Etazim - Infus 1fl 2g

Dettagli:
Nome:Etazim - Infus 1fl 2g
Codice Ministeriale:036490047
Principio attivo:Ceftazidima Pentaidrato
Codice ATC:J01DD02
Fascia:H
Prezzo:22.07
Produttore:S.F.Group Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi

Formulazioni

Etazim - Im 1fl 500mg/1,5ml+1f
Etazim - Im 1fl 1g/3ml+1f
Etazim - Ev 1fl 1g/10ml+1f
Etazim - Infus 1fl 2g

Categoria farmacoterapeutica

Altri antibatterici beta-lattamici.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertatao presunta origine da Gram-negativi difficili o da flora mista con pr esenza di Gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di Etazim risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento. Non si sono evidenziati sperimentalmente aspetti embriotossici o teratogenici con la ceftazidima, comunque, nelle donne in stato di gravidanza e nellaprimissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiv a necessita', sotto il diretto controllo del medico. La ceftazidima e'escreta nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle m adri che allattano.

Posologia

Etazim, va somministrato per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Dosaggio: varia in rapporto alla gravita' del singolo caso, sensibilita', sito e tipo di infezione, eta', funzionalita' renale e secondo il giudizio del medico. Via intramuscolare. Adulti: 1-3 g/die in 2-3 somministrazioni. Nella terapia della riacutizzazione batterica dellabronchite cronica, 1-3 g/die in 1-3 somministrazioni. Bambini: 30-100 mg/kg/die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggio abituale e' di 50 mg/kg/die in 2 somministrazioni. Quando si richiedano dosaggi piu' elevati, si puo' ricorrere alla via endovenosa. Via endovenosa: Adulti: 1-6 g/die. Bambini: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita' (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia puo' essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni. Anziani: nei pazienti anziani gravi, in considerazione della ridotta clearence della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di eta' superiore agli 80 anni. Pazienti con compromissione renale: la Ceftazidima e' escreta immodificata dai reni. Pertanto deve essere ridotta la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Si dovrebbe somministrare una dose iniziale di 1g. Per il mantenimento e' necessario far riferimento al GFR: Dose di mantenimento della Ceftazidima raccomandata nell'insufficienza renale.Clearance creatinina >50 ml/min, creatinina sierica approssimativa <1 50 mcmol/l (<1,7 mg/dl), dosaggio normale. ClCr 50-31 ml/min, Cr sierica approssimativa 150-200 mcmol/l (1,7-2,3 mg/dl), dose unitaria raccomandata 1 g, intervallo tra le somministrazioni 12 ore. ClCr 30-16 ml/min, Cr sierica approssimativa 200-350 mcmol/l (2,3/4 mg/dl), dose unitaria raccomandata 1 g, Intervallo tra le somminstrazioni 24 ore. ClCr15-6 ml/min, Cr sierica approssimativa 350-500 mcmol/l (4-5,6 mg/dl), dose unitaria raccomandata 0,5 g, intervallo tra le somministrazioni 24 ore. ClCr <5 ml/min, Cr sierica approssimativa >500 mcmol/l (>5,6 mg/dl), dose unitaria raccomandata 0,5 g, intervallo tra le somministrazioni 48 ore. Nelle infezioni gravi si potra' aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella) oppure aumentare la frequenza di somministrazione: in questi casi andranno controllati i livelli sierici di Ceftazidima, i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance della creatinina andra' adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. Profilassi chirurgica. Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell'intervento 1 g i.m. o 1-2 g e.v. in dose singola (profilassi ultra short term) o in dosi ripetute (profilassi short term). Emodialisi. L'emivita sierica durante l'emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti in dialisi e' opportuno ripetere, alla fine di ogni trattamento, le dosi indicate in tabella di cui sopra. Dialisi peritoneale. La Ceftazidima puo' essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La Ceftazidima puo' essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti coninsufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalita' renale ridotta. Nei pazienti in emofiltrazione venovenosa ed emodialisi venovenosaseguire le raccomandazioni posologiche riportate di seguito. Dosaggio consigliato di Ceftazidima nell'emofiltrazione continua venovenosa. C learance Creatinina 0 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min: dosedi mantenimeto 250 mg. ClCr 0 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 16,7 ml/min: dose di mantenimento 250 mg. ClCr 0 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 33,3 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 0 ml/min, tassodi ultrafiltrazione 50 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 5 ml /min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min: dose di mantenimento 250 mg.ClCr 5 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 16,7 ml/min: dose di manteni mento 250 mg. ClCr 5 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 33,3 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 5 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 50ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 10 ml/min, tasso di ultrafi ltrazione 5 ml/min, dose di mantenimento 250 mg. ClCr 10 ml/min, tassodi ultrafiltrazione 16,7 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 10 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 33,3 ml/min: dose di mantenimento 5 00 mg. ClCr 10 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 50 ml/min: dose di mantenimento 750 mg. ClCr 15 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min:dose di mantenimento 250 mg. ClCr 15 ml/min, tasso di ultrafiltrazion e 16,7 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. Clcr 15 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 33,3 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 15 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 50 ml/min: dose di mantenimento 750 mg. ClCr 20 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 16,7 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 20 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 33,3 ml/min: dose di mantenimento 500 mg. ClCr 20 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 50 ml/min: dose di mantenimento 750 mg. La dose di mantenimento deve essere somministrata ogni 12 ore.

Interazioni

L'uso concomitante di alti dosaggi con medicinali nefrotossici puo' avere effetti negativi sulla founzionalita' renale. Il cloranfenicolo e'un antagonista in vitro della ceftazidima e delle altre cefalosporine . La rilevanza clinica di tale osservazione non e' conosciuta, ma qualora Etazim e cloranfenicolo siano somministrati in concomitanza bisogna considerare la possibilita' che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e Clinitest, basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici. La Ceftazidima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.

Effetti indesiderati

Reazioni locali. Flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare. Reazioni di ipersensibilita': rash urticarioidi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalosporine vi sono state segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Reazioni gastrointestinali, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e, molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per altre cefalosporine la colite puo' essere associata alla presenza delClostridium difficile e presentarsi sotto forma di colite pseudomembranosa. Reazioni genito-urinarie:candidiasi, vaginite. Reazioni a livello del tratto epatobiliare e de l pancreas. Molto raramente ittero. Reazioni neurologiche: cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sono state segnalazioni di sequele neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni, encefalopatia e coma verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio della ceftazidima non era stato opportunamente ridotto. Modificazioni dei parametri di laboratorio: sono state riferite in corso di terapia con ceftazidima variazioni transitorie di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, positivita' al test di Coombs e molto raramente anemia emolitica, trombocitosi, alterazioni in uno o piu' parametri di funzionalita' epatica quali ALT (SGPT), AST (SGOT), LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Come per altre cefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori di azotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono state osservate leucopenia, neuropenia, trombocitopenia, agranulocitosi e linfocitosi. In circa il 5% dei pazienti sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' talora false dei test diCoombs. Cio' puo' interferire con i test di compatibilita' ematica.