Eprex - 1sir 1000ui 0,5ml

Dettagli:
Nome:Eprex - 1sir 1000ui 0,5ml
Codice Ministeriale:027015142
Principio attivo:Epoetina Alfa
Codice ATC:B03XA01
Fascia:A
Prezzo:16.54
Doping:Proibito in e fuori gara
Produttore:Janssen Cilag Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Scadenza:18 mesi

Denominazione

EPREX 2.000 UI/ ML

Formulazioni

Eprex - 1sir 1000ui 0,5ml

Categoria farmacoterapeutica

Sangue ed organi emopoietici.

Principi attivi

Epoetina alfa 2,000 IU/ml (16.8 mcg per ml). Una siringa preriempita da 0.5 ml contiene 1,000 UI (8.4 mcg) di epoetina alfa.

Eccipienti

Polisorbato 80 Glicina, acqua per preparazioni iniettabili. Eccipienti con azione o effetto noti (presenti in questo prodotto ad una concentrazione <1 mmol, sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato bibasico diidrato, sodio cloruro.

Indicazioni

Trattamento dell'anemia associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti e pediatrici in emodialisi e in pazienti adulti in dialisi peritoneale. Trattamento dell'anemia grave, di origine renale, accompagnata da sintomi clinici, in pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi. Trattamento dell'anemia e riduzione del fabbisogno trasfusionale in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di trasfusione come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente all'inizio della chemioterapia). Puo' essere usato per aumentare la quantita' di sangue autologo in pazienti facenti parte di un programma di predonazione. L'uso in questa indicazione deve essere valutato alla luce dei rischi di eventi tromboembolici. Il trattamento e' indicato solo in pazienti con anemia di grado moderato (Hb 10-13 g/dl [6.2 - 8.1 mmoli/l], nessuna carenza di ferro) se le procedure di conservazione del sangue non sono disponibili o sono insufficienti in caso di intervento elettivo di chirurgia maggiore che richieda un elevato quantitativo di sangue (4 o piu' unita' per le donne o 5 o piu' unita' per gli uomini). Puo' essere usato per ridurre l'esposizione a trasfusioni di sangue allogenico in pazienti adulti, che non presentino carenze di ferro, candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva ritenuti ad elevato rischio di complicazioni da trasfusione. L'uso deve essere limitato ai pazienti con anemia di grado moderato (emoglobina 10-13 g/dl), per i quali non sia disponibile un programma di predonazione di sangue autologo, e per i quali si preveda una perdita di sangue moderata (da 900 a 1800 ml). Nel peri-operatorio devono sempre essere seguite le pratiche di buona gestione del sangue.

Controindicazioni / effetti secondari

I pazienti che sviluppano Aplasia Pura delle Cellule della serie Rossa (PRCA) a seguito del trattamento con qualsiasi eritropoietina, non devono essere trattati con il farmaco o con altre eritropoietine. Ipertensione non controllata. Devono essere tenute presenti, nei pazienti trattati con epoetina alfa, tutte le controindicazioni associate al programma di predeposito di sangue autologo. Ipersensibilita' verso il principio attivo o gli eccipienti. L'impiego di epoetina alfa in pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva e non facenti parte di un programma di predonazione autologa, e' controindicato in presenza di gravi disturbi vascolari a livello coronarico, arterioso periferico, carotideo o cerebrale. L'impiego e' altresi' controindicato in pazienti con recenti episodi di infarto del miocardio o altre complicazioni cerebro-vascolari. Pazienti che per qualunque motivo non possano ricevere una adeguata profilassi antitrombotica.

Posologia

Somministrazione per via endovenosa: 1-5 minuti a seconda della dose totale. In pazienti emodializzati, l'iniezione in bolo puo' essere effettuata attraverso un adeguato accesso venoso nella linea di dialisi. In alternativa, l'iniezione puo' essere fatta al termine della dialisi, attraverso l'accesso alla fistola, seguita da somministrazione di 10 ml di soluzione fisiologica. In pazienti che hanno presentato reazioni di tipo influenzale somministrare piu' lentamente. Somministrazione per via sottocutanea: non superare il volume massimo di 1 ml per ciascun sito di iniezione. In caso di volumi maggiori, scegliere piu' di un sito di iniezione. Le iniezioni devono essere fatte negli arti o nella parete addominale anteriore. Nei pazienti in emodialisi somministrare per via endovenosa. Nei pazienti non ancora sottoposti a dialisi o in dialisi peritoneale somministrare per via sottocutanea. L'obiettivo da raggiungere e' una concentrazione di emoglobina fra 10 e 12 g/dl (6,2-7,5 mmol/l), con l'eccezione dei pazienti pediatrici in cui la concentrazione di emoglobina deve essere fra 9,5 e 11 g/dl (5,9-6,8 mmol/l). In pazienti con insufficienza renale cronica ed evidenza clinica di cardiopatia ischemica o insufficienza cardiaca congestizia, la concentrazione di emoglobina di mantenimento non deve superare il valore massimo della concentrazione di emoglobina stabilito come target. Valutare la situazione del ferro, che puo' essere integrato. Prima di iniziare la terapia, escludere altre cause di anemia. Pazienti adulti in emodialisi: somministrare per via endovenosa. Il trattamento e' diviso in due fasi: fase di correzione: 50 UI/kg di peso 3 volte la settimana. L'aggiustamento della dose deve avvenire gradualmente. Fase di mantenimento: aggiustare il dosaggio per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: Hb tra 10 e 12 g/dl (6,2-7,5 mmoli/l). La dose settimanale totale e' fra 75 e 300 UI/kg. Pazienti pediatrici in emodialisi: fase di correzione: 50 UI/kg di peso 3 volte la settimana per via endovenosa. L'aggiustamento della dose deve avvenire gradualmente. Fase di mantenimento: aggiustare il dosaggio per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: Hb tra 9,5 e 11 g/dl (5,9-6,8 mmoli/l). Generalmente bambini con peso inferiore a 30 kg richiedono dosi di mantenimento superiori a quelle dei bambini con peso superiore a 30 kg e a quelle degli adulti. I dati clinici disponibili suggeriscono che quei pazienti il cui livello iniziale di emoglobina e' molto basso (< 6,8 g/dl o < 4,25 mmol/l) possono richiedere dosi di mantenimento piu' alte di quelli con un grado iniziale di anemia meno grave (> 6,8 g/dl o > 4,25 mmol/l). Pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi: somministrare per via sottocutanea. Fase di correzione 50 UI/kg 3 volte la settimana, seguita da un aumento di dose con incrementi di 25 UI/kg, 3 volte la settimana, finche' si raggiunga il valore desiderato. Fase di mantenimento: aggiustare il dosaggio per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: emoglobina fra 10 e 12 g/dl (6,2-7,5 mmol/l). Il dosaggio massimo non deve superare 200 UI/kg 3 volte la settimana. Pazienti adulti in dialisi peritoneale: somministrare per via sottocutanea. Fase di correzione: 50 UI/kg, 2 volte la settimana. Fase di mantenimento: aggiustare il dosaggio per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: emoglobina fra 10 e 12 g/dl (6,2-7,5 mmol/l). Pazienti oncologici adulti con anemia sintomatica in chemioterapia: somministrare per via sottocutanea. Epoetina alfa deve essere somministrata a pazienti anemici. L'obiettivo da raggiungere e' una concentrazione target di emoglobina di circa 12 g/dl (7,5 mmol/l). La concentrazione di emoglobina non deve superare il valore di 13 g/dl (8,1 mmol/l). La somministrazione di epoetina alfa deve continuare ancora per un mese dopo la fine della chemioterapia. La dose iniziale e' 150 UI/kg, somministrata per via sottocutanea, 3 volte la settimana. In alternativa, somministrare per via sottocutanea alla dose iniziale di 450 UI/Kg una volta alla settimana. Se, dopo 4 settimane di trattamento l'emoglobina e' aumentata di almeno 1 g/dl (0,62 mmol/l), o la conta dei reticolociti e' aumentata di un valore >=40.000 cellule/mcl rispetto ai valori basali, la dose deve rimanere di 150 UI/kg 3 volte la settimana o di 450 UI/Kg 1 volta a settimana. Se l'aumento di emoglobina e' < 1 g/dl (<0,62 mmol/l) e quello della conta dei reticolociti e' < 40.000 cellule/mcl rispetto ai valori basali, aumentare la dose a 300 UI/kg 3 volte la settimana. Se, dopo altre 4 settimane di terapia a 300 UI/kg 3 volte la settimana, l'emoglobina e' aumentata di almeno 1 g/dl (0,62 mmol/l) o la conta dei reticolociti e' aumentata di un valore >=40.000 cellule/mcl, la dose deve rimanere a 300 UI/kg 3 volte la settimana. Tuttavia, se l'aumento di emoglobina e' stato < 1g/dl (< 0,62 mmol/l) e l'incremento dei reticolociti < 40.000 cellule/mcl rispetto ai valori basali il trattamento deve essere sospeso. Se l'emoglobina aumenta piu' di 2 g/dl (1,25 mmol/l) al mese, ridurre la dose di epoetina alfa del 25-50%. Se l'emoglobina supera i 13 g/dl (8,1 mmol/l) sospendere la terapia finche' non ritorni a 12 g/dl (7,5 mmol/l) e poi continuare epoetina alfa a dosi inferiori del 25% delle precedenti. Pazienti adulti candidati ad interventi chirurgici facenti parte di un programma di predonazione di sangue autologo: somministrare per via endovenosa. Al momento della donazione di sangue, epoetina alfa deve essere somministrata dopo aver completato la procedura di donazione. Pazienti lievemente anemici che richiedono un predeposito di 4 o piu' unita' di sangue, devono essere trattati con 600 UI/kg di epoetina alfa, 2 volte la settimana, durante le 3 settimane precedenti l'intervento. Durante il trattamento con epoetina alfa, tutti i pazienti devono ricevere un'adeguata integrazione di ferro. Pazienti adulti candidati ad interventi di chirurgia ortopedica elettiva: somministrare per via sottocutanea. Il regime posologico raccomandato e' di 600 UI/Kg di epoetina alfa, somministrata una volta la settimana durante le tre settimane precedenti l'intervento ed il giorno dell'intervento. Qualora vi sia la necessita' da un punto di vista medico di ridurre il tempo di attesa prima dell'intervento chirurgico ad un periodo inferiore alle tre settimane, la dose di 300 UI/kg di epoetina alfa deve essere somministrata giornalmente per 10 giorni consecutivi prima dell'intervento, il giorno dell'intervento e nei 4 giorni immediatamente successivi ad esso. Nell'effettuare gli esami ematologici nel periodo pre-operatorio, qualora l'emoglobina raggiunga un valore pari o superiore a 15 g/dl, sospendere la somministrazione. Verificare con cura che all'inizio del trattamento i pazienti non presentino carenze di ferro.

Conservazione

Conservare a temperatura compresa tra 2 gradi C e 8 gradi C. Tale range di temperatura deve essere garantito fino al momento della somministrazione al paziente. Conservare nel contenitore originale per proteggere il prodotto dalla luce. Non congelare o agitare. Per uso ambulatoriale. Puo' essere mantenuto a temperatura ambiente (fino a 25 gradi C) per una sola volta e per un periodo massimo di 3 giorni.

Avvertenze

In pazienti con insufficienza renale cronica ed in pazienti affetti da cancro trattati con epoetina alfa misurare regolarmente i livelli di emoglobina fino al raggiungimento di un livello costante e successivamente con cadenza periodica. In tutti i pazienti la pressione deve essere attentamente monitorata e controllata come necessario. Usare con cautela in presenza di ipertensione non trattata, trattata in modo inadeguato o difficilmente controllabile. Puo' essere necessario iniziare o intensificare un trattamento antiipertensivo. Nel caso in cui la pressione non possa essere controllata, il trattamento con epoetina alfa deve essere interrotto. Usare con cautela in presenza di epilessia ed insufficienza epatica cronica. Durante il trattamento si puo' verificare un moderato aumento dose-dipendente della trombocitemia. Questo fenomeno regredisce nel corso della terapia. Monitorare regolarmente le piastrine durante le prime 8 settimane di terapia. Valutare tutte le possibili cause di anemia e trattate prima di iniziare il trattamento. Nella maggior parte dei casi, i valori di ferritina sierica diminuiscono contemporaneamente all'aumento dei valori di ematocrito. Assicurare adeguate riserve di ferro: Terapia integrativa con ferro per via orale, ad esempio 200-300 mg/die (100-200 mg/die nei pazienti pediatrici) e' raccomandata nei pazienti con insufficienza renale cronica con livelli di ferritina sierica inferiori a 100 ng/ml. Terapia sostitutiva con ferro per via orale di 200-300 mg/die, e' raccomandata in tutti i pazienti oncologici con valori di saturazione della transferrina inferiori al 20%. Ognuno di questi fattori deve essere considerato prima di aumentare la dose di epoetina alfa nei pazienti affetti da cancro. Aplasia Pura delle Cellule della serie Rossa (PRCA) mediata da anticorpi e' stata riscontrata dopo mesi o anni di trattamento per via sottocutanea con epoetina. In pazienti che mostrano una perdita improvvisa di efficacia, effettuare una conta dei reticolociti e valutare le cause note che impediscono la risposta. In caso di bassi valori della conta reticolocitaria per anemia, e in concomitanza di normalita' della conta piastrinica e leucocitaria con mancata identificazione di altre cause per la perdita di efficacia, devono essere determinati gli anticorpi antieritropoietina e deve essere considerata l'esecuzione di un esame del midollo osseo per la diagnosi di PRCA. In caso di sospetta PRCA mediata da anticorpi anti eritropoietina, il trattamento con il farmaco deve essere immediatamente interrotto. Non iniziare alcun trattamento con altri agenti eritropoietici. Possono essere effettuate terapie appropriate come trasfusioni di sangue, quando sono indicate. Pazienti con insufficienza renale cronica: per ridurre i rischi di aumenti pressori, l'emoglobina deve aumentare di circa 1 g/dl/mese (0,62 mmol/l) e non deve superare 2 g/dl/mese (1,25 mmol/l). Monitorare regolarmente questi pazienti per perdita di efficacia. In casi isolati e' stata osservata iperkaliemia. In pazienti con insufficienza renale cronica, la correzione dell'anemia puo' condurre ad un aumento dell'appetito e dell'assunzione di potassio e proteine. Le dialisi prescritte potrebbero necessitare di un adattamento periodico per mantenere urea, creatinina e potassio nel range desiderato. Monitare gli elettroliti sierici in pazienti affetti da insufficienza renale cronica. Qualora si osservino valori elevati o crescenti del livello sierico di potassio, considerare la possibilita' di interrompere la somministrazione di epoetina alfa finche' non sia stata corretta l'iperkaliemia. Frequentemente, durante l'emodialisi e' richiesto un aumento della dose di eparina in seguito all'aumento del valore di ematocrito. Se l'aggiustamento delle dosi non e' ottimale si puo' verificare l'occlusione del dializzatore. La correzione dell'anemia con epoetina alfa in pazienti adulti con insufficienza renale cronica non ancora sottoposti a dialisi non accelera la progressione dell'insufficienza renale. In pazienti con insufficienza renale cronica ed evidenza clinica di cardiopatia ischemica o insufficienza cardiaca congestizia, la concentrazione di emoglobina di mantenimento non deve superare il valore massimo della concentrazione di emoglobina stabilito come target. Nei pazienti oncologici in trattamento chemioterapico, l'intervallo di 2- 3 settimane che intercorre tra la somministrazione e la comparsa dei globuli rossi indotti dall'eritropoetina deve essere attentamente considerato per la valutazione dell'appropriatezza della terapia con epoetina (pazienti a rischio di trasfusione). Nei pazienti oncologici in trattamento chemioterapico, se l'emoglobina aumenta piu' di 2 g/dl (1,25 mmol/l) al mese o il livello di emoglobina supera 13 g/dl (8,1 mmol/l), seguire con attenzione la procedura di aggiustamento della dose. Dato che un aumento dell'incidenza di eventi trombotici vascolari (TVE) e' stato osservato in pazienti oncologici trattati con qualsiasi eritropoietina, questo rischio deve essere attentamente valutato rispetto al beneficio derivante dal trattamento con epoetina alfa particolarmente nei pazienti oncologici con elevato rischio di eventi trombotici vascolari. Pazienti adulti candidati ad interventi chirurgici facenti parte di programmi di predonazione di sangue autologo: rispettare tutte le avvertenze e le precauzioni speciali associate al programma di predonazione di sangue autologo, specialmente la sostituzione di routine del volume. In pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva la causa di anemia deve essere stabilita e trattata di conseguenza, ove possibile, prima dell'inizio del trattamento con epoetina alfa. Gli eventi trombotici possono costituire un rischio in questa popolazione e tale evenienza deve essere attentamente valutata in rapporto al beneficio atteso in questo gruppo di pazienti. Questi pazienti devono ricevere un'adeguata profilassi antitrombotica. Assumere speciali precauzioni nei pazienti con predisposizione allo sviluppo di Trombosi Venose Profonde. Inoltre, in pazienti con un'emoglobina basale > 13 g/dl, la possibilita' che un trattamento con epoetina alfa possa essere associato ad un aumento del rischio di eventi post-operatori trombotici vascolari non puo' essere esclusa. Non impiegare in pazienti con emoglobina basale > 13 g/dl. Le eritropoietine sono fattori di crescita che stimolano essenzialmente la produzione dei globuli rossi. I recettori delle eritropoietine possono essere espressi sulla superficie di una varieta' di cellule tumorali; esiste preoccupazione teorica che le eritropoietine possano stimolare la crescita di qualsiasi tipo di tumore. In due studi clinici e' stato evidenziato un inspiegato eccesso di mortalita'. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, per cui e' sostanzialmente privo di sodio.

Interazioni

Non e' provato che il trattamento con epoetina alfa alteri il metabolismo di altri farmaci. Tuttavia, poiche' la ciclosporina si lega ai globuli rossi, potrebbe esistere un'interazione con questo farmaco. Pertanto, in caso di somministrazione concomitante, i livelli ematici di ciclosporina devono essere monitorati e la dose di questa aggiustata in base all'aumento di ematocrito. Non risultano interazioni in vitro fra G-CSF, GM-CSF ed epoetina alfa per quanto riguarda la differenziazione ematologica o la proliferazione in vitro di campioni bioptici tumorali.

Effetti indesiderati

In associazione con epoetina alfa sono stati descritti rash cutanei aspecifici. Specialmente all'inizio del trattamento, puo' presentarsi una sintomatologia simil-influenzale con cefalea, dolore articolare, debolezza, vertigini, stanchezza. E' stata osservata trombocitosi, ma l'evenienza che si verifichi e' molto rara. Eventi trombotici vascolari quali ischemia miocardica, infarto del miocardio, accidenti cerebrovascolari (emorragia cerebrale e infarto cerebrale), attacchi ischemici transitori, trombosi venose profonde, trombosi arteriose, embolia polmonare, aneurismi, trombosi retinica e coagulazione del filtro del rene artificiale sono stati riportati in pazienti trattati con qualsiasi eritropoietina. Sono state raramente riportate con epoetina alfa reazioni di ipersensibilita', compresi casi isolati di angioedema e reazioni anafilattiche. Aplasia Pura delle Cellule della serie Rossa anticorpo-mediata (eritroblastopenia) e' stata riscontrata dopo mesi o anni di trattamento con il farmaco. Pazienti adulti e pediatrici in emodialisi, pazienti adulti in dialisi peritoneale e pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi. La piu' frequente reazione avversa durante il trattamento con epoetina alfa e' un aumento dose-dipendente della pressione, o l'aggravamento di ipertensione preesistente. Questi aumenti pressori possono essere controllati farmacologicamente. Si raccomanda di monitorare l'andamento pressorio particolarmente all'inizio della terapia. In rari casi si sono presentati, in pazienti ipotesi o normotesi: crisi ipertensive con sintomi analoghi a quelli dell'encefalopatia (es. cefalea e stato confusionale) e convulsioni tonico-cloniche generalizzate, che richiedono pronto intervento medico e cure intensive. E' necessario valutare attentamente improvvise emicranie pulsanti che devono essere considerate come un possibile segnale di allarme. Possono presentarsi trombosi delle vie di accesso vascolare, specialmente in pazienti con tendenza all'ipotensione e con complicanze delle fistole arterovenose (es. stenosi, aneurismi, ecc.). In questi pazienti si raccomanda un controllo preventivo delle vie di accesso vascolari e una profilassi della trombosi con somministrazione ad es. di acido acetilsalicilico. Pazienti oncologici adulti con anemia sintomatica in chemioterapia In pazienti in trattamento con epoetina alfa puo' presentarsi ipertensione. Conseguentemente devono essere attentamente monitorati l'emoglobina e la pressione arteriosa. Un aumento dell'incidenza di eventi trombotici vascolari e' stato osservato in pazienti trattati con qualsiasi eritropoietina. Pazienti adulti candidati ad interventi chirurgici facenti parte di programmi di predonazione di sangue autologo Indipendentemente dal trattamento con epoetina alfa, in pazienti chirurgici con malattie cardiovascolari preesistenti, in seguito a flebotomia ripetuta, si possono verificare problemi trombotici e vascolari. Pertanto, deve essere ripristinato di routine il volume del sangue prelevato in questi pazienti. Pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva In pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva, con un'emoglobina basale da 10 a 13 g/dl, l'incidenza di eventi trombotici vascolari (la maggior parte dei quali sono TVP), in tutta la popolazione di pazienti arruolata negli studi clinici, e' sembrata simile nei diversi gruppi di dosaggio di epoetina alfa e nel gruppo placebo. L'esperienza clinica e' comunque limitata. Inoltre, in pazienti con un'emoglobina basale > 13 g/dl, non puo' essere esclusa la possibilita' che il trattamento con epoetina alfa possa essere associato ad un aumento del rischio post-operatorio di eventi trombotici vascolari.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicita' sulla riproduzione. Di conseguenza: in pazienti con insufficienza renale cronica epoetina alfa deve essere usata in gravidanza solo se il beneficio atteso supera i rischi potenziali per il feto. L'uso di epoetina alfa non e' raccomandato in donne in gravidanza o in allattamento candidate ad interventi chirurgici, che partecipano a un programma di predonazione di sangue autologo.