Combigan - Coll 5ml 2mg+5mg/Ml

Dettagli:
Nome:Combigan - Coll 5ml 2mg+5mg/Ml
Codice Ministeriale:037083019
Principio attivo:Timololo Maleato/Brimonidina Tartrato
Codice ATC:S01ED51
Fascia:A
Prezzo:17.1
Doping:Proibito solo in particolari sport
Produttore:Allergan Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Collirio soluzione
Contenitore:Flaconcino contagocce
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:21 mesi

Denominazione

COMBIGAN 2 MG/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE

Formulazioni

Combigan - Coll 5ml 2mg+5mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Oftamologici-preparati antiglaucoma e miotici-agenti beta-bloccanti-timololo, associazioni.

Principi attivi

Un ml di soluzione contiene: 2,0 mg di brimonidina tartrato, equivalente a 1,3 mg di brimonidina, 5,0 mg di timololo, come 6,8 mg di timololo maleato.

Eccipienti

Benzalconio cloruro, sodio fosfato monobasico monoidrato, sodio fosfato dibasico eptaidrato, acido cloridrico o sodio idrossido per correggere il pH, acqua depurata.

Indicazioni

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie da iperreattivita' delle vie aeree, inclusa asma bronchiale in atto o pregressa, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. Bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con unpacemaker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno. Impieg o nei neonati e nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni). Pazienti intrattamento con inibitori delle monoaminossidasi (MAO). Pazienti che assumono antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica.

Posologia

Per evitare la contaminazione dell'occhio o del collirio, la punta delcontagocce non deve venire a contatto con alcuna superficie. Dosaggio raccomandato negli adulti (inclusi pazienti anziani): una goccia nell 'occhio/negli occhi da trattare, due volte al giorno, circa ogni 12 ore. Qualora fosse necessario l'impiego di piu' di un prodotto oftalmicotopico, i farmaci devono essere somministrati ad un intervallo di alm eno 5 minuti l'uno dall'altro. Per ridurre il possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale al canto mediale o di chiudere le palpebre per due minuti. Cio' deve essere effettuato immediatamente dopo l'instillazione di ogni goccia di collirio. Cio' potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attivita' locale. Il collirio non e' stato studiato nei pazienti con insufficienza epatica o renale: procedere con cautela nel trattamento di questi pazienti. Il collirio e' controindicatonei neonati e nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni). La sicurezza e l'efficacia del collirio nei bambini e negli adolescenti (dai 2 ai 17 anni di eta') non sono state dimostrate e, quindi, l'uso in questi soggetti non e' raccomandato.

Conservazione

Tenere il flacone nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.

Avvertenze

Bambini di due anni e piu' di eta', specialmente quelli in eta' compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso <= 20Kg, devono essere trattati con cautela ed attentamente monitorati a causa dell'alta incidenza e della gravita' della sonnolenza. La sicurezza e l'efficacia del collirio nei bambini e negli adolescenti (dai 2 ai 17 anni di eta') non sono state dimostrate. Negli studi clinici, alcuni pazienti hanno riportato reazioni di allergia oculare (congiuntive allergica e blefarite allergica) dopo il trattamento. La blefarite allergica non e' stata comunemente riportata (< 1%). In caso di reazioni allergiche si deve interrompere l'uso del collirio. Sono state riportate reazioni ritardate di ipersensibilita' oculare a seguito di assunzione di soluzione oftalmica di brimonidina tartrato 0,2%, con alcune di queste segnalazioni associate ad un aumento della PIO. Il medicinale puo' essere assorbito a livello sistemico. Non e' stato osservato alcun incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta-adrenergica, il timololo, puo' verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse di quelle che si verificano con i beta-bloccanti sistemici. I pazienti con patologiecardiovascolari e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono ess ere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per i segni di peggioramento di queste patologie e di eventi avversi: i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Qualora fosse necessario interrompere il trattamento nei pazienti coronaropatici, lo si deve fare gradualmente per evitare i disturbi del ritmo, l'infarto del miocardio o la morte improvvisa. I pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici gravi devono essere trattati con cautela. Sono statesegnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici. Il collirio deve essere usato con cautela, in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile. I beta-bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo. Il collirio deve essere usato con cautela nei pazienti con acidosi metabolica e feocromocitoma non trattato. I beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela. L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti del beta-blocco sistemico possono essere potenziatiquando il timololo viene somministrato a pazienti gia' in trattamento con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L'uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non e' raccomandato. Durante il trattamento con beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura, possono essere piu' responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche. E' stato riportato il distacco della coroide con la somministrazione di terapie che riducono la produzione di umore acqueo dopo procedure di chirurgia filtrante. Le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta-agonisti, per esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo timololo. Il trattamento con timololo e' stato associato a pronunciata ipotensione nei pazienticon grave insufficienza renale in dialisi. Il benzalconio cloruro, pu o' causare irritazione oculare. Le lenti a contatto devono essere tolte prima dell'instillazione e possono essere nuovamente applicate dopo almeno 15 minuti. E' noto che il benzalconio cloruro puo' opacizzare le lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. Il collirio non e' stato studiato nei pazienti affetti da glaucoma ad angolo chiuso. Timololo puo' indurre ad un risultato positivo nei controlli anti-doping.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione con la combinazione fissa di brimonidina e timololo. Bisogna tenere presente la possibilita' di effetti additivi o di potenziamento quando somministrato in associazione a sostanze che deprimono il SNC. La co-somministrazione di soluzioni oftalmiche di beta-bloccanti e bloccanti orali dei canali del calcio, agenti bloccanti beta-adrenergici, antiaritmici, glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici o guanetidina puo' comportare effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata. Sono stati segnalati casi molto rari di ipotensione in seguito alla somministrazione di brimonidina: si consiglia cautela nell'impiego del farmaco insieme agli antipertensivi sistemici. Occasionalmente e' stata riportata midriasi risultante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina. I beta-bloccanti possono potenziare l'effetto ipoglicemizzante degli antidiabetici e mascherare segni e sintomi di ipoglicemia. Durante l'assunzione dei beta -bloccanti puo' essere potenziata la reazione ipertensiva causata dalla sospensione improvvisa della clonidina. Durante il trattamento contemporaneo con inibitori di CYP2D6 e timololo, e' stato segnalato il potenziamento del blocco sistemico dei recettori beta. L'uso di un beta-bloccante in concomitanza con farmaci anestetici puo' attenuare la tachicardia compensativa ed aumentare il rischio di ipotensione; pertanto, l'anestesista deve essere informato se il paziente e' in trattamento con il farmaco. Si raccomanda cautela in caso ditrattamento conil farmaco insieme a mezzi di contrasto a base di iodi o o con lidocaina somministrata per via endovenosa. La cimetidina, l'idralazina e l'alcool possono aumentare le concentrazioni plasmatiche del timololo. Non sono disponibili dati sul livello di catecolamine in circolazione dopo somministrazione del farmaco. Si raccomanda tuttaviacautela nei pazienti che assumono farmaci che possono alterare il met abolismo e la captazione delle amine circolanti. Si raccomanda inoltredi fare attenzione in caso di inizio di un trattamento concomitante c on farmaci sistemici che possono interagire con gli agonisti alfa-adrenergici o interferire con la loro attivita'. Anche se non sono stati condotti studi specifici sulle interazioni farmacologiche, va tenuto conto della possibilita' teorica di un effetto additivo di riduzione della PIO con prostamidi, prostaglandine, inibitori dell'anidrasi carbonica e pilocarpina. La somministrazione di brimonidina e' controindicatain pazienti gia' in terapia con inibitori delle monoamino ossidasi (M AO) e in pazienti in terapia con antidepressivi che hanno un effetto sulla trasmissione noradrenergica. I pazienti che sono stati in terapiacon gli inibitori delle MAO debbono aspettare 14 giorni dopo l'interr uzione prima di cominciare il trattamento con il collirio.

Effetti indesiderati

Patologie dell'occhio. Molto comune (> 1/10): iperemia congiuntivale, bruciore; comune (> 1/100, < 1/10): sensazione di puntura nell'occhio,congiuntivite allergica, erosione corneale, cheratite puntata superfi ciale, prurito oculare, follicolosi congiuntivale, disturbi della vista, blefarite, epifora, secchezza oculare, secrezione oculare, dolore all'occhio, irritazione oculare, sensazione di corpo estraneo; non comune (> 1/1000, < 1/100): riduzione dell'acuita' visiva, edema congiuntivale, congiuntivite follicolare, blefarite allergica, congiuntivite, mosche volanti, astenopia, fotofobia, ipertrofia papillare, dolore palpebrale, pallore congiuntivale, edema corneale, infiltrati corneali, distacco del vitreo. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, cefalea; non comune: vertigini, sincope. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiacacongestizia, palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite , secchezza nasale. Patologie gastrointestinali. Comune: secchezza delle fauci; non comune: alterazione del gusto, nausea, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: edema palpebrale, prurito palpebrale, eritema palpebrale; non comune: dermatite allergica da contatto. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia. >>Reazioni avverse post- marketing. Patologie dell'occhio. Non nota: visione offuscata. Patologie cardiache. Non nota: aritmia, bradicardia, tachicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipotensione. Patologie della cute. Non nota: eritema facciale.>>Eventi avversi osservati con Brimonidina. Patologie dell'occhio: ir ite, iridociclite (uveite anteriore), miosi. Disturbi psichiatrici: insonnia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: sintomi a carico delle alte vie respiratorie, dispnea. Patologie gastrointestinali: sintomi gastrointestinali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: reazioni allergiche di tipo sistemico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee incluso eritema, edema facciale, prurito, rash e vasodilatazione. Nei casi in cui la brimonidina sia stata utilizzata nell'ambito del trattamento medico del glaucoma congenito, sono stati riportati, nei neonati e nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni) sintomi di sovradosaggio da brimonidina, come perdita dello stato di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi, pallore,depressione respiratoria ed apnea. In bambini di due anni e piu' di e ta', specialmente quelli in eta' compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso < 20 Kg e' stata riportata un'alta incidenza e gravita' della sonnolenza. >>Timololo. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche inclusi angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici: insonnia, incubi notturni, perdita di memoria. Patologie del sistema nervoso: accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, peggioramento dei segni e dei sintomi della miastenia grave, parestesia. Patologie dell'occhio: cheratite, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante, ridotta sensibilita' corneale, erosione corneale, ptosi, diplopia. Patologie cardiache: dolore toracico, edema, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca. Patologie vascolari: fenomeno di Raynaud, sensazione di freddo alle estremita'. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali: dispepsia, dolore addominale, vomito. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo: alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerba zione della psoriasi, rash cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale, riduzione della libido. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati adeguati sull'uso dell'associazione fissa di brimonidina/timololo in donne in gravidanza. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Brimonidina tartrato: non ci sono dati adeguati sull'uso della brimonidina tartrato nelle donne in gravidanza. Non e' noto il potenziale rischio nell'uomo. Timololo: gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, nel neonato sono stati osservati segni e sintomi del blocco dei recettori beta quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. In caso di somministrazione del collirio in gravidanza fino al momento del parto, il neonato deve essere monitoratoaccuratamente durante i primi giorni di vita. Non e' noto se la brimo nidina sia escreta nel latte umano. I beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio,e' improbabile che nel latte materno siano presenti quantita' suffici enti a produrre sintomi clinici del beta-blocco nel neonato. Il collirio non deve quindi essere usato dalle donne che allattano al seno.