Kaletra - Os 5fl 60ml+5sir

Dettagli:
Nome:Kaletra - Os 5fl 60ml+5sir
Codice Ministeriale:035187032
Principio attivo:Lopinavir/Ritonavir
Codice ATC:J05AR10
Fascia:H
Prezzo:536.55
Produttore:Abbvie Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Soluzione orale
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

KALETRA SOLUZIONE ORALE

Formulazioni

Kaletra - Os 5fl 60ml+5sir

Categoria farmacoterapeutica

Inibitore delle proteasi.

Principi attivi

Lopinavir e ritonavir.

Eccipienti

Soluzione orale: alcol (etanolo anidro) (42 % v/v), sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, propilenglicole, acqua depurata, glicerolo, polivinilpirrolidone, aroma 110 (composto da monoammonio glicirizzinato e glicerolo), aroma alla vaniglia (contenente acido p-idrossibenzoico, p-idrossibenzaldeide, acido vanillico, vanillina, eliotropo, etilvanillina), olio di ricino poliossile 40 idrogenato, aroma allo zucchero filato (contenente etil malto, etilvanillina, acetone, diidrocumarina, glicole propilenico), acesulfame potassio, saccarina sodica, sodio cloruro, essenza di menta piperita, sodio citrato, acido citrico, mentolo.

Indicazioni

Indicato, in associazione con altri agenti antiretrovirali, per il trattamento di adulti e bambini di eta' >2 anni con infezione HIV-1. La maggior parte dell'esperienza con il farmaco deriva dall'uso del prodotto in pazienti mai sottoposti precedentemente a terapia antiretrovirale. I dati ottenuti in pazienti pluri-trattati con inibitori della proteasi sono limitati. Esistono dati limitati circa la terapia di salvataggio di pazienti in fallimento con la terapia. La scelta per il trattamento di pazienti con infezione HIV-1 e con precedente esperienza di inibitori della proteasi deve basarsi su test di resistenza virale individuale e sulla storia dei trattamenti precedenti.

Controindicazioni / effetti secondari

Controindicato in pazienti con accertata ipersensibilita' al lopinavir, ritonavir o ad uno qualsiasi degli eccipienti, in bambini di eta' <2anni, nelle donne in stato di gravidanza, nei pazienti con malattia e patica o renale ed in pazienti trattati con disulfiram e metronidazolea causa del possibile rischio di tossicita' dell'eccipienti glicole p ropilenico. Il farmaco e' una combinazione fissa di lopinavir e ritonavir che sono inibitori del citocromo P450 isoforme CYP3A. Non somministrare in concomitanza con altri farmaci altamente dipendenti dal CYP3Aper la clearance e per i quali le elevate concentrazioni plasmatiche sono associate a gravi effetti collaterali. Questi farmaci comprendono: astemizolo, terfenadina, midazolam orale, triazolam, cisapride, pimozide, amiodarone, alcaloidi della segale cornuta (es. ergotamina, diidroergotamina, ergonovina e metilergonovina) e vardenafil. Preparazionidi erboristeria contenenti l'erba di San Giovanni (Hypericum perforat urm) non devono essere usate durante l'assunzione di lopinavir e ritonavir per il rischio di diminuzione delle concentrazioni plasmatiche e riduzione dei loro effetti clinici.

Posologia

>>Adulti e adolescenti: 5 ml di soluzione orale (400/100 mg) due volte/die per via orale preferibilmente con i pasti. >>Uso pediatrico (>= 2anni di eta'): 230/57,5 mg/m^2 due volte/die da assumersi con i pasti , fino a un massimo di 400/100 mg due volte/die. Il dosaggio di 230/57,5 mg/m^2 puo' essere insufficiente quando somministrato in associazione con nevirapina o efavirenz. Per questi pazienti si puo' considerareun aumento della dose fino a 300/75 mg/m^2, somministrata usando una siringa-dosatore orale calibrata. Si raccomanda la soluzione orale poiche' consente di adeguare la dose alla estensione della superficie corporea, mentre con le capsule molli e' piu' difficile calcolare con esattezza la dose terapeutica e quindi si potrebbe andare incontro ad un incremento della concentrazione del farmaco (con relativo aumento del rischio di tossicita'), o ad una concentrazione subottimale dello stesso (con il rischio di scarsa efficacia terapeutica). >>Bambini di eta'inferiore ai 2 anni. Non raccomandato poiche' non sono disponibili da ti sulla sicurezza ed sull'efficacia del farmaco. I pazienti pediatrici dovrebbero passare dalla soluzione orale alle capsule molli non appena siano in grado di deglutire la formulazione in capsule. >>Insufficienza epatica. Nei pazienti HIV positivi che presentano una insufficienza epatica di grado medio o moderato, e' stato osservato un incrementodi circa il 30% della concentrazione di lopinavir, non ci si aspetta pero' che questo dato possa avere implicazioni cliniche; non deve essere somministrato a questi pazienti. >>Insufficienza renale. Non e' necessario un aggiustamento del dosaggio; usare cautela.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2-8 gradi C). Conservazione durante l'uso: se tenuto fuori dal frigorifero, non conservare ad una temperatura superiore ai 25 gradi C e gettare eventuali rimanenze dopo 42 giorni (6 settimane). E' consigliabile scrivere sulla confezione la data in cui il prodotto viene posto fuori dal frigorifero. Evitare l'esposizione alcalore eccessivo.

Avvertenze

>>Pazienti con condizioni coesistenti. Insufficienza epatica: sicurezza e l'efficacia del farmaco non stabilita; controindicato in pazienti con danno epatico di grado severo; pazienti con epatite cronica di tipo B o C e trattati con una terapia antiretrovirale di associazione hanno un rischio maggiore di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali; in caso di concomitante terapia antivirale per epatiti ditipo B o C, fare riferimento alle informazioni sul prodotto relative a questi tipi di farmaci; pazienti con disfunzione epatica pre-esistente, inclusa l'epatite cronica, hanno una maggiore frequenza di anormalita' della funzione epatica. >>Insufficienza renale: non si attendono aumenti delle concentrazioni plasmatiche; poiche' lopinavir e ritonavir sono altamente legati alle proteine plasmatiche la loro significativa rimozione attraverso l'emodialisi o la dialisi peritoneale e' improbabile. >>Emofilia: riportati casi di aumento di episodi emorragici comprendenti ematomi cutanei ed emartro spontanei; in alcuni pazienti si e' reso necessario un incremento di dose del fattore VIII; in piu' della meta' dei casi riportati e' stato possibile continuare il trattamento con inibitori della proteasi o riprenderlo nel caso fosse stato interrotto. >>Aumento dei livelli lipidici: aumenti, a volte rilevanti, nella concentrazione del colesterolo totale e dei trigliceridi. >>Pancreatite: riportati casi in pazienti trattati inclusi quelli che hanno sviluppato una ipertrigliceridemia; nella maggior parte in pazienti hanno avuto una storia precedente di pancreatite e/o concomitante terapiacon altri farmaci associati ad essa; marcati aumenti dei trigliceridi sono un fattore di rischio per il suo sviluppo; pazienti affetti da m alattia da HIV in stadio avanzato possono essere a rischio di aumento dei trigliceridi e pancreatite. Una pancreatite deve essere presa in cosiderazione qualora si verifichino sintomi clinici, quali nausea, vomito, dolore addominale, o anormalita' nei parametri di laboratorio, quali aumento del valore della lipasi o dell'amilasi sierica. >>Iperglicemmia: riportati casi iniziali di diabete mellito, iperglicemia o esacerbazione di diabete mellito preesistente; in alcuni di questi l'iperglicemia e' stata grave ed in alcuni casi anche associata a chetoacidosi. >>Ridistribuzione dei grassi e alterazioni metaboliche: la terapia antiretrovirale combinata e' stata associata, in pazienti HIV, alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia); e' stata ipotizzatauna connessione tra lipomatosi viscerale e inibitori della proteasi, lipoatrofia e inibitori non-nucleosidici della trascriptasi inversa; un rischio maggiore di lipodistrofia e' stato associato a fattori individuali come l'eta' avanzata, e a fattori farmaco-correlati come un prolungato trattamento con antiretrovirali associato a disturbi metabolici; attenzione alla misurazione della riduzione dei lipidi sierici e della glicemia. >>Sindrome da immunoricostituzione: nei soggetti HIV positivi con immunodeficienza di grado severo e' possibile che si manifesti una reazione infiammatoria ad agenti patogeni opportunisti asintomatici o residui, in grado di provocare condizioni cliniche sfavorevoli o di aggravare la sintomatologia legata alla malattia; in genere tali reazioni sono state riscontrate durante le prime settimane o nel corsodei primi mesi di terapia; attenzione a retinite da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche diffuse o localizzate, la polmonite da pneumocystis carinii e ad ogni sintomo di tipo infiammatorio. >>Osteonecrosi: soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione; rari casi di blocco atrio-ventricolare. >>Prolungamento dell'intervallo PR. >>Interazioni con altri farmaci: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che sono metabolizzati principalmente dalCYP3A; gli inibitori della reduttasi HMG-CoA, quali simvastatina e lo vastatina, da un punto di vista metabolico sono altamente dipendenti dal CYP3A, cosicche' l'uso concomitante con simvastatina e lovastatina non e' consigliabile per l'aumentato rischio di miopatia, compresa la rabdomiolisi; cautela con rosuvastatina o con atorvastatina che e' metabolizzata in misura minore dal CYP3A4; se fosse necessaria una terapia con inibitori della reduttasi HMG-CoA, e' consigliato l'uso di pravastatina o fluvastatina; cautela con clorfeniramina, chinidina, eritromicina e claritromicina; puo' aumentare le concentrazioni dei farmaci somministrati contemporaneamente e questo puo' dare luogo ad un aumentodei loro effetti collaterali cardiaci; cautela con rifampicina poiche ' determina importanti riduzioni nelle concentrazioni di lopinavir cuipuo' conseguire una significativa riduzione dell'effetto terapeutico di lopinavir. >>Altro. I pazienti in trattamento con la soluzione orale, in modo particolare quelli con insufficienza renale o con diminuitacapacita' di metabolizzare il glicole propilenico, devono essere moni torizzati per le reazioni avverse correlate in modo particolare alla tossicita' del glicole propilenico quali convulsioni, stupore, tachicardia, iperosmolarita', acidosi lattica, tossicita' renale, emolisi. Oltre al glicole propilenico sopra citato, contiene alcol che e' potenzialmente dannoso per coloro che soffrono di disturbi epatici, alcolismo,epilessia, danni o malattie cerebrali cosi' come per le donne in stat o di gravidanza ed i bambini; contiene fruttosio, dannoso per l'intolleranza ereditaria al fruttosio; glicerolo che ad alti dosaggi puo' causare emicrania e disturbi gastrointestinali; l'olio di ricino poliossile 40 idrogenato ed il potassio presenti possono causare ad alti dosaggi disturbi gastrointestinali; cautela pazienti in dieta a basso contenuto di potassio; l'utilizzo concomitante di fluticasone o di altri glucocorticoidi che sono metabolizzati dal CYP3A4 non e' raccomandato poiche' si possono verificare effetti sistemici da corticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica.

Interazioni

>>Inibitori nucleosidici/nucleotide della trascriptasi inversa (NRTIs). Stavudina e lamivudina: non si sono osservati cambiamenti nella farmacocinetica. Didanosina: va somministrata un'ora prima o due ore dopo il farmaco, assunto ai pasti. Zidovudina e abacavir: il farmaco inducela glucuronidazione ed ha quindi il potenziale per ridurre le concent razioni plasmatiche di zidovudina e abacavir. Il potenziale clinico diquesta interazione non e' noto. Tenofovir: le concentrazioni di tenof ovir hanno subito un aumento di circa il 30% senza determinare variazioni a carico delle concentrazioni di lopinavir o ritonavir. La presenza di concentrazioni piu' elevate di tenofovir potrebbe potenziare gli effetti indesiderati associati a tenofovir, inclusi i disturbi a carico dei reni. >>Inibitori non-nucleosidici della trascriptasi inversa (NNRTIs). Nevirapina: alcuna variazione nel profilo farmacocinetico del lopinavir; diminuzione nelle concentrazioni di lopinavir durante la somministrazione concomitante di nevirapina. Efavirenz: si raccomanda uno stretto monitoraggio. Amprenavir: aumenti dell'AUC di questo e diminuzione dell'AUC di lopinavir. Fosamprenavir: la somministrazione concomitante non e' raccomandata. Indinavir: le concentrazioni non sembranoessere state influenzate. Nelfinavir: aumentate le concentrazioni del metabolita attivo M8 del nelfinavir, diminuita l'AUC di lopinavir. Sa quinavir: incremento della AUC di questo. Ritonavir: aumento della AUCdi lopinavir. >>Altri farmaci. Antiacidi (omeprazolo, ranitidina): al cuna interazione quando il farmaco e' stato somministrato al dosaggio di 400/100 mg due volte/die. Antiaritmici (bepridil, lidocaina sistemica e chinidina): le concentrazioni di questi farmaci possono risultareaumentate. Agenti antitumorali (es. vincristina, vinblastina): le con centrazioni sieriche di questi agenti antitumorali potrebbero subire un aumento. Anticoagulanti: le concentrazioni di warfarin possono subire variazioni. Anticonvulsivanti (fenobarbital, fenitoina, carbamazepina): inducono il CYP3A4 e possono diminuire le concentrazioni di lopinavir e determinare riduzioni delle concentrazioni di fenitoina allo steady-state. Bupropione: diminuzione del 50% dell'AUC e C max di bupropione e del suo metabolita attivo, idrossibupropione. Trazodone: aumentodelle concentrazioni plasmatiche di trazodone (l'AUC e' aumentata di 2,4 volte) con i seguenti eventi avversi: nausea, vertigini, ipotensione e sincope se somministrato con basse dosi di ritonavir. Digossina: le concentrazioni plasmatiche di digossina potrebbero subire un aumento; effettuare, dove possibile, il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina. Calcio-antagonisti diidropiridinici (felodipina, nifedipina, nicardipina): le concentrazioni sieriche di queste sostanze possono essere incrementate. Disulfiram, metronidazolo: poiche' il farmaco contiene alcol puo' provocare reazioni simili quando somministrato contemporaneamente con disulfiram o altri farmaci che inducono questo effetto. Agenti ipolipemizzanti: lovastatina e simvastatina manifestano notevoli innalzamenti delle loro concentrazioni plasmatiche causando miopatia, inclusa la rabdomiolisi; atorvastatina e rosuvastatina manifestano un aumento nel Cmax e nell'AUC, se fosse necessaria unaterapia con inibitori della riduttasi HMG-CoA e' consigliato l'uso di pravastatina o fluvastatina. Dexametasone puo' influenzare il CYP3A4 e diminuire le concentrazioni di lopinavir. Inibitori della fosfodiesterasi: tadalafil e sildenafil con ritonavir possono verificare un aumento dell'AUC con reazioni quali ipotensione, sincope, alterazioni della vista ed erezione prolungata, cautela deve essere utilizzata nel prescrivere sildenafil o tadalafil, vardenagil con ritonavir presenta un incremento dell'AUC. Ciclosporina, sirolimus (rapamicina) e tacrolimus: e' probabile che le concentrazioni aumentino. Ketoconazolo e itraconazolo: le concentrazioni sieriche possono aumentare, si sconsigliano dosi >200 mg/die di ketoconazolo e itraconazolo. Voriconazolo: potenziale riduzione delle concentrazioni. Claritromicina: moderati aumenti della AUC, ridurre la dose di quasta per pazienti con compromissione renale o epatica. Il farmaco puo' essere somministrato in associazione alla buprenorfina senza ricorrere ad alcun aggiustamento del dosaggio. Metadone: riduzione delle concentrazioni plasmatiche di questo, che vanno monitorate. Contraccettivi: riduzione dei livelli di etinilestradiolo. Rifabutina: il C max e l'AUC risultarono aumentate per cui si consiglia una riduzione del 75% della dose di questa. Rifampicina: riduzioni nelle concentrazioni di lopinavir. Erba di San Giovanni: puo' ridurre i livelli sierici di lopinavir e ritonavir. Midazolam: viene ampiamente metabolizzato dal CYP3A4, si puo' determinare un forte aumento della concentrazione di questa benzodiazepina. Fluticasone propionato (interazione con ritonavir): i livelli plasmatici di fluticasone propionato hanno subito un notevole incremento causando effetti sistemici da corticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica; cio' potrebbe verificarsi anche il budesonide. In base ai profili metabolici conosciuti, non vi sono interazioni clinicamente significative con fluvastatina, dapsone, trimetoprim/sulfametoxazolo, azitromicina, eritromicina, o fluconazolo.

Effetti indesiderati

Diarrea, casi di pancreatite, casi di aumento dell'intervallo PR, aumenti della creatinfosfochinasi, mialgia, miosite e raramente rabdomiolisi, lipodistrofia, anomalie metaboliche. >>Pazienti adulti. Molto comuni >1/10. Comuni >1/100, <1/10. Rari >1/1000, <1/100. Infezioni e infestazioni. Raro: otite media, bronchite, sinusite, foruncolosi, infezione batterica, infezione virale. Neoplasie benigne, maligne ed aspecifiche (incluso le cisti e i polipi). Raro: neoplasia benigna cutanea, cisti. Disturbi ematici ed a carico del sistema linfatico. Raro: anemia,leucopenia e linfoadenopatia. Disturbi endocrini. Raro: ipogonadismo maschile, sindrome di Cushing, ipotiroidismo. Disturbi metabolici e nutrizionali. Raro: avitaminosi, disidratazione, edema, aumento dell'appetito, acidosi lattica, obesita', anoressia, diabete mellito, iperglicemia, ipocolesterolemia. Disturbi psichiatrici. Comuni: insonnia; rari: sogni anormali, agitazione, ansia, confusione, depressione, discinesia, instabilita' emotiva, diminuzione della libido, nervosismo, alterazioni del pensiero. Disturbi del sistema nervoso. Comuni: cefalea, parestesia; rari: capogiri, amnesia, atassia, encefalopatia, paralisi facciale, ipertonia, neuropatia, neurite periferica, sonnolenza, tremore,alterazione del gusto, emicrania, amnesia, sindrome extrapiramidale. Disturbi visivi. Rari: visione anomala, disturbi oculari. Disturbi dell'orecchio e del labirinto. Rari: tinnito. Disturbi cardiaci. Rari: palpitazione, edema polmonare, infarto del miocardio. Disturbi vascolari. Rari: ipertensione, tromboflebite, vasculite, vene varicose, tromboflebite profonda, disturbi vascolari. Disturbi respiratori, toracici e mediastinici. Rari: dispnea, rinite, aumento della tosse. Disturbi gastrointestinali. Molto comuni: diarrea; comuni: nausea, vomito, dolore addominale, feci anormali, dispepsia, flatulenza, disturbi gastrointestinali; rari: aumento del volume addominale, costipazione, secchezza delle fauci, disfagia, enterocolite, eruttazione, esofagite, incontinenza fecale, gastrite, gastroenterite, colite emorragica, ulcere buccali, pancreatiti, scialoadenite, stomatiti, stomatiti ulcerative, periodontiti. Disturbi epatobiliari. Rari: colecisti, epatiti, epatomegalia, steatosi epatica, insufficienza epatica. Disturbi dei tessuti cutanei e sottocutanei. Comuni: rash, lipodistrofia, acne; rari: alopecia, pelle secca, eczema, dermatite esfoliante, rash maculopapuloso, alterazione delle unghie, prurito, seborrea, decolorazione cutanea, ulcere cutanee, edema facciale, sudorazione, strie cutanee. Disturbi dell'apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Rari: artralgia, artrosi, mialgia, dolore alla schiena, disturbi alle articolazioni. Disturbi renali ed urinari. Rari: calcoli renali, anomalie urinarie, albuminuria, ipercalciuria, iperuricemia. Disturbi del sistema riproduttivo e del seno. Rari: eiaculazione anormale, ingrossamento del seno, ginecomastia, impotenza, menorragia. Disturbi generali e della sede di somministrazione. Comuni: astenia, dolore; rari: dolore toracico, dolore toracico retrosternale, brividi, febbre, sindrome influenzale, malessera,edema periferico, interazioni tra farmaci. Parametri di laboratorio. Molto comuni (grado 3 o 4): aumento dei trigliceridi, aumento del colesterolo totale, aumento GGT; comuni (grado 3 o 4): aumento del glucosio, aumento dell'amilasi, aumento della SGOT e SGPT, alterazione dei tests di funzionalita' epatica; rari: diminuzione della tolleranza al glucosio, aumento di peso, perdita di peso, aumento della bilirubina, alterazione dei livelli ormonali, anomalie nei tests di laboratorio. >>Pazienti pediatrici eta' >= 2 anni. Infezioni e infestazioni. Comuni: infezione virale. Disturbi del sistema nervoso. Comuni: alterazione delgusto. Disturbi gastrointestinali. Comuni: costipazione, vomito, panc reatite. Disturbi epatobiliari. Comuni: epatomegalia. Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo. Comuni: rash, pelle secca. Disturbi generali e della sede di somministrazione. Comuni: febbre. Parametri dilaboratorio. Comuni (grado 3 o 4): aumento del tempo di protrombina p arziale, diminuzione dell'emoglobina, diminuzione della conta delle piastrine, aumento del sodio, aumento del potassio, aumento del calcio, aumento della bilirubina, aumento della SGOT, aumento della SGPT, aumento del colesterolo totale, aumento dell'amilasi, aumento dell'acido urico, diminuzione del sodio, diminuzione del potassio, diminuzione delcalcio, diminuzione dei neutrofili. >>Post-marketing. Riportate epati ti, e raramente ittero, sindromi di Stevens- Johnson e eritema multiforme, casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienticon fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stad io avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART).

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati sull'uso di in donne in stato di gravidanza. Non e' noto se questo medicinale sia escreto nel latte umano.