Esomeprazolo Sun - Ev 1fl 40mg

Dettagli:
Nome:Esomeprazolo Sun - Ev 1fl 40mg
Codice Ministeriale:040438018
Principio attivo:Esomeprazolo Sodico
Codice ATC:A02BC05
Fascia:H
Prezzo:6.43
Produttore:Sun Pharmaceuticals Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Polvere per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +30, in confezione originale
Scadenza:18 mesi

Denominazione

ESOMEPRAZOLO SUN

Formulazioni

Esomeprazolo Sun - Ev 1fl 40mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della pompa acida.

Principi attivi

Esomeprazolo 40 mg (come sale sodico).

Eccipienti

Disodio edetato; sodio idrossido, usato per l'aggiustamento del pH.

Indicazioni

Adulti: trattamento antisecretivo gastrico quando non e' possibile la somministrazione orale, come: malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) nei pazienti con esofagite e/o gravi sintomi di reflusso; trattamento di ulcere gastriche associate a terapia con FANS; prevenzione di ulcere gastriche o duodenali associate a terapia con FANS in pazienti a rischio; prevenzione di risanguinamento successivo a endoscopia terapeutica per ulcere gastriche o duodenali con sanguinamento acuto. Bambini e adolescenti di eta' compresa tra 1 e 18 anni: trattamento antisecretivo gastrico quando non e' possibile la somministrazione orale, come: malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) nei pazienti con esofagite erosiva da reflusso e/o gravi sintomi di reflusso.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo esomeprazolo o ad altri sostitutibenzoimidazolici o a uno qualsiasi degli eccipienti; esomeprazolo non deve essere usato contemporaneamente a nelfinavir.

Posologia

>>Adulti. Trattamento antisecretivo gastrico quando non e' possibile la somministrazione orale: i pazienti che non possono assumere trattamento orale possono essere trattati per via parenterale con 20-40 mg unavolta al giorno. I pazienti con esofagite da reflusso devono essere t rattati con una dose da 40 mg una volta al giorno. I pazienti trattatiin modo sintomatico per malattia da reflusso devono essere trattati c on una dose da 20 mg una volta al giorno. Nel trattamento delle ulceregastriche associate a terapia con FANS, la dose usuale e' di 20 mg un a volta al giorno. Per la prevenzione di ulcere gastriche e duodenali associate a terapia con FANS, i pazienti a rischio devono essere trattati con una dose da 20 mg una volta al giorno. Normalmente il trattamento endovenoso e' di breve durata; passare al trattamento per via orale il piu' presto possibile. Prevenzione di risanguinamento di ulcere gastriche e duodenali: dopo endoscopia terapeutica per ulcere gastricheo duodenali con sanguinamento acuto, somministrare 80 mg mediante inf usione in bolo in 30 minuti, seguita da infusione endovenosa continua di 8 mg/h per 3 giorni (72 ore). Il periodo di trattamento per via parenterale deve essere seguito da una terapia acido-soppressiva per via orale. >>Iniezione. Dose da 40 mg: somministrare mediante iniezione endovenosa 5 ml di soluzione ricostituita (8 mg/ml) per almeno 3 minuti.Dose da 20 mg: somministrare mediante iniezione endovenosa 2,5 ml o m eta' della soluzione ricostituita (8 mg/ml) per almeno 3 minuti. L'eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata. >>Infusione. Dose da 40 mg: somministrare la soluzione ricostituita mediante infusione endovenosa per 10-30 minuti. Dose da 20 mg: somministrare meta' della soluzione ricostituita mediante infusione endovenosa per 10-30 minuti. L'eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata. Dose inbolo da 80 mg: somministrare la soluzione ricostituita mediante infus ione endovenosa continua per 30 minuti. Dose da 8 mg/h: somministrare la soluzione ricostituita mediante infusione endovenosa continua per 71,5 ore (velocita' di infusione calcolata 8 mg/h). Compromissione della funzione renale: non e' richiesto nessun aggiustamento della dose. Trattare con cautela i pazienti con insufficienza renale grave, a causadelle limitata esperienza in questo gruppo di pazienti. Compromission e della funzione epatica MRGE: nei pazienti con compromissione epaticada lieve a moderata non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti con grave compromissione epatica non superare la dose giornaliera massima di 20 mg di esomeprazolo. Ulcere sanguinanti: nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti con grave compromissione epatica, dopo una iniziale dose in bolo da 80 mg di esomeprazolo per infusione, puo' essere sufficiente una dose per infusione endovenosa continua da 4 mg/h per 71,5 ore. Anziani: nei pazienti anziani non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio. >>Pazienti in eta' pediatrica. Bambini e adolescenti di eta' compresa tra 1 e 18 anni: trattamentoantisecretivo gastrico quando non e' possibile la somministrazione or ale I pazienti che non possono assumere il medicinale per via orale possono essere trattati per via parenterale una volta al giorno, come parte di un periodo di trattamento completo per MRGE. Il trattamento pervia endovenosa deve essere solitamente di breve durata e il passaggio al trattamento per via orale dovra' avvenire il piu' presto possibile . Dosi raccomandate di esomeprazolo per via endovenosa. >>Gruppo di eta' 1-11 anni. Trattamento dell'esofagite erosiva da reflusso. Peso <20kg: 10 mg una volta al di'; peso >= 20 kg: 10 mg o 20 mg una volta al di'. Trattamento sintomatico della MRGE: 10 mg una volta al d?. Grupp o di eta' 12-18 anni: 40 mg una volta al di'. Trattamento sintomatico della MRGE: 20 mg una volta al di'. >>Iniezione. Dose da 40 mg: somministrare per iniezione endovenosa 5 ml della soluzione ricostituita (8 mg/ml) per almeno 3 minuti. Dose da 20 mg: somministrare per iniezioneendovenosa 2.5 ml o meta' della soluzione ricostituita (8 mg/ml) per almeno 3 minuti. Eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata. Dose da 10 mg: somministrare per iniezione endovenosa 1.25 ml della soluzione ricostituita (8 mg/ml) per almeno 3 minuti. Eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata. >>Infusione. Dose da 40 mg: somministrare la soluzione ricostituita mediante infusione endovenosa per 10-30 minuti. Dose da 20 mg: somministrare meta' della soluzione ricostituita mediante infusione endovenosa per 10-30 minuti. Eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata. Dose da 10 mg: somministrare un quarto della soluzione ricostituita mediante infusione endovenosa per 10-30 minuti. Eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

In presenza di un qualsiasi sintomo di allarme (ad esempio, significativa non intenzionale perdita di peso, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e in caso di sospetta o confermata ulcera gastrica, e' necessario escludere la possibilita' di una condizione di malignita', in quanto il trattamento con esomeprazolo puo' alleviare i sintomi eritardare la diagnosi. Il trattamento con inibitori della pompa proto nica puo' lievemente aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali, quali Salmonella e Campylobacter. Non e' consigliata la somministrazione concomitante di esomeprazolo e atazanavir. Qualora l'associazione atazanavir-inibitore della pompa protonica fosse ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio del paziente in caso di un aumento della dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir; nonsuperare la dose di 20 mg di esomeprazolo. Esomeprazolo e' un inibito re del CYP2C19. Prima di iniziare o in caso di interruzione del trattamento con esomeprazolo, prendere in considerazione le potenziali interazioni con i farmaci metabolizzati mediante il CYP2C19. E' stata osservata un'interazione tra clopidogrel e omeprazolo. La rilevanza clinicadi questa interazione e' incerta. A titolo precauzionale, e' necessar io dissuadere dall'uso concomitante di esomeprazolo e clopidogrel. Ipomagnesiemia: e' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come esomeprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemianella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magne sio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (>1 anno),potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazi onali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumentopotrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazien ti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. Questo medicinale contiene 0,74 mmol (o 17mg) di sodio per dose giornaliera massima di esomeprazolo. Cio' e' da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a contenu to controllato di sodio.

Interazioni

Medicinali con assorbimento pH dipendente: la ridotta acidita' intragastrica durante il trattamento con esomeprazolo potrebbe aumentare o ridurre l'assorbimento dei farmaci se il meccanismo di assorbimento e' influenzato dall'acidita' gastrica. Con l'uso di altri inibitori della secrezione acida o di antiacidi, l'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo puo' ridursi durante il trattamento con esomeprazolo. E' stata segnalata l'interazione di omeprazolo con alcuni inibitori della proteasi. L'importanza clinica ed i meccanismi che stanno alla base di tali interazioni non sono sempre noti. L'aumentato valore del pH gastrico durante trattamento con omeprazolo puo' modificare l'assorbimento degli inibitori della proteasi. Altri possibili meccanismi di interazione avvengono mediante l'inibizione del CYP2C19. Sono stati riferiti ridotti livelli di atazanavir e nelfinavir nel siero durante la co-somministrazione di omeprazolo, che non e' quindi raccomandata. La co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) e atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg a volontari sani e' risultata in una sostanziale riduzione dell'esposizione di atazanavir (riduzione di circa il 75% neivalori di AUC, Cmax e Cmin). L'aumento della dose di atazanavir a 400 mg non ha compensato l'impatto di omeprazolo sull'esposizione di ataz anavir. La co-somministrazione di omeprazolo (20 mg qd) e atazanavir 400 mg/ritonavir 100 mg a volontari sani e' risultata in una riduzione di circa il 30% dell'esposizione di atazanavir rispetto all'esposizione osservata con atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg qd senza omeprazolo20 mg qd. La co- somministrazione di omeprazolo (40 mg qd) ha ridotto del 36-39% i valori medi di AUC, Cmax e Cmin per nelfinavir ed i valo ri medi di AUC, Cmax e Cmin per il metabolita farmacologicamente attivo M8 hanno avuto una riduzione del 75-92%. Durante il trattamento concomitante con omeprazolo (40 mg qd) e' stato riferito un aumento dei livelli sierici (80-100%) di saquinavir (somministrato insieme a ritonavir). Il trattamento con omeprazolo 20 mg qd non ha avuto alcun effettosull'esposizione di darunavir (somministrato con ritonavir) e amprena vir (somministrato con ritonavir). Il trattamento con esomeprazolo 20 mg qd non ha avuto alcun effetto sull'esposizione di amprenavir (somministrato con e senza ritonavir). Il trattamento con omeprazolo 40 mg qd non ha avuto alcun effetto sull'esposizione di lopinavir (somministrato con ritonavir). A causa degli effetti farmacodinamici simili e le proprieta' farmacocinetiche di omeprazolo e esomeprazolo, la co-somministrazione di esomeprazolo e atazanavir non e' raccomandata; la co-somministrazione di esomeprazolo e nelfinavir e' controindicata. Farmaci metabolizzati dal CYP2C19: esomeprazolo inibisce il CYP2C19, il principale enzima coinvolto nella metabolizzazione di esomeprazolo. Di conseguenza, quando esomeprazolo viene associato a farmaci metabolizzati dal CYP2C19, le concentrazioni plasmatiche di questi farmaci possono aumentare e puo' essere necessaria una riduzione della dose. La co-somministrazione per via orale di 30 mg di esomeprazolo e' risultata in una riduzione del 45% della clearance del substrato del CYP2C19 di diazepam. La co- somministrazione per via orale di 40 mg di esomeprazolo e fenitoina e' risultata in un aumento del 13% dei livelli plasmatici di fenitoina nei pazienti epilettici. Si raccomanda di monitorare le concentrazioni plasmatiche di fenitoina all'inizio o alla sospensione del trattamento con esomeprazolo. Omeprazolo (40 mg una volta al giorno) haaumentato i valori di Cmax e AUC di voriconazolo (un substrato del CY P2C19) rispettivamente del 15% e 41%. La co- somministrazione orale di40 mg di esomeprazolo in pazienti trattati con warfarin in uno studio clinico ha dimostrato che i tempi di coagulazione erano inclusi nel r ange accettato. Tuttavia, nel periodo post-marketing di esomeprazolo per uso orale, alcuni casi isolati di elevati valori di INR clinicamente significativi sono stati riportati durante il trattamento concomitante. Si raccomanda il monitoraggio dei pazienti all'inizio e alla sospensione del trattamento concomitante con esomeprazolo e warfarin o altri derivati cumarinici. In volontari sani, la co-somministrazione oraledi 40 mg di esomeprazolo e cisapride e' risultata in un aumento del 3 2% dei valori dell'area sotto la curva della concentrazione plasmaticavs tempo (AUC) e in un prolungamento del 31% dell'emivita di eliminaz ione (t mezzo) ma nessun incremento significativo dei livelli plasmatici di picco di cisapride. L'intervallo QTc leggermente prolungato osservato dopo somministrazione di cisapride da sola non si e' ulteriormente prolungato quando cisapride e' stata somministrata in associazione con esomeprazolo. E' stato dimostrato che esomeprazolo e' privo di effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica di amoxicillina o quinidina. Non sono stati condotti studi di interazione in vivo con la somministrazione endovenosa di elevate dosi (80 mg + 8 mg/h). L'effettodi esomeprazolo su farmaci metabolizzati dal CYP2C19 puo' essere piu' pronunciato a questo dosaggio monitorare i pazienti durante i 3 giorn i di trattamento endovenoso per la comparsa di eventi avversi. In uno studio clinico crossover, clopidogrel (300 mg dose di carico seguita da 75 mg/giorno) e' stato somministrato da solo e insieme a omeprazolo (80 mg nello stesso momento di clopidogrel) per 5 giorni. L'esposizione al metabolita attivo di clopidogrel si e' ridotta del 46% (Giorno 1)e del 42% (Giorno 5) dopo co-somministrazione di clopidogrel e omepra zolo. L'inibizione media dell'aggregazione delle piastrine (IPA) si e'ridotta del 47% (24 ore) e del 30% (Giorno 5) dopo co-somministrazion e di clopidogrel e omeprazolo. In un altro studio e' stato dimostrato che la somministrazione di clopidogrel ed omeprazolo a tempi differenti non ne previene l'interazione che e' probabilmente indotta dall'effetto inibitore di omeprazolo sul CYP2C19. Studi osservazionali e clinici hanno riportato dati contrastanti sulle implicazioni cliniche di questa interazione tra PK e PD in termini di eventi cardiovascolari maggiori. Esomeprazolo e' metabolizzato dal CYP2C19 e dal CYP3A4. La co-somministrazione per via orale di esomeprazolo ed un inibitore del CYP3A4, claritromicina (500 mg b.i.d.), e' risultata in un raddoppio dell'esposizione (AUC) a esomeprazolo. La co-somministrazione di esomeprazoloe di un inibitore combinato del CYP2C19 e del CYP3A4 puo' risultare i n un'esposizione dell'esomeprazolo piu' che raddoppiata. Voriconazolo,inibitore del CYP2C19 e del CYP3A4, ha aumentato del 280% i valori di AUC tau di omeprazolo. In entrambe queste situazioni non e' richiesto un aggiustamento della dose. Prendere in considerazione un aggiustame nto della dose nei pazienti con grave compromissione epatica e qualorafosse indicato il trattamento a lungo termine.

Effetti indesiderati

Nel programma di studi clinici sulla somministrazione di esomeprazolo per via orale o endovenosa e di studi successivi alla commercializzazione sul prodotto somministrato per via orale sono state identificate osospettate le seguenti reazioni avverse al farmaco. Le reazioni sono classificate secondo frequenza (comuni >=1/100, <1/10; non comuni >=1/1000, <1/100; rari >=1/10000, <1/1000; molto rari <1/10000), non nota.Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: leucopenia, trombocitop enia; molto rari: agranulocitosi, pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. rari: reazioni di ipersensibilita', ad esempio febbre, angioedema e reazioni/shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: edema periferico; rari: iposodiemia; non nota: ipomagnesiemia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: insonnia; rari: agitazione, confusione, depressione; molto rari: aggressivita', allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comuni: mal di testa; non comuni: capogiri, parestesia, sonnolenza; rari: alterazioni del gusto. Patologie dell'occhio. Non comuni: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Rari: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Comuni: dolore addominale, stipsi, diarrea, flatulenza, nausea/vomito; non comuni: bocca secca; rari: stomatite, candidosi gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Non comuni: aumento degli enzimi epatici; rari: epatite con o senza ittero; molto rari: insufficienza epatica, encefalopatia in pazienti con precedente malattia epatica. Patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: reazioni al sito di so mministrazione; non comuni: dermatite, prurito, eruzione cutanea, orticaria; rari: alopecia, sensibilita' alla luce; molto rari: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (TEN). Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale; rari: artralgia, mialgia; molto rari: debolezza muscolare. Patologierenali e urinarie. Molto rari: nefrite interstiziale. Patologie dell' apparato riproduttivo e della mammella. Molto rari: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Rari: malessere, aumento della sudorazione. E' stata segnalato un danno visivo irreversibile in casi isolati di pazienti criticamente ammalati che avevano ricevuto omeprazolo (racemato) per iniezione endovenosa, soprattutto a dosi elevate; tuttavia non e' stato stabilito nessun rapporto causale. Popolazione in eta' pediatrica: e' stato condotto unostudio randomizzato, in aperto, multinazionale per la valutazione del la farmacocinetica di dosi ripetute di esomeprazolo somministrate per via endovenosa per 4 giorni una volta al giorno in pazienti pediatricidi eta' compresa tra 0 e 18 anni. Un totale di 57 pazienti (8 bambini nel gruppo di eta' 1-5 anni) sono stati inclusi per la valutazione di sicurezza. I risultati di sicurezza sono coerenti con il noto profilo di sicurezza di esomeprazolo; non sono stati identificati nuovi segna li di sicurezza.

Gravidanza e allattamento

Per esomeprazolo i dati disponibili in gravidanza sono limitati. Studisugli animali condotti con esomeprazolo non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sullo sviluppo embrio-fetale. Studi sugli animali condotti con la miscela racemica non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, parto o sviluppo postnatale. La prescrizione di esomeprazolo in gravidanza deve essere effettuata con cautela. Non e' noto se esomeprazolo viene secreto nel latte materno umano. Non sono stati condotti studi su donne in allattamento. Di conseguenza, nonsomministrare esomeprazolo durante l'allattamento al seno.