Exegen - 30cpr Riv 25mg

Dettagli:
Nome:Exegen - 30cpr Riv 25mg
Codice Ministeriale:040011013
Principio attivo:Exemestane
Codice ATC:L02BG06
Fascia:A
Prezzo:64.8
Rimborso:64.8
Doping:Proibito in e fuori gara
Produttore:Genetic Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

EXEGEN 25 MG.

Formulazioni

Exegen - 30cpr Riv 25mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti di ormone e agenti connessi, inibitori di enzimi.

Principi attivi

Exemestane.

Eccipienti

Nucleo della compressa: polisorbato 80, mannitolo, ipromellosa 5cP, crospovidone, cellulosa microcristallina, sodio amido glicollato tipo A,silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento: titanio di ossido, propilenglicole, ipromellosa 5cP.

Indicazioni

Trattamento adiuvante delle donne in post-menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale e con recettori estrogenici positivi, dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni; trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di post-menopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia e' progredita dopo trattamento con terapia anti-estrogenica. L'efficacia non e' stata dimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pre-menopausa; gravidanza e allattamento.

Posologia

Pazienti adulte e anziane: la dose raccomandata e' di una compressa rivestita con film (25 mg) da assumere per via orale una volta al giorno, dopo un pasto. Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale, il trattamento deve proseguire fino a completamento di una terapia ormonale adiuvante combinata sequenziale di cinque anni o di durata inferiore in caso di recidiva del tumore. In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata, il trattamento deve proseguire fino a quando e'evidente la progressione del tumore. Non sono richiesti aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica o renale. Bambini e adolescenti: l' uso nei bambini e negli adolescenti non e' raccomandato.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Il farmaco non deve essere somministrato alle donne in stato endocrinodi pre-menopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vi sta clinico, lo stato di post-menopausa dovra' essere verificato dosando i livelli di LH, FSH e di estradiolo. Il prodotto deve essere usatocon cautela in pazienti con compromissione della funzionalita' epatic a o renale. E' un potente agente che riduce il livello di estrogeni. Una riduzione della densita' minerale ossea e una maggiore incidenza difratture sono stati osservati dopo la somministrazione. Durante il tr attamento adiuvante, le donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono essere sottoposte ad un controllo della densita' minerale ossea valutata con densitometria ossea all' inizio del trattamento. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densita' minerale ossea, causata dal medicinale, il trattamento dell'osteoporosi deve essere iniziato nelle pazienti a rischio.

Interazioni

Studi condotti in vitro hanno mostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldochetoreduttasi e non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l'inibizione specifica del CYP 3A4 da parte del ketoconazolo, non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell' exemestane. In uno studio di interazione con rifampicina, un potenteinduttore del CYP450, somministrata alla dose di 600 mg/die e una dos e singola di 25 mg di exemestane, l' AUC dell'exemestane e' stata ridotta del 54% e la C max del 41%. Poiche' la rilevanza clinica di tale interazione non e' stata valutata, la somministrazione concomitante di farmaci quali rifampicina, anticonvulsivanti (es. fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) noti per indurre il CYP3A4, puo' ridurne l'efficacia. Il medicinale deve essere usato con cautela con farmaci che vengonometabolizzati attraverso la via del CYP3A4 e che hanno una finestra t erapeutica ristretta. Non esiste alcuna esperienza clinica relativa all' uso concomitante del prodotto con altri farmaci antitumorali. Il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni poiche' questi annullerebbero la sua azione farmacologica.

Effetti indesiderati

Exemestane e' stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti con exemestane somministrato a una dose standard di 25 mg/die e gli effetti indesiderati sono stati generalmente di gravita' dalieve a moderata. L' incidenza di interruzioni a causa di eventi avve rsi e' stata del 7.4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con exemestane dopo terapia adiuvante con tamoxifene. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e stanchezza (16%). L' incidenza di interruzioni a causa di eventi avversi nella popolazione totale di pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata e' stato 2.8%. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenzasono state vampate di calore (14%) e nausea (12%). La maggior parte d elle reazioni avverse possono essere attribuite alle normali conseguenze farmacologiche da deprivazione estrogenica (p. es. vampate di calore). Le reazioni avverse sotto elencate sono suddivise per classe sistemico organica e frequenza. La frequenza e' cosi' definita: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 a <1/10), non comune (>=1/1000 a <=1/100),raro (>=1/10,000 a <1/1000). Disturbi del metabolismo e della nutrizi one. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia;comune: depressione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: ml di testa; comune: capogiri, sindrome del tunnel carpale; non comune: sonnolenza. Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: dolori addominali, vomito, stipsi, dispepsia, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: aumento della sudorazione; comune: rash, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolori muscoloscheletrici e delle articolazioni; comune: osteoporosi, fratture. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: stanchezza; comune: dolorabilita', edema periferico; non comune: astenia. Patologie del sistema emolinfopoietico: in pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata raramente sono stati segnalati casi di trombocitopenia e leucopenia. Una diminuzione occasionale del numero dei linfociti e' stata osservata in circa il 20% delle pazienti che ricevevano exemestane, in particolare in quelle con linfopenia preesistente. Tuttavia, in tali pazienti i valori medi dei linfociti non si sono modificati in maniera significativa nel tempo e non e' stato osservato alcun corrispondente aumento delle infezioni virali. Questi effetti non sono stati osservati in pazienti trattate negli studi relativi al carcinoma mammario in fase iniziale. Patologie epatobiliari: e' stato osservato un aumento dei parametri dei test di funzionalita' epatica, compresi gli enzimi, labilirubina e la fosfatasi alcalina. Nello studio IES, la frequenza di cardiopatia ischemica nei gruppi di trattamento con exemestane e tamo xifene e' stato di 4.5% e 4.2%, rispettivamente. Non e' stata notata alcuna differenza significativa per qualsiasi evento cardiovascolare, quali ipertensione (9.9% contro 8.4%), infarto del miocardio (0.6% contro 0.2%) e insufficienza cardiaca (1.1% contro 0.7%). Nello studio IES, l'exemestane e' stato associato ad una maggiore incidenza di ipercolesterolemia, rispetto al trattamento con tamoxifene (3.7% contro 2.1%). In un altro studio randomizzato in doppio cieco su donne in post-menopausa con carcinoma mammario in fase iniziale a rischio basso trattate con exemestane (N=73) o placebo (N=73) per 24 mesi, l'exemestane e' stato associato ad una riduzione media del 7-9% di colesterolo HDL, contro un aumento del 1% con placebo. Per di piu', e' stata osservata una riduzione del 5-6% di apolipoproteina A1 nel gruppo dell' exemestane, contro 0-2% nel gruppo di placebo. L' effetto su altri parametri lipidici analizzati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina-B e lipoproteina-a) e' stato molto simile nei due gruppi di trattamento. La significativita' clinica di questi risultati non e' chiara. Nello studio IES, e' stata osservata piu' frequentemente ulcera gastrica nel gruppo dell'exemestane, rispetto al gruppo di tamoxifene (0.7% contro <0.1%). La maggioranza delle pazienti con ulcera gastrica trattate con exemestane hanno ricevuto una terapia concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o avevano una storia antecedente. Reazioni avverse dall'esperienza post-marketing. Patologie epatobiliari: epatite, epatite colestatica. Poiche' questi eventi sono segnalati su base volontaria da una popolazione di dimensione incerta, non e' sempre possibile stimare in modo affidabile la loro frequenza o stabilire una relazione di causalita' con l' esposizione al farmaco.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte a exemestane. Studi sugli animali hanno dimostrato effetti tossicisulla riproduzione. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. Per tanto, il farmaco e' controindicato in gravidanza. Non e' noto se l'exemestane venga escreto nel latte umano; non deve essere somministrato durante l' allattamento. Donne in peri-menopausa o in eta' fertile: ilmedico dovra' discutere la necessita' di adeguati metodi contraccetti vi con donne in eta' fertile, comprese donne in peri-menopausa o donneche sono recentamente entrate nella fase successiva alla menopausa fi no a che non sia completamente stabilito il loro stato di post-menopausa.