Gliboral - 30cpr 5mg

Dettagli:
Nome:Gliboral - 30cpr 5mg
Codice Ministeriale:022592012
Principio attivo:Glibenclamide
Codice ATC:A10BB01
Fascia:A
Prezzo:2.94
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Laboratori Guidotti Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

GLIBORAL

Formulazioni

Gliboral - 30cpr 5mg

Categoria farmacoterapeutica

Ipoglicemizzanti orali; sulfonamidi, derivati dell'urea.

Principi attivi

Glibenclamide 5 mg.

Eccipienti

Lattosio, amido, silice precipitata, talco, magnesio stearato.

Indicazioni

Diabete mellito non giovanile, non acidosico, in soggetti stenico-adiposi.

Controindicazioni / effetti secondari

Le sulfaniluree sono controindicate nel diabete insulino-dipendente, chetoacidosico, latente e sospetto, nel coma e nel precoma diabetico, negli stati prediabetici, in gravidanza, in caso di funzionalita' renale od epatica gravemente compromessa e nell'insufficienza surrenalica. Ipersensibilita' al principio attivo, alle sulfaniluree in genere o aduno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Si raccomanda di seguire scrupolosamente le indicazioni del medico circa il dosaggio, il momento della somministrazione e la dieta da seguire. Il dosaggio del Gliboral va stabilito in base alla situazione metabolica del paziente: in genere si inizia il trattamento con mezza compressa per volta. Dosi giornaliere superiori a 3 compresse non determinano, in genere, un aumento dell'effetto. Quando si sostituisce il farmaco ad altri antidiabetici orali ad uguale tipo d'azione e' importante conoscere la dose precedentemente impiegata e la situazione metabolicadel paziente. Le compresse si possono ingerire, senza masticarle, con un po' d'acqua.

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

L'uso degli ipoglicemizzanti orali del gruppo delle sulfaniluree deve essere limitato ai pazienti con diabete mellito sintomatico in eta' adulta e non chetogenico che non possa essere controllato con la dieta, e nei quali la somministrazione di insulina non e' indicata. In concomitanza di traumi, interventi chirurgici, malattie infettive e febbrili, puo' rendersi necessario instaurare temporaneamente la terapia insulinica per mantenere un adeguato controllo metabolico. Il trattamento con sulfaniluree di pazienti con deficienza di G6PD puo' portare ad anemia emolitica. La Glibenclamide deve essere pertanto utilizzata con cautela in tali pazienti e deve essere considerata un'alternativa terapeutica. Il medicinale contiene lattosio: non e' adatto, quindi, per i soggetti con rari problemi di intolleranza ereditaria al galattosio, dideficit Lapp-lattasi, o di malassorbimento glucosio-galattosio.

Interazioni

L'azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree puo' essere aumentata daldicumarolo e derivati, dagli inibitori delle monoaminossidasi, dai su lfamidici, dal fenilbutazone e derivati, dal cloramfenicolo, dal probenecid, dal feniramidolo e dai salicilati; essa puo' essere invece diminuita dall'adrenalina, dai corticosteroidi, dai contraccettivi orali edai diuretici tiazidici.

Effetti indesiderati

Fenomeni ipoglicemici possono manifestarsi, sebbene raramente, in corso di terapia con sulfaniluree soprattutto in soggetti debilitati, in eta' avanzata, in caso di sforzi fisici inconsueti, di alimentazione irregolare o assunzione di bevande alcooliche, di compromissione della funzionalita' renale e/o epatica. Molto rara e' la comparsa di disturbigastro-enterici (quali nausea e senso di pienezza epigastrica) e di c efalea; essi sono in relazione alla posologia ed in genere scompaiono con la riduzione di questa, se compatibile con il mantenimento dell'equilibrio metabolico. In pazienti in trattamento con sulfaniluree sono state talvolta riportate manifestazioni allergiche cutanee che sono pero' transitorie ed in genere scompaiono con il proseguimento della terapia. Molto rare ed in genere reversibili sono le alterazioni a caricodel sistema emopoietico.

Gravidanza e allattamento

L'uso in gravidanza e' controindicato.