Ipamix - 50cpr Riv 2,5mg

Dettagli:
Nome:Ipamix - 50cpr Riv 2,5mg
Codice Ministeriale:024150029
Principio attivo:Indapamide
Codice ATC:C03BA11
Fascia:A
Prezzo:6.8
Rimborso:5.74
Doping:Proibito in e fuori gara
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Visufarma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +8 a +30 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

IPAMIX

Formulazioni

Ipamix - 50cpr Riv 2,5mg

Categoria farmacoterapeutica

Diuretici ad azione diuretica minore, escluse le tiazidi.

Principi attivi

Indapamide.

Eccipienti

Amido di mais, glicerolo 85%, lattosio monoidrato, magnesio stearato, ipromellosa, macrogol 6000, povidone, sodio laurilsolfato, talco, titanio diossido.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa.

Controindicazioni / effetti secondari

L'indapamide e' controindicata nei pazienti con insufficienza epatica e/o renale grave e anuria; accidenti vascolari cerebrali recenti; feocromocitoma; sindrome di Conn ed ipersensibilita' individuale accertataverso il prodotto od altri derivati sulfamidici.

Posologia

1 compressa (2,5 mg) al mattino.

Conservazione

Non previste indicazioni particolari - Da conservare a temperatura ambiente (fra +8 gradi e +30 gradi C).

Avvertenze

Periodici controlli del quadro elettrolitico devono essere effettuati durante la terapia con indapamide, prestando particolare attenzione nei pazienti sottoposti a restrizione dietetica, negli anziani, in quelli che presentano vomito o diarrea o che ricevono soluzioni parenterali, quelli che fanno uso cronico di lassativi o di corticosteroidi. Alcuni pazienti, inoltre, possono essere particolarmente predisposti a squilibri elettrolitici (per insufficienza cardiaca, malattie renali e/o epatiche, aritmie ventricolari, trattamento con glicosidi cardiocinetici, ecc.) ed in questo caso puo' essere necessario un supplemento di potassio. Durante il trattamento puo' presentarsi una lieve alcalosi ipocloremica che non richiede trattamenti specifici tranne in pazienti affetti da malattie epatiche o renali. Nonostante siano stati condotti numerosi studi clinici su pazienti affetti da gotta e su diabetici ipertesi e nonostante l'indapamide non abbia modificato significativamente i parametri ematologici, si consiglia di controllare l'uricemia e laglicemia prima del trattamento e di monitorare periodicamente tali da ti nel corso della terapia. Durante la terapia si puo' avere un lieve aumento della calcemia per cui e' necessario interrompere la somministrazione prima di eseguire i tests di funzionalita' paratiroidea. Come per i diuretici tiazidici si puo' verificare una riduzione del PBI senza segni di disfunzione tiroidea. Non sono stati segnalati fenomeni di"rebound" dopo sospensione del trattamento.

Interazioni

L'eventuale ipopotassiemia aumenta il rischio di effetti tossici delladigitale. Se contemporaneamente all'indapamide vengono assunti farmac i come corticosteroidi, corticotropina e anfotericina B si puo' verificare una grave deplezione di potassio. Quando sia richiesta una maggiore efficacia ipotensiva, l'indapamide puo' essere associata ad altri farmaci quali beta-bloccanti, ACE-inibitori, metildopa, clonidina od altri agenti bloccanti adrenergici. Non e' raccomandata la contemporaneasomministrazione di diuretici che possono causare ipokaliemia. L'effe tto ipotensivo dell'indapamide puo' risultare aumentato nei simpatectomizzati; ed inoltre la reattivita' ad agenti pressori, come la noradrenalina, puo' essere diminuita. L'indapamide non deve essere somministrata contemporaneamente al litio dal momento che essa ne riduce la clearance renale e ne aumenta il rischio di tossicita'.

Effetti indesiderati

Alla posologia consigliata gli effetti collaterali indesiderati sono lievi ed in genere transitori: squilibri elettrolitici (in particolare ipoka-liemia); astenia, vertigini, sonnolenza; nausea ed intolleranza gastro- intestinale; crampi muscolari; ipotensione ortostatica; lieve aumento dell'azoto ureico.

Gravidanza e allattamento

Sebbene gli studi sugli animali non abbiano messo in evidenza effetti teratogeni, l'impiego dell'indapamide e' sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento.