Gabapentin Eg - 50cps 300mg

Dettagli:
Nome:Gabapentin Eg - 50cps 300mg
Codice Ministeriale:036131023
Principio attivo:Gabapentin
Codice ATC:N03AX12
Fascia:A
Prezzo:18
Rimborso:18
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

GABAPENTIN EG CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Gabapentin Eg - 50cps 100mg
Gabapentin Eg - 50cps 300mg
Gabapentin Eg - 30cps 400mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Una capsula contiene: gabapentin.

Eccipienti

100 mg capsule: amido di mais, lattosio monoidrato, talco, gelatina, titanio diossido (E 171). 300 mg capsule: amido di mais, lattosio monoidrato, talco, gelatina, titanio diossido (E 171), eritrosina, ossido di ferro giallo (E 172). 400 mg capsule: amido di mais, lattosio monoidrato, talco, gelatina, titanio diossido (E 171), ossido di ferro rossoe ossido di ferro giallo (E 172).

Indicazioni

Il farmaco e' indicato come terapia aggiuntiva nel trattamento di attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e nei bambini dai 6 anni in poi. In monoterapia nel trattamento delle convulsioni parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e negli adolescenti dai 12anni di eta' in poi. Trattamento del dolore neuropatico periferico Ga bapentin e' indicato nel trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Uso orale. Gabapentin puo' essere assunto con o senza cibo e deve essere deglutito per intero con una quantita' sufficiente di liquidi. >>Adulti ed adolescenti di eta' >= 12 anni. Titolazione iniziale. Giorno 1: 300 mg una volta al giorno; giorno 2: 300 mg 2 volte al giorno; giorno 3: 300 mg tre volte al giorno. >>Epilessia: generalmente richiede trattamenti a lungo termine. Quando e' necessaria una riduzione della dose, una sospensione del trattamento o la sostituzione con un medicinale alternativo, cio' dovra' avvenire gradualmente nell'arco di almenouna settimana. Adulti e adolescenti: 900-3600 mg/die. Il trattamento puo' essere avviato attraverso una titolazione del dosaggio, cosi' come o somministrando 300 mg tre volte al giorno (TID) il primo giorno ditrattamento. Successivamente, la dose puo' essere ulteriormente aumen tata di 300 mg/die alla volta ogni 2-3 giorni fino ad un massimo di 3600 mg/die. In alcuni pazienti puo' essere appropriata una titolazione piu' lenta del dosaggio. Il tempo minimo entro il quale raggiungere ladose di 1800 mg/die e' una settimana, per la dose da 2400 mg/die e' u n totale di 2 settimane e per 3600 mg/die e' un totale di 3 settimane.Dosi fino a 4800 mg/die sono state ben tollerate. La dose massima gio rnaliera deve essere suddivisa in tre somministrazioni singole e il massimo intervallo tra le dosi non deve superare le 12 ore. >>Bambini dieta' uguale o superiore ai 6 anni: tra 10 e 15 mg/kg/die e la dose ef ficace viene raggiunta aumentando la titolazione in un arco di tempo di circa tre giorni. La dose efficace e' 25-35 mg/kg/die. Dosi fino a 50 mg/kg/die sono state ben tollerate. La dose giornaliera totale deve essere suddivisa in tre somministrazioni singole e il massimo intervallo tra le dosi non deve superare le 12 ore. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin per ottimizzare la terapia. Inoltre, gabapentin puo' essere utilizzato in combinazione ad altre sostanze antiepilettiche senza il rischio di alterare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin o le concentrazioni sieriche di altri medicinali antiepilettici. >>Dolore neuropatico periferico. Adulti: la terapia puo' essere avviata attraverso una titolazione della dose comedescritto. In alternativa, la dose iniziale e' 900 mg/die in tre somm inistrazioni uguali. Successivamente la dose puo' essere ulteriormenteaumentata di 300 mg/die alla volta ogni 2-3 giorni fino ad un massimo di 3600 mg/die. In alcuni pazienti puo' essere appropriata una titola zione piu' lenta. Il tempo minimo entro il quale raggiungere la dose di 1800 mg/die e' una settimana, per la dose da 2400 mg/die e' un totale di 2 settimane e per 3600 mg/die e' un totale di 3 settimane. Nel trattamento del dolore neuropatico periferico l'efficacia e la sicurezzanon sono state esaminate nell'ambito di studi clinici per periodi di trattamento superiori ai 5 mesi. >>Istruzioni per tutte le indicazioni: in pazienti con scarse condizioni di salute generale la titolazione del dosaggio deve essere effettuata piu' lentamente. Uso in pazienti anziani (eta' superiore a 65 anni): puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio a causa di una riduzione della funzionalita' renale correlata all'eta'. Sonnolenza, edema periferico e astenia possono essere piu' frequenti nei pazienti anziani. >>Uso in pazienti con compromissione della funzionalita' renale: si raccomanda un aggiustamento della dose. Clcr>= 80 ml/min: 900-3600 mg/die; clcr > 50 ma < 79 ml/min: 600-1800 mg/die; clcr >30 ma < 49 ml/min: 300-900 mg/die; clcr > 15 ma< 29: 150-600 mg/die; clcr < 15 ml/min: 150-300 mg/die. >>Uso in pazi enti sottoposti ad emodialisi: nei pazienti con anuria sottoposti ad emodialisi che non sono mai stati trattati con gabapentin, si raccomanda una dose di carico da 300-400 mg, seguita da 200-300 mg dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore. Nei giorni in cui il paziente non viene sottoposto ad emodialisi, non deve essere effettuato il trattamento. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale sottoposti ademodialisi, in aggiunta alla dose di mantenimento, si raccomanda un'u lteriore dose di 200-300 mg dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Sono stati riportaati casi di ideazione e comportamento suicidari. Unameta-analisi di trials clinici randomizzati verso placebo ha, inoltre , evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario: i pazienti dovrebbero essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso dovrebbe essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) dovrebbero essere istruiti ad avvertire qualora emergano i segni di ideazione o comportamento suicidari.Se un paziente sviluppa una pancreatite acuta durante il trattamento, deve essere presa in considerazione l'interruzione del trattamento. L 'interruzione improvvisa degli anticonvulsivanti in pazienti epilettici puo' precipitare uno stato di male epilettico. Con gabapentin puo' verificarsi un aumento della frequenza delle crisi epilettiche o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi. Come con altri antiepilettici, i tentativi di sospendere gli antiepilettici co-somministrati a gabapentin, inpazienti refrattari al trattamento con piu' farmaci antiepilettici, a l fine di raggiungere la monoterapia con gabapentin, hanno una bassa percentuale di successo. Gabapentin non e' considerato efficace nel trattamento degli attacchi epilettici in presenza di generalizzazione primaria e puo' aggravare queste crisi in alcuni pazienti: gabapentin deve essere impiegato con cautela in pazienti con attacchi epilettici misti, incluse le assenze. Non sono stati condotti studi sistematici con gabapentin in pazienti di eta' superiore o uguale a 65 anni. In pazienti con dolore neuropatico, si sono verificati sonnolenza, edema periferico ed astenia. Gli effetti della terapia a lungo termine (superiore a 36 settimane) sull'apprendimento, l'intelligenza e lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti non sono stati studiati in modo adeguato. Ibenefici della terapia prolungata devono pertanto essere valutati ris petto ai potenziali rischi di tale terapia. Nella determinazione semi-quantitativa della proteinuria totale con il dipstick test si possono ottenere risultati falso positivi: verificare un risultato positivo aldipstick test con metodi che si basano su un principio analitico dive rso, quale il metodo di Biuret, i metodi turbidimetrico o dye-binding,oppure di utilizzare questi metodi alternativi sin dall'inizio. Conti ene lattosio.

Interazioni

Quando una capsula a rilascio controllato di morfina da 60 mg e' statasomministrata 2 ore prima di una capsula di gabapentin da 600 mg, l'A UC media di gabapentin e' aumentata del 44% rispetto a quando gabapentin e' stato somministrato senza morfina: i pazienti devono essere attentamente osservati per eventuali segni di depressione del SNC, come sonnolenza, e la dose di gabapentin o di morfina deve essere ridotta in modo adeguato. Non sono state osservate interazioni tra gabapentin e fenobarbital, fenitoina, acido valproico o carbamazepina. La farmaocinetica di gabapentin allo steady-state e' simile in soggetti sani ed in pazienti con epilessia in trattamento con questi agenti antiepilettici. La co-somministrazione di gabapentin e contraccettivi orali contenenti noretindrone e/o etinilestradiolo non modifica la farmacocinetica allo steady-state dei due componenti. La co-somministrazione di gabapentin e antiacidi contenenti alluminio e magnesio, riduce la biodisponibilita' di gabapentin fino al 24%. Si raccomanda di assumere gabapentinal piu' presto due ore dopo la somministrazione degli antiacidi. L'es crezione renale di gabapentin non viene modificata dal probenecid. La lieve riduzione nell'escrezione renale di gabapentin osservata quando viene somministrato insieme alla cimetidina non dovrebbe avere importanza clinica.

Effetti indesiderati

Infezioni e infestazioni. Molto comuni (>= 1/10): infezioni virali; comuni (da >= 1/100 a < 1/10): polmonite, infezioni respiratorie, infezioni delle vie urinarie, infezioni, otite media. Alterazioni del sanguee sistema linfatico. Comuni: leucopenia; rari (da >= 1/10.000 a < 1/1 .000): trombocitopenia. Alterazioni del sistema immunitario. Rari: reazioni allergiche. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Comuni: anoressia, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comuni: ostilita', confusione e instabilita' emotiva, depressione, ansia, nervosismo, anomalie del pensiero; rari: allucinazioni. Alterazioni del sistema nervoso. Molto comuni: sonnolenza, capogiri, atassia; comuni: convulsioni, ipercinesia, disartria, amnesia, tremori, insonnia, cefalea,sensazioni come parestesia, ipoestesia, coordinazione anomala, nistag mo, aumento, riduzione o assenza di riflessi; rari: disturbi del movimento. Disturbi oculari. Comuni: disturbi della vista come ambliopia, diplopia. Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare. Comuni: vertigini; rari: tinnito. Alterazioni cardiache. Rari: palpitazioni. Alterazioni del sistema vascolare. Comuni: ipertensione, vasodilatazione. Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino. Comuni: dispnea, bronchite, faringite, tosse, rinite. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comuni: vomito, nausea, anomalie dentali, gengivite, diarrea, dolore addominale, dispepsia, stipsi, secchezza delle fauci o della gola, flatulenza; rari: pancreatite. Alterazioni del sistema epatobiliare. Rari: epatite, ittero. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: edema facciale, porpora piu' spesso descritta come lividi a seguito di traumi fisici, rash, prurito, acne;rari: sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, eritema multiforme, al opecia. Alterazione dell'apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo. Comuni: artralgia, mialgia, dolore alla schiena, contrazioni muscolari. Alterazioni renali e delle vie urinarie. Comuni: incontinenza; rari: insufficienza renale acuta. Disordini del sistema riproduttivo edella mammella. Comuni: impotenza. Disordini generali e alterazioni d el sito di somministrazione. Molto comuni: affaticamento, febbre; comuni: edema periferico o generalizzato, disturbi della deambulazione, astenia, dolore, malessere, sindrome influenzale; rari: reazioni da sospensione, dolore al torace. Sono stati segnalati casi di morte improvvisa inspiegati. Indagini diagnostiche. Comuni: riduzione dei globuli bianchi, aumento di peso; rari: variazioni dei livelli di glucosio ematico in pazienti diabetici, aumento degli indici di funzionalita' epatica. Lesioni ed avvelenamento. Comuni: ferite accidentali, fratture, abrasioni. Sono stati segnalati casi di pancreatite acuta. Infezioni delle vie respiratorie, otite media, convulsioni e bronchite sono stati segnalati solo nel corso degli studi clinici condotti nei bambini. Inoltre, negli studi clinici condotti nei bambini sono stati comunemente segnalati comportamento aggressivo ed ipercinesia.

Gravidanza e allattamento

Il rischio di difetti della nascita aumenta di 2-3 volte nella prole di donne trattate con un antiepilettico. I difetti segnalati con maggiore frequenza sono labbro leporino, malformazioni cardiache e difetti del tubo neurale. Una terapia con diversi farmaci antiepilettici puo' essere associata ad un maggiore rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto e' importante avvalersi della monoterapia ogni qualvolta sia possibile. Alle donne che probabilmente possono avere una gravidanza o che sono in eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica e la necessita' del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando una donna sta programmando una gravidanza. Non deve essere effettuata un'interruzione improvvisa della terapia antiepilettica perche' cio' puo' causare la comparsa di attacchi epilettici che possono avere conseguenze gravi sia per la mamma sia per il bambino. Raramente e' stato osservato un ritardo nello sviluppodei bambini nati da donne epilettiche. Gabapentin non deve essere uti lizzato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superi chiaramente il potenziale rischio per il feto. Non e' possibile trarre conclusioni definitive in merito alla possibile associazione tra gabapentin ed un aumento del rischio delle malformazioni congenite quando il medicinale viene assunto durante la gravidanza. Gabapentin viene escreto nel latte umano: e' necessario prestare attenzione quando gabapentin viene somministrato alle donne durante l'allattamento. Gabapentin deve essere usato durante l'allattamento solo se i benefici superano chiaramente i rischi.