Gabapentin Teva - 30cps 400mg

Dettagli:
Nome:Gabapentin Teva - 30cps 400mg
Codice Ministeriale:036698468
Principio attivo:Gabapentin
Codice ATC:N03AX12
Fascia:A
Prezzo:12
Rimborso:12
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Teva Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

GABAPENTIN TEVA PHARMA CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Gabapentin Teva - 50cps 100mg
Gabapentin Teva - 50cps 300mg
Gabapentin Teva - 30cps 400mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Gabapentin.

Eccipienti

Contenuto della capsula: lattosio anidro; amido di mais; talco. Rivestimento della capsula: gelatina; titanio diossido (E171). Inoltre, nel farmaco 300 mg capsule rigide: ferro ossido giallo (E 172). Inoltre, nel farmaco 400 mg capsule rigide: ferro ossido giallo (E 172) ferro ossido rosso (E 172). Inchiostro di stampa: shellac; glicole propilenico. Soluzione d'ammoniaca: idrossido di potassio; ferro ossido nero.

Indicazioni

Gabapentin e' indicato come terapia integrativa nel trattamento di attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazionesecondaria negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni di eta'; i ndicato come monoterapia per il trattamento di attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di eta'. Gabapentin e' indicato nel trattamento del dolore neuropatico periferico, come la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica negli adulti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al gabapentin o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Per uso orale. Gabapentin puo' essere assunto con o senza cibo, e la compressa deve essere ingerita intera con una sufficiente quantita' di liquido. La posologia seguente riporta uno schema di titolazione per avviare il trattamento di tutte le indicazioni, raccomandato per adultie adolescenti a partire dai 12 anni di eta'. Le istruzioni sulla poso logia da impiegare nei bambini con eta' inferiore ai 12 anni sono riportate in un sottocapitolo successivo di questo paragrafo. Per titolazioni maggiori, irrealizzabili con questi dosaggi, sono disponibili altre formulazioni con altri dosaggi. >>Schema di dosaggio - titolazione iniziale. Giorno 1: 300 mg una volta al giorno; giorno 2: 300 mg due volte al giorno; giorno 3: 300 mg tre volte al giorno. Interruzione del trattamento con gabapentin: in accordo con la pratica clinica attuale,nel caso sia necessario interrompere il trattamento con gabapentin, s i raccomanda una riduzione graduale del farmaco, da effettuarsi nell'arco di un periodo di tempo minimo di 1 settimana, indipendentemente dall'indicazione terapeutica. Epilessia: generalmente l'epilessia richiede un trattamento a lungo termine. Il dosaggio viene determinato dal medico curante secondo la tolleranza e l'efficacia individuali. Adulti e adolescenti: negli studi clinici, la dose efficace varia da 900 a 3600 mg/die. La terapia puo' iniziare titolando la dose come descritto precedentemente o somministrando 300 mg tre volte al giorno (TID) al Giorno 1. Successivamente, in base alla risposta e alla tollerabilita' individuale del singolo paziente, la dose puo' essere ulteriormente aumentata mediante incrementi di 300 mg/die ogni 2-3 giorni, fino ad un massimo di 3600 mg/die. Per alcuni pazienti puo' essere appropriata unatitolazione piu' lenta e graduale del dosaggio di gabapentin. Il peri odo di tempo minimo entro il quale raggiungere una dose pari a 1800 mg/die e' una settimana, per 2400 mg/die sono richieste 2 settimane mentre un dosaggio di 3600 mg/die deve essere raggiunto in 3 settimane. Dosi fino a 4800 mg/die sono state ben tollerate in studi clinici a lungo termine condotti in aperto. La dose giornaliera totale deve essere suddivisa in tre somministrazioni distinte; l'intervallo di tempo massimo tra una dose e l'altra non deve superare le 12 ore, al fine di prevenire la comparsa improvvisa di convulsioni. Bambini a partire dai 6 anni di eta': la dose iniziale e' compresa tra 10 e 15 mg/kg/die e la dose efficace viene raggiunta aumentando la titolazione in un arco di tempo di circa tre giorni. La dose efficace di gabapentin nei bambini apartire dai 6 anni d'eta' e' pari a 25-35 mg/kg/die. Dosi fino a 50 m g/kg/die sono state ben tollerate in uno studio clinico a lungo termine. La dose totale giornaliera deve essere divisa in tre somministrazioni distinte, e l'intervallo di tempo massimo tra le dosi non deve superare le 12 ore. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin allo scopo di ottimizzare la terapia. Inoltre, gabapentin puo' essere usato in associazione con altri antiepilettici senza il rischio di alterare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin ole concentrazioni sieriche di altri medicinali antiepilettici. >>Dolo re neuropatico periferico. Adulti: la terapia puo' essere iniziata secondo lo schema di titolazione della dose indicato precedentemente. In alternativa, la dose iniziale e' di 900 mg/die suddivisi in tre somministrazioni uguali. Successivamente, sulla base della risposta e della tollerabilita' individuale del singolo paziente, la dose puo' essere ulteriormente aumentata mediante incrementi di 300 mg/die ogni 2-3 giorni fino ad una dose massima di 3600 mg/die. Per alcuni pazienti puo' essere appropriata una titolazione piu' lenta del dosaggio di gabapentin. Il periodo di tempo minimo entro il quale raggiungere una dose paria 1800 mg/die e' una settimana, per 2400 mg/die sono richieste 2 sett imane mentre un dosaggio di 3600 mg/die deve essere raggiunto in 3 settimane. Nel trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica, l'efficacia e la sicurezza del farmaco non sono stati testati in studi clinici condurata superiore ai 5 mesi. Qualora il paziente dovesse richiedere un trattamento del dolore neuropatico periferico superiore ai 5 mesi, va lutare lo stato clinico del paziente e la necessita' di una terapia aggiuntiva. Nei pazienti con precarie condizioni di salute generale, peresempio con basso peso corporeo, dopo trapianto d'organo, ecc., la ti tolazione della dose deve essere effettuata piu' lentamente, utilizzando sia dosaggi inferiori che intervalli di tempo piu' lunghi tra gli incrementi posologici. Uso nei pazienti anziani (eta' superiore ai 65 anni): possono necessitare aggiustamenti posologici, dovuti al declino della funzionalita' renale correlato all'eta'. Sonnolenza, edema periferico e astenia possono verificarsi con maggior frequenza nei soggettianziani. Uso nei pazienti con funzione renale compromessa: aggiustame nti posologici sono raccomandati nei pazienti con compromessa funzionalita' renale, e/o sottoposti a emodialisi. Le capsule di gabapentin possono essere utilizzate per seguire le raccomandazioni posologiche neipazienti con insufficienza renale. >>Dosaggio di gabapentin nell'adul to in base alla funzione renale. Clcr >= 80 ml/min: 900-3600 mg/die; clcr 50-79 ml/min: 600-1800 mg/die; clcr 30-49 ml/min: 300-900 mg/die; clcr 15-29 ml/min: 150 (da somministrare come 300 mg a giorni alterni)- 600 mg/die; clcr <15 ml/min: 150 (da somministrare come 300 mg a gi orni alterni) -300 mg/die. La dose totale giornaliera deve essere suddivisa in tre somministrazioni distinte. I dosaggi ridotti sono destinati ai pazienti con compromissione della funzione renale (clearance della creatinina < 79 ml/min). Per i pazienti con clearance della creatinina <15 ml/min, la dose giornaliera deve essere ridotta in proporzionealla clearance della creatinina (per es. pazienti con clearance della creatinina pari a 7,5 ml/min devono essere trattati con meta' della d ose giornaliera impiegata per i pazienti con clearance della creatinina pari a 15 ml/min). Uso nei pazienti sottoposti a emodialisi: si raccomanda una dose di carico di 300-400 mg, seguita successivamente da 200-300 mg di gabapentin ogni 4 ore di emodialisi. Nei giorni in cui nonviene eseguita la dialisi, gabapentin non deve essere somministrato. Nei pazienti con funzione renale compromessa sottoposti a emodialisi, la dose di mantenimento di gabapentin deve basarsi sulle raccomandazioni posologiche riportate. In aggiunta alla dose di mantenimento, si raccomanda la somministrazione di ulteriori 200-300 mg dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C; conservare nellaconfezione originale.

Avvertenze

Qualora il paziente sviluppi pancreatite acuta in corso di trattamentocon gabapentin, e' necessario considerare l'interruzione della terapi a. Sebbene non vi siano evidenze di crisi epilettiche rebound dopo l'uso di gabapentin, l'improvvisa sospensione di farmaci anticonvulsivanti in pazienti epilettici puo' precipitare uno stato di male epilettico. Alcuni pazienti in terapia con gabapentin possono sperimentare un aumento della frequenza degli attacchi epilettici o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi convulsive. I tentativi di sospendere l'assunzione concomitante di antiepilettici in pazienti refrattari al trattamento con piu' medicinali antiepilettici, al fine di instaurare una monoterapia con gabapentin, registrano una bassa percentuale di successo. Gabapentin non e' considerato efficace per il trattamento degli attacchi epilettici in presenza di generalizzazione primaria, come le crisi di assenza, e puo' peggiorare queste crisi in alcuni pazienti. Pertanto, gabapentin deve essere usato con cautela nei pazienti con disturbi epilettici misti, incluse le crisi di assenza. Non sono stati condotti studi sistematici con gabapentin in pazienti di eta' superiore ai 65 anni. Inuno studio in doppio cieco in pazienti con dolore neuropatico, e' sta ta osservata l'insorgenza di sonnolenza, edema periferico e astenia inuna percentuale leggermente maggiore di pazienti con eta' superiore a i 65 anni rispetto a pazienti piu' giovani. A parte questi rilievi, gli studi clinici effettuati in pazienti di questa fascia d'eta' non evidenziano un profilo di sicurezza, in termini di eventi avversi, diverso da quello osservato in pazienti piu' giovani. Gli effetti a lungo termine (superiori a 36 settimane) della terapia con gabapentin sull'apprendimento, l'intelligenza e lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti non sono stati adeguatamente studiati. Pertanto e' necessario valutare attentamente i possibili benefici e i potenziali rischi della terapia prolungata. Nei pazienti trattati con farmaci antiepilettici per varie indicazioni sono stati osservati ideazione e comportamento suicidario. Anche una meta-analisi relativa a studi clinici randomizzati controllati verso placebo con farmaci antiepilettici ha mostrato un leggero aumento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo alla base di questo rischio non e' noto, e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un aumento di tale rischio con l'utilizzo di gabapentin. Pertanto i pazienti devono essere monitorati per possibili segni di ideazione e comportamento suicidario, prendendo in considerazione un trattamento appropriato. Rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS): in pazienti che assumono antiepilettici, incluso il gabapentin, sono state riportate gravi reazioni di ipersensibilita' sistemica, anche pericolose per la vita, come rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). E' importante osservare che si possono verificare manifestazioni precoci di ipersensibilita', come febbre o linfoadenopatia, anche se il rash non e' evidente. Se sono presenti tali segni o sintomi il paziente deve essere valutato immediatamente. Se non puo' essere stabilita un'eziologia alternativa per questi segni o sintomi il trattamento con gabapentin deve essere interrotto. Esami di laboratorio: sono possibili letture falso positive della determinazione semi-quantitativa della proteinuria totaleeffettuata tramite dipstick test. Si raccomanda percio' di verificare un risultato positivo al dipstick test tramite metodi basati su princ ipi analitici differenti, come il metodo di Biuret, i metodi turbidimetrico o dye-binding, oppure di usare questi metodi alternativi sin dall'inizio. Questo medicinale contiene lattosio.

Interazioni

In uno studio condotto in volontari sani (N=12), la somministrazione di una capsula di morfina da 60 mg a rilascio controllato effettuata 2 ore prima dell'assunzione di una capsula di gabapentin da 600 mg, ha indotto un aumento medio dell'AUC del gabapentin pari al 44% rispetto alla somministrazione di solo gabapentin senza morfina. Pertanto e' necessario controllare attentamente i pazienti per possibili segni di depressione del SNC, come sonnolenza, e la dose di gabapentin o morfina deve essere adeguatamente ridotta. Non sono state osservate interazionitra gabapentin e fenobarbital, fenitoina, acido valproico o carbamaze pina. I parametri farmacocinetici di gabapentin allo stato stazionariosono simili in soggetti sani ed in pazienti con epilessia trattati co n questi agenti antiepilettici. La co-somministrazione di gabapentin econtraccettivi orali contenenti noretindrone e/o etinilestradiolo non influenza i parametri farmacocinetici allo stato stazionario dei due componenti. La contemporanea assunzione di gabapentin e di antiacidi contenenti alluminio e magnesio riduce la biodisponibilita' del gabapentin fino al 24%. Si raccomanda quindi di assumere gabapentin non primache siano trascorse due ore dalla somministrazione dell'antiacido. L' escrezione renale di gabapentin non e' modificata dal probenecid. La modesta riduzione dell'escrezione renale di gabapentin osservata durante somministrazione concomitante di cimetidina non sembra avere rilevanza clinica.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati osservati durante gli studi clinici condotti nell'epilessia (in terapia integrata e in monoterapia) e nel dolore neuropatico sono elencati di seguito, suddivisi per classificazione sistemica organica e frequenza di insorgenza ( molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 ma <1/10); non comune (>=1/1000 ma < 1/100); raro (>=1/10000 ma < 1/1000); molto raro ( < 1/10000), sconosciuto. Quando un effetto indesiderato e' stato osservato con frequenze diverse negli studi clinici, e' stato assegnato alla frequenza maggiore segnalata. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezione virale; comune: polmonite, infezione delle vie respiratorie, infezione delle vie urinarie, infezioni, otite media. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: leucopenia; sconosciuto: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni allergiche (per es. orticaria). Disturbi del metabolismo e dell'alimentazione. Comune: anoressia, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: ostilita', confusione e labilita' emotiva, depressione, ansia, nervosismo, pensieri anomali; sconosciuto:allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenz a, capogiri, atassia; comune: convulsioni, ipercinesia, disartria, amnesia, tremore, insonnia, cefalea, sensazioni quali parestesia, ipoestesia, coordinazione anomala, nistagmo, riflessi amplificati, attenuati o assenti; non comune: ipocinesia; sconosciuto: altri disturbi del movimento (per es. coreoatetosi, discinesia, distonia, asterixis); stato di male epilettico dopo brusca interruzione del trattamento. Patologiedell'occhio. Comune: disturbi visivi come ambliopia, diplopia. Patolo gie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini; sconosciuto: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipertensione, vasodilatazione. Patologie respiratorie, deltoraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, bronchite, faringite, tos se, rinite. Patologie gastrointestinali. Comune: vomito, nausea, anomalie dentali, gengivite, diarrea, dolore addominale, dispepsia, stipsi,secchezza delle fauci o della gola, flatulenza; sconosciuto: pancreat ite. Patologie epatobiliari. Sconosciuto: epatite, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: edema del viso, porpora - spesso descritta come comparsa di lividi dopo trauma fisico - rash, prurito, acne; sconosciuto: sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, eritema multiforme, alopecia; non nota rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici. Patologie del sistema muscoloscheletrico e deltessuto connettivo. Comune: artralgia, mialgia, dolore lombare, spasm i muscolari; sconosciuto: mioclono. Patologie renali e urinarie. Sconosciuto: incontinenza, insufficienza renale acuta. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: impotenza; sconosciuto: ipertrofia della mammella, ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento,febbre; comune: edema periferico, deambulazione anomala, astenia, dol ore, malessere, sindrome influenzale; non comune: edema generalizzato;sconosciuto: reazioni da astinenza (soprattutto ansia, insonnia, naus ea, dolori, sudorazione), dolore toracico. Sono stati riportati casi di morte improvvisa inspiegabile, per i quali non e' stata stabilita una relazione causale con il trattamento a base di gabapentin. Esami diagnostici. Comune: diminuzione del numero dei globuli bianchi, aumento ponderale; non comune: aumento degli indici di funzionalita' epatica SGOT (AST), SGPT (ALT) e bilirubina; sconosciuto: fluttuazioni dei livelli di glucosio nei pazienti con diabete. Traumatismo, avvelenamento ecomplicazioni da procedura. Comune: lesioni accidentali, fratture, ab rasioni. Durante trattamento con gabapentin sono stati riportati casi di pancreatite acuta; non risulta tuttavia chiara la relazione di causalita' con l'uso del gabapentin. Nei pazienti in emodialisi, a causa di insufficienza renale allo stadio terminale, e' stata riportata miopatia con elevati livelli di creatinchinasi. Infezioni dell'apparato respiratorio, otite media, convulsioni e bronchite sono state riportate esclusivamente in studi clinici condotti su bambini. Inoltre, sempre instudi clinici su bambini, sono stati comunemente osservati comportame nti aggressivi e ipercinesia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Il rischio di anomalie alla nascita e' di 2-3 volte maggiore nella prole di donne trattate con antiepilettici. Si osservano piu' frequentemente cheiloschisi (labbro leporino), malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. La terapia antiepilettica multipla puo' essereassociata ad un rischio maggiore di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia; e' importante pertanto cercare di instaurare una monoterapia, laddove possibile. Le donne che pensano di essere in gravidanza o quelle in eta' fertile devono consultare uno specialista e la necessita' di un trattamento con un farmaco antiepilettico deve essere riconsiderata se la donna sta pianificando una gravidanza. Non bisogna pero' interrompere la terapia antiepilettica in maniera brusca ed improvvisa, in quanto cio' puo' portare all'insorgenza di nuovi attacchi epilettici che possono avere serie conseguenze sia per la madre che peril bambino. Raramente si e' osservato un ritardo nello sviluppo dei b ambini nati da donne epilettiche. In tali casi non e' possibile distinguere se il ritardo dello sviluppo sia causato da fattori genetici o sociali, dall'epilessia materna o dalla terapia antiepilettica. Non sono disponibili dati adeguati sull'uso del gabapentin nelle donne gravide. Studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo e' sconosciuto. Gabapentin non deve essere impiegato durante la gravidanza, a meno che il possibile beneficio per la madre sia chiaramente superiore al rischio potenziale per il feto. Non e' possibile trarre conclusioni definitive riguardo la possibile associazione tra l'uso di gabapentin durante la gravidanza ed un aumentato rischio di malformazioni congenite, sia a causa della stessa epilessia che alla presenza di medicinali antiepilettici usati in concomitanza durante le singole gravidanze esaminate. Gabapentin viene escreto nel latte materno umano. Poiche' non sono noti gli effetti del farmacosul lattante, e' necessaria cautela nella somministrazione di gabapen tin alle donne che allattano al seno. Durante l'allattamento quindi gabapentin deve essere usato solo se i benefici superano chiaramente i possibili rischi.