Invokana - 30cpr Riv 100mg

Dettagli:
Nome:Invokana - 30cpr Riv 100mg
Codice Ministeriale:043145022
Principio attivo:Canagliflozin Emiidrato
Codice ATC:A10BX11
Fascia:A
Prezzo:66.34
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Janssen Cilag Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

INVOKANA 100 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).

Formulazioni

Invokana - 30cpr Riv 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.

Principi attivi

Canagliflozin.

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio anidro; cellulosa microcristallina; idrossipropilcellulosa; croscarmellosa sodica; magnesio stearato. Film di rivestimento: alcol polivinilico; titanio diossido (E171); macrogol3350; talco; ossido di ferro giallo (E172).

Indicazioni

Il medicinale e' indicato nei pazienti adulti a partire da 18 anni di eta' con diabete mellito di tipo 2 per migliorare il controllo glicemico. Monoterapia: quando la sola dieta e l'esercizio fisico non forniscono un adeguato controllo glicemico nei pazienti per i quali la terapia con metformina sia considerata inappropriata a causa di intolleranzao controindicazioni. Terapia aggiuntiva: in associazione con altri ip oglicemizzanti, compresa l'insulina, quando questi, insieme alla dietae all'esercizio fisico, non forniscono un adeguato controllo glicemic o.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

La dose iniziale raccomandata di canagliflozin e' 100 mg una volta al giorno per via orale. Nei pazienti che tollerano canagliflozin 100 mg una volta al giorno che hanno un eGFR >= 60 mL/min/1,73 m^2 o CrCl >= 60 mL/min e che necessitano di un controllo glicemico piu' stretto, ladose puo' essere aumentata a 300 mg per via orale una volta al giorno . Deve essere prestata attenzione quando si aumenta la dose nei pazienti di eta' >=75 anni, nei pazienti con nota patologia cardiovascolare o negli altri pazienti per i quali la diuresi iniziale indotta da canagliflozin rappresenta un rischio. Nei pazienti con evidenza di deplezione di volume intravascolare si raccomanda di correggere questa condizione prima di iniziare canagliflozin. Quando canagliflozin e' impiegato come terapia aggiuntiva ad insulina o ad un secretagogo dell'insulina (ad es. sulfonilurea), si puo' considerare una dose inferiore di insulina o del secretagogo per ridurre il rischio di ipoglicemia. Pazienti anziani (>= 65 anni): si deve tenere conto della funzionalita' renale e del rischio di deplezione di volume. Pazienti con insufficienza renale: per i pazienti con eGFR da 60 mL/min/1,73 m^2 a <90 mL/min/1,73 m^2 o CrCl da 60 mL/min a <90 mL/min, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Canagliflozin non deve essere iniziato nei pazienti con un eGFR < 60 mL/min/1,73 m^2 o CrCl < 60 mL/min. Nei pazienti che tollerano canagliflozin per i quali l'eGFR scende costantemente sotto i 60 mL/min/1,73 m^2 o CrCl 60 mL/min, la dose di canagliflozin deve essere aggiustata o mantenuta a 100 mg una volta al giorno. Canagliflozin deve essere interrotto quando l'eGFR e' costantemente inferiore a 45 mL/min/1,73 m^2 o CrCl <45 mL/min. Inoltre canagliflozin non deve essere usato nei pazienti con malattia renale allo stadio terminale (ESRD) o in pazienti in dialisi poiche' non si ritiene essere efficace in queste popolazioni. Pazienti con insufficienza epatica: per i pazienticon compromissione lieve o moderata della funzionalita' epatica non e ' necessario alcun aggiustamento della dose. Canagliflozin non e' stato studiato nei pazienti con insufficienza epatica grave e non e' raccomandato per l'impiego in questi pazienti. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di canagliflozin nei bambini al di sotto dei 18anni di eta' non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati dispon ibili. Modo di somministrazione: per uso orale. Il prodotto deve essere assunto per via orale una volta al giorno, preferibilmente prima delprimo pasto della giornata. Le compresse devono essere deglutite inte re. Se viene dimenticata una dose, questa deve essere assunta appena il paziente se ne ricorda. Non si deve pero' assumere una dose doppia nello stesso giorno.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Il farmaco non e' stato studiato nei pazienti con diabete di tipo 1 e quindi non e' raccomandato per l'uso in questi pazienti. Il medicinalenon deve essere usato per il trattamento della chetoacidosi diabetica poiche' non e' efficace in questi pazienti. Uso nei pazienti con insu fficienza renale: l'efficacia di canagliflozin dipende dalla funzione renale e l'efficacia risulta ridotta nei pazienti con insufficienza renale moderata e praticamente assente nei pazienti con insufficienza renale grave. Nei pazienti con eGFR <60 mL/min/1,73 m^2 o CrCl <60 mL/min e' stata riportata una incidenza piu' elevata di reazioni avverse associate a deplezione di volume (ad es. capogiri posturali, ipotensioneortostatica, ipotensione), in particolare con la dose da 300 mg. Inol tre, in questi pazienti sono stati riportati un numero maggiore di eventi di elevati livelli di potassio e aumenti maggiori di creatinina sierica e azoto ureico (BUN). Pertanto, la dose di canagliflozin deve essere limitata a 100 mg una volta al giorno nei pazienti con eGFR < 60 mL/min/1,73 m^2 o CrCl < 60 mL/min e canagliflozin non deve essere usato nei pazienti con un eGFR < 45 mL/min/1,73 m^2 o CrCl < 45 mL/min. Canagliflozin non e' stato studiato nell'insufficienza renale grave (eGFR < 30 mL/min/1,73 m^2 o CrCl < 30 mL/min) o nella malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Il monitoraggio della funzione renale e' raccomandato come segue: prima di iniziare canagliflozin, ed in seguitoalmeno annualmente; prima di iniziare la somministrazione concomitant e di farmaci che possono ridurre la funzione renale, e in seguito periodicamente; per una funzione renale prossima all'insufficienza renale moderata, almeno da 2 a 4 volte l'anno. Se la funzione renale scende costantemente sotto eGFR 45 mL/min/1,73 m^2 o CrCl < 45 mL/min, il trattamento con canagliflozin deve essere interrotto. Uso nei pazienti a rischio di reazioni avverse correlate a deplezione di volume A causa del suo meccanismo d'azione, canagliflozin, aumentando l'escrezione urinaria di glucosio (UGE) induce una diuresi osmotica che puo' ridurre ilvolume intravascolare e diminuire la pressione arteriosa. Negli studi clinici controllati di canagliflozin, sono stati osservati aumenti de lle reazioni avverse correlate alla deplezione di volume piu' comunemente con la dose di 300 mg e si sono verificati piu' frequentemente neiprimi tre mesi. Deve essere usata cautela nei pazienti per i quali un calo della pressione sanguigna indotto da canagliflozin potrebbe rapp resentare un rischio, come pazienti con malattie cardiovascolari note,pazienti con eGFR < 60 mL/min/1,73 m^2, pazienti in terapia anti-iper tensiva con una storia di ipotensione, pazienti in terapia con diuretici o pazienti anziani (>= 65 anni di eta'). A causa della deplezione di volume, generalmente si osservano piccole diminuzioni medie dell'eGFR entro le prime 6 settimane dall'inizio del trattamento con canagliflozin. Nei pazienti sensibili a maggiori riduzioni del volume intravascolare, come descritto sopra, a volte si osservano diminuzioni di eGFR maggiori (>30%), che successivamente migliorano, ed e' infrequente cherichiedano interruzione del trattamento con canagliflozin. Si deve co nsigliare ai pazienti di riferire i sintomi della deplezione di volume. L'uso di canagliflozin non e' raccomandato nei pazienti che ricevonodiuretici dell'ansa o con deplezione di volume, ad esempio, per una m alattia acuta (come patologie gastrointestinali). Per i pazienti che ricevono canagliflozin, in caso di condizioni intercorrenti che possonoportare a deplezione di volume (come le malattie gastrointestinali), e' raccomandato un attento monitoraggio dello stato del volume, e degli elettroliti nel siero. L'interruzione temporanea del trattamento concanagliflozin puo' essere considerata per i pazienti che sviluppano d eplezione di volume mentre sono in terapia con canagliflozin, fino a quando la condizione risulti corretta. In caso di interruzione, si deveconsiderare un monitoraggio piu' frequente della glicemia. Ematocrito elevato: aumento dell'ematocrito e' stato osservato con il trattament o con canagliflozin; pertanto, si raccomanda cautela nei pazienti con livelli gia' elevati di ematocrito. Pazienti anziani (>= 65 anni): i pazienti anziani possono presentare un rischio maggiore di deplezione di volume, hanno maggiore probabilita' di essere in trattamento con diuretici e di avere una funzione renale compromessa. Nei pazienti di eta' >=75 anni e' stata riportata un'incidenza piu' elevata di reazioni avverse associate alla deplezione di volume. Inoltre, in questi pazienti sono state riportate diminuzioni di eGFR maggiori. Infezioni micotiche genitali: coerentemente al meccanismo di inibizione del co- trasportatore del sodio-glucosio 2 (SGLT2) con aumentata escrezione urinaria di glucosio (UGE), negli studi clinici sono stati riportati casi di candidosi vulvovaginale nelle donne e balaniti o balanopostiti negli uomini. I pazienti di entrambi i sessi con una storia di infezioni micotiche genitali avevano maggiore probabilita' di sviluppare un'infezione.Balaniti e balanopostiti si sono verificate soprattutto in pazienti n on circoncisi. In rari casi e' stata riportata fimosi e talvolta e' stata praticata la circoncisione. La maggior parte delle infezioni micotiche genitali sono guarite con trattamenti antifungini topici, prescritti dal medico o di automedicazione, continuando la terapia con il farmaco. Insufficienza cardiaca: l'esperienza nella classe III New York Heart Association (NYHA) e' limitata, e non c'e' esperienza di studi clinici con canagliflozin nella classe IV NYHA. Parametri urinari di laboratorio: dato il meccanismo d'azione, i pazienti che assumono canagliflozin risulteranno positivi al test per il glucosio nell'urina. Le compresse contengono lattosio.

Interazioni

>>Interazioni farmacodinamiche. Diuretici: l'effetto di canagliflozin puo' sommarsi all'effetto dei diuretici e aumentare il rischio di disidratazione e ipotensione. Insulina e secretagoghi dell'insulina: l'insulina ed i secretagoghi dell'insulina, come le sulfoniluree, possono causare ipoglicemia. Pertanto puo' essere necessario somministrare una dose inferiore di insulina o di secretagogo per ridurre il rischio di ipoglicemia quando si usano in associazione a canagliflozin. >>Interazioni farmacocinetiche. Effetti di altri medicinali su canagliflozin: canagliflozin viene metabolizzato principalmente attraverso la coniugazione con glucuronide mediata dalla UDP glucuronosil-transferasi 1A9 (UGT1A9) e 2B4 (UGT2B4). Canagliflozin e' trasportato dalla glicoproteina-P (P-gp) e dalla proteina della resistenza del cancro al seno (BCRP). Gli induttori enzimatici (come l'erba di San Giovanni [Hypericum perforatum], rifampicina, barbiturici, fenitoina, carbamazepina, ritonavir, efavirenz) possono determinare una riduzione dell'esposizione a canagliflozin. In seguito alla somministrazione concomitante di canagliflozin e rifampicina (un induttore di vari trasportatori attivi ed enzimi che metabolizzano i farmaci), sono state osservate riduzioni del 51%e 28% rispettivamente dell'esposizione sistemica (AUC) e della concen trazione di picco (C max) di canagliflozin. Questa riduzione di esposizione a canagliflozin puo' diminuirne l'efficacia. Se un induttore combinato di questi enzimi UGT e proteine di trasporto deve essere somministrato insieme a canagliflozin, e' appropriato monitorare il controllo glicemico per valutare la risposta a canagliflozin. Se un induttore di questi enzimi UGT deve essere co-somministrato a canagliflozin, deve essere considerato un aumento della dose a 300 mg una volta al giorno se i pazienti tollerano al momento canagliflozin 100 mg una volta algiorno, hanno un eGFR >= 60 mL/min/1,73 m^2 o CrCl >= 60 mL/min e ric hiedono un controllo glicemico addizionale. Nei pazienti con un eGFR 45 mL/min/1,73 m^2 a < 60 mL/min/1,73 m^2 o CrCl 45 mL/min to < 60 mL/min che assumono canagliflozin 100 mg e una terapia concomitante con uninduttore dell'enzima UGT e che richiedono un controllo glicemico add izionale, devono essere prese in considerazione altre terapie ipoglicemizzanti. Colestiramina puo' potenzialmente ridurre l'esposizione a canagliflozin. Il dosaggio di canagliflozin deve avvenire almeno 1 ora prima o 4-6 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidibiliari per minimizzare la possibile interferenza con il loro assorbi mento. Studi di interazione suggeriscono che la farmacocinetica di canagliflozin non e' alterata da metformina, idroclorotiazide, contraccettivi orale (etinilestradiolo e levonorgestrol), ciclosporina e/o probenecid. >>Effetti di canagliflozin su altri medicinali. Digossina: la combinazione di canagliflozin 300 mg una volta al giorno per 7 giorni con una singola dose di 0,5 mg di digossina seguita da 0,25 mg/die per 6 giorni ha determinato un incremento del 20% dell'AUC e del 36% dellaCmax della digossina, probabilmente dovuti all'inibizione della P-gp. E' stato osservata in vitro una inibizione della P-gp da parte di can agliflozin. I pazienti che assumono digossina o altri glicosidi cardiaci (ad es. digitossina) devono essere monitorati in modo appropriato. Dabigatran: non e' stato studiato l'effetto della somministrazione concomitante di canagliflozin (un debole inibitore della P-gp) su dabigatran etexilato (un substrato della P-gp). Siccome le concentrazioni di dabigatran possono aumentare in presenza di canagliflozin, deve essereeffettuato un monitoraggio (per segni di sanguinamento o anemia) quan do dabigatran e' associato a canagliflozin. Simvastatina: la combinazione di canagliflozin 300 mg una volta al giorno per 6 giorni con una singola dose di 40 mg di simvastatina (substrato del CYP3A4) ha determinato un incremento del 12% dell'AUC e del 9% della Cmax della simvastatina, e un incremento del 18% dell'AUC e del 26% della Cmax della simvastatina acida. L'aumentata esposizione a simvastatina e simvastatina acida non e' considerata clinicamente rilevante. Non puo' essere esclusa l'inibizione della BCRP da parte di canagliflozin ad un livello intestinale e puo' quindi verificarsi l'aumento dell'esposizione per i medicinali trasportati dalla BCRP ad esempio alcune statine come rosuvastatina e alcuni medicinali anti tumorali. Negli studi di interazione, canagliflozin allo steady-state non ha avuto alcun effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di metformina, contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrol), glibenclamide, paracetamolo, idroclorotiazide o warfarina. Interferenza con farmaco/test di laboratorio: test 1,5-AG Gli incrementi dell'escrezione urinaria di glucosio con Invokana possono erroneamente abbassare i livelli di 1,5-anidroglucitolo (1,5-AG) e rendere le misurazioni di 1,5-AG inaffidabili per la valutazione del controllo glicemico. Pertanto, i test di 1,5-AG non devono essere usati per la valutazione del controllo glicemico nei pazientiche assumono canagliflozin. Per ulteriori dettagli, puo' essere consi gliabile contattare il produttore specifico dei test di 1,5-AG.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse elencate sotto sono classificate secondo la frequenza e la classificazione per organi e sistemi (SOC). Le categorie di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (da >=1/1.000 a <1/100), raro (da >=1/10.000 a <1/1.000) o molto raro (<1/10.000), non nota. Frequenza delle reazioni avverse (MedDRA) negli studi controllati con placebo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia in associazione a insulina o sulfonilurea; non comune: disidratazione. Patologie del sistema nervoso. Non comune: capogiri posturali, sincope. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione, ipotensione ortostatica. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, sete, nausea.Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, or ticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: frattura ossea. Patologie renali e urinarie. Comune:poliuria o pollachiuria, infezione del tratto urinario. Patologie del l'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: candidosi vulvovaginale; comune: balanite o balanopostite. Esami diagnostici. Comune: dislipidemia, ematocrito aumentato; non comune: creatinina ematicaaumentata, urea ematica aumentata, potassio ematico aumentato, fosfat o ematico aumentato. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati sull'uso di canagliflozin nelle donne in gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Canagliflozin non deve essere usato durante la gravidanza. Quando la gravidanza e' accertata, il trattamento con canagliflozin deve essere interrotto. Non e' noto se canagliflozin e/o i suoi metaboliti siano escretinel latte umano. I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di canagliflozin/metaboliti nel latte, nonche' effetti farmacologicamente mediati nei cuccioli allattatie nei ratti giovani esposti a canagliflozin. Il rischio per i neonati /bambini non puo' essere escluso. Canagliflozin non deve essere usato durante l'allattamento. Non e' stato studiato l'effetto di canagliflozin sulla fertilita' nella specie umana. Non si sono osservati effetti sulla fertilita' negli studi sugli animali.