraviroc 300 mg BID): etravirina ? approvata solo per l'impiego in associazione con gli inibitori delle proteasi potenziati. Nevirapina 200 mg BID,(maraviroc 300 mg Singola Dose): il confronto con l'esposizione nei c ontrolli storici suggerisce che il farmaco 300 mg 2 volte al giorno e nevirapina possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. PI. Atazanavir 400 mg QD, (maraviroc 300 mg BID), atazanavir/ritonavir 300 mg/100 mg QD, (maraviroc 300 mg BID), lopinavir/ritonavir 400 mg/100 mg BID, (maraviroc 300 mg BID), saquinavir/ritonavir 1000 mg/100 mg BID, (maraviroc 100 mg BID), darunavir/ritonavir 600 mg/100 mg BID, (maraviroc 150 mg BID), nelfinavir: la dose del farmaco deve essere ridotta a 150 mg 2 volte al giorno se somministrato con un PI; ad eccezione di quando associato a tipranavir/ritonavir o fosamprenavir/ritonavir, casi in cui la dose del farmaco deve essere 300 mg BID. Maraviroc non altera in modo significativo i livelli dei PI. Indinavir: -. Fosamprenavir/ritonavir, tipranavir/ritonavir 500 mg/200 mg BID, (maraviroc 150 mg BID): il farmaco 300 mg due volte al giorno e tipranavir/ritonavir o fosamprenavir/ritonavir possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. NNRTI + PI. Efavirenz 600 mg QD + lopinavir/ritonavir 400 mg/100 mg BID, (maraviroc 300 mg BID), efavirenz 600 mg QD + saquinavir/ritonavir 1000 mg/100 mg BID, (maraviroc 100 mg BID), efavirenz e atazanavir/ritonavir o darunavir/ritonavir: la dose del farmaco deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno quando somministrato con efavirenz ed un PI (ad eccezione di fosamprenavir/ritonavir, caso in cui la dose deve essere 300 mg due volte al giorno o tipranavir/ritonavir, caso in cui la dose deve essere 600 mg due volte al giorno). Etravirina e darunavir/ritonavir, (maraviroc 150 mg BID): la dose del farmaco deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno quando somministrato con etravirina ed un PI (ad eccezionedi fosamprenavir/ritonavir, caso in cui la dose deve essere 300 mg du e volte al giorno). Etravirina e lopinavir/ritonavir, saquinavir/ritonavir o atazanavir/ritonavir: -. Antibiotici. Sulfametossazolo/ Trimetoprim 800 mg/160 mg BID, (maraviroc 300 mg BID): farmaco 300 mg due volte al giorno e sulfametossazolo/trimetoprim possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. Rifampicina 600 mg QD, (maraviroc 100 mg BID): la dose del farmaco deve essere aumentata a 600mg 2 volte al giorno quando somministrato con rifampicina in assenza di un inibitore potente del CYP3A4. Questo aggiustamento della posologia non ? stato studiato in pazienti HIV. Rifampicina + efavirenz: l'uso concomitante del farmaco e rifampicina + efavirenz non ? raccomandato. Rifabutina + PI: la dose del farmaco deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno quando somministrato con rifabutina ed un PI (ad eccezione di tipranavir/ritonavir o fosamprenavir/ritonavir, casi in cuila dose deve essere di 300 mg due volte al giorno). Claritromicina, T elitromicina: la dose del farmaco deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno quando co-somministrato con claritromicina e telitromicina. Antimicotici. Chetoconazolo 400 mg QD, (maraviroc 100 mg BID): la dose del farmaco deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno quando co-somministrato con chetoconazolo. Itraconazolo: la dose del farmaco deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno quando co-somministrato con itraconazolo. Fluconazolo: il farmaco 300 mg due volte al giorno deve essere somministrato con cautela quando co-somministrato con fluconazolo. Antivirali. Agenti HCV: il farmaco 300 mg due volte al giorno e interferone pegilato o ribavirina possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. >>Farmaci per la dipendenza. Metadone: il farmaco 300 mg due volte al giorno e metadone possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. Buprenorfina: il farmaco 300 mg due volte al giorno e buprenorfina possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. Farmaci ipolipemizzanti. Statine: il farmaco 300 mg due volte al giorno e le statine possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. Contraccettivi orali. Etinilestradiolo 30 mcg QD, (maraviroc 100 mg BID): il farmaco 300 mg due volte al giorno e etinilestradiolo possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. Levonorgestrel 150 mcg QD, (maraviroc 100 mg BID): il farmaco 300 mgdue volte al giorno e levonorgestrel possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. Sedativi. Benzodiazepine. Midazolam 7,5 mg Dose Singola, (maraviroc 300 mg BID): il farmaco 300 mg due volte al giorno e midazolam possono essere co-somministrati senza un aggiustamento della posologia. >>Prodotti a base di erbe. Erba di S.Giovanni: l'uso concomitante di maraviroc e l'erba di S. Giovanni (hy pericum perforatum) o di prodotti contenenti l'erba di S. Giovanni non? raccomandato.

Effetti indesiderati

Il profilo di sicurezza del farmaco si basa su 1349 pazienti con infe zione da HIV-1 trattati con almeno una dose del farmaco nel corso degli studi clinici. Questi includono 427 pazienti trattati alla dose raccamandata di 300 mg due volte al giorno ed altri 401 pazienti trattati con 300 mg una volta al giorno per almeno 24 settimane. La valutazionedelle reazioni avverse correlate al trattamento si basa sui dati aggr egati ottenuti con la dose raccomandata nei due studi di fase 3 (MOTIVATE 1 e MOTIVATE 2) effettuati in pazienti con infezione da virus HIV-1 CCR5-tropico. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state diarrea, nausea e cefalea. Queste reazioni avverse sono state comuni (>= 1/100 a < 1/10). Le frequenze segnalate per questi eventi, come anche le percentuali di interruzione del trattamento a causa diqualsiasi reazione avversa, sono state simili nei pazienti in trattam ento col farmaco 300 mg due volte al giorno + OBT rispetto a quelli interapia con OBT da solo. Le reazioni avverse sono elencate in base al la classificazione per sistemi e organi e per frequenza. Nell'ambito di ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravita' decrescente. Le frequenze sono definite come molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10) e non comune (>=1/1.000 <1/100). Le reazioni avverse e le alterazioni dei parametri di laboratorio di seguito riportate non sono aggiustate per l'esposizione. Reazioni avverse che si sono verificate con una percentuale numerica superiore tra i pazienti in trattamento col farmaco 300 mg due volte al giorno + OBT rispetto ai pazienti trattati con OBT da solo, con un'incidenza >=1%. Esami diagnostici. Comune: aumento di alanina aminotransferasi, aumento di aspartato aminotransferasi, aumento di gamma-glutamiltransferasi, riduzione di peso. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, parestesia, disgeusia, sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: vomito, dolore addominale, distensione addominale, dispesia, stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari, dolorealla schiena. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia. Disturbi psichiatrici. Comune: ins onnia. Reazioni avverse clinicamente importanti che si sono verificatein meno dell'1 % dei pazienti adulti in trattamento col farmaco negli studi clinici di fase 3. Patologie cardiache. Non comune: infarto del miocardio, ischemia miocardica. Patologie del sistema emolinfopoietic o. Non comune: pancitopenia, neutropenia, linfadenopatia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: perdita di coscienza, epilessia, epilessia da piccolo male, convulsioni, paralisi facciale, polineuropatia, areflessia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: sofferenza respiratoria, broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Non comune: pancreatite, emorragia del retto. Patologie renali e urinarie. Non comune: insufficienza renale, poliuria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: miosite. Infezioni ed infestazioni. Non comune: polmonite. Patologie epatobiliari. Non comune: cirrosi epatica. Disturbi psichiatrici. Non comune: allucinazioni. In pazienti con infezioni da HIV e grave immunodeficienza quando viene istituita la terapia antiretrovirale combinata (CART), puo' verificarsi una reazione infiammatoria alle infezioni opportunistiche asintomatiche o residue. Casi di osteonecrosi sono stati segnalati in particolare in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, in pazienti con malattia HIV avanzata o esposti ad un trattamento a lungo termine con terapia antiretrovirale combinata (CART). La frequenza di questo evento non e' nota.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici significativi sull'esposizione in gravidanza. Gli studi su ratti e conigli hanno evidenziato tossicita' riproduttiva ad esposizioni elevate. La principale attivita' farmacologica (affinita' per il recettore CCR5) era limitata in queste specie. Ilfarmaco deve essere utilizzato in gravidanza solo se il potenziale be neficio giustifica il rischio potenziale per il feto. Gli studi sui ratti durante l'allattamento indicano che maraviroc viene ampiamente escreto nel latte materno. L'attivita' farmacologica primaria (affinita' per il recettore CCR5) in queste specie era limitata. Non e' noto se maraviroc venga escreto nel latte umano. Informare le pazienti che non devono allattare se sono in terapia col farmaco, poiche' c'e' il rischio di trasmissione del virus HIV e di qualunque possibile effetto indesiderato al neonato in allattamento.