Famotidina Eg - 10cpr Riv 40mg

Dettagli:
Nome:Famotidina Eg - 10cpr Riv 40mg
Codice Ministeriale:034433096
Principio attivo:Famotidina
Codice ATC:A02BA03
Fascia:A
Prezzo:7.45
Rimborso:4.47
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:48 mesi

Denominazione

FAMOTIDINA EG 40 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Famotidina Eg - 10cpr Riv 40mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci per l'ulcera peptica e per la malattia da reflusso gastroesofageo.

Principi attivi

Famotidina 40 mg.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; amido di mais; amido di mais pregelatinizzato; povidone; talco; magnesio stearato. Rivestimento della compressa: ipromellosa; talco; titanio diossido (E171); glicole propilenico.

Indicazioni

Ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; sindrome di Zollinger-Ellison; trattamento della esofagite da reflusso da lieve a moderata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti. In caso di manifestazione dei sintomi di ipersensibilita', la somministrazione del farmaco deve essere sospesa. Non esistono informazioni sufficienti relative alla sicurezza ed efficacia della famotidina nei bambini. Per questo motivo, i bambini non devono essere trattati con il farmaco.

Posologia

Ulcere duodenali e ulcere gastriche benigne: 40 mg di famotidina una volta al giorno, prima di coricarsi. Sindrome di Zollinger-Ellison: si raccomanda, nei pazienti in cui la sindrome non e' stata ancora trattata con una terapia farmacologica antisecretoria, di iniziare il trattamento con l'assunzione di 20 mg di famotidina (per questo sono disponibili compresse rivestite con 20 mg di famotidina) ogni 6 ore. In funzione della secrezione acida e della risposta clinica del paziente, il dosaggio deve essere adattato come trattamento continuo finche' non si raggiungono i livelli di acido desiderati (per es. < 10 mEq/h nell'oraprecedente la dose successiva di famotidina). Se l'inibizione desider ata della secrezione acida non puo' essere raggiunta con un dosaggio di 800 mg/die, deve essere considerato un trattamento alternativo per regolare la secrezione acida, in quanto non e' stata riportata esperienza di trattamenti a lungo termine con dosaggi giornalieri di famotidina superiori a 800 mg. Il trattamento deve essere continuato secondo lanecessita' clinica. I pazienti che sono gia' stati sottoposti a prece dente trattamento con antagonisti dei recettori H2 possono passare direttamente ad un dosaggio di famotidina superiore al dosaggio raccomandato all'inizio del trattamento. Il dosaggio dipende dalla gravita' della malattia e dalla posologia dei farmaci precedenti. Esofagite da reflusso da lieve a moderata: e' raccomandato un dosaggio di 40 mg di famotidina due volte al giorno (corrispondenti a due compresse rivestite con film). Famotidina e' eliminata principalmente per via renale. Per i pazienti con compromissione della funzionalita' renale nei quali la clearance della creatinina e' inferiore a 30 ml/min, il dosaggio giornaliero di famotidina deve essere ridotto del 50%. Anche i pazienti in dialisi devono assumere dosaggi ridotti del 50%. Il medicinale deve essere somministrato alla fine o dopo la seduta di dialisi, poiche' una parte del farmaco viene eliminata dalla dialisi. Le compresse rivestite con film devono essere deglutite intere con del liquido. Non necessitano di essere assunte con i pasti. Ulcere duodenali e ulcere gastriche benigne: la terapia deve essere continuata per 4-8 settimane. Questoperiodo, comunque, puo' essere ridotto se l'endoscopia rivela che l'u lcera e' guarita. Se l'esame endoscopico non rivela questa guarigione,il trattamento deve proseguire per un altro periodo di 4 settimane. S indrome di Zollinger-Ellison: il trattamento deve essere continuato fino a scomparsa della sintomatologia clinica. Esofagite da reflusso da lieve a moderata: il trattamento deve essere continuato per 6 settimane; se queste non portano alla guarigione, il trattamento deve essere continuato per altre 6 settimane.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

Avvertenze

Non puo' essere necessariamente esclusa una neoplasia quando il trattamento e' efficace sulla sintomatologia. Appropriate misure diagnostiche devono essere intraprese per escludere la non-malignita' di un'ulcera prima di iniziare il trattamento con famotidina. Famotidina e' escreta principalmente per via renale ed e' parzialmente metabolizzata dal fegato. Conseguentemente si raccomanda prudenza nei pazienti affetti da compromissione della funzionalita' renale. Il dosaggio giornaliero dei pazienti affetti da compromissione della funzionalita' renale deve essere ridotto. Non somministrare il farmaco in caso di disturbi gastrointestinali minori. Nei pazienti affetti da ulcere duodenali e da ulcere gastriche benigne, si deve verificare la presenza di H. pylori. Sepossibile, i pazienti positivi all'H. pylori, devono sottoporsi a ter apia di eradicazione per eliminare i batteri. La co-somministrazione di antagonisti dei recettori H2, come famotidina con atazanavir/ritonavir in combinazione con tenofovir deve essere evitata.

Interazioni

Clinicamente non sono state registrate importanti interazioni metaboliche con altri farmaci o sostanze. Durante l'uso concomitante di sostanze il cui assorbimento e' influenzato dal pH gastrico, si deve considerare un possibile cambiamento nell'assorbimento di tali sostanze. L'assorbimento di ketoconazolo o di itraconazolo puo' essere ridotto; il ketoconazolo deve essere somministrato 2 ore prima della somministrazione di famotidina. L'uso concomitante di famotidina e antiacidi puo' ridurre l'assorbimento di famotidina e portare a concentrazioni plasmatiche piu' basse della stessa. Per questo motivo, la famotidina deve essere somministrata 1-2 ore prima di prendere un antiacido. L'uso concomitante di sucralfato inibisce l'assorbimento di famotidina. Percio', il sucralfato come regola, non deve essere somministrato entro le due ore dall'assunzione di famotidina. La somministrazione di probenecid puo' ritardare l'eliminazione di famotidina. Si deve evitare l'uso concomitante di probenecid e di famotidina. La famotidina ha dimostrato di ridurre la biodisponibilita' di atazanavir in modo dose-dipendente. Questo puo' essere compensato da un aumento della dose di atazanavir. Tuttavia, quando atazanavir/ritonavir vengono assunti insieme a tenofovir, non e' dimostrata alcuna dose-dipendenza di tale riduzione. Pertanto, ai pazienti che stanno assumendo tenofovir si raccomanda un trattamento con al massimo 20 mg di famotidina, oppure, se e' necessaria una dose piu' elevata, si dovrebbe prendere in considerazione un aumento della dose di atazanavir. I pazienti che stanno assumendo atazanavir/ritonavir in combinazione con tenofovir non devono essere trattati con famotidina.

Effetti indesiderati

Esami diagnostici. Raro: innalzamento dei valori di laboratorio (transaminasi, gamma-GT, fosfatasi alcaline, bilirubina). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi e pancitopenia. Patologie del sistema nervoso. Comune: emicrania, vertigini; molto raro: parestesia, sonnolenza, insonnia, convulsioni epilettiche (grande male). Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, diarrea; non comune: secchezza delle fauci, nausea, vomito,disturbi gastro-intestinali, flatulenza, perdita dell'appetito. Patol ogie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, prurito;raro: orticaria; molto raro: alopecia, gravi reazioni cutanee (come e pidermolisi tossica). Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Raro: artralgia; molto raro: crampi muscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.Non comune: stanchezza; molto raro: sensazione di tensione al petto. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita' (anafilassi, edema angioneurotico, broncospasmo). Patologie epatobiliari. Raro: colestasi intraepatica (segno visibile: ittero). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: impotenza, diminuzione della libido. Disturbi psichiatrici. Molto raro: disturbi psichici reversibili (come allucinazioni, disorientamento, confusione, ansia, agitazione, depressione).

Gravidanza e allattamento

I dati su un numero limitato di donne in gravidanza trattate con famotidina, non hanno indicato alcun effetto avverso di famotidina sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. A parte questi dati, non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. Studi sugli animali non indicano lo sviluppo di danni diretti o indiretti rispetto alla gravidanza, allo sviluppo embrionale/fetale, al parto o allo sviluppo postnatale. Famotidina deve essere prescritta alle donne in gravidanza solo dopo una scrupolosa valutazione dei vantaggi attesi e dei rischi potenziali. Famotidina viene escreta nel latte materno. Poiche' esiste una possibilita' che famotidina influisca sulla secrezione acida gastrica dei bambini, le donne sottoposte a trattamento con famotidina, devono evitare l'allattamento al seno.