Kavmos - Os Pasta 3sir 15ml

Dettagli:
Nome:Kavmos - Os Pasta 3sir 15ml
Codice Ministeriale:100056023
Principio attivo:Acepromazina Maleato
Codice ATC:N05AA04
Fascia:n/a
Prezzo:46.9
Produttore:Ati Srl (Azienda Terap.Ital.)
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Pasta orale
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

KAVMOS

Formulazioni

Kavmos - Os Pasta 1sir 15ml
Kavmos - Os Pasta 3sir 15ml

Categoria farmacoterapeutica

Psicolettici. Fenotiazine con catena laterale alifatica.

Principi attivi

Acepromazina maleato pari ad acepromazina 13 mg/ml.

Eccipienti

Q.b. a 1 ml.

Indicazioni

E' indicato quando e' utile ottenere un effetto tranquillante-sedativo: in occasione di trasporti; in soggetti eccitati o aggressivi soprattutto se sottoposti a manipolazioni che possono risultare mal tollerate; per tranquillizzare i soggetti durante l'addestramento; per la sedazione di base in occasione di interventi di chirurgia minore, endoscopia, esami diagnostici, radiologici, interventi in anestesia loco-regionale, nella pre-anestesia, ecc.; quale terapia collaterale nelle laminiti per effetto di vasodilatazione periferica.

Controindicazioni / effetti secondari

I derivati fenotiazinici potenziano la tossicita' degli organofosforici: sono quindi controindicati per controllare i tremori seguenti ad avvelanamento con esteri fosforici. In relazione alla via principale di metabolizzazione dell'acepromazina, se ne sconsiglia l'impiego nei soggetti affetti da disfunzioni epatiche.

Sicurezza nelle Specie di Rif

Pur non avendo antagonisti specifici, gli effetti collaterali dell'ace

Uso / Via di somministrazione

Orale.

Posologia

In funzione del grado di sedazione richiesto, il dosaggio dell'acepromazina varia da 2,5 a 26 mg per quintale peso vivo (pari a circa 0,25-2ml/100 kg p.v.). La dose da impiegare va scelta in base alla profondi ta' dell'effetto desiderato. Per tranquillizzare gli animali durante l'addestramento: 2,5-6,5 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 0,25-0,5 ml/100 kg p.v.). Per trasporto piu' agevole di soggetti relativamente calmi: 4-9 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 0,3-0,7 ml/100 kg p.v.) Effetto sedativo di media intensita' (trasporto di animali agitati, endoscopia, esami RX e clinici, ecc.): 13-19 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 1-1,5 ml/100 kg p.v.). Effetto sedativo piu' intenso(esami clinici dolorosi, anestesie locoregionali, pre-anestesia): 19- 26 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 1,5-2 ml/100 kg p.v.). Trattandosi di farmaco attivo sul SNC possono verificarsi differenze individuali di risposta farmacologica. Si consiglia di seguire i dosaggi sopra riportati iniziando con la somministrazione della dose inferiore, aumentandola eventualmente dopo averne valutato l'effetto farmacologico. I segni clinici dell'effetto tranquillante, assenti alle dosi piu' basse (fino a 5,5 mg/q.le p.v.) compaiono circa 30-45 minuti dopo la somministrazione per via orale e si manifestano con ptosi palpebrale, procidenza della terza palpebra, orecchie abbassate e prolasso del pene.Anche se sonnolenti, gli animali mantengono generalmente la stazione quadrupedale e se dovessero porsi in decubito, possono essere solitamente persuasi ad alzarsi. L'effetto sedativo inizia a scomparire in un periodo variabile da 3 a 12 ore, in funzione della dose somministrata.

Conservazione

Nessuna particolare precauzione.

Avvertenze

Per l'effetto ipotensivo che puo' indurre, l'acepromazina dovrebbe essere somministrata a dosi ridotte e con particolare cautela in soggettiin stato di stress, debilitazione, ipovolemia, shock o in caso di pat ologie cardiache. Precauzioni speciali per chi somministra il prodottoagli animali: nessuna. Sovradosaggio: gli effetti collaterali dell'ac epromazina in modo particolare dell'apparato cardio-respiratorio (es. ipotensione, collasso cardio-respiratorio ecc.) possono essere antagonizzati da analettici cardio-respiratori contenenti doxapram (0,55 mg/Kg p.v. ev), fenilefrina o noradrenalina. Il prolasso del pene e' un fenomeno che si risolve in genere in modo spontaneo al cessare dell'effetto sedativo del farmaco.

Tempo di attesa

Non pertinente. Il prodotto non deve essere somministrato ad equini allevati a scopo alimentare.

Specie di destinazione

Equini non DPA.

Interazioni

Non impiegare l'adrenalina per antagonizzare un eventuale effetto ipotensivo indotto dall'acepromazina. L'acepromazina potenzia l'effetto degli anestetici generali, gassosi o liquidi (es. barbiturici, xilazina,ketamina ecc.) e di quelli locali (es. procaina).

Effetti indesiderati

L'acepromazina puo' indurre ipotensione. Per questo motivo dovrebbe essere somministrata a dosi ridotte e con particolare cautela in soggetti in stato di stress, debilitazione, ipovolemia, shock o in caso di patologie cardiache. Il farmaco inoltre provoca xerostomia (secchezza delle fauci) e ipotermia e, seppur raramente, puo' dar luogo a stimolazioni del SNC con comparsa di fenomeni paradosso quali disorientamento, eccitazione e convulsioni. Il prolasso del pene e' un fenomeno che si risolve in genere in modo spontaneo al cessare dell'effetto sedativo del farmaco. L'acepromazina puo' causare alterazioni dei valori ematicicon leucopenia, trombocitopenia, eritropenia e conseguente diminuzion e del valore di ematocrito a causa del temporaneo sequestro splenico delle cellule del sangue. Questi effetti sono da tenere presente per interpretare correttamente i risultati degli esami ematologici dei pazienti tranquillizzati con l'acepromazina. Pur non avendo antagonisti specifici, gli effetti collaterali dell'acepromazina a carico dell'apparato cardio-respiratorio possono essere antagonizzati in buona parte da analettici cardio-respiratori contenenti doxapram (0,55 mg/kg p.v. ev), fenilefrina o noradrenalina. E' da evitare invece l'uso di adrenalina.

Gravidanza e allattamento

L'acepromazina puo' indurre una depressione respiratoria nei nati da madri trattate con il farmaco. Mancando ulteriori dati relativi all'innocuita' dell'acepromazina in gravidanza e durante l'allattamento, si consiglia di impiegarla soltanto in casi di effettiva necessita'.