Gabbrostim - Im 1fl 40ml

Dettagli:
Nome:Gabbrostim - Im 1fl 40ml
Codice Ministeriale:101558082
Principio attivo:Alfaprostolo
Codice ATC:G02AD94
Fascia:n/a
Prezzo:71
Produttore:Ceva Salute Animale Spa
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

GABBROSTIM

Formulazioni

Gabbrostim - Im 1fl 40ml

Categoria farmacoterapeutica

Prostaglandine.

Principi attivi

Alfaprostol (prostaglandina di sintesi) 2 mg/ml.

Eccipienti

Glicole propilenico.

Indicazioni

Il farmaco va impiegato nel controllo del ciclo estrale e per l'induzione del parto nei bovini, suini, equini e conigli. BOVINI. STIMOLAZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI IN BOVINE A CICLO ESTRALE CONOSCIUTO: la somministrazione del farmaco nel periodo in cui il corpo luteo e' sensibile (tra il quinto e il diciassettesimo giorno del ciclo stesso) determina la comparsa dell'estro e dell'ovulazione 2-4 giorni dopo il trattamento. STIMOLAZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI IN BOVINE A CICLO ESTRALE SCONOSCIUTO: per indurre il calore, e' necessario effettuare due interventi del farmaco con un intervallo l'uno dall'altro di 11giorni. Il trattamento e' effettuato nel periodo di sensibilita', per tanto il calore compare dopo 2-4 giorni; il trattamento e' effettuato nel periodo di insensibilita' (da 0 a 4 oppure da 18 a 21 giorni) e gli animali di conseguenza non rispondono. Si rende quindi necessario per questi soggetti un secondo intervento dopo 11 giorni. Tali animali saranno cosi' sicuramente colti nella fase di sensibilita' e quindi, a distanza di 2-4 giorni, entreranno in calore. Rilevate le manifestazioni estrali degli animali trattati con il farmaco, si procedera' alla loro fecondazione (inseminazione artificiale o monta naturale). Per la fecondazione degli animali, dopo trattamento con il farmaco, si possono seguire due metodiche: fecondazione sia naturale che artificiale, basata sul rilevamento dell'estro: gli animali con manifestazioni estrali vanno coperti. Gli animali che non sono venuti in calore vanno nuovamente trattati con il farmaco dopo 11 giorni; fecondazione artificiale"a tempo prefissato" (metodo per la sincronizzazione dei calori): son o previsti due interventi con il farmaco a distanza di 11 giorni l'unodall'altro. La fecondazione deve essere effettuata sempre dopo il sec ondo intervento, indipendentemente dal rilevamento delle manifestazioni estrali, praticando le due inseminazioni nelle manze a 48 e a 72 ore, nelle bovine a 72 e a 96 ore. Se si vuole praticare un solo intervento fecondativo, "il tempo prefissato" e' nelle manze a 60 ore e nelle vacche a 84 ore di distanza dal secondo trattamento con il farmaco. INDUZIONE DEL PARTO: bovine a termine di gravidanza (279-289 giorni) rispondono al trattamento con il farmaco con l'espulsione del feto a distanza di 18-36 ore. L'intervento risulta utile nei casi di gravidanza protratta, in situazioni di stress da parto ed eventualmente per prevenire parti distocici causati da macrosomia. Nell'induzione anticipata del parto, a seguito dell'inoculazione del farmaco, puo' verificarsi laritenzione della placenta che, nella maggior parte dei casi, viene po i espulsa spontaneamente anche se in ritardo rispetto alla norma. ANESTRO DA CORPO LUTEO PERSISTENTE O DA CISTI LUTEINICHE: le bovine rispondono al trattamento con il farmaco presentando il calore, con la relativa ovulazione, 2-4 giorni dopo l'inoculazione. CALORI SILENTI (SUBESTRO): alcune bovine ad alta produzione lattea, soprattutto durante la stagione invernale, possono presentare una attenuazione delle manifestazioni estrali tale da renderne particolarmente difficoltosa la identificazione. In tali casi, previo accertamento della presenza del corpo luteo, si consiglia di intervenire con il farmaco, fecondando poi questi animali due volte alla settantaduesima e novantaseiesima ora. PIOMETRA (affezione nella quale si verifica la sospensione del ciclo estralea causa della presenza di un corpo luteo persistente): l'inoculazione del farmaco determina luteolisi, ripresa del ciclo e conseguente svuo tamento dell'utero. Si consiglia se necessario un secondo trattamento dopo 11 giorni. FETI MUMMIFICATI: la luteolisi del corpo luteo gravidico, provocata dall'impiego del farmaco, determina l'espulsione del feto mummificato, in linea di massima, a distanza di 2-4 giorni, in concomitanza della comparsa del calore. E' bene assistere l'animale in questa fase. SUINI. INDUZIONE PROGRAMMATA DEL PARTO NELLE SCROFE: il trattamento, a termine di gravidanza, deve essere eseguito con il farmaco al centoundicesimo-centododicesimo giorno di gestazione. I parti avvengono, di norma, tra la diciottesima e la trentaseiesima ora, dopo il trattamento, con la massima concentrazione (80% circa) tra la ventesima e la trentesima ora. Il farmaco va inoculato profondamente nel muscoloper evitare che il grasso sottocutaneo interferisca negativamente sul l'azione del farmaco. Dopo il trattamento si possono verificare, in taluni soggetti, tachipnea, leggera depressione del sensorio, manifestazioni queste sporadiche e che scompaiono rapidamente senza lasciare conseguenze. EQUINI. STIMOLAZIONE DEL CALORE IN CAVALLE A CICLO NORMALE: il trattamento con il farmaco, nel periodo di sensibilita' del corpo luteo (che inizia 5 giorni dopo l'ovulazione), provoca la comparsa dell'estro in 2-4 giorni e la relativa ovulazione tra il sesto e l'ottavo giorno dopo il trattamento. STIMOLAZIONE DEL CALORE IN CAVALLE NEL PERIODO POST-PARTUM: al fine di abbreviare il tempo di interparto si tende, con sempre maggiore frequenza, a fecondare le cavalle nel periodo del cosiddetto "calore di parto" che si manifesta, di norma, entro i 10giorni successivi al parto stesso. In tale periodo pero' l'indice di concepimento e' solitamente ridotto per mancata involuzione o per processi infiammatori dell'utero. L'inoculazione del farmaco, previo esameclinico ginecologico, 8-10 giorni dopo il "calore di parto" oppure 20 -22 giorni dopo il parto, provoca il calore 2-4 giorni e l'ovulazione 6-8 giorni dopo il trattamento. In tal modo si abbrevia il periodo di interparto senza incorrere negli inconvenienti che possono derivare dall'accoppiamento effettuato durante il "calore di parto". CAVALLE IN ANESTRO: intervenendo con il farmaco, si ha la comparsa dell'estro e larelativa ovulazione. Nelle cavalle in anaestro, da ipoattivita' ovari ca e/o ipofisaria (tasso di progesterone plasmatico inferiore ad 1 ng/ml), il trattamento con il farmaco provoca la liberazione di gonadotropine endogene (LH e FSH) e, in alcuni soggetti, un miglioramento dellafunzionalita' ovarica, con graduale ripresa del ciclo riproduttivo, m entre in altri determina la maturazione del follicolo con estro ed ovulazione da 2 a 8 giorni dopo il trattamento. CONIGLI. SINCRONIZZAZIONEDEI PARTI IN CONIGLIE GRAVIDE: il trattamento al trestesimo giorno di gravidanza induce una concentrazione dei parti (oltre il 90%) in un i ntervallo di tempo compreso tra la trentaseiesima e settantaduesima ora post trattamento. SINCRONIZZAZIONE DEGLI ESTRI: per l'attuazione della riproduzione programmata (preparazione dell'inseminazione artificiale) somministrare il farmaco 72 ore prima dell'ora prevista per l'inseminazione artificiale.

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare in caso di ipersensibilita' al principio attivo o all'eccipiente.

Uso / Via di somministrazione

Intramuscolare profonda (bovini, suini, equini), sottocutanea (conigli).

Posologia

Bovini: 1,5 mg di alfaprostol/100 kg p.v. pari a 0,75 ml per via intramuscolare profonda con un dosaggio ottimale singolo pari a 8 mg (4 ml qualsiasi sia il peso dell'animale). Tuttavia dosaggi di soli 7 mg/capo gia' danno luogo a manifestazioni estrali. Suini: 2 mg di alfaprostol per via intramuscolare profonda pari a 1 ml/capo. Equini: 3 mg di alfaprostol per via intramuscolare profonda pari a 1,5 ml/capo. Conigli:200 mcg di alfaprostol per via sottocutanea pari a 0,1 ml/capo (event ualmente diluire in soluzione fisiologica per aumentare il volume di somministrazione).

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Periodo di validita' dopo prima apertura del condizionamento primario: 28 giorni.

Avvertenze

Da impiegarsi solo in coniglie destinate alla riproduzione. Non trattare mai gli animali nel periodo di gravidanza. I bovini non devono venire trattati se questi sono affetti da malattie acute o subacute del sistema vascolare e del tratto gastrointestinale o del tratto respiratorio. Lo stato di gravidanza deve essere determinato prima di fare l'iniezione, dal momento che le PROSTAGLANDINE possono indurre il parto o l'aborto se somministrato a dosi sufficientemente elevate in molte specie animali. Da non usare per via intravenosa. Si deve tener presente che e' possibile una rottura uterina, specialmente se non si verifica la dilatazione cervicale. L'induzione del parto in maiali prima delle 72 ore dalla data prevista del parto puo' portare ad una ridotta vitalita' dei suinetti. Precauzioni speciali per chi somministra il prodottoagli animali: non devono maneggiare il prodotto le donne in stato di gravidanza ed i soggetti asmatici. Va evitato che il prodotto venga a contatto con la cute dell'operatore, ove cio' si verificasse e' necessario lavare accuratamente con acqua la zona interessata. Le persone con nota ipersensibilita' al principio attivo devono evitare i contatti con il medicinale veterinario. In caso di auto iniezione, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo o l'etichetta. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita' nonmiscelare con altri medicinali veterinari.

Tempo di attesa

Carne, visceri. Bovini, suini, equini, conigli: zero giorni. Latte. Bovini, equini: zero giorni.

Specie di destinazione

Bovini, suini, equini, conigli.

Interazioni

Non si deve effettuare il trattamento unitamente a farmaci antinfiammatori non steroidei in quanto inibitori della sintesi delle prostaglandine endogene.

Effetti indesiderati

Sono stati segnalati casi transitori di incremento di temperatura corporea, aumento della respirazione, della salivazione. Nei suini: dopo il trattamento si possono verificare, in taluni soggetti, tachipnea, leggera depressione del sensorio, manifestazioni queste sporadiche e chescompaiono rapidamente senza lasciare conseguenze.

Gravidanza e allattamento

Non trattare mai gli animali nel periodo di gravidanza salvo nei casi indicati.