Chinina Cloridrato - 10f 500mg

Dettagli:
Nome:Chinina Cloridrato - 10f 500mg
Codice Ministeriale:036310011
Principio attivo:Chinina Bicloridrato
Codice ATC:P01BC01
Fascia:H
Prezzo:12.96
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Aid-stab.Chim. Farm.Militare
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CHININA CLORIDRATO 500 MG/2 ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Chinina Cloridrato - 10f 500mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci antimalarici.

Principi attivi

Chinina bicloridrato 250 mg.

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento dei casi gravi di malaria dovuti a Plasmodium Falciparum oad infezione mista o da specie non nota. La somministrazione parenter ale deve essere sostituita da quella orale non appena le condizioni del paziente lo consentano.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo; deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, miastenia grave. Uso concomitante di amiodarone, astemizolo, terfenadina, tioridazina, pimozide, droperidolo, alofantrina, cisapride, levacetilmetadolo.

Posologia

Il dosaggio della chinina cloridrato e' calcolato in rapporto al peso corporeo sia nell'adulto che nel bambino. La dose di carico iniziale e' di 20 mg/kg (fino alla dose massima di 1,4 g) infusa in 4 ore. La dose di carico non deve essere somministrata ai pazienti che hanno assunto chinina (o chinidina) o meflochina nelle 24 ore precedenti. Dopo unintervallo di 8-12 ore il trattamento prosegue con una dose di manten imento di 10 mg/kg (fino alla dose massima di 700 mg) infusa in 4 ore da ripetere ad intervalli di 8-12 ore fino a quando le condizioni del paziente non consentono la somministrazione orale. La dose di mantenimento deve essere ridotta a 5-7 mg/kg nei soggetti con insufficienza renale o quando il trattamento parenterale e' richiesto per piu' di 48 ore. Nei reparti di terapia intensiva la dose di carico puo' essere somministrata, in alternativa, alla dose di 7 mg/kg infusa in 30 minuti, seguita immediatamente da una dose di 10 mg/kg in 4 ore. Dopo un intervallo di 8-12 ore la dose di mantenimento prosegue come descritto. Il concentrato non deve essere somministrato cosi' com'e' ma solo dopo opportuna diluizione in soluzione fisiologica. Somministrare solo per infusione endovenosa lenta. L'eventuale soluzione diluita residua non puo' essere riutilizzata e deve essere eliminata.

Conservazione

Conservare il prodotto al riparo dalla luce. Utilizzare subito e non riutilizzare la soluzione diluita. Non utilizzare il concentrato se l'aspetto e' alterato.

Avvertenze

L'accertamento dell'eventuale ipersensibilita' al principio attivo deve tenere conto della possibilita' di reazioni crociate tra chinina e chinidina. La chinina puo' determinare, per stimolazione dell'increzione insulinica, una grave ipoglicemia potenzialmente letale, specialmente in gravidanza o nelle infezioni gravi e prolungate. I valori glicemici devono essere controllati prima della somministrazione e accuratamente monitorizzati nel corso del trattamento; puo' essere opportuna la somministrazione preventiva di soluzione glucosata. L'insorgenza di febbre emoglobinurica ("blackwater fever": triade comprendente emolisi massiva, emoglobinemia e emoglobinuria), una rara reazione di ipersensibilita' che puo' causare insufficienza renale anche ad esito letale, e' piu' frequente nelle donne gravide. Gli effetti del farmaco possono aggravare le condizioni di soggetti con alterazioni del ritmo cardiaco(e.g. fibrillazione atriale, difetti di conduzione, blocchi) o altre gravi patologie cardiache, asma, emoglobinuria, neurite ottica, tinnito; in questi casi la somministrazione di chinina richiede particolare cautela. L'infusione rapida puo' causare ipotensione grave. L'uso concomitante di meflochina aumenta il rischio di convulsioni e di aritmie;la meflochina puo' essere somministrata solo dopo un intervallo di al meno 12 ore dall'ultima dose di chinina. Particolare cautela e' richiesta nei soggetti con insufficienza epatica o renale per la conseguentealterata cinetica del farmaco.

Interazioni

>>Associazioni controindicate (evitare l'uso concomitante). Antiaritmici - Amiodarone: aumento del rischio di aritmie ventricolari; a causa della lunga emivita dell'amiodarone il rischio persiste per diverse settimane (o anche mesi) dopo l'interruzione del trattamento. Antistaminici - Astemizolo e terfenadina: aumento del rischio di aritmie ventricolari. Antipsicotici - Tioridazina, pimozide e droperidolo: aumento del rischio di aritmie ventricolari. Antimalarici - Alofantrina: aumentodel rischio di aritmie. Cisapride: aumento del rischio di aritmie ven tricolari. Levacetilmetadolo: aumento del rischio di aritmie ventricolari. >>Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio. Acidificanti delle urine: aumento della clearance renale, riduzione dell'emivita e della concentrazione plasmatica di chinina. Alcalinizzanti delle urine (e.g. acetazolamide, bicarbonato di sodio): riduzione della clearance di chinina, aumento dell'emivita edella concentrazione plasmatica di chinina. Antimalarici - Meflochina : aumento del rischio di convulsioni e di aritmie; questo non impedisce l'uso di chinina per via endovenosa nei casi gravi. Antiulcera peptica - Cimetidina: inibisce il metabolismo e aumenta la concentrazione plasmatica della chinina. Antiaritmici: aumento della concentrazione plasmatica di flecainide. Anticoagulanti: inibizione dei fattori di coagulazione dipendenti dalla vitamina K e conseguente aumento dell'attivita' di warfarin e altri antagonisti della vitamina K. Glicosidi cardiaci: aumento della concentrazione plasmatica di digossina. Miorilassanti (e.g. pancuronio, succinilcolina, tubocurarina): aumento dell'azionemiorilassante e del conseguente rischio di deficit della muscolatura respiratoria. La chinina puo' imbrunire il colore dell'urina e interferire con i seguenti test di laboratorio: dosaggio della chinidina plasmatica (falso aumento); VES (falsa riduzione); determinazione urinariadi: 17-idrossicorticosteroidi, 17- chetosteroidi e catecolamine (fals o aumento).

Effetti indesiderati

Disordini del sangue e del sistema linfatico: trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, emolisi, coagulopatia, coagulazione intravascolare disseminata, ipoprotrombinemia, metaemoglobinemia; raramente: agranulocitosi. Disordini del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia, porfiria. Disordini del sistema nervoso: cefalea, confusione, agitazione,inquietudine, convulsioni, vertigini. Disordini oculari: offuscamento della vista, scoto'mi, fotofobia, diplopia, riduzione del campo visiv o, cecita' notturna, cecita' temporanea, alterata percezione dei colori, midriasi; raramente: cecita'. Disordini uditivi e vestibolari: tinnito, ipoacusia, sordita' (generalmente reversibile), vertigini. Disordini cardiaci: angina, tachicardia ventricolare (torsioni di punta), fibrillazione atriale, alterazioni della conduzione atrioventricolare. Disordini vascolari: ipotensione grave (conseguente ad infusione rapida), vasculiti. Disordini respiratori, toracici e mediastinici: dispnea,asma, depressione respiratoria. Disordini gastrointestinali: nausea, vomito, dolori addominali. Disordini epatobiliari. Molto raramente: epatotossicita' (epatite colostatica) ed epatiti granulomatose. Disordini cutanei e sottocutanei: eritemi, eruzioni, prurito, sudorazione profusa, angioedema (specialmente al volto), porpora trombotica trombocitopenia; molto raramente: necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell). Disordini renali ed urinari: nefrite interstiziale, sidrome uremico emolitica, emoglobinuria. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Reazioni di ipersensibilita': la reazione piu' frequentemente osservata e' un arrossamento cutaneo accompagnato da intenso prurito generalizzato. Altre reazioni meno frequenti sono: eruzioni cutanee (orticarioidi, papulari, scarlattiniformi), angioedema (specialmente al volto), alterazioni ematologiche (incluse trombocitopenia e coagulazione intravascolare disseminata), insufficienza renale acutae asma; raramente: febbre emoglobinurica ("blackwater fever"); febbre . Alterazioni del sito di somministrazione: la chinina e' una sostanzamolto irritante, dopo l'infusione endovenosa possono verificarsi trom boflebiti. >>Lesioni e avvelenamento. Cinconismo: la somministrazione di chinina puo' causare tossicita' dose-dipendente caratterizzata da un tipico corteo sintomatologico "cinconismo". Nelle forme lievi e' presente: tinnito, cefalea, nausea, disturbi visivi, vertigini, dispnea, febbre. Proseguendo il trattamento o dopo dosi singole elevate compaiono: manifestazioni gastrointestinali (vomito, dolore addominale, diarrea), cardiovascolari (arresto sinusale, ritmo giunzionale, blocco atrioventricolare, tachicardia e fibrillazione ventricolari), cutanee (cute calda e arrossata, eruzioni cutanee), depressione respiratoria, confusione mentale, convulsioni e peggioramento dei disturbi della vista (compresa la cecita' temporanea).

Gravidanza e allattamento

La chinina puo' causare effetti dannosi sulla gravidanza (particolare suscettibilita' alla ipoglicemia iperinsulinemica e alla febbre emoglobinurica) e sul feto (in particolare, ipoplasia del nervo acustico e conseguente sordita'). Tuttavia, occorre tenere conto della pericolosita' della malaria in gravidanza (specialmente nell'ultimo trimestre). La chinina deve essere soministrata nei casi di assoluta necessita' quando i benefici attesi superino i possibili rischi. La chinina e' escreta nel latte materno in concentrazioni inferiori a quelle plasmatiche,nei lattanti con carenza di glucoso-6-fosfato deidrogenasi puo' causa re emolisi grave.