Estalis Sequi - 4cer 50mcg+4 Cer

Dettagli:
Nome:Estalis Sequi - 4cer 50mcg+4 Cer
Codice Ministeriale:034209039
Principio attivo:Estradiolo/Noretisterone
Codice ATC:G03FB05
Fascia:A
Prezzo:10.83
Produttore:Novartis Farma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex con formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Cerotti
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Scadenza:18 mesi

Denominazione

ESTALIS SEQUI CEROTTI TRANSDERMICI

Formulazioni

Estalis Sequi - 4cer 50mcg+4 Cer

Categoria farmacoterapeutica

Progestinici ed estrogeni, preparati sequenziali, noretisterone ed estrogeno.

Principi attivi

Fase I: ogni cerotto contiene estradiolo emiidrato equivalente a 0,78 mg di estradiolo in un cerotto da 5 cm^2 e rilascia una quantita' nominale di estradiolo di 50 mcg in 24 ore. Fase II: ogni cerotto contieneestradiolo emiidrato equivalente a 0,51 mg di estradiolo e 4,80 mg di noretisterone acetato in un cerotto da 16 cm^2 e rilascia 50 mcg di e stradiolo e 250 mcg di noretisterone acetato in 24 ore.

Eccipienti

Fase I. Matrice adesiva: matrice adesiva acrilica e al silicone, alcool oleico, dipropilenglicole, povidone. Strato di copertura: film coestruso di copolimero dietilene/vinilacetato; polietilene, copolimero di vinilidene/vinilcloruro, diossido di silicone/titanio diossido. Laminadi rilascio: film di poliestere rivestito da fluoropolimero. Fase II. Matrice adesiva: matrice adesiva acrilica ed al silicone, povidone, a cido oleico, glicole dipropilenico. Strato di copertura. Film di poliestere. Lamina di rilascio: film di poliestere rivestito da fluoropolimero.

Indicazioni

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) per sintomi da carenza estrogenica in donne in post menopausa; prevenzione dell'osteoporosi in donne in postmenopausa ad alto rischio di future fratture che presentano intolleranze o controindicazioni specifiche ad altri farmaci autorizzati per la prevenzione dell'osteoporosi. La terapia e' indicata per donne per le quali sono trascorsi almeno 6 mesi dalle ultime mestruazioni. L'esperienza nel trattamento di donne di eta' superiore ai 65 anni e' limitata.

Controindicazioni / effetti secondari

Neoplasia mammaria nota, pregressa o sospetta; neoplasia maligna estrogeno-dipendente nota o sospetta (per es. carcinoma dell'endometrio); sanguinamenti genitali di origine non accertata; iperplasia endometriale non trattata; tromboembolia venosa pregressa o in atto (trombosi venosa profonda, embolia polmonare); disturbi trombofilici noti (es.: deficit di proteina C, proteina S o antitrombina); malattie tromboemboliche arteriose in atto o recenti (per es. angina, infarto del miocardio); epatopatie acute o pregresse, fino a quando i valori di funzionalita' epatica non siano rientrati nella norma; ipersensibilita' alle sostanze attive o ad uno qualsiasi degli eccipienti; porfiria.

Posologia

Il prodotto e' un preparato continuo sequenziale per uso transdermico.Un ciclo completo di trattamento consiste di 4 cerotti transdermici d i fase I seguiti da 4 cerotti transdermici di fase II. La terapia viene iniziata con un cerotto di fase I. Il ciclo successivo di trattamento deve essere iniziato immediatamente dopo la rimozione dell'ultimo cerotto transdermico di fase II. Per l'inizio e la continuazione del trattamento dei sintomi della postmenopausa si deve utilizzare la dose minima efficace per il minor tempo possibile. Inizio della terapia: nella maggior parte delle donne in menopausa, che non siano gia' sottoposte ad altre terapie con estrogeni/progestinici, il trattamento puo' essere iniziato in qualsiasi momento ritenuto opportuno. Le donne gia' intrattamento continuo combinato con estrogeni/progestinici possono pas sare direttamente al medicinale. Le donne, invece, che sono in corso di trattamento estro/progestinico secondo un regime ciclico o sequenziale devono completare il ciclo di trattamento in corso prima di iniziare il trattamento con il prodotto fase I. Il momento appropriato per iniziare il trattamento con il farmaco fase I e' il primo giorno del flusso mestruale. Il cerotto transdermico di fase I viene applicato sull'addome ogni 3-4 giorni per i primi 14 giorni di un ciclo di 28 giorni.In seguito si procede all'applicazione sull'addome del cerotto transd ermico di fase II ogni 3-4 giorni per i restanti 14 giorni di un ciclodi 28 giorni. Le donne devono essere informate che di solito si manif esta un flusso emorragico mensile. Somministrazione: il cerotto transdermico deve essere applicato sull'addome e non deve essere mai applicato sul seno o vicino ad esso. Il cerotto deve essere applicato con cura. Deve essere applicato su una parte pulita ed asciutta dell'addome, ove non vi siano irritazioni, abrasioni o residui di unto. Evitare l'applicazione al livello della vita in quanto i vestiti stretti potrebbero staccare il cerotto. La sede di applicazione deve essere cambiata con un intervallo di almeno una settimana fra una applicazione e l'altra nel medesimo sito. Dopo l'apertura della bustina, rimuovere meta' della lamina di protezione avendo cura di non toccare con le dita la parte adesiva del cerotto. Applicare immediatamente sulla cute il cerotto. Rimuovere l'altra meta' della lamina di protezione e premere con fermezza, con il palmo della mano, il cerotto transdermico sulla cute peralmeno 10 secondi, ponendo attenzione a far aderire bene i margini. S i devono avvertire le pazienti di fare attenzione durante il bagno od altre attivita' che possano comportare il distacco del cerotto transdermico. Si devono anche avvertire che se il cerotto transdermico dovesse staccarsi (in conseguenza ad attivita' fisica intensa, eccessiva sudorazione o frizione da parte di indumenti troppo aderenti) il medesimocerotto puo' essere riapplicato in un'altra zona cutanea. Si deve poi seguire lo schema di trattamento originale, e sostituire il cerotto n el giorno gia' previsto in precedenza. Si devono avvertire le pazientiche il cerotto, una volta applicato, non deve essere esposto al sole per lunghi periodi di tempo. Se la paziente ha dimenticato di applicare un cerotto, deve applicarne uno nuovo appena possibile. Il cerotto successivo deve essere applicato seguendo lo schema di trattamento originale. L'interruzione della terapia potrebbe aumentare la probabilita'di ricomparsa dei sintomi della post menopausa e di emorragie da rott ura e spotting. Nel caso rimanessero sulla pelle residui di adesivo dopo la rimozione del cerotto, strofinare delicatamente la zona con una crema oleosa o con una lozione, per eliminare i residui appiccicosi.

Conservazione

Conservare e trasportare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Dopo la dispensazione alla paziente, il farmacdo puo' essereconservato a temperatura inferiore a 25 gradi C per un periodo massim o di 6 mesi. Conservare nella bustina originale (sigillata). Ogni cerotto deve essere utilizzato immediatamente dopo l'apertura della bustina.

Avvertenze

Per il trattamento dei sintomi della postmenopausa, la TOS deve essereiniziata solo in caso di sintomi che influenzino negativamente la qua lita' della vita. Vi sono evidenze limitate sui rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa precoce. Prima di iniziare o riprendere la terapia ormonale sostitutiva (TOS), deve essere raccolta una anamnesi personale e familiare completa. Deve essere effettuato un esame fisico completo. Durante il trattamento sono raccomandati controlliperiodici la cui natura e frequenza sono da adattare individualmente. Avvisare le pazienti di riferire al medico o ad un operatore sanitari o eventuali cambiamenti alle mammelle. Gli accertamenti devono essere condotti in accordo alle normali pratiche di controllo, modificate secondo le necessita' cliniche individuali. Monitorare la paziente in caso di: leiomioma (fibroma dell'utero) o endometriosi; fattori di rischio per patologie tromboemboliche; fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti; ipertensione; epatopatie; diabete mellito con o senza interessamento vascolare; colelitiasi; emicrania o cefalea (grave); lupus eritematoso sistemico (LES); storia di iperplasia endometriale; epilessia; asma; otosclerosi. Sospendere la terapia in caso di comparsa di una delle controindicazioni e in presenza di: ittero o peggioramentodella funzionalita' epatica; significativo aumento della pressione ar teriosa; comparsa ex novo di cefalea di tipo emicranico; gravidanza. Il rischio di iperplasia endometriale e carcinoma in donne con utero intatto viene aumentato nel caso in cui gli estrogeni siano somministrati in monoterapia per lunghi periodi. Tra le utilizzatrici di solo estrogeno, il rischio di cancro endometriale aumenta, rispetto alle non utilizzatrici. Nelle donne non isterectomizzate, l'aggiunta ciclica di un progestinico per almeno 12 giorni al mese/per ciclo di 28 giorni o di una terapia combinata continuativa estrogeno-progestinica, previene l'eccessivo rischio associato alla TOS con soli estrogeni. Durante i primi mesi di trattamento possono verificarsi improvvisi sanguinamenti o spotting. Se il sanguinamento o le perdite compaiono dopo un certo periodo di terapia, o persistono dopo la sospensione del trattamento, la causa deve essere individuata, eventualmente con l'ausilio di una biopsia endometriale per escludere neoplasie endometriali di natura maligna. Carcinoma mammario In generale le evidenze suggeriscono un aumento del rischio di cancro mammario. Terapia estroprogestinica combinata:vi e' un aumento del rischio di cancro mammario. Terapia con solo est rogeno: in donne isterectomizzate sottoposte a TOS con solo estrogeni,non ha riscontrato aumento di rischio di cancro mammario. La TOS aume nta la densita' delle immagini mammografiche, e cio' puo' interferire negativamente con l'evidenziazione radiologica di un cancro al seno. Tromboembolia venosa: la TOS e' associata ad un rischio di 1,3-3 volte di sviluppare tromboembolia venosa. La TOS in pazienti con disturbi trombofilici e' controindicata. Considerare misure di profilassi per la prevenzione della tromboembolia venosa post-operatoria. Quando si prevede una prolungata immobilizzazione conseguente ad un intervento chirurgico elettivo si raccomanda di sospendere temporaneamente la TOS, da 4 a 6 settimane prima. La terapia non deve essere ripresa fino a quando la donna non sia completamente mobilizzata. Nel caso fosse identificato un difetto trombofilico che identifichi membri della famiglia con trombosi, o se il difetto e' grave, la TOS e' controindicata. Se dopo l'inizio della terapia si sviluppa tromboembolia venosa il farmaco deve essere sospeso. Le pazienti devono essere avvertite di contattare immediatamente il proprio medico in caso di un potenziale sintomo tromboembolico. Coronaropatia: studi randomizzati controllati in donne con osenza coronaropatia esistente che sottoposte a TOS con estroprogestin ici combinati o solo estrogeno, non hanno evidenziato alcuna protezione dall'infarto miocardico. Terapia estroprogestinica combinata: il rischio relativo per la coronaropatia durante l'uso di TOS estroprogestinica combinata e' leggermente aumentato. Solo estrogeno: dati controllati randomizzati non hanno riscontrato un rischio aumentato per la coronaropatia in donne isterectomizzate in terapia con solo estrogeno. Ictus ischemico Le terapie con estroprogestinici combinati e con solo estrogeno sono associate con un aumento di rischio per l'ictus ischemico fino 1,5 volte. L'uso di TOS a lungo termine a base di soli estrogeni e' stato associato con un lieve aumento del rischio di carcinoma ovarico. Pazienti che richiedono una terapia sostitutiva dell'ormone tiroideo, devono ricevere il monitoraggio regolare della funzione tiroidea durante la TOS, per assicurarsi che i livelli di ormone tiroideo rimangano in un intervallo accettabile. Gli estrogeni possono indurre o esacerbare i sintomi di angioedema. Altre Condizioni Gli estrogeni possonocausare ritenzione di liquidi e conseguentemente le pazienti con disf unzioni cardiache o renali, devono essere attentamente monitorate. Le donne con preesistente ipertrigliceridemia, devono essere attentamenteseguite, in quanto sono stati riportati rari casi di significativi au menti dei trigliceridi plasmatici, con evoluzione a pancreatite in caso di terapia estrogenica orale in queste condizioni. Gli estrogeni aumentano la globulina che lega la tirossina (TBG), portando ad un aumento dell'ormone tiroideo totale in circolo, misurato mediante iodio legato alle proteine (PBI), dei livelli di T4 (mediante colonna o mediantedosaggio radioimmunologico) o dei livelli di T3 (mediante dosaggio ra dioimmunologico). Viene diminuito l'uptake del T3, che riflette gli elevati livelli di TBG. Le concentrazioni di T4 e T3 liberi rimangono inalterate. Altre proteine leganti possono avere livelli sierici elevati, per es. le globuline leganti i corticoidi (CBG), le globuline leganti gli ormoni sessuali (SHBG), causando rispettivamente un aumento dei corticosteroidi e degli steroidi sessuali in circolo. Le concentrazioni degli ormoni liberi o biologicamente attivi rimangono inalterate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate. L'uso della TOS nonmigliora le capacita' cognitive. Vi e' qualche evidenza di un aumento del rischio di probabile demenza nelle donne che iniziano una TOS con tinua combinata o con solo estrogeno dopo i 65 anni. Sebbene sia estremamente raro, le donne che sviluppano sensibilita' da contatto ad uno dei componenti del cerotto devono essere allertate che si possono sviluppare reazioni di ipersensibilita' gravi con la continua esposizione all'agente causale.

Interazioni

Il metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' essere aumentato dall'uso contemporaneo di sostanze che notoriamente inducono gli enzimi che metabolizzano i farmaci, specificatamente gli enzimi del citocromo P450, quali gli anticonvulsivanti ed antinfettivi. Ritonavir e nelfinavir, sebbene siano dei noti potenti inibitori enzimatici, al contrario manifestano proprieta' inducenti se usati contemporaneamente ad ormoni steroidei. I preparati a base di erbe medicinali contenenti l'erba di S. Giovanni possono indurre il metabolismo degli estrogeni e dei progestinici. Con la somministrazione per via transdermica viene evitato l'effetto di primo passaggio epatico e quindi gli estrogeni e i progestinici somministrati per via transdermica possono essere meno influenzati dagli induttori enzimatici rispetto agli ormoni somministratiper via orale. Dal punto di vista clinico, un aumento del metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' portare ad una riduzione degl i effetti ed a variazioni del profilo di sanguinamento uterino. Alcuniesami di laboratorio, come i test di tolleranza al glucosio o della f unzione tiroidea, possono essere influenzati dalla terapia estrogena.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati riportati piu' frequentemente sono stati: tensione e dolore al seno, reazioni nella sede di applicazione, dismenorrea, flussi mestruali irregolari e cefalea. Frequenze effetti indesiderati: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); rara (>=1/10.000, <1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota. Disturbi del sistema immunitario. Rara: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rara: ridotta tolleranza ai carboidrati. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, nervosismo, labilita'affettiva; rara: alterazione della libido. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: insonnia; non comune: emicrania, capogiri; rara: parestesia; molto rara: corea. Patologie dell'occhio. Molto rara: intolleranza alle lenti a contatto. Patologie vascolari. Non comune: pressione sanguigna aumentata; rara: embolia venosa. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea, dispepsia,dolore addominale, gonfiore; non comune: vomito. Patologie epatobilia ri. Rara: disturbi della colecisti, colelitiasi; molto rara: ittero colestatico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: reazioni al sito di applicazione, eritema; comune: acne, rash, prurito, pelle secca; non comune: depigmentazione della cute; rara: alopecia; molto rara: irsutismo, necrosi cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rara: miastenia; non nota: dolore alle estremita'. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: tensione e dolore al seno, dismenorrea, disturbomestruale; comune: ingrossamento del seno, menorragia, perdite vagina li, sanguinamento vaginale irregolare, spasmi uterini, infezione vaginale, iperplasia endometriale; rara: leiomioma uterino, cisti della tuba di fallopio, polipi cervicali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore, dolore alla schiena, astenia, edema periferico, aumento di peso. Esami diagnostici. Noncomune: aumento delle transaminasi. Rischio di cancro mammario: in do nne in terapia con estroprogestinici combinati da piu' di 5 anni e' stato riportato un aumento del rischio fino a 2 volte di diagnosi di cancro mammario. Qualsiasi aumento di rischio nelle utilizzatrici di terapia con solo estrogeno e' sostanzialmente piu' basso di quello osservato nelle utilizzatrici di combinazioni estroprogestiniche. Il livello di rischio e' dipendente dalla durata d'uso. I risultati del piu' grande studio controllato randomizzato verso placebo (studio WHI) e del piu' grande studio epidemiologico (MWS) sono qui presentati. Studio su un milione di donne (MWS). Rischio di cancro endometriale. Donne in postmenopausa con utero: il rischio di cancro endometriale e' di circa 5 su 1000 donne con utero non utilizzatrici di TOS. In donne con utero, l'utilizzo di TOS con solo estrogeno non e' raccomandato perche' aumenta il rischio di cancro endometriale. L'aumento di rischio di cancro endometriale negli studi epidemiologici variava, e seconda dalla duratadi utilizzo del solo estrogeno e dalla dose di estrogeno, tra 5 e 55 casi addizionali diagnosticati ogni 1000 donne tra 50 e 65 anni. L'aggiunta di un progestinico alla terapia con solo estrogeno per almeno 12giorni per ciclo puo' prevenire questo aumento del rischio. Nello stu dio su 1 milione di donne (MWS), 5 anni di terapia con TOS combinata (ciclica o continuativa) non aumentavano il rischio di cancro endometriale (RR di 1,0 (0,8-1,2)). Cancro ovarico: la TOS a lungo termine con estrogeno da solo e con estroprogestinici combinati e' stata associataa un lieve aumento del rischio di cancro ovarico. Rischio di tromboem bolia venosa: la TOS e' associata ad un aumento relativo di 1,3-3 volte del rischio di sviluppare tromboembolismo venoso (VTE), in particolare trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Questo rischio sembraessere piu' alto nel primo anno di terapia che in seguito. Rischio di coronaropatia: in utilizzatrici di TOS con estroprogestinici combinat i di eta' superiore ai 60 anni il rischio di coronaropatia e' lievemente aumentato. Rischio di ictus ischemico: l'uso di terapie con estrogeno da solo e con estroprogestinici e' associato ad un aumento del rischio relativo di ictus ischemico fino a 1,5 volte. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l'uso di TOS. Il rischio relativo non dipende dall'eta' o dalla durata di utlizzo, ma, poiche' il rischio di base per l'ictus e' fortemente connesso all'eta', il rischio generale di ictus nelle donne che utilizzano TOS puo' aumentare con l'eta'. Studi WHI combinati. In associazione con la terapia estroprogestinica sono stati riportati altri effetti indesiderati: colecistopatie; patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare; probabile demenza oltre i 65 anni; secchezza oculare; alterazioni nella composizione del film lacrimale.

Gravidanza e allattamento

Il medicinale non e' indicato durante la gravidanza. Nel caso in cui insorga uno stato di gravidanza in corso di trattamento con Estalis Sequi, il farmaco deve essere immediatamente sospeso. Dal punto di vista clinico, i dati relativi ad un numero limitato di gravidanze in donne esposte non indicano effetti indesiderati del noretisterone acetato sul feto. A dosi superiori a quelle normalmente usate nei contraccettiviorali e nelle formulazioni TOS si e' osservata una mascolinizzazione dei feti di sesso femminile. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici finora condotti, relativi all'esposizione involontaria del feto all'associazione di estrogeni e progestinici, non indicanoeffetti teratogeni o fetotossici. Il farmaco non e' indicato durante l'allattamento.