Colistimetato Xe - 10fl1000000ui

Dettagli:
Nome:Colistimetato Xe - 10fl1000000ui
Codice Ministeriale:042399016
Principio attivo:Colistimetato Sodico
Codice ATC:J01XB01
Fascia:CN
Prezzo:120
Produttore:Xellia Pharmaceuticals Aps
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere per concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

COLISTIME4TATO XELLIA

Formulazioni

Colistimetato Xe - 10fl1000000ui

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici per uso sistemico, altri antibatterici, polimixine.

Principi attivi

Ogni flaconcino contiene 1 milione di unita' internazionali (UI) che sono equivalenti a circa 80 mg di colistimetato sodico.

Eccipienti

Non presenti.

Indicazioni

Adulti e bambini, neonati inclusi, per il trattamento di infezioni gravi dovute a determinati patogeni Gram-negativi in pazienti per i qualile opzioni terapeutiche sono limitate. Prestare attenzione alle linee guida ufficiali per l'uso corretto degli agenti antibatterici.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad altre polimixine o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

La dose da somministrare e la durata del trattamento devono essere stabilite tenendo conto della gravita' dell'infezione e della risposta clinica. Devono essere rispettate le linee guida terapeutiche. La dose e' espressa in unita' internazionali (UI) di colistimetato di sodio (CMS). Le seguenti raccomandazioni posologiche si basano su dati limitatidi farmacocinetica di popolazione in pazienti in condizioni critiche. Adulti e adolescenti. Dose di mantenimento: 9 MUI/die suddivisi in 2- 3 dosi Nei pazienti in condizioni critiche deve essere somministrata una dose di carico di 9 MUI. L'intervallo piu' idoneo fino alla prima dose di mantenimento non e' stato stabilito. I modelli suggeriscono che, in alcuni casi, nei pazienti con buona funzione renale possono essere necessarie dosi di carico e di mantenimento fino a 12 MUI. Tuttavia,l'esperienza clinica con tali dosi e' estremamente limitata e la sicu rezza non e' stata stabilita. La dose di carico e' valida per pazienticon funzione renale normale o ridotta, compresi i soggetti sottoposti a terapia sostitutiva renale. Compromissione renale: la dose deve ess ere modificata in presenza di compromissione renale, ma i dati farmacocinetici disponibili per pazienti con funzione renale ridotta sono molto limitati. Le seguenti modifiche alla dose sono riportate a scopo orientativo. Una riduzione della dose e' consigliata nei pazienti con clearance della creatinina <50 ml/min: si consigliano due somministrazioni giornaliere. Clcr <50-30 ml/min, dose giornaliera 5,5-7,5 MUI; clcr<30-10 ml/min: 4,5-5,5 MUI; clcr <10 ml/min: 3,5 MUI. Emodialisi ed e mo(dia)filtrazione continua: la colistina appare dializzabile tramite metodi convenzionali di emodialisi ed emo(dia)filtrazione veno-venosa continua (CVVHF, CVVHDF). Sono disponibili dati estremamente limitati dagli studi di farmacocinetica di popolazione su numeri molto piccoli di pazienti sottoposti a terapia sostitutiva renale. Non e' possibile formulare raccomandazioni posologiche definitive. I seguenti regimi terapeutici possono essere presi in considerazione. Emodialisi. Giorni senza emodialisi: 2,25 MUI/die (2,2-2,3 MUI/die). Giorni di emodialisi:3 MUI/die nei giorni di emodialisi, da somministrare dopo la seduta e modialitica. Si consigliano due somministrazioni giornaliere. CVVHF/ CVVHDF: come nei pazienti con funzione renale normale. Si consigliano tre somministrazioni giornaliere. Compromissione epatica: non sono disponibili dati nei pazienti con compromissione epatica. Si raccomanda cautela quando si somministra colistimetato di sodio a questi pazienti. Anziani: non si ritengono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti anziani con funzione renale normale. Popolazione pediatrica: i dati a sostegno del regime posologico nei pazienti pediatrici sono molto limitati. Per la determinazione della dose deve essere tenuta in considerazione la maturita' renale. La dose deve essere stabilita in base al peso della massa magra corporea. Bambini <=40 kg 75.000-150.000 UI/kg/die suddivise in 3 dosi. Per i bambini con peso corporeo superiore a40 kg devono essere tenute in considerazione le raccomandazioni posol ogiche valide per gli adulti. E' stato segnalato l'uso di dosi >150.000 UI/kg/die in bambini con fibrosi cistica. Non sono disponibili dati sull'uso o sull'entita' di dosi di carico in bambini in condizioni critiche. Non sono state formulate raccomandazioni posologiche in bambinicon funzione renale ridotta. Somministrazione intratecale e intravent ricolare. Sulla base di dati limitati si consiglia la seguente dose per gli adulti: via intraventricolare 125.000 UI/die Le dosi somministrate per vie intratecale non devono superare quelle consigliate per l'uso intraventricolare. Non puo' essere formulata alcuna raccomandazione posologica specifica per la via di somministrazione intratecale e intraventricolare nei bambini. Modo di somministrazione: somministrare pervia endovenosa tramite infusione lenta della durata di 30-60 minuti. In soluzione acquosa, il colistimetato di sodio e' idrolizzato al principio attivo colistina. Per la preparazione della dose, in particolarequando composta dal contenuto di piu' flaconcini, la dose necessaria deve essere ricostituita in condizioni di assoluta asepsi. Nell'UE, ladose di colistimetato di sodio (CMS) deve essere prescritta e sommini strata esclusivamente in unita' internazionali (UI). L'etichetta riporta il numero di UI per flaconcino. In passato si sono verificati confusione ed errori di somministrazione a causa dell'uso di diverse unita'di misura della dose in termini di potenza. Negli USA e in altre part i del mondo, la dose e' espressa in milligrammi di attivita' base della colistina (milligrams of colistin base activity, mg CBA).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Quando possibile, si consideri la somministrazione congiunta di colistimetato di sodio per via endovenosa con un altro agente antibatterico,tenendo in considerazione la sensibilita' rimanente del patogeno o de i patogeni in trattamento. Poiche' e' stato segnalato lo sviluppo di resistenza alla colistina somministrata per via endovenosa, in particolare quando utilizzata in monoterapia, la somministrazione congiunta con altri antibatterici deve essere considerata anche per prevenire lo sviluppo di resistenza. Sono disponibili solo dati clinici limitati sull'efficacia e la sicurezza del colistimetato di sodio somministrato per via endovenosa. Anche le dosi raccomandate in tutte le sottopopolazioni si basano su dati limitati. In particolare, sono disponibili dati di sicurezza limitati per l'uso di dosi elevate (>6 MUI/die), per l'uso di una dose di carico e per popolazioni particolari (pazienti con compromissione renale e popolazione pediatrica). Il colistimetato di sodio deve essere utilizzato esclusivamente quando altri antibiotici prescritti piu' comunemente sono inefficaci o non idonei. Il monitoraggio della funzione renale deve essere effettuato in tutti i pazienti all'inizio del trattamento e a intervalli regolari durante il trattamento. La dose di colistimetato di sodio deve essere modificata in base alla clearance della creatinina. I pazienti ipovolemici e quelli che ricevono altri farmaci potenzialmente nefrotossici presentano un rischio aumentato di nefrotossicita' dovuta alla colistina. In alcuni studi, la nefrotossicita' e' stata associata alla dose cumulativa e alla durata del trattamento. Il beneficio di un trattamento prolungato deve essere valutato in rapporto al potenziale aumento del rischio di tossicita' renale. Si raccomanda cautela qualora si somministri colistimetato di sodio a lattanti di eta' inferiore a 1 anno, perche' in questa fascia d'eta' la funzione renale non ha raggiunto la piena maturita'. Inoltre,non e' noto l'effetto di una funzione renale e metabolica immatura su lla conversione del colistimetato di sodio a colistina. In caso di reazione allergica, il trattamento con colistimetato di sodio deve essereinterrotto e devono essere adottate le misure opportune. E' stato oss ervato che concentrazioni sieriche elevate di colistimetato di sodio, che possono essere dovute a sovradosaggio o a mancata riduzione della posologia in pazienti con compromissione renale, inducono effetti neurotossici come parestesia faciale, debolezza muscolare, vertigine, difficolta' di articolazione della parola, instabilita' vasomotoria, disturbi della vista, confusione, psicosi e apnea. I pazienti devono esseremonitorati in merito alla eventuale comparsa di parestesie periorali e di parestesie alle estremita' che sono segni di sovradosaggio. Il colistimetato di sodio riduce notoriamente il rilascio presinaptico dell'acetilcolina nella giunzione neuromuscolare e deve essere utilizzato con la massima cautela e solo se chiaramente necessario nei pazienti con miastenia grave. Dopo somministrazione intramuscolare di colistimetato di sodio sono stati segnalati casi di arresto respiratorio. Una compromissione della funzione renale aumenta la probabilita' di apnea e blocco neuromuscolare dopo somministrazione di colistimetato di sodio.Il colistimetato di sodio deve essere utilizzato con estrema cautela nei pazienti affetti da porfiria. Colite associata agli antibiotici e colite pseudomembranosa sono state riportate con quasi tutti gli antibatterici e possono manifestarsi anche con il colistimetato di sodio. La loro gravita' puo' variare da lieve a potenzialmente fatale. E' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea durante o dopo l'uso del colistimetato di sodio. Deve essere valutata l'opportunita' di interrompere la terapia e avviare un trattamento specifico per Clostridium difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Il colistimetato disodio somministrato per via endovenosa non attraversa la barriera ema toencefalica in misura clinicamente rilevante. La somministrazione intratecale o intraventricolare del colistimetato di sodio nel trattamento della meningite non e' stata valutata sistematicamente in studi clinici ed e' corroborata solo da segnalazioni di singoli casi clinici. I dati a sostegno della posologia sono molto limitati. L'effetto avversoosservato piu' comunemente dopo somministrazione di CMS e' stata la m eningite asettica.

Interazioni

In caso di uso congiunto di colistimetato di sodio per via endovenosa con altri medicinali potenzialmente nefrotossici o neurotossici deve essere prestata la massima cautela. Prestare cautela in caso di uso congiunto con altre forme farmaceutiche di colistimetato di sodio, perche' l'esperienza in merito e' scarsa ed esiste il rischio di tossicita' cumulativa. Non sono stati effettuati studi d'interazione in vivo. Il meccanismo di conversione del colistimetato di sodio al principio attivo colistina non e' caratterizzato. Anche il meccanismo di clearance della colistina, compresi i processi a livello renale, non e' noto. Ne'il colistimetato di sodio ne' la colistina hanno indotto l'attivita' di uno qualsiasi degli enzimi P450 (CYP) analizzati (CYP1A2, 2B6, 2C8,2C9, 2C19 e 3A4/5) in studi in vitro su epatociti umani. Le potenzial i interazioni farmacologiche devono essere tenute a mente quando si somministra il farmaco congiuntamente con medicinali che notoriamente inibiscono o inducono gli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci o che costituiscono substrati dei meccanismi di trasporto renale. A causa degli effetti della colistina sul rilascio di acetilcolina, i miorilassanti non depolarizzanti devono essere utilizzati con cautela nei pazienti che ricevono colistimetato di sodio, perche' i loro effettipossono essere prolungati. Il trattamento congiunto con colistimetato di sodio e macrolidi come azitromicina e claritromicina o fluorochino loni come norfloxacina e ciprofloxacina deve essere effettuato con cautela nei pazienti con miastenia grave.

Effetti indesiderati

La reazione avversa riferita piu' comunemente e' la compromissione della funzionalita' renale, piu' raramente l'insufficienza renale, in genere successivamente all'uso di dosi superiori a quelle raccomandate inpazienti con funzionalita' renale normale o alla mancata riduzione de lla dose in pazienti con compromissione della funzionalita' renale oppure quando il farmaco e' usato in concomitanza con altri antibiotici nefrotossici. L'effetto e' solitamente reversibile con l'interruzione della terapia, ma raramente puo' essere necessario un intervento terapeutico (terapia di sostituzione renale). E' stato segnalato che concentrazioni sieriche elevate di colistimetato sodico, che possono essere associate a sovradosaggio o alla mancanza di riduzione della dose in pazienti con compromissione della funzionalita' renale, inducono effettineurotossici quali parestesia facciale, debolezza muscolare , vertigi ni, linguaggio indistinto, instabilita' vasomotoria, disturbi visivi, confusione, psicosi e apnea. L'uso concomitante con miorilassanti non depolarizzanti o antibiotici con effetti neurotossici simili puo' altresi' causare neurotossicita'. La riduzione della dose di colistimetatosodico puo' alleviare i sintomi. E' nota la comparsa di reazioni di i persensibilita' quali eruzione cutanea o angioedema. Nel caso in cui si manifestino queste reazioni, interrompere il trattamento con colistimetato sodico. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), rara (>=1/10.000,<1/1.000), molto rara (<1/10.000) e non nota. Disturbi del sistema im munitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita' quali eruzione cutanea o angioedema. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: neurotossicita' quale parestesia facciale, della bocca e peri-orale, cefalea edebolezza muscolare; non nota: capogiro, atassia. Patologie della cut e e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: prurito. Patologie renali e urinarie. Molto comune: compromissione della funzionalita' renale dimostrata dall'aumento della creatinina ematica e/o dell'urea e/o dellariduzione della clearance della creatinina renale; rara: insufficienz a renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: reazione in sede di iniezione.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati relativi agli effetti del colistimetato sodico sulla fertilita' umana. Gli studi sugli animali non mostrano effetti sulla fertilita'. Non e' stata stabilita la sicurezza nella gravidanza umana. Gli studi sugli animali non sono sufficienti per quanto riguarda gli effetti sulla riproduzione e sullo sviluppo. E' stato evidenziato che il colistimetato sodico attraversa la placenta e conseguentemente esiste il potenziale di tossicita' fetale in caso di somministrazione durante la gravidanza. Pertanto, il medicinale deve essere somministrato in gravidanza solo se i benefici superano i rischi potenziali.Il colistimetato sodico viene escreto nel latte materno, pertanto l'a llattamento al seno non e' raccomandato durante la terapia.