Diretif - 25f 2ml 10mg/Ml

Dettagli:
Nome:Diretif - 25f 2ml 10mg/Ml
Codice Ministeriale:039004015
Principio attivo:Furosemide
Codice ATC:C03CA01
Fascia:H
Prezzo:7.6
Doping:Proibito in e fuori gara
Produttore:Claris Lifesciences Uk Ltd
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:60 mesi

Denominazione

DIRETIF 10 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE

Formulazioni

Diretif - 25f 2ml 10mg/Ml
Diretif - 25f 5ml 10mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Diuretici ad azione diuretica maggiore.

Principi attivi

Ogni ml di soluzione contiene 10 mg di furosemide. Ogni 2 ml di soluzione sterile iniettabile contengono 20 mg di furosemide. Ogni 5 ml di soluzione sterile iniettabile contengono 50 mg di furosemide.

Eccipienti

Sodio idrossido, sodio cloruro, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Quando e' richiesta una diuresi immediata. Da utilizzare nelle emergenze o quando e' preclusa la terapia per via orale. Le indicazioni includono edema causato da malattie cardiache o epatiche; edema causato da nefropatia (in caso di sindrome nefrosica, e' essenziale il trattamento della malattia di base); edema polmonare (ad es. in caso di insufficienza cardiaca acuta).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla furosemide o a uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con anuria o insufficienza renale con anuria che non rispondono alla furosemide. Insufficienza renale a seguito di avvelenamento da agenti nefrotossici o epatotossici. Insufficienza renale associata a coma epatico. Pazienti con grave ipokaliemia oppure grave iponatriemia.Pazienti con ipovolemia (con o senza ipotensione) oppure disidratazio ne. Pazienti in stato precomatoso o comatoso associato a encefalopatiaepatica. Pazienti con ipersensibilita' ai sulfamidici (per es. sulfan iluree oppure antibiotici del gruppo dei sulfamidici) possono manifestare sensibilita' crociata alla furosemide. Allattamento.

Posologia

Via di somministrazione: endovenosa o intramuscolare >>Informazioni generali. La somministrazione parenterale di furosemide e' indicata nei casi in cui la somministrazione orale non e' possibile o efficace (ad esempio nei casi di ridotto assorbimento intestinale) oppure quando e'richiesto un effetto rapido. Per raggiungere il massimo dell'efficaci a e sopprimere la contro-regolazione, e' generalmente preferibile un'infusione continua di furosemide rispetto a iniezioni in bolo ripetute.Laddove l'infusione continua di furosemide non e' possibile per il tr attamento di follow-up dopo una o piu' dosi in bolo, e' preferibile unregime di follow-up somministrato ad intervalli brevi (di circa 4 ore ) rispetto ad un regime con dosi in bolo piu' elevate a intervalli piu' lunghi. La furosemide endovenosa deve essere iniettata o infusa lentamente; non deve essere superata una velocita' di 4 mg al minuto e nondeve mai essere somministrata con altri medicinali nella stessa sirin ga. Generalmente, la furosemide deve essere somministrata per via endovenosa. La somministrazione intramuscolare deve essere limitata a casieccezionali laddove non e' possibile ne' la somministrazione orale ne ' quella endovenosa. Si deve notare che l'iniezione intramuscolare none' adatta per il trattamento di condizioni acute quali l'edema polmon are. In assenza di condizioni che richiedano una dose ridotta la dose iniziale raccomandata negli adulti e negli adolescenti al di sopra di 15 anni e' di 20-40 mg di furosemide (1 o 2 fiale) per via endovenosa (o intramuscolare in casi eccezionali); la dose massima puo' variare aseconda della risposta individuale. Dosi maggiori, se necessarie, dev ono essere somministrate con incrementi graduali di 20 mg e non devonoessere somministrate a intervalli minori di due ore. Negli adulti, la dose massima raccomandata per la somministrazione di furosemide e' 15 00 mg. La perdita di peso indotta da aumentata diuresi non deve superare 1 kg/die. >>Bambini e adolescenti (fino a 18 anni di eta'). La somministrazione endovenosa di furosemide nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 15 anni e' raccomandata solo in casi eccezionali. La dose verra' adattata al peso corporeo e la dose raccomandata varia da 0,5 a 1 mg/kg di peso corporeo al giorno fino a una dose totale giornaliera massima di 20 mg. >>Compromissione renale. Nei pazienti con grave compromissione della funzione renale (creatinina sierica >5 mg/dl) si raccomanda di non superare una velocita' di infusione di 2,5 mg di furosemide al minuto. >>Pazienti anziani. La dose iniziale raccomandata e' 20 mg/die, che deve aumentare gradualmente fino al raggiungimento della risposta necessaria. >>Raccomandazioni speciali riguardo alla dose. Negli adulti, la dose si basa sulle seguenti condizioni. Edema associato a disfunzione cardiaca acuta cronica e congestizia: la dose iniziale raccomandata e' tra 20 e 40 mg al giorno. Questa dose puo' essere adattata alla risposta del paziente, secondo le necessita'. La dose deve essere suddivisa in due o tre somministrazioni al giorno per l'insufficienza cardiaca cronica e somministrata in bolo per l'insufficienzacardiaca congestizia acuta. Edema associato a nefropatia: la dose ini ziale raccomandata e' tra 20 e 40 mg al giorno. Questa dose puo' essere adattata come dose singola o come piu' dosi durante il giorno. Se questa dose non porta a un aumento ottimale dell'escrezione di liquidi, la furosemide deve essere somministrato per infusione endovenosa, con una velocita' iniziale di 50-100 mg all'ora. Prima di iniziare la somministrazione di furosemide, devono essere corretti l'ipovolemia, l'ipotensione e gli squilibri acido-base ed elettrolitico. Nei pazienti dializzati, la dose di mantenimento abituale varia da 250 mg a 1500 mg algiorno. Nei pazienti con sindrome nefrosica la dose deve essere deter minata con cautela. A causa del rischio di una maggiore incidenza di eventi avversi. Edema associato a malattia epatica: quando il trattamento endovenoso e' assolutamente necessario, la dose iniziale deve variare da 20 mg a 40 mg. Questa dose puo' essere adattata alla risposta senecessario. La dose totale giornaliera puo' essere somministrata in d ose singola o in piu' di una dose. La furosemide puo' essere usato in associazione con gli antagonisti dell'aldosterone nei casi in cui questi agenti in monoterapia non siano sufficienti. Per evitare complicazioni quali intolleranza ortostatica, o squilibri acido-base ed elettrolitici, oppure encefalopatia epatica, la dose deve essere attentamente aggiustata per ottenere una perdita di liquidi graduale. Negli adulti la dose puo' produrre una perdita di peso giornaliera di circa 0,5 kg.Edema polmonare (nell'insufficienza cardiaca acuta): la dose iniziale da somministrare e' 40 mg di furosemide per via endovenosa. Se richie sto dalle condizioni del paziente, un'altra iniezione da 20 a 40 mg difurosemide puo' essere somministrata dopo 30-60 minuti. La furosemide deve essere utilizzato in aggiunta alle altre misure terapeutiche.

Conservazione

Tenere le fiale nel cartone esterno per proteggere dalla luce.

Avvertenze

>>Casi in cui e' richiesto un attento monitoraggio. Pazienti con parziale ostruzione del flusso dell'urina (ad es. ipertrofia prostatica, idronefrosi, ureterostenosi); deve essere assicurata l'emissione di urina. Pazienti con ipotensione o accentuato aumento del rischio di crollodella pressione sanguigna (pazienti con stenosi dell'arteria coronari ca oppure stenosi dell'arteria cerebrale). Pazienti con diabete mellito manifesto o latente oppure variazioni della glicemia (e' necessario un regolare monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue). Pazienticon gotta e iperuricemia (e' necessario un regolare monitoraggio dei livelli sierici di acido urico). Pazienti con malattia epatica o sindrome epatorenale (compromissione epatica associata a malattia epatica grave). Ipoproteinemia (associate a sindrome nefrotica, l'effetto di furosemide puo' essere ridotto e la sua ototossicita' aumentata). Somministrazione concomitante con sali di litio (e' necessario monitorare i livelli di litio). Porfiria acuta (l'uso di diuretici e' considerato pericoloso nella porfiria acuta ed occorre cautela). Una diuresi troppoforte puo' causare ipotensione ortostatica o episodi ipotensivi acuti . Laddove indicato, devono essere prese misure per correggere l'ipotensione o l'ipovolemia prima di iniziare la terapia. >>Casi in cui e' necessario un cauto adattamento della dose. Variazioni elettrolitiche (ad es. ipokaliemia, iponatriemia). Variazioni dei liquidi, disidratazione, riduzione del volume del sangue con collasso circolatorio e possibilita' di trombosi ed embolia, in particolare negli anziani, con l'usoeccessivo. Ototossicita' (se viene somministrato piu' velocemente di 4 mg/ml - altri composti ototossici somministrati in concomitanza possono aumentare questo rischio). Somministrazione di dosi elevate. Somministrazione durante la malattia renale grave e progressiva. Somministrazione con sorbitolo. La somministrazione concomitante di entrambe le sostanze puo' condurre a disidratazione elevata (il sorbitolo puo' causare ulteriore perdita di liquidi inducendo diarrea). Somministrazionein caso di lupus eritematoso. Farmaci che prolungano l'intervallo QT. >>Altre avvertenze e precauzioni speciali. I bambini nati prematuri ( possibile sviluppo di nefrocalcinosi/nefrolitiasi; la funzione renale deve essere monitorata e deve essere eseguita una ecografia renale). Nei bambini nati prematuri con sindrome da distress respiratorio, il trattamento con furosemide durante le prime settimane di vita puo' aumentare il rischio di persistenza del dotto arterioso di Botallo. Occorrecautela nei pazienti soggetti a carenza elettrolitica. Durante la ter apia con furosemide si raccomanda generalmente un regolare monitoraggio del sodio, del potassio e della creatinina sierica; in particolare e' richiesto un monitoraggio particolarmente attento nei pazienti ad alto rischio di sviluppare squilibri elettrolitici o in caso di significativa perdita addizionale di fluidi (ad es. dovuta a vomito o diarrea). Devono essere corrette ipovolemia e disidratazione, nonche' qualunque significativo disturbo elettrolitico o acido-base. Cio' puo' richiedere la temporanea interruzione della furosemide. Nei pazienti a rischio di nefropatia da radiocontrasto, la furosemide non e' raccomandata per l'uso nella diuresi come parte delle misure preventive contro la nefropatia indotta da radiocontrasto. Sono stati segnalate reazioni di fotosensibilita'. Se si verificano casi di fotosensibilita', si raccomanda di interrompere il trattamento. Se e' ritenuta necessaria una nuova somministrazione, si raccomanda di proteggere le aree esposte al sole o ai raggi UVA. Occorre richiamare l'attenzione degli atleti sul fatto che questo farmaco contiene un ingrediente attivo che puo' dare reazioni positive ai test antidoping. Questo medicinale contiene 0.6 mmoldi sodio per dose di 40 mg. Da tenere in considerazione da parte dei pazienti che seguono una dieta per tenere sotto controllo il sodio.

Interazioni

>>Associazioni sconsigliate. Litio: i livelli di escrezione di litio possono essere ridotti dalla furosemide, dando esito a un effetto cardiotossico aumentato e a tossicita' da litio. Pertanto l'associazione e'sconsigliata. Se quest'associazione e' ritenuta necessaria i livelli di litio devono essere attentamente monitorati e il dosaggio di litio deve essere aggiustato. Farmaci ototossici: il prodotto puo' intensificare l'ototossicita' di alcuni farmaci, ad esempio il cisplatino o gliantibiotici aminoglicosidi quali kanamicina, gentamicina e tobramicin a, in particolare nei pazienti con compromissione renale. Poiche' cio'puo' causare danno irreversibile, questi farmaci devono essere usati con la furosemide solo se vi sono impellenti necessita' mediche. Cloralio idrato: in casi isolati, la somministrazione endovenosa di furosemide nelle 24 ore precedenti alla somministrazione di cloralio idrato puo' causare vampate, iperidrosi, ansieta', nausea, aumento della pressione sanguigna e tachicardia. Pertanto la somministrazione simultanea di furosemide e cloralio idrato non e' raccomandata. >>Associazioni che richiedono cautela nell'uso. Carbamazepina e aminoglutetimide: la somministrazione concomitante puo' aumentare il rischio di iponatriemia.Altri agenti antipertensivi: l'effetto di alcuni agenti antiipertensi vi (diuretici e altri farmaci che riducono la pressione del sangue) puo' essere potenziato dalla somministrazione concomitante di furosemide. Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) e antagonisti dei recettori dell'angiotensina II: gli effetti di altri antiipertensivi possono essere potenziati dalla somministrazione concomitante di furosemide. In associazione con ACE inibitori sono stati osservati grave crollo della pressione sanguigna con shock in casi estremi e deterioramento della funzione renale (insufficienza renale acuta in casi isolati), quando l'ACE inibitore veniva somministrato per la prima volta, o per la prima volta a dosi elevate (ipotensione da prima dose).Se possibile, la terapia con furosemide deve essere temporaneamente i nterrotta (o almeno la dose deve essere ridotta) per tre giorni prima della terapia con ACE inibitori oppure prima di iniziare gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II oppure prima di aumentare la dose di un ACE inibitore o di un antagonista dei recettori dell'angiotensina II. I pazienti che assumono diuretici possono soffrire di accentuata ipotensione e deterioramento della funzione renale; nel corso dellaprima somministrazione concomitante, o con la prima somministrazione di dosi elevate di ACE inibitori o di antagonisti del recettore dell'angiotensina II, puo' verificarsi anche compromissione renale. Tiazidi:l'interazione tra furosemide e tiazidi causa un effetto sinergico di diuresi. Agenti antidiabetici: puo' verificarsi un aumento della tolleranza del glucosio, perche' la furosemide puo' ridurre l'azione di questi farmaci. Metformina: i livelli di metformina nel sangue possono essere aumentati dalla furosemide. Al contrario, la metformina puo' ridurre la concentrazione della furosemide. Il rischio e' collegato all'aumentato sviluppo di acidosi lattica in caso di insufficienza renale. Glicosidi cardiaci (ad es. la digossina) e altri farmaci che possono causare prolungamento dell'intervallo QT: una diminuzione dei livelli dipotassio puo' aumentare la tossicita' della digitale; per questa ragi one, i livelli di potassio devono essere monitorati. Alcuni disturbi elettrolitici possono aumentare la tossicita' di alcuni farmaci somministrati in concomitanza che possono causare prolungamento dell'intervallo QT, (ad es. antiaritmici di classe I e classe III come l'amiodarone, il sotalolo, la dofetilide, l'ibutilide e i chinoloni). Si raccomanda il monitoraggio dei livelli del potassio plasmatico e dell'ECG. Fibrati: i livelli di furosemide e di derivati dell'acido fibrico (ad esempio clofibrato e fenofibrato) possono aumentare durante la somministrazione concomitante (in particolare in caso di ipoalbuminemia). L'aumento del suo effetto/tossicita' deve essere monitorato. Farmaci antinfiammatori non steroidei e alte dosi di salicilati: i farmaci antinfiammatori non steroidei (inclusi i coxib) possono indurre insufficienza renale acuta in casi di preesistente ipovolemia e riducono l'effetto diuretico, natriuretico e antipertensivo della furosemide. Quando viene somministrata con alte dosi di salicilati, la predisposizione alla tossicita' dei salicilati puo' essere aumentata a causa della ridotta escrezione renale o di funzione renale modificata. I farmaci nefrotossici (ad es. polimixina, aminoglicosidi, cefalosporine platino organico, immunosoppressori, mezzi di contrasto iodati, foscarnet, pentamidina): Lafurosemide puo' intensificare gli effetti nefrotossici dei farmaci ne frotossici. La nefrotossicita' del cisplatino puo' essere accresciuta se la furosemide non viene somministrata in basse dosi (ad es. 40 mg in pazienti con funzione renale normale) e con equilibro dei liquidi positivo, quando viene utilizzata per ottenere una diuresi forzata durante il trattamento con cisplatino. Farmaci che subiscono una significativa secrezione tubulare renale: probenecid, metotrexato e altri farmaci che, come la furosemide, subiscono una significativa secrezione tubulare renale possono ridurre l'effetto della furosemide. Al contrario, la furosemide puo' ridurre l'eliminazione renale di questi prodotti. In caso di trattamento a dosi elevate (in particolare, sia della furosemide sia degli altri farmaci), cio' puo' causare aumento dei livelli sierici e del rischio di effetti avversi dovuti alla furosemide o ai farmaci concomitanti. Inibitori adrenergici periferici: gli effetti di questi agenti possono essere accresciuti dalla somministrazione simultanea di furosemide. Fenobarbital e fenitoina: durante la somministrazione concomitante puo' esserci un'attenuazione dell'effetto della furosemide. Tubocurarina, derivati della curarina e succinilcolina: l'effetto di rilassamento muscolare di questi agenti puo' essere accresciuto da furosemide. Glucocorticoidi, carbenoxolone, lassativi e liquirizia: la somministrazione concomitante di furosemide con glucocorticoidi, carbenoxolone, grandi quantita' di liquirizia o uso prolungato di lassativi puo' aumentare la perdita di potassio. I livelli di potassio devono essere monitorati. Teofillina: gli effetti della teofillina e dei rilassanti muscolari curarici possono essere potenziati. Amine pressorie(ad es. adrenalina, noradrenalina): l'uso concomitante di furosemide puo' attenuare gli affetti delle amine pressorie. Altre interazioni: l'uso concomitante di ciclosporina e furosemide viene associato a un incremento del rischio di artrite gottosa.

Effetti indesiderati

La valutazione degli effetti indesiderati e' basata sulla seguente definizione di frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10),non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla ba se dei dati disponibili). >>Esami diagnostici. Raro: i livelli di colesterolo sierico e di trigliceridi possono aumentare durante il trattamento con furosemide. >>Patologie cardiache. In particolare, all'iniziodel trattamento e nei pazienti anziani, una diuresi molto intensa puo ' causare una riduzione nella pressione sanguigna che, se pronunciata,puo' causare segni e sintomi quali ipotensione ortostatica, ipotensio ne acuta, sensazione di pressione sulla testa, capogiri, collasso circolatorio, tromboflebite oppure morte improvvisa (con somministrazione intramuscolare o endovenosa). >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia. La trombocitopenia puo' diventare manifesta, soprattutto con un aumento della tendenza all'emorragia. Raro: eosinofilia, leucopenia, depressione del midollo spinale; l'insorgenza di tali sintomi necessita l'interruzione del trattamento. Molto raro: anemia emolitica, anemia aplastica, agranulocitosi. Una grave deplezione di liquidi puo' portare a emoconcentrazione con tendenza a sviluppare trombosi soprattutto nei pazienti anziani. >>Patologie del sistema nervoso. Raro: parestesia, vertigini, capogiri, sonnolenza, confusione, sensazioni di pressione sulla testa. >>Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata, disturbi della visione con sintomi di ipovolemia. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: disacusia e/o tinnito dovuti a furosemide sono rari e solitamente transitori; l'incidenza e'piu' elevata nella somministrazione endovenosa, particolarmente nei p azienti con disfunzione renale o ipoproteinemia (ad es. nella sindromenefrosica). >>Patologie gastrointestinali. Raro: nausea, vomito, diar rea, anoressia, stress gastrico, costipazione, bocca secca. >>Patologie epatobiliari. Molto raro: pancreatite acuta, colestasi intraepatica,itterizia colestatica, ischemia epatica, aumento delle transaminasi e patiche. >>Patologie renali e urinarie. I diuretici possono esacerbareo rivelare la ritenzione acuta dei sintomi dell'urina (disturbi dello svuotamento della vescica, iperplasia prostatica o restringimento del l'uretra), vasculite, glicosuria, aumento transitorio dei livelli di creatinina e urea nel sangue. Raro: nefrite interstiziale. >>Disturbi del sistema immunitario. >>Raro: reazioni anafilattiche e anafilattoidiquali shock anafilattico. >>Patologie della cute e del tessuto sottoc utaneo. Non comune: prurito, reazioni al derma e alla mucosa (ad es. esantema bolloso, rash, orticaria, porpora, eritema multiforme, dermatite esfoliante, fotosensibilita') Raro: vasculite, esacerbazione o attivazione del lupus eritematoso. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: crampi ai muscoli delle gambe, astenia, artrite cronica. >>Patologie endocrine. Con la furosemide la tolleranza al glucosio puo' diminuire. Nei pazienti con diabete mellito cio' puo' portare a deterioramento del controllo metabolico; un diabetemellito latente puo' manifestarsi. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Possono insorgere ipokaliemia, iponatriemia e alcalosi me tabolica, soprattutto dopo terapia prolungata o quando vengono somministrate dosi elevate. Pertanto e' indicato il monitoraggio regolare degli elettroliti sierici (soprattutto potassio, sodio e calcio). Puo' verificarsi deplezione di potassio, soprattutto a causa di una dieta povera di potassio. In particolare, quando l'apporto di potassio viene ridotto in maniera concomitante e/o aumentano le perdite extrarenali di potassio (ad es. con vomito o diarrea cronica) puo' verificarsi ipokaliemia come risultato di aumentate perdite renali di potassio. I disturbi di base (ad es. malattia cirrotica o disfunzione cardiaca), farmaciconcomitanti e alimentazione possono causare predisposizione alla def icienza di potassio. In questi casi, e' necessario un adeguato monitoraggio nonche' una sostituzione della terapia. Come risultato dell'aumento delle perdite renali di sodio, puo' insorgere iponatriemia con i corrispondenti sintomi, in particolare se l'apporto di cloruro di sodioe' limitato. L'aumento delle perdite renali di calcio puo' portare a ipocalcemia, che in casi rari puo' indurre tetania. Nei pazienti con aumento delle perdite renali di magnesio, in rari casi sono stati osservati tetania o aritmia cardiaca come conseguenza dell'ipomagnesiemia. Possono aumentare i livelli di acido urico e possono verificarsi attacchi di gotta. Con la furosemide puo' svilupparsi alcalosi metabolica, oppure l'alcalosi metabolica preesistente (ad es. cirrosi epatica scompensata) puo' aggravarsi. >>Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Raro: condizioni di febbre; in seguito a iniezione intramuscolare possono insorgere reazioni locali quali do lore.

Gravidanza e allattamento

>>Gravidanza. La furosemide non deve essere utilizzata durante la gravidanza a meno che non vi siano ragioni mediche impellenti. La furosemide attraversa la barriera placentare, e pertanto puo' causare una diuresi del feto. Il trattamento durante la gravidanza richiede monitoraggio della crescita fetale. Il trattamento dell'ipertensione gravidica edell'edema generalmente non e' raccomandato, perche' puo' essere indo tta ipovolemia che causa riduzione della perfusione placentare. Se l'uso di furosemide e' essenziale per il trattamento dell'insufficienza cardiaca o renale durante la gravidanza, e' essenziale monitorare attentamente gli elettroliti, l'ematocrito e la crescita fetale. Per la furosemide e' in studio la possibile separazione della bilirubina dal legame con l'albumina e quindi un elevato rischio di ittero nucleare nell'iperbilirubinemia. La furosemide puo' predisporre il feto a ipercalciuria, nefrocalcinosi e iperparatiroidismo secondario. La furosemide raggiunge il 100% della concentrazione sierica materna nel cordone ombelicale. Finora non sono state riferite malformazioni nell'uomo che possono essere associate all'esposizione alla furosemide. Tuttavia, l'esperienza e' troppo limitata per consentire una valutazione conclusiva sul potenziale effetto dannoso sull'embrione/feto. >>Allattamento. La furosemide passa nel latte materno e puo' inibire l'allattamento. Le donne non devono allattare se vengono trattate con furosemide.