Kadiur - 20cpr Riv 50mg+5mg

Dettagli:
Nome:Kadiur - 20cpr Riv 50mg+5mg
Codice Ministeriale:025166024
Principio attivo:Potassio Canrenoato/Butizide
Codice ATC:C03EA14
Fascia:A
Prezzo:6.11
Doping:Proibito in e fuori gara
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Therabel Gienne Pharma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Formulazioni

Kadiur - 20cpr Riv 50mg+5mg

Categoria farmacoterapeutica

Diuretici e farmaci risparmiatori di potassio in associaz.

Indicazioni

Stati patologici caratterizzati da un incremento secondario dell'aldosterone (edemi ed ascite da cirrosi epatica e da insufficienza cardiaca congestizia, edemi nefrosici).

Controindicazioni / effetti secondari

Insufficienza renale acuta e cronica, grave insufficienza epatica, iperpotassiemia, iposodiemia, ipersensibilita' individuale accertata verso i componenti e/o verso altri derivati sulfonamidici. I tiazidici attraversano la barriera placentare, pertanto si raccomanda che l'uso del prodotto in gravidanza sia fatto solo in caso di effettiva necessita' sotto il diretto controllo del medico, valutando con cura i potenziali benefici in rapporto con i possibili rischi per la madre ed il feto. Il prodotto non va usato durante l'allattamento.

Posologia

Stati idrosodioritentivi: terapia d'attacco: 1-4 flaconi/die per via e.v. lenta (almeno 2-3 minuti primi); terapia di mantenimento: 1 - 2 compresse/die.

Interazioni

In corso di anestesie regionali o generali si dovra' tener conto che la butizide e derivati e gli spironolattonici deprimono la sensibilita' dei vasi alle catecolamine. I tiazidici possono anche potenziare la risposta alla tubocurarina e antagonizzare l'effetto degli anticoagulanti orali. La contemporanea somministrazione di acido acetilsalicilico e/o derivati riduce l'attivita' diuretica del prodotto.

Effetti indesiderati

In corso di terapia con KADIUR e' in genere superfluo fornire un apporto supplementare di potassio. Infatti il maggior vantaggio del KADIUR* e' rappresentato dall'azione potassio ritentiva espilicata dalla frazione spironolattonica. Si potra' eventualmente prescrivere un supplemento potassico solo in caso di contemporanea terapia con glucocorticoidi, dando la preferenza ad una dieta ad elevato tenore potassico. Per la componente tiazidica, nei pazienti affetti da lupus eritematoso, la somministrazione di KADIUR* puo' accentuare la sintomatologia sistemica. Si consigliano periodici controlli degli elettroliti ematici ed urinari nei casi con emesi profusa e nei soggetti in fluidoterapia parenterale. Da tener presente che anche preparati quali la digitale possono influenzare lo ionogramma sierico ed esaltare gli effetti metabolici della ipokaliemia, specialmente per quanto si riferisce all'attivita' del miocardio. I primi sintomi patognomonici di eventuali turbe del ricambio idroelettrolitico sono: secchezza delle fauci, sete, astenia, sonnolenza, agitazione, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali. Nei pazienti con alterata funzione epatica la somministrazione del solo diuretico tiazidico, determinando una deplezione potassica, potrebbe scatenare la rapida evoluzione verso il coma epatico. In questo senso il KADIUR si configura come un farmaco piu' completo e sicuro in quanto la componente spironolattonica riduce al minimo gli effetti kaliuretici del tiazidico. Alcuni pazienti con edema refrattario possono manifestare incrementi azotemici e/o ammoniemici presumibilmente correlati con variazioni del filtrato glomerulare.(Iperazotemia prerenale) piuttosto che ad un fenomeno di nefrotossicita'. Tali manifestazioni regrediscono, comunque, spontaneamente a seguito della sospensione temporanea della terapia. La piu' frequente disionia osservabile in corso di terapia con KADIUR e' rappresentata dall'iponatriemia da diluizione; questa puo' essere corretta mediante restrizione dell'apporto di liquidi, con terapia corticosteroidea, oppure mediante l'impiego di diuretici osmotici (mannitolo, urea) tranne che nei soggetti uremici od in quelli con insufficienza renale di grado severo. Gli effetti ipotensivi della butizide possono essere esaltati nei soggetti simpaticectomizzati. I diuretici tiazidici possono interferire con alcuni tests di laboratorio per la valutazione funzionale delle paratiroidi, riscontrandosi in taluni casi ipercalcemia e ipofosfatemia. I tiazidici possono determinare una riduzione dello iodio sierico legato alle proteine senza peraltro che cio' sia indice di distiroidismo. Da usare sotto il diretto controllo del medico. Tenere fuori dalla portata dei bambini.