Enbrel - Bb Sc 4fl10mg+4fl1ml+8t

Dettagli:
Nome:Enbrel - Bb Sc 4fl10mg+4fl1ml+8t
Codice Ministeriale:034675215
Principio attivo:Etanercept
Codice ATC:L04AB01
Fascia:H
Prezzo:304.01
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ENBREL 10 MG POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO PEDIATRICO

Formulazioni

Enbrel - Bb Sc 4fl10mg+4fl1ml+8t

Categoria farmacoterapeutica

Immunosoppressori, inibitori del Fattore di Necrosi Tumorale alfa (TNF-alfa).

Principi attivi

Ciascun flaconcino contiene 10 mg di etanercept. Dopo la ricostituzione, la soluzione contiene 10 mg/ml di etanercept.

Eccipienti

Polvere: mannitolo (E421), saccarosio, trometamolo. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

>>Artrite idiopatica giovanile. Trattamento della poliartrite (positiva o negativa al fattore reumatoide) e dell'oligoartrite estesa in bambini e adolescenti a partire dai 2 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti, al metotressato. Trattamento dell'artrite psoriasica in adolescenti a partire dai 12anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono r isultati intolleranti, al metotressato. Trattamento dell'artrite correlata ad entesite in adolescenti a partire dai 12 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti,alla terapia convenzionale. Il prodotto non e' stato studiato su bamb ini di eta' inferiore ai 2 anni. >>Psoriasi pediatrica a placche. Trattamento della psoriasi a placche cronica grave nei bambini ed adolescenti a partire dai 6 anni d'eta' che non sono controllati in maniera adeguata da altre terapie sistemiche o fototerapie o che sono intolleranti ad esse.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Sepsi o rischio di sepsi. Il trattamento non deve essere iniziato nei pazienti con infezione attiva, comprese le infezioni croniche o localizzate.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e seguito da un medico specialistache ha esperienza nella diagnosi e nel trattamento dell'artrite idiop atica giovanile o della psoriasi pediatrica a placche. I pazienti trattati con il prodotto devono essere provvisti della Scheda di allerta per il paziente. >>Insufficienza renale ed epatica. Non e' necessario alcun adattamento del dosaggio. >>Popolazione pediatrica. La presentazione da 10 mg e' per i pazienti pediatrici cui sia stata prescritta unadose da 10 mg o minore. Ogni flaconcino da 10 mg deve essere usato in un'unica occasione per un solo paziente e l'eventuale soluzione nel f laconcino non utilizzata deve essere gettata via. >>Artrite idiopaticagiovanile. La dose raccomandata e' di 0,4 mg/kg (fino ad un massimo d i 25 mg per dose) o 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) somministrati una volta a settimana, somministrati due volte a settimana per iniezione sottocutanea con un intervallo di 3-4 giorni tra le dosi. Nei pazienti che non mostrano risposta dopo 4 mesi di trattamento si deve considerare l'interruzione del trattamento. Non sono stati effettuati studi clinici in bambini di eta' compresa tra i 2 e i 3 anni. Tuttavia, i limitati dati di sicurezza estrapolati da un registro dei pazienti indica che il profilo di sicurezza nei bambini di 2-3 anni dieta' e' simile a quello osservato negli adulti e nei bambini dai 4 an ni di eta', quando si somministra il prodotto settimanalmente con un dosaggio di 0,8 mg/kg per via sottocutanea. In linea generale il medicinale non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 2 anni per l'indicazione artrite idiopatica giovanile. >>Psoriasi pediatrica a placche (apartire dai 6 anni di eta'). La dose raccomandata e' di 0,8 mg/kg (fi no ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana fino a 24 settimane. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non mostrano risposta dopo 12 settimane. Nel caso in cui sia nuovamente indicato il trattamento con il farmaco, devono essere seguite le indicazioni sulla durata del trattamento sopra riportate. La dose deve essere di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana. In linea generale il prodotto non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 6 anni per l'indicazione psoriasi a placche. >>Modo di somministrazione. Il farmaco e' somministrato per iniezione sottocutanea. La polvere per soluzione deve essere ricostituita in 1 ml di solvente prima dell'uso.

Conservazione

Conservare in frigorifero (tra 2 gradi C e 8 gradi C). Non congelare. Il prodotto puo' essere conservato a temperature fino ad un massimo di25 gradi C per un singolo periodo di tempo fino a quattro settimane; dopo questo periodo non deve esser posto di nuovo in frigorifero. Il prodotto deve essere gettato se non viene usato entro le quattro settimane in cui e' stato tenuto fuori dal frigorifero.

Avvertenze

Sottoporre i pazienti a test per le infezioni prima, durante e dopo iltrattamento, considerando che l'emivita media di etanercept e' circa 70 ore (intervallo tra 7 e 300 ore). Sono state riportate infezioni gravi, sepsi, tubercolosi ed altre infezioni opportunistiche. Queste infezioni erano dovute a batteri, micobatteri, funghi, virus e parassiti.In alcuni casi, particolari funghi o altre infezioni opportunistiche non sono stati riconosciuti, causando un ritardo nel trattamento e in alcuni casi morte. Monitorare i pazienti che sviluppano una nuova infezione. In caso di infezione grave interrompere il farmaco. La sicurezza e l'efficacia in pazienti con infezioni croniche non sono state valutate. Sono stati riportati casi di tubercolosi attiva incluse tubercolosi miliare o con localizzazione extra-polmonare. Prima di iniziare iltrattamento, sottoporre tutti i pazienti ad analisi per la tubercolos i attiva ed inattiva. Eseguire test di screening appropriati. Si ricorda ai medici il rischio di falso negativo del test cutaneo alla tubercolina. In caso di tubercolosi attiva non iniziare la terapia. In caso di tubercolosi inattiva trattare con terapia anti- tubercolosi prima di iniziare la terapia. Valutare con attenzione il rapporto rischio/beneficio. E' stata riportata riattivazione del virus dell'Epatite B (HBV) in pazienti portatori cronici. Sottoporre i pazienti a rischio di infezione da HBV a test preliminari prima di cominciare la terapia. Usare con cautela in pazienti portatori di HBV, monitorare per i segni e isintomi dell'infezione attiva da HBV e, se necessario, iniziare un tr attamento adeguato. E' stato riportato un peggioramento dell'epatite C. L'associazione con anakinra e' aumenta il rischio di infezioni gravie di neutropenia e non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici, pertanto, non e' raccomandata. L'associazione con abatacept ha aument ato l'incidenza di eventi avversi gravi e non ha dimostrato un aumentodei benefici clinici, pertanto non e' raccomandata. Sono state riport ate reazioni allergiche, tra cui angioedema e orticaria, anche gravi. In caso di reazione grave allergica o anafilattica, interrompere il farmaco ed iniziare una terapia appropriata. Il farmaco puo' pregiudicare le difese dell'ospite contro le infezioni ed i tumori maligni, poiche' il TNF media l'infiammazione e modula le risposte immunitarie cellulari. In adulti affetti da artrite reumatoide non c'e' stata nessuna prova di depressione della ipersensibilita' di tipo ritardato, diminuzione dei livelli di immunoglobuline, o modifica del numero delle popolazioni delle cellule effettrici. Alcuni pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile (JIA) hanno sviluppato infezione da varicella e segni e sintomi di meningite asettica, risolti senza postumi. In caso di esposizione significativa al virus della varicella, interrompere temporaneamente la terapia e considerare una terapia profilattica con immunoglobuline anti Varicella Zoster. Non sono state valutate la sicurezza e l'efficacia in pazienti con immunosoppressione. E' stata riportata l'insorgenza di tumori maligni (compresi carcinoma mammario e del polmone e linfoma). Sono stati riportati casi di leucemia. Esiste un maggior rischio di base di linfoma e leucemia nei pazienti affetti da artrite reumatoide con malattia infiammatoria di lunga durata e gravemente attiva, che complica la stima del rischio. Non e' possibile escludere lo sviluppo di linfomi, leucemie o altri tumori maligni solidi o ematopoietici. Sono stati riportati tumori maligni, talora fatali, in bambini, adolescenti e giovani adulti (fino a 22 anni) trattati con inizio della terapia prima dei 18 anni. Nella meta' circa dei casi, si e' trattato di linfomi. Gli altri casi erano rappresentati da una varieta' didiversi tumori maligni, compresi tumori maligni rari tipicamente asso ciati ad immunosoppressione. Il rischio in bambini ed adolescenti, quindi, non puo' essere escluso. Sono stati riportati melanomi e tumori cutanei non melanomici. Casi di carcinoma a cellule di Merkel sono stati rari. Esami cutanei periodici sono raccomandati. Non somministrare vaccini vivi in concomitanza. Non sono disponibili dati sulla trasmissione secondaria di infezione da vaccini vivi. Puo' causare la formazione di anticorpi autoimmuni. Sono stati riportati casi di pancitopenia edi anemia aplastica, alcuni fatali. In caso di segni e sintomi di dis crasie ematiche o infezioni intervenire subito, visitare i pazienti, includendo una conta ematica completa. Se le discrasie ematiche vengonoconfermate, interrompere il farmaco. Esistono segnalazioni di malatti e demielinizzanti del SNC. Sono state segnalate polineuropatie demielinizzanti periferiche. In pazienti con sclerosi multipla c'e' un aumento dell'attivita' della malattia. Valutare il rapporto rischio/beneficio, includendo un accertamento neurologico in pazienti con malattia demielinizzante, pre-esistente o di recente insorgenza, o per i pazienti ad alto rischio di malattie demielinizzanti. In pazienti adulti con artrite reumatoide, l'associazione con metotressato non ha dato risultati inattesi relativi alla sicurezza; il profilo di sicurezza dell'associazione e' risultato simile alle monoterapie. Non e' stata valutata lasicurezza a lungo termine in associazione con altri antireumatici mod ificanti la malattia. Nel trattamento della psoriasi l'associazione con altre terapie sistemiche o con la fototerapia non e' stato studiato.Non e' richiesta una modifica della dose in caso di insufficienza ren ale/epatica; i dati clinici sono limitati. Usare con cautela in caso di insufficienza cardiaca congestizia (CHF). Esistono segnalazioni di peggioramento della CHF. In farmaco non e' risultato efficace nel trattamento della CHF. In pazienti ospedalizzati trattati per epatite alcolica da moderata a grave il farmaco non e' risultato efficace e, dopo 6mesi, il tasso di mortalita' era significativamente piu' elevato. Non usare per il trattamento dell'epatite alcolica. Usare con cautela in pazienti con epatite alcolica da moderata a grave. Il farmaco non e' risultato efficace e non e' raccomandato per il trattamento della granulomatosi di Wegener. L'incidenza di neoplasie non cutanee di vario tipo era significativamente piu' alta nei pazienti trattati. In pazienti che ricevevano medicinali per il diabete vi sono state segnalazioni diipoglicemia che hanno richiesto, in alcuni casi, la riduzione del med icinale anti-diabete. Non sono state riscontrate differenze negli eventi avversi nei pazienti anziani. Trattare gli anziani con cautela e prestare attenzione al verificarsi di infezioni. Si raccomanda che i pazienti pediatrici, prima di iniziare la terapia abbiano, se possibile, completato tutte le immunizzazioni. Sono stati segnalati casi di malattia infiammatoria intestinale (IBD) e uveite nei pazienti con JIA trattati con il farmaco.

Interazioni

Nei pazienti adulti trattati con il farmaco ed anakinra si e' osservata una maggiore incidenza di infezioni gravi rispetto a pazienti trattati separatamente o con il farmaco o con anakinra (dati storici). Inoltre, in uno studio clinico in doppio cieco placebo-controllato effettuato su pazienti adulti gia' in trattamento con metotressato, i pazientitrattati in associazione ad anakinra mostravano una maggiore incidenz a di infezioni gravi (7%) e di neutropenia rispetto a pazienti trattati con il solo farmaco. La associazione ad anakinra non ha dimostrato un aumentato beneficio clinico e pertanto non e' raccomandata. Negli studi clinici, il trattamento concomitante con abatacept ha portato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi gravi. Questa associazione nonha dimostrato un aumento dei benefici clinici; pertanto l'uso non e' raccomandato. In uno studio clinico su pazienti adulti che ricevevano dosi stabilite di sulfasalazina, a cui e' stato aggiunto il farmaco, ipazienti nel gruppo trattato con l'associazione hanno mostrato una di minuzione statisticamente significativa nella conta media dei globuli bianchi rispetto ai gruppi trattati solo con il farmaco o solo con sulfasalazina. Il significato clinico di questa interazione e' sconosciuto. I medici devono essere cauti quando valutano la terapia combinata con sulfasalazina. Durante gli studi clinici, non sono state osservate interazioni quando il prodotto e' stato somministrato con glucocorticoidi, salicilati (ad eccezione della sulfasalazina), farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), analgesici o metotressato. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche farmaco-farmaco significativein studi con metotressato, digossina o warfarina.

Effetti indesiderati

>>Popolazione pediatrica. Pazienti pediatrici affetti da artrite idiopatica giovanile: gli eventi avversi sono stati simili per frequenza e tipologia a quelli osservati negli adulti. Gli eventi avversi gravi riportati comprendevano varicella con segni e sintomi di meningite asettica risoltasi senza postumi, appendicite, gastroenterite, depressione/alterazioni della personalita', ulcera cutanea, esofagite/gastrite, shock settico da streptococco di gruppo A, diabete mellito di tipo I, infezione del tessuto molle ed infezione di ferite chirurgiche. Sono stati riportati piu' comunemente cefalea, nausea, dolore addominale e vomito. Sono stati riportati casi di sindrome da attivazione dei macrofagi. Ci sono stati casi di malattia infiammatoria intestinale nei pazienti affetti da JIA, incluso un numero molto limitato di casi con rechallenge positivo. Pazienti pediatrici affetti da psoriasi a placche: glieventi avversi riportati sono stati simili a quelli visti negli adult i. >>Popolazione adulta. Le reazioni piu' comuni sono le reazioni al sito di iniezione, infezioni, reazioni allergiche, sviluppo di anticorpi, prurito e febbre. Sono state segnalate infezioni gravi come sepsi einfezioni con esito fatale o che ponessero in grave pericolo la vita del paziente. Sono stati segnalati vari tumori maligni associati all'uso, incluso casi di cancro al seno, al polmone, alla pelle e alle ghiandole linfatiche (linfoma). Sono state segnalate anche gravi reazioni ematologiche, neurologiche e di tipo autoimmune, tra cui pancitopenia e anemia aplastica (alcune ad esito fatale). Sono stati segnalati eventi di demielinizzazione a livello centrale e periferico. >>Elenco delle reazioni avverse negli adulti. Infezioni ed infestazioni. Molto comuni: infezioni (incluse infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, cistiti, infezioni della pelle); non comuni: infezioni gravi (inclusa polmonite, cellulite, artrite settica, sepsi ed infezioni parassitarie); rare: tubercolosi, infezioni opportunistiche (incluse infezioni fungine invasive, protozoarie, batteriche e micobatteriche atipiche e Legionella); non nota: listeria, riattivazione dell'epatite B. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comuni: tumore cutaneo non melanoma; rari: linfoma, melanoma; non nota: leucemia, carcinoma a cellule di Merkel. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: trombocitopenia; rare: anemia, leucopenia, neutropenia, pancitopenia; molto rare: anemia aplastica. Disturbi del sistemaimmunitario. Comuni: reazioni allergiche, formazione di autoanticorpi ; non comuni: vasculite sistemica (inclusa vasculite associata agli anticorpi citoplasmatici antineutrofili); rare: gravi reazioni allergiche ed anafilattiche (inclusi angioedema e broncospasmo), sarcoidosi; non nota: sindrome da attivazione dei macrofagi. Patologie del sistema nervoso. Rare: convulsioni, episodi di demielinizzazione del SNC indicativi di sclerosi multipla oppure di situazioni localizzate di demielinizzazione quali neurite ottica e mielite trasversa; molto rare: eventidi demielinizzazione a livello periferico, incluse la sindrome di Gui llain- Barre', la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, la polineuropatia demielinizzante e la neuropatia motoria multi focale. Patologie dell'occhio. Non comuni: uveite, sclerite. Patologie cardiache. Rare: peggioramento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: patologie polmonari interstiziali (inclusa polmonite e fibrosi polmonare, alcune ad esito fatale). Patologie epato-biliari. Rare: enzimi epatici elevati, epatite autoimmune. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito; non comuni: angioedema, orticaria, rash, rash psoriasiforme, psoriasi (inclusa nuova insorgenza o peggioramento, e pustolosa, primariamente palmo-plantare); rare: vasculite cutanea (inclusa vasculite leucocitoclastica), sindrome di Steven-Johnson, eritema multiforme; molto rare: necrolisi tossica epidermica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rare: lupus eritematoso cutaneo subacuto, lupus eritematoso discoide, sindrome lupussimile Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: reazioni al sito di iniezione (inclusi sanguinamento, ecchimosi, eritema, prurito, dolore, gonfiore); comuni: febbre. >>Ulteriori indicazioni. Le reazioni nel sito di iniezione si sono di solito verificate durante il primo mese con durata media da 3 a 5 giorni. La maggior parte delle reazioni nel sito di iniezione verificatesi nonsono state trattate mentre la maggior parte dei pazienti che sono sta ti sottoposti a terapia, ha ricevuto preparazioni topiche come corticosteroidi, o antistaminici orali. Alcuni pazienti hanno sviluppato reazioni di richiamo nel sito di iniezione caratterizzate da una reazione cutanea nel punto di iniezione piu' recente, insieme ad una comparsa simultanea di reazioni nel sito di iniezione dei precedenti punti di iniezione. Queste reazioni sono state transitorie e non si sono ripresentate. Le infezioni gravi (letali, pericolose per la vita o richiedentiospedalizzazione o antibiotici per via endovenosa) che si sono verifi cate durante il trattamento per artrite reumatoide includevano ascesso(in vari siti), batteriemia, bronchite, borsite, cellulite, colecisti te, diarrea, diverticolite, endocardite (sospetta), gastroenterite, epatite B herpes zoster, ulcera della gamba, infezione della bocca, osteomielite, otite peritonite, polmonite, pielonefrite, sepsi, artrite settica, sinusite, infezioni cutanee, ulcera cutanea, infezione del tratto urinario, vasculite ed infezione della ferita. Non puo' essere escluso che la associazione con metotressato possa aumentare il tasso di infezioni. Le infezioni gravi riportate per il trattamento di psoriasi a placche includevano cellulite, gastroenteriti, polmoniti, colecistiti, osteomieliti, gastriti, appendiciti, fasciti streptococciche, miositi, shock settico, diverticolite e ascessi. Negli studi sull'artrite psoriasica un paziente ha riportato polmonite. I patogeni riscontrati includono batteri, micobatteri (incluso quello tubercolare), virus e funghi. Il trattamento puo' far aumentare la mortalita' in pazienti con sepsi diagnosticata. Le infezioni fungine invasive piu' comunemente riportate sono state da Pneumocystis e Aspergillus. Le infezioni fungineinvasive costituiscono piu' della meta' degli eventi fatali nei confr onti dei pazienti che hanno sviluppato infezioni opportunistiche. La maggior parte dei casi con esito fatale e' stato nei pazienti con polmonite da Pneumocystis, infezioni fungine sistemiche aspecifiche e aspergillosi. In associazione ad anakinra e' stata osservata un'incidenza maggiore di infezioni gravi. Un paziente neutropenico ha sviluppato cellulite che si e' risolta dopo ospedalizzazione.

Gravidanza e allattamento

Le donne in eta' fertile devono essere informate della necessita' di utilizzare misure contraccettive appropriate per evitare l'instaurarsi di una gravidanza durante e fino a tre settimane dopo l'interruzione del trattamento con il prodotto. Studi di tossicita' dello sviluppo su ratti e conigli non hanno rivelato alcuna prova di danno dovuto ad etanercept sul feto o sul ratto neonato. Non ci sono studi con il prodotto su donne in stato di gravidanza. Percio' il farmaco non e' raccomandato durante la gravidanza. A seguito di somministrazione sottocutanea e' stata riportata l'escrezione di etanercept nel latte umano. Nei ratti che allattavano, dopo somministrazione sottocutanea, etanercept eraescreto nel latte e ritrovato nel siero dei cuccioli. Poiche' le immu noglobuline, cosi' come molti altri medicinali, possono essere secretinel latte materno, si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Non sono disponibili dati preclinici sulla tossicita' peri- e post-natale di etanercept e relativi agli effetti di etanercept sulla fertilita' e sulla performance riproduttiva generale.