Iodio Sol Alco I - 10ml 7%/5%

Dettagli:
Nome:Iodio Sol Alco I - 10ml 7%/5%
Codice Ministeriale:031331046
Principio attivo:Iodio/Potassio Ioduro
Codice ATC:D08AG03
Fascia:C
Prezzo:2.3
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Zeta Farmaceutici Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:SOP - ricetta non richiesta art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Tintura
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:60 mesi

Denominazione

IODIO ZETA 7%/5% SOLUZIONE CUTANEA ALCOLICA

Formulazioni

Iodio Sol Alco I - 50ml 7%/5%
Iodio Sol Alco I - 30ml 7%/5%
Iodio Sol Alco I - 20ml 7%/5%
Iodio Sol Alco I - 10ml 7%/5%

Categoria farmacoterapeutica

Antisettici e disinfettanti.

Principi attivi

100 ml contengono: iodio 7 g; potassio ioduro 5 g.

Eccipienti

Etanolo, acqua depurata.

Indicazioni

Disinfezione della cute integra per trattamenti occasionali.

Controindicazioni / effetti secondari

Generalmente controindicato in gravidanza. Non usare in bambini di eta' inferiore ai 6 mesi.

Posologia

Pennellare sulla parte da trattare.

Conservazione

Conservare il contenitore ben chiuso nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Per esclusivo uso esterno. Non ingerire. Evitare il contatto con gli occhi. L'applicazione prolungata puo' provocare irritazione e causticazioni della superficie trattata, pertanto il medicinale non deve essereutilizzato per trattamenti prolungati. Il medicinale deve essere appl icato solo su cute integra e non lesa, poiche' oltre a causare irritazione, ritarda la cicatrizzazione di ferite e abrasioni. L'uso specie se prolungato puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In talcaso interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutich e. Per evitare l'assorbimento eccessivo di iodio, non coprire con bendaggi occlusivi l'area della cute trattata. In caso di impiego per periodi prolungati su estese superfici corporee, su mucose o sotto bendaggio occlusivo, in particolare nei bambini e nei pazienti con disordini tiroidei, e' necessario eseguire tests di funzionalita' tiroidea. Poiche' lo iodio puo' alterare la funzione della tiroide, si raccomanda diusare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazient i di eta' superiore ai 45 anni o con gozzo. In eta' pediatrica usare solo in caso di effettiva necessita' e sotto controllo medico. Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test della funzionalita' tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri.

Interazioni

Se entra in contatto con l'acetone, lo iodio elementare forma un composto pungente irritante. Nel valutare le interazioni con altri farmaci occorre tenere in considerazione i possibili effetti sistemici di iodio, sebbene quando somministrato localmente nelle modalita' consigliateesso venga assorbito solo in piccole quantita'. Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra cui amiodarone e litio.

Effetti indesiderati

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: bruciore od irritazione, eruzioni acneiformi, iododerma, ritardo nella cicatrizzazione dei tessuti lesi. L'inalazione di vapori di iodio e' molto irritante per le mucose. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita' che includono orticaria, angioedema, emorragie cutanee o porpora, febbre, artralgia, linfoadenopatia e eosinofilia. Lo iodio, quando somministrato localmente nelle modalita' consigliate, viene assorbito soloin piccole quantita' con minimi effetti sistemici. Di seguito vengono comunque elencate le reazioni avverse dovute ad effetti sistemici del farmaco, che si potrebbero manifestare in casi di assorbimento anomal o (usi abbondanti, prolungati o con occlusione della zona della cute trattata). Patologie endocrine: effetti sulla tiroide possono provocaregozzo e ipotiroidismo, cosi' come ipertiroidismo (morbo di Basedow). Gozzo e ipotiroidismo possono manifestarsi anche nei neonati esposti aioduri in gravidanza. Lo iodio puo' interferire con le prove di funzi onalita' tiroidea. Disturbi psichiatrici: depressione, insonnia. Patologie del sistema nervoso: cefalea. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: impotenza. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: l'uso prolungato puo' provocare una serie di effetti avversi chiamati nel loro complesso "iodismo", alcuni dei quali possono essere dovutiad ipersensibilita'. Questi effetti avversi includono sapore metallic o, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome simil-coriza, gonfiore e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aumento dellalacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispnea e bronch ite.

Gravidanza e allattamento

Lo iodio e' scarsamente assorbito quando utilizzato nelle modalita' previste. Lo iodio che raggiunge la circolazione sistemica attraversa laplacenta e un eccesso di iodio e' dannoso per il feto: l'uso di iodio durante la gravidanza e' stato associato a gozzo, ipotiroidismo, prob lemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morteneonatale. Lo iodio e' escreto nel latte materno. L'uso di dosi ecces sive di iodio in madri durante l'allattamento puo' aumentare il livello di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei lattanti. L'uso di iodio, anche quando applicato localmente, e' generalmente da evitare in gravidanza e durante l'allattamento.