Flucef - 12cpr 1g

Dettagli:
Nome:Flucef - 12cpr 1g
Codice Ministeriale:034607010
Principio attivo:Flucloxacillina Sodica
Codice ATC:J01CF05
Fascia:A
Prezzo:10.69
Rimborso:10.69
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:S.F.Group Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

FLUCEF 1 G COMPRESSE

Formulazioni

Flucef - 12cpr 1g

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici beta-lattamici, penicilline.

Principi attivi

Flucloxacillina.

Eccipienti

Carbossimetilce1lulosa sodica, polivinilpirrolidone, magnesio stearato.

Indicazioni

Il prodotto e' somministrabile in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili alla flucloxacillina; per la sua azione, bloccando le beta-lattamasi, potenzia l'azione di altre penicilline semisintetiche adampio spettro, quali: l'amoxicillina, l'ampicillina, etc. Le infezion i sono, pertanto, quelle gravi a carico di vari organi ed apparati.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine; ipersensibilita' verso altri componenti del prodotto; ingravidanza; pazienti con precedente storia di disfunzione epatica/itt ero associato a flucloxacillina.

Posologia

Adulti: una compressa ogni 6-8 ore, secondo giudizio medico. Bambini (8-14 anni): mezza compressa ogni 8 ore, secondo giudizio medico. Per ottenere un tasso sierico massimo si raccomanda di prendere il farmaco mezz'ora prima dei pasti, perche' la presenza di cibo nello stomaco riduce l'assorbimento del farmaco. In caso di gravi disturbi gastro-intestinali con vomito e/o diarrea, non e' garantito un sufficiente assorbimento delle compresse.

Conservazione

Nessuna.

Avvertenze

L'impiego di antibatterici ad alte dosi per brevi periodi di tempo neltrattamento della gonorrea puo' mascherare i sintomi di una infezione luetica in incubazione. In tal caso e' opportuno sottoporre il pazien te anche ad analisi per diagnosticare la lue. L'impiego prolungato di penicilline, cosi' come di altri antibiotici, puo' favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili (incluso funghi), che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Il manifestarsi di diarree gravie prolungate e' messo in relazione con l'impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza si deve considerare la possibilita' di colite pseudomembranosa. Nel caso che l'indagine coloscopica ne confe rmi la diagnosi, l'antibiotico in uso deve essere immediatamente sospeso e si deve instaurare un trattamento con vancomicina per via orale. I farmaci inibitori della peristalsi sono in questi casi controindicati. Il trattamento con penicilline puo' determinare false positivita' del test di Coombs e di quelli per la glicosuria (reattivo di Fehling, di Benedict e "Clintest"). Reazioni di ipersensibilita' e di anafilassi gravi sono state riportate per lo piu' a seguito di impiego parenterale di penicillina, molto piu' raramente a seguito di somministrazioneorale. L'insorgere di tali reazioni e' comunque piu' frequente in sog getti con anamnesi di ipersensibilita' soggettiva verso allergeni multipli di asma, febbre da fieno ed orticaria. Puo', esistere allergia incrociata tra penicilline e cefalosporine e tra flucloxacillina e penicillina G. E' quindi necessario, prima di iniziare una terapia, accertare l'esistenza di eventuali precedenti di reazioni da ipersensibilita'alle penicilline, alle cefalosporine o ad altre sostanze in grado di causare allergia, in particolare da farmaci. In caso di reazione allergica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza. La somministrazione di flucloxacillina sodica puo' dar luogo, talora a disturbi elettrolitici (ipernatremia), specialmente in presenza di insufficienza cardiaca e/o renale. Insufficienzarenale: l'eliminazione della flucloxacillina e' ritardata in presenza di insufficienza renale. Si raccomanda, pertanto, nei pazienti anuric i o in quelli con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/minuto) una dose massima di 2 g nelle 24 ore in un'unica somministrazione. Durante trattamenti prolungati, si raccomanda un regolare monitoraggio delle funzioni epatica e renale. Il medicinale deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza epatica.

Interazioni

Il probenecid riduce l'eliminazione renale della flucloxacillina; pertanto, la contemporanea somministrazione del medicinale con probenecid determina un aumento persistente del livello del farmaco nel sangue; la somministrazione del medicinale, come per le altre penicilline, puo'diminuire l'efficacia degli anticoncezionali orali; l'associazione di flucloxacillina con aminoglicosidi puo' dar luogo a effetti sinergici .

Effetti indesiderati

Le eventuali reazioni sfavorevoli con l'impiego delle penicilline in genere, sono essenzialmente limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilita' soggettiva, quali: eruzioni cutanee tipo eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria. In via eccezionale, a seguito di somministrazione parenterale, possono insorgere fenomeni anafilattici anche di grado notevole. In tali casi il trattamento va interrotto e si devono instaurare le opportune misure di emergenza. L'insorgenza di tali effetti indesiderati e' piu' frequente in soggetti con una storia di ipersensibilita' verso allergeni multipli, di asma, "febbre da fieno", orticaria. Piu' raramente possono essere osservati altri effetti indesiderati: apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza, anoressia. L'eventuale comparsa di diarrea grave e prolungata, seppure rara, deve far pensare ad una possibile insorgenza di colite pseudomembranosa. Fegato: rari casi di epatite, ittero colestatico, talora ad insorgenza tardiva e decorso prolungato: osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Apparato emolinfopoietico: eosinofilia, neutropenia, agranulocitosi, piastrinopenia ed anemia, talora emolitica. Di norma reversibili con l'interruzione del trattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilita', talora su base autoimmune (neutropenia, anemiaemolitica). La neutropenia e' stata piu' frequentemente osservata in pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi e perperiodi di tempo prolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre, accompagnata da "rash" ed eosinofilia costituisce segnale d'allarme. Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucocitaria durante trattamenti di lunga durata con dosaggi elevati. Rene: raramente, aumenti dell'azotemia e della creatinina serica; descritti casi isolati di nefrite interstiziale; Sistema nervoso centrale: eccezionalmente, in corso di trattamenti con antibiotici beta-lattamici a dosaggi elevati in pazienti con insufficienza renale, e' stata osservata encefalopatia metabolica.

Gravidanza e allattamento

Sebbene gli studi sulla riproduzione condotti sugli animali non abbiano dimostrato alcun effetto di tossicita' fetale, il rischio di effettidannosi per il feto stesso a seguito di somministrazione di flucloxac illina non puo' essere escluso; pertanto l'uso del farmaco in gravidanza e' da riservarsi al giudizio del medico in casi di effettiva necessita'. Poiche' il medicinale passa nel latte materno, per le pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamentoevitando la somministrazione del medicinale.