Clever - 20cpr Riv 20mg

Dettagli:
Nome:Clever - 20cpr Riv 20mg
Codice Ministeriale:029353024
Principio attivo:Ebastina
Codice ATC:R06AX22
Fascia:C
Prezzo:20.27
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Almirall Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CLEVER 20 MG

Formulazioni

Clever - 20cpr Riv 20mg
Clever - 10cpr Riv 20mg

Categoria farmacoterapeutica

Antistaminici per uso sistemico.

Principi attivi

Ebastina.

Eccipienti

Nucleo: lattosio, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, titanio biossido.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di riniti allergiche (stagionali o perenni) associate o meno a congiuntiviti allergiche.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza epatica grave; bambini di eta' inferiore a 12 anni; generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

A dosi di 20 mg 1 volta al giorno ebastina e' efficace nell'alleviare i sintomi delle riniti allergiche gravi. Nei pazienti con sintomi menogravi e' raccomandata una dose unica di 10 mg 1 volta al giorno. Nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato si consiglia di non superare il dosaggio giornaliero di 10 mg. L'utilizzo del farmaco in compresse e' riservato agli adulti ed ai bambini di eta' superiore ai 12 anni. Ebastina puo' essere assunta durante o lontano dai pasti.

Conservazione

Conservare ad una temperatura non superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Usare cautela nell'utilizzo di ebastina nei pazienti in cui sia noto un rischio cardiaco, come quelli con sindrome dell'intervallo QT prolungato, ipopotassiemia, in trattamento con farmaci che inducono un incremento dell'intervallo QT o che inibiscono il sistema enzimatico CYP3A4, come gli antimicotici azolici e gli antibiotici macrolidi. Ebastina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con insufficienza renale o con insufficienza epatica di grado lieve o moderato. Questo medicinale contiene lattosio.

Interazioni

Sono state valutate le interazioni dell'ebastina in associazione con ketoconazolo o eritromicina (entrambi noti per l'effetto di prolungamento dell'intervallo QTc). Con queste associazioni, sono state osservatedelle interazioni risultanti in un aumento dei livelli plasmatici di ebastina ma in un prolungamento di soli 10 msec circa dell'intervallo QTc maggiore di quello che si riscontra con ketoconazolo o eritromicina da soli. Non sono state riportate interazioni di ebastina con teofillina, warfarina, cimetidina, diazepam o alcool. Quando si somministra ebastina con il cibo, si osserva un aumento dei livelli plasmatici e dell'AUC del principale metabolita acido attivo dell'ebastina da 1,5 a 2 volte. Questo aumento non altera il valore di Tmax . L'assunzione diebastina con il cibo non interferisce con il suo effetto clinico.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportate le reazioni avverse segnalate durante l'uso di ebastina raggruppate secondo la classificazione sistemica e d'organo (SOC) e per frequenza. Sono considerate molto rare (<1/10000). Disturbi cardiaci: palpitazioni, tachicardia; disturbi gastrointestinali: bocca secca, dispepsia, dolore addominale, nausea, vomito; disturbi generali: astenia, edema; disturbi epatobiliari: anormalita' nei test di funzionalita' epatica; disturbi del sistema nervoso centrale: sonnolenza, mal di testa, vertigini, disestesia; disturbi psichiatrici: insonnia, nervosismo; disturbi dell'apparato riproduttivo e del seno: disturbi mestruali; disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo: rash, orticaria, dermatite.

Gravidanza e allattamento

La sicurezza di ebastina in gravidanza non e' stata studiata nella donna. Studi sul ratto e sul coniglio non hanno mostrato effetti dannosi diretti o indiretti sullo sviluppo embrio-fetale, ne' sul corso della gestazione o sullo sviluppo peri e post-natale. Nell'animale non sono stati evidenziati effetti teratogeni. Tuttavia, non ci sono studi controllati sulla donna gravida e gli studi sulla riproduzione non sono sempre predittivi della risposta nell'uomo. Per questo motivo, ebastina deve essere somministrata alle donne in gravidanza solo in caso di assoluta necessita' e sotto il controllo del medico. L'uso di ebastina e'sconsigliato durante l'allattamento, poiche' non e' noto se nella don na ebastina viene escreta nel latte.