Fexofenadina Ci - 20cpr Riv120mg

Dettagli:
Nome:Fexofenadina Ci - 20cpr Riv120mg
Codice Ministeriale:043108048
Principio attivo:Fexofenadina Cloridrato
Codice ATC:R06AX26
Fascia:A
Prezzo:5.69
Produttore:Cipla Europe Nv
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

FEXOFENADINA CIPLA 120 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Fexofenadina Ci - 20cpr Riv120mg

Categoria farmacoterapeutica

Antistaminici per uso sistemico.

Principi attivi

Fexofenadina cloridrato.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; amido di mais; croscarmellosa sodica; povidone; magnesio stearato. Film di rivestimento:ipromellosa; titanio diossido (E171); macrogol; ossido di ferro giall o (E172); ossido di ferro rosso (E172).

Indicazioni

Fexofenadina e' indicato negli adulti e negli adolescenti di 12 anni di eta' ed oltre per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

Adulti: la dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adultie' di 120 mg una volta al giorno prima dei pasti. La fexofenadina e' un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. >>Popolazione pediatrica. Adolescenti di 12 anni di eta' ed oltre: la dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per adolescenti di 12 anni di eta' ed oltre e' di 120 mg una volta al giorno prima dei pasti. Bambini al di sotto dei 12 anni di eta': l'efficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg nei bambini al di sotto dei 12 anni di eta' non sono state studiate. Studi effettuati in particolari gruppi di rischio (anziani, pazienti con compromissione renale o epatica) indicano che non e' necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.

Avvertenze

Come per la maggior parte dei nuovi medicinali, ci sono solo dati limitati sulle persone anziane e sui pazienti con compromissione renale o epatica. La fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con curain questi gruppi speciali. I pazienti con una storia di malattia card iovascolare o con malattia cardiovascolare in corso devono essere avvertiti che gli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati a reazioni avverse, tachicardia e palpitazioni.

Interazioni

La fexofenadina non subisce biotrasformazione epatica e quindi non interagira' con altri medicinali attraverso i meccanismi epatici. E' stato riscontrato che la co-somministrazione di fexofenadina cloridrato con eritromicina o chetoconazolo risulta in un aumento pari a 2-3 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Le variazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sull'intervallo QT e non sono state associate ad un aumento delle reazioni avverse rispetto ai medicinali somministrati singolarmente. Studi sugli animali hanno dimostrato che l'aumento dei livelli plasmatici della fexofenadina osservati dopo la co-somministrazione di eritromicina o chetoconazolo sembra essere dovuto a unaumento dell'assorbimento gastrointestinale e a una diminuzione della secrezione biliare o della secrezione gastrointestinale, rispettivame nte. Non e' stata osservata alcuna interazione tra fexofenadina e omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente gel di alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della fexofenadinacloridrato ha causato una riduzione della biodisponibilita', piu' pro babilmente dovuta al legame nel tratto gastrointestinale. E' consigliabile far trascorrere 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e gli antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.

Effetti indesiderati

E' stata usata la seguente classificazione delle frequenze, ove pertinente: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 e <1/10); non comune (>=1/1.000 e <1/100); raro (>=1/10.000 e <1/1.000); molto raro (<1/10.000)e non nota. In ciascun gruppo di frequenze, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. Negli adulti, i seguenti effetti indesiderati sono stati riportati in sperimentazioni cliniche, con un'incidenza simile a quella osservata con placebo. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, capogiri. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Negli adulti, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati durante la sorveglianza post-marketing. La frequenza con cui si verificanonon e' nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili ). Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita' con manifestazioni come angioedema, oppressione al torace, dispnea, rossore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici: insonnia, nervosismo,disturbi del sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie c ardiache: tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali: diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzione cutanea, orticaria, prurito. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati adeguati dall'uso di fexofenadina cloridrato nelle donne in gravidanza. Studi limitati sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale. La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza a meno che non sia assolutamente necessario. Non ci sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione di fexofenadina cloridrato. Tuttavia, quando la terfenadina e' stata somministrata a madri che allattano al seno, e' stato rilevato che la fexofenadina passava nel latte materno umano. Quindi, la fexofenadina cloridrato non e' raccomandata nelle madri che allattano al seno i neonati. Non ci sono dati disponibili sugli effetti delle compresse di fexofenadina cloridrato sulla fertilita' umana. Non c'e' stata alcuna evidenza di ridotta fertilita' nei topi a cui e' stata somministrata la fexofenadina.