Ibifen - Im 6f 100mg 2,5ml

Dettagli:
Nome:Ibifen - Im 6f 100mg 2,5ml
Codice Ministeriale:024994182
Principio attivo:Ketoprofene
Codice ATC:M01AE03
Fascia:A
Prezzo:3.61
Rimborso:3.28
Produttore:I.B.I.Giovanni Lorenzini Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

IBIFEN

Formulazioni

Ibifen - 30cps 100mg
Ibifen - 30cps 50mg
Ibifen - 30cpr 200mg Rp
Ibifen - Os Grat Eff 30bust 50mg
Ibifen - Im 6f 100mg 2,5ml
Ibifen - Iv 6f 100mg 5ml
Ibifen - Os Gtt Fl 20ml 25mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.

Principi attivi

Ketoprofene.

Eccipienti

Capsule rigide 50 mg: lattosio, magnesio stearato, polivinilpirrolidone, titanio biossido, ossido di ferro rosso, ossido di ferro giallo, gelatina. Capsule rigide 100 mg: lattosio, magnesio stearato, polivinilpirrolidone, gelatina, titanio biossido. Compresse a rilascio prolungato 200 mg: idrossipropilmetilcellulosa, mannitolo, polivinilpirrolidone, silice colloidale, magnesio stearato, Eudragit L100-55, triacetina. Granulato effervescente 50 mg: sodio bicarbonato, acido tartarico, acido citrico, sodio cloruro, sodio citrato tribasico biidrato, saccarosio, lattosio, sodio carbonato, ammonio glicirizzinato, aroma arancio tetrarome, E110. Gocce orali soluzione 25 mg/ml: dietanolammina, glicol propilenico, alcol etilico 96 gradi, metile p-idrossibenzoato, ammonioglicirrizzinato, aroma ribes, acqua. Soluzione iniettabile per uso in tramuscolare 100 mg/2,5 ml: sodio idrato, acido citrico, glicina, alcool benzilico, acqua p.p.i.. Soluzione inettabile per uso endovenoso 100 mg/5 ml: sodio idrato, acido citrico, glicina, acqua p.p.i..

Indicazioni

Gocce orali soluzione: dolori di varia origine e natura (mal di testa,mal di denti, nevralgie, dolori osteoarticolari e muscolari, dolori m estruali). Artrite reumatoide, spondilite anchilosante, gotta acuta, osteoartrosi a varia localizzazione, sciatalgie, radicoliti, mialgie, borsiti, tendiniti, tenosinoviti, sinoviti, capsuliti, contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi muscolari, flebiti, tromboflebiti superficiali, linfangiti, affezioni flogistiche dolorose in odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e pneumologia. Uso iniettabile: trattamento sintomatico di episodi dolorosi acuti in corso di affezioni infiammatorie dell'apparato muscoloscheletrico.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' come broncospasmo, attacchi d'asma, rinite, orticariao altre reazioni di tipo allergico al ketoprofene, ASA o altri FANS. In questi pazienti sono state segnalate reazioni anafilattiche gravi, raramente fatali (si applica al farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce); ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto divista chimico. In particolare ad altri farmaci antiinfiammatori non s teroidei (vedere di seguito); controindicato nel terzo trimestre di gravidanza, durante l'allattamento ed in eta' pediatrica. Il Ketoprofenee' controindicato nei seguenti casi: grave insufficienza cardiaca; st oria di ulcera peptica attiva o ricorrente/emorragia (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); storia di emorragia gastrointestinale o perforazione, relativa a precedente terapia con FANS (si applica al farmaco capsule, compresse, granulato e gocce ); diatesi emorragica; grave insufficienza epatica (cirrosi epatica, epatiti gravi); grave insufficienza renale; in corso di terapia diuretica intensiva; dispepsia cronica, gastrite; leucopenia e piastrinopenia, soggetti con emorragie in atto; in corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l'azione. Esiste la possibilita' di ipersensibilita' crociata con acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei; pertanto il Ketoprofene non deve essere somministrato ai pazienti nei quali acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei abbiano provocato asma, rinite, orticaria. Il farmaco e' controindicatonei casi di emorragie cerebrovascolari, o un altro sanguinamento in fase attiva (si applica al farmaco IVe IM ); controindicato nei pazienti con disturbi dell'emostasi o tera pia anticoagulante in corso (si applica a Ibifen IM).

Posologia

Adulti e ragazzi oltre i 15 anni: la dose massima giornaliera e' 200 mg. Il rapporto rischio e beneficio deve essere attentamente considerato prima di iniziare il trattamento con la dose giornaliera di 200 mg, e dosi piu' alte non sono raccomandate. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllarei sintomi. Capsule rigide 50 mg: 2 - 4 capsule al giorno ripartite ai pasti. Capsule rigide 100 mg: 1 - 2 capsule al giorno ripartite ai pa sti. Compresse a rilascio prolungato 200 mg: 1 compressa al giorno subito dopo i pasti. Granulato effervescente 50 mg: 3 bustine al giorno. Gocce orali soluzione 25 mg/ml: 20 - 30 gocce, 3 - 4 volte al di' (20 gocce = 1 ml). Le gocce devono essere assunte in poca acqua preferibilmente durante i pasti. Soluzione iniettabile per uso intramuscolare 100 mg/2,5 ml: 100 mg 1 - 2 volte al giorno. Soluzione inettabile per uso endovenoso 100 mg/5 ml: 100 mg 1 - 2 volte al giorno. Nel trattamento di pazienti anziani e di pazienti con insufficienza renale la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Conservazione

Farmaco per uso orale: nessuna particolare. Per uso iniettabile: conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Per l'interazione del farmaco con il metabolismo dell'acido arachidonico, in asmatici e soggetti predisposti puo' insorgere crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Cautela nei pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia. Evitare l'uso concomitante di ketoprofene con altri FANS. Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che il ketoprofene puo' essere associato a un elevato rischio di grave tossicita' gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi. Sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione e negli anziani. Iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. Considerare l'uso concomitante di agenti protettori per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. I pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioniavverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestin ali, che possono essere fatali. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono il farmaco sospendere il trattamento. Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, sonostate riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. N elle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Interrompere il farmaco alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per il ketoprofene. Pazienti conanamnesi di ulcera peptica attiva o pregressa. Somministrare i FANS c on cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. All'inizio del trattamento, monitorare la funzionalita' renale nei pazienti con insufficienza cardiaca, cirrosi e nefrosi, nei pazienti in terapia con diuretici, in pazienti con insufficienza renale cronica, in particolare se il paziente e' anziano. In questi pazienti, la somministrazione di ketoprofene puo' indurre una riduzione del flusso sanguigno renale causata dainibizione delle prostaglandine e condurre a scompenso renale. Un ade guato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Come con altri FANS, in presenza di una malattia infettiva, occorre notare che le proprieta' anti-infiammatorie, analgesiche e antipiretiche del ketoprofene possono mascherare gli usuali segni di progressione della infezione come la febbre. Nei pazienti con alterazioni dei test di funzionalita' epatica o con una storia di malattia epatica, i livelli delle transaminasi valutare periodicamente, in particolare durante terapia a lungo termine. Rari casi di ittero ed epatite sono stati descritticon ketoprofene. L'uso del farmaco, e' sconsigliato nelle donne che i ntendano iniziare una gravidanza. Pazienti con asma associata a rinitecronica, sinusite cronica, e/o poliposi nasale, hanno un rischio magg iore di allergia all'aspirina e/o ai FANS del resto della popolazione.La somministrazione del farmaco potrebbe causare attacchi d'asma o br oncospasmo, specie in soggetti allergici all'aspirina o ai FANS. Il farmaco, interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologiche. Il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni, o se ne impone l'esclusione dall'uso, allorche' nei pazienti siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, insufficienza epatica da lieve a moderata, eta' avanzata. Capsule, compresse, granulato e gocce: trattare i pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatiaischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cereb rovascolare con ketoprofene soltanto dopo attenta valutazione. Effettuare analoghe considerazioni prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare. Se si verificano disturbi visivi, come visione offuscata, interrompere il trattamento. >>Precauzioni solo per il farmaco IV e IM. Rischio di sanguinamento gastro-intestinale: il relativo rischio aumenta nei soggetti che hanno un basso peso corporeo. Se si verificano sanguinamento gastrointestinale o ulcera, interrompere il trattamento. Effettuaredurante il trattamento a lungo termine il conteggio delle cellule ema tiche e i test di funzionalita' epatica e renale. Iperkaliemia causatada diabete o trattamento concomitante con agenti risparmiatori di pot assio: controllare i livelli di potassio regolarmente in queste circostanze. Precauzioni solo per il farmaco IV: ketoprofene puo' essere utilizzato in combinazione con derivati della morfina se il dolore e' grave. Gocce Orali Soluzione: contengono il 23,6% di alcool etilico 96 gradi. Le capsule rigide contengono lattosio. Il granulato effervescentecontiene saccarosio e lattosio. Per Uso Iniettabile: questo farmaco n on puo' essere considerato un semplice antidolorifico. Inoltre superato l'episodio doloroso acuto e' prudente passare all'impiego di preparazioni per uso non parenterale che pur dando qualitativamente gli stessi effetti collaterali, sono meno inclini ad indurre reazioni gravi. L'eventuale impiego per periodi prolungati del farmaco in soluzione iniettabile per uso intramuscolare e' consentito solo negli ospedali e case di cura. Impiegare la soluzione iniettabile immediatamente dopo la ricostituzione e eseguire le iniezioni nel rigoroso rispetto delle norme igieniche. Le soluzioni per uso intramuscolare non devono essere iniettate endovena.

Interazioni

Poiche' il legame proteico del ketoprofene e' elevato, puo' essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere somministrati contemporaneamente. >>Associazioni di prodotti medicinali non raccomandate. Altri FANS (inclusi gli inibitori selettivi delle ciclo-ossigenasi-2) e alte dosi di salicilati: aumentato rischio di ulcera gastrointestinale e sanguinamento. Anticoagulanti(eparina e warfarin) e antiaggreganti delle piastrine (es. ticlopidin a, clopidogrel): aumentato rischio di emorragia. Se la co-somministrazione e' inevitabile, il paziente deve essere monitorato attentamente. Litio: rischio di aumento dei livelli plasmatici di litio, che a voltepossono raggiungere livelli tossici a causa della ridotta escrezione renale di litio. Ove necessario, i livelli plasmatici del litio devonoessere attentamente monitorati e il dosaggio del litio deve essere re golato durante e dopo la terapia con FANS. Metotrexato a dosi superiori a 15 mg/settimana: aumento del rischio di tossicita' ematologica delmetotrexato, in particolare se somministrato ad alte dosi (> 15 mg/se ttimana), probabilmente correlati allo spostamento del metotrexato dalle proteine leganti e alla sua ridotta clearance renale. Lasciar trascorrere almeno 12 ore tra l'interruzione o l'inizio del trattamento conketoprofene e la somministrazione di metotrexato (solo per Ibifen IV/ IM). >>Associazioni di prodotti medicinali che richiedono precauzioni per l'uso. Diuretici: i pazienti e in particolare quelli disidratati che assumono diuretici sono a rischio maggiore di sviluppare insufficienza renale secondaria ad una riduzione del flusso ematico renale causata da inibizione delle prostaglandine. Tali pazienti devono essere reidratati prima di iniziare la terapia con la somministrazione concomitante e la funzionalita' renale deve essere monitorata quando il trattamento e' iniziato. ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: nei pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani) la co- somministrazione di un ACE inibitoreo di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono i l sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienzarenale acuta. Metotrexato a dosi inferiori a 15 mg/settimana: durante le prime settimane di trattamento combinato, la conta ematica complet a deve essere monitorata settimanalmente. Se vi e' alterazione della funzionalita' renale o se il paziente e' anziano, il monitoraggio deve essere eseguito piu' spesso. >>Associazioni di prodotti medicinali da prendere in considerazione. Agenti antiipertensivi (beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, diuretici): rischio di riduzione della potenza dell'antipertensivo (inibizione delle prostaglandine vasodilatatorie da parte dei FANS). Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. Si applica solo al farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce: associazioni di prodotti medicinali che richiedono precauzioni per l'uso. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. Pentossifillina: aumento del rischio di sanguinamento. E' richiesto un piu' frequente monitoraggio clinico e monitoraggio del tempo di sanguinamento. >>Associazioni di prodotti medicinali da prendere in considerazione. Probenecid: la somministrazione concomitante di probenecid puo' notevolmente ridurre la clearance plasmatica del ketoprofene. Si applica solo per Ibifen IM e IV. >>Associazioni di prodotti medicinali da prendere in considerazione. Rischi connessi alla iperkaliemia: alcuni prodotti medicinali o categorie terapeutichein grado di favorire l'iperkaliemia, cioe' sali di potassio, diuretic i risparmiatori di potassio, inibitori dell'enzima di conversione, bloccanti del recettore dell'angiotensina II, FANS, eparine (a basso pesomolecolare o non frazionate), ciclosporina, tacrolimus e trimetoprim. Il verificarsi di iperkaliemia puo' dipendere dalla presenza di cofat tori. Tale rischio e' maggiore quando i farmaci di cui sopra vengono somministrati in concomitanza. Rischi connessi ad effetto antiaggregante: diverse sostanze sono coinvolte nelle interazioni a causa dei loro effetti antipiastrinici: tirofiban, eptifibarid, abcixiab e iloprost. L'uso di diversi farmaci antiaggreganti piastrinici aumenta il rischiodi sanguinamento. >>Combinazioni da prendere in considerazione. Ciclo sporina, tacrolimus: rischio di effetti additivi nefrotossici, in particolare in soggetti anziani. Gocce Orali Soluzione: il suo contenuto di alcool etilico puo' modificare o aumentare l'effetto di altri farmaci assunti contemporaneamente.

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Dopo somministrazione del farmaco sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Piu' raramente sono state segnalate disuria transitoria, astenia, cefalea, sensazione di vertigine, sonnolenza, esantema cutaneo, edema e trombocitopenia; reazioni di fotosensibilita', rare in caso di somministrazione sistemica. Seppure estremamente rari, sono possibili severe reazioni sistemiche di ipersensibilita', come edema della laringe, edema della glottide, dispnea, palpitazione, sino allo shock anafilattico. In tali casie' necessaria l'immediata assistenza medica. Reazioni bollose include nti Sindrome di Stevens- Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (moltoraramente). In associazione al trattamento con FANS sono stati riport ati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e datiepidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.e s. infarto del miocardio o ictus). Farmaco in gocce: reazioni di vomito, diarrea e ipersensibilita' sono state riportate negli studi cliniciin neonati e bambini. Classificazione delle frequenze attese: molto c omune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a <1/10), non comune (1/1.000 a <1/100), raro (>=1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1 / 10.000), non noto.>>Capsule, compresse, granulato e gocce, IV e IM. Adulti. Patologie d el sistema emolinfopoietico. Raro: anemia emorragica; non noto: agranulocitosi, trombocitopenia, insufficienza midollare (l'ultimo evento avverso si applica solo al farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce). Disturbi del sistema immunitario. Non noto: reazioni anafilattiche (incluso lo shock). Disturbi psichiatrici. Non noto: alterazioni dell'umore. Patologie del sistema nervoso. Non comune: mal di testa, vertigini, sonnolenza; raro: parestesia (solo per il farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce); non noto: convulsioni, disgeusia (l'ultimo evento avverso si applica solo al farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce). Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Non noto: insufficienza cardiaca. Patologie vascolari. Non noto: ipertensione, vasodilatazione (l'ultimo evento avverso si applica solo al farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: asma; non noto: broncospasmo (particolarmente in pazienti con nota ipersensibilita' ad ASA e altri FANS), rinite. Patologie gastrointestinali. Comune: dispepsia (solo per il farmaco capsule, compresse, granulato e gocce), nausea, dolore addominale (dolore addominale si applica solo al farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce), vomito; non comuni: costipazione, diarrea,flatulenza (flatulenza si applica solo al farmaco in capsule, compres se, granulato e gocce), gastrite; raro: stomatite, ulcera peptica; nonnoto: esacerbazione di colite e morbo di Crohn, (vale solo per il far maco in capsule, compresse, granulato e gocce), emorragia e perforazioni gastrointestinali. Patologie del sistema epatobiliare. Raro: epatite, aumento delle transaminasi, elevati livelli sierici di bilirubina causati da epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, prurito; non noto: reazioni di fotosensibilita', alopecia, orticaria, aggravamento di orticaria cronica (aggravamento di orticaria cronica si applica solo a IV e IM), angioedema, eruzioni bollose comprese la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Patologie renali e urinarie. Non noto: insufficienza renale acuta, nefrite tubulo-interstiziale, sindrome nefritica, alterazioni dei test di funzionalita' renale (l'ultimo evento avverso si applica solo al farmaco in capsule, compresse, granulato e gocce). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Noncomune: edema, affaticamento (affaticamento si applica solo al farmac o in capsule, compresse, granulato e gocce). Esami diagnostici. Raro: aumento di peso (solo per il medicinale in capsule, compresse, granulato e gocce). Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un aumentato rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Si applicasolo al farmaco IV e IM. Patologie gastrointestinali. Disturbi gastro intestinali, dolori gastrici, e rari casi di colite. Patologie renali e urinarie: ritenzione di acqua/sodio con possibile edema, iperkaliemia. Danno renale organico che potrebbe causare insufficienza renale acuta: sono stati segnalati casi isolati di necrosi tubulare acuta e necrosi papillare renale. Patologie del sistema emolinfopoietico: rari casi di leucopenia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: sono stati segnalati alcuni casi di dolore e una sensazione di bruciore al sito di iniezione.

Gravidanza e allattamento

L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' statoritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia . Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre epost-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Nelcorso del primo e secondo trimestre di gravidanza, ketoprofene non de ve essere somministrato se non strettamente necessario. Se ketoprofeneviene utilizzato da una donna che sta cercando di concepire, o durant e il primo e secondo trimestre di gravidanza, il dosaggio deve essere mantenuto il piu' basso e la durata del trattamento piu' breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensionepolmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, ketoprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Non sono disponibili dati sulla secrezione di ketoprofene nel latte materno. Il medicinale non e' raccomandato nelle donne che allattano.