Keppra - Os 300ml 100mg/Ml+1sir

Dettagli:
Nome:Keppra - Os 300ml 100mg/Ml+1sir
Codice Ministeriale:035039270
Principio attivo:Levetiracetam
Codice ATC:N03AX14
Fascia:A
Prezzo:44.87
Rimborso:37.97
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Ucb Pharma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione orale
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

KEPPRA 100 MG/ML SOLUZIONE ORALE

Formulazioni

Keppra - Os 300ml 100mg/Ml+1sir
Keppra - Os 150ml 100mg/Ml+sir3m
Keppra - Os 150ml 100mg/Ml+sir1m

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Ogni ml contiene 100 mg di levetiracetam.

Eccipienti

Sodio citrato, acido citrico monoidrato, metile paraidrossibenzoato (E218), propile paraidrossibenzoato (E216), ammonio glicirrizinato, glicerolo (E422), maltitolo liquido (E965), acesulfame potassico (E950), aroma uva, acqua depurata.

Indicazioni

Il medicinale e' indicato come monoterapia nel trattamento delle crisiad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di eta' con epilessia di nuova d iagnosi. Il medicinale e' indicato quale terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza secondaria generalizzazione in adulti, adolescenti, bambini ed infanti a partire da 1 mesedi eta' con epilessia, nel trattamento delle crisi miocloniche in adu lti ed adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Epilessia Mioclonica Giovanile, nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie in adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di eta' conEpilessia Generalizzata Idiopatica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonicio ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Monoterapia per adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di eta': la dose iniziale raccomandata e' di 250 mg due volte al giorno che dovrebbe essere aumentata fino ad una dose terapeutica iniziale di 500 mg due volte al giorno dopo due settimane. La dose puo' essere ulteriormente aumentata di 250 mg due volte al giorno ogni due settimane sulla base della risposta clinica. La dose massima e' di 1500 mg due volte algiorno. Terapia aggiuntiva per adulti (>=18 anni) ed adolescenti (da 12 a 17 anni) del peso >=50 kg: la dose terapeutica iniziale e' di 500mg due volte al giorno. Questa dose puo' essere iniziata dal primo gi orno di trattamento. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose giornaliera puo' essere aumentata fino ad un massimo di 1500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg due volte al giorno ogni due fino a quattro settimane. >>Anziani (dai 65 anni in poi). Aggiustare la posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale. >>Insufficienza renale. Personalizzare la dose giornaliera in basealla funzionalita' renale. La CLcr (ml/min) puo' essere calcolata dal la determinazione della creatinina sierica (mg/dl) utilizzando, per adulti ed adolescenti di peso >=50 kg, la seguente formula. CLcr (ml/min) = ([140-eta' (anni)] x peso (kg)) (x 0,85 nelle donne)/ (72 x creatinina sierica (mg/dl)). Inoltre, la CLcr e' aggiustata per l'area dellasuperficie corporea (BSA) come segue. CLcr (ml/min/1,73 m^2) = CLcr ( ml/min) x 1,73 / BSA del soggetto (m^2). Aggiustamento posologico per adulti ed adolescenti di peso >=50 kg con funzionalita' renale alterata. CLcr >80 ml/min/1,73 m^2 (normale): da 500 a 1500 mg due volte al di'. CLcr 50-79 ml/min/1,73 m^2 (lieve): da 500 a 1000 mg due volte al di'. CLcr 30-49 ml/min/1,73 m^2 (moderato): da 250 a 750 mg due volte al di'. CLcr <30 ml/min/1,73 m^2 (grave): da 250 a 500 mg due volte aldi'. Pazienti con malattia renale allo stadio finale (ESRD) sottopost i a dialisi (una dose di carico pari a 750 mg e' raccomandata nel primo giorno di trattamento): da 500 a 1000 mg una volta al di'. Dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg.Nei giovani adolescenti, nei bambini e negli infanti, la CLcr (ml/min /1,73 m^2), puo' essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (in mg/dl) utilizzando la seguente formula (formula di Schwartz). CLcr (ml/min/1,73 m^2) = Altezza (cm) x ks / creatinina sierica (mg/dl). ks=0,45 negli infanti a termine di eta' fino a 1 anno; ks=0,55 nei bambini di eta' <13 anni e nelle femmine adolescenti; ks=0,7 nei maschi adolescenti. Usare la soluzione orale per dosi <250 mg e per pazienti incapaci di deglutire compresse. Aggiustamento posologico per infanti da 1 mese a meno di 6 mesi. CLcr >80: da 7 a 21 mg/kg (da 0,07 a0,21 ml/kg) due volte al giorno. CLcr 50-79: da 7 a 14 mg/kg (da 0,07 a 0,14 ml/kg) due volte al giorno. CLcr 30-49: da 3,5 a 10,5 mg/kg (d a 0,035 a 0,105 ml/kg) due volte al giorno. CLcr <30: da 3,5 a 7 mg/kg(da 0,035 a 0,07 ml/kg) due volte al giorno. Pazienti con malattia re nale allo stadio finale (ESRD) sottoposti a dialisi (si raccomanda unadose di carico di 10,5 mg/kg (0,105 ml/kg) il primo giorno di trattam ento): da 7 a 14 mg/kg (da 0,07 a 0,14 ml/kg) una volta al giorno. Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 3,5 a 7 mg/kg (da 0,035 a 0,07 ml/kg). Aggiustamento posologico per infanti da 6 a 23 mesi, bambini ed adolescenti di peso <50 kg. CLcr >80: da 10 a 30 mg/kg (da 0,10 a 0,30 ml/kg) due volte al giorno. CLcr 50-79: da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) due volte al giorno. CLcr 30-49: da 5 a 15mg/kg (da 0,05 a 0,15 ml/kg) due volte al giorno. CLcr <30: da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg) due volte al giorno. Pazienti con malatt ia renale allo stadio finale (ESRD) sottoposti a dialisi (si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg (0,15 ml/kg) il primo giorno di trattamento): da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) una volta al giorno. Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg). >>Insufficienza epatica. Non e' richiesto adeguamento posologico nei pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. In pazienti con grave insufficienza epatica, la clearance della creatinina puo' far sottostimare il grado di insufficienzarenale. Pertanto quando la clearance della creatinina e' <60 ml/min/1 ,73 m^2 si raccomanda una riduzione del 50% della dose di mantenimentogiornaliera. >>Popolazione pediatrica. Prescrivere forma farmaceutica , presentazione e dosaggio piu' appropriati in base all'eta', al peso e alla dose. La soluzione orale e' la formulazione preferibile negli infanti e nei bambini di eta' <6 anni. Le compresse non sono appropriate per il trattamento iniziale nei bambini di peso <25 kg, per i pazienti incapaci di deglutire compresse o per la somministrazione di dosi <250 mg. In tutti questi casi usare la soluzione orale. Monoterapia: lasicurezza e l'efficacia in monoterapia a bambini ed adolescenti di et a' <16 anni non sono state stabilite. Non vi sono dati disponibili. Terapia aggiuntiva per infanti da 6 a 23 mesi di eta', bambini (da 2 a 11 anni) ed adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso <50 kg: la dose terapeutica iniziale e' di 10 mg/kg due volte al giorno. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose puo' essere aumentata fino a 30 mg/kg due volte al giorno (dose massima). Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Usare la dose efficace piu' bassa. La dose in bambini di 50 kg o piu' e' la stessa degli adulti. Terapia aggiuntiva per infanti da 1 mese a meno di 6 mesi di eta': la dose terapeutica iniziale e' di 7 mg/kg due volte al giorno. A seconda della risposta clinica e della tollerabilita', la dose puo' essere aumentata fino a 21 mg/kg due volte al giorno (dose massima). Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 7 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Usare la dose efficace piu' bassa. Iniziare il trattamento con la soluzione orale. Sono disponibili tre presentazioni. Prescrivere il flacone da 300 ml ai bambini di eta' >=4 anni, agli adolescenti e agli adulti. Al fine di assicurare l'accuratezza del dosaggio, prescrivere il flacone da 150 ml con una siringa per uso orale da 3 ml agli infanti ed ai bambini piccoli da 6 mesi a meno di 4 anni di eta'. Al fine di assicurare l'accuratezza del dosaggio, prescrivere il flacone da 150 ml con una siringa per uso orale da 1 ml agli infanti da 1 mese a meno di 6 mesi di eta'. >>Modo di somministrazione. La soluzione orale puo' essere diluita in un bicchiere d'acqua o in un biberon e puo' essere assunta con o senza cibo. Ripartire la dose giornaliera a meta' in due somministrazioni.

Conservazione

Conservare nel contenitore originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

In accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere iltrattamento con il medicinale si raccomanda una sospensione graduale. Ad esempio negli adulti e negli adolescenti di peso superiore a 50 kg diminuire di 500 mg due volte al giorno ad intervalli di tempo compre si tra due e quattro settimane; negli infanti di eta' superiore ai 6 mesi, nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 50 kg la diminuzione della dose non deve superare i 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane; negli infanti (di eta' inferiore ai 6 mesi) la diminuzione della dose non deve superare i 7 mg/kg due volte al giorno ognidue settimane. La somministrazione in pazienti con compromissione ren ale puo' richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzionalita' renale prima di stabilire la posologia. Casi di suicidio,tentato suicidio, ideazione e comportamento suicida sono stati riport ati in pazienti trattati con antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo di talerischio non e' noto. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitor ati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura)devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depress ione e/o ideazione o comportamento suicida, e' necessario consultare un medico. Dai dati disponibili nei bambini non si evince una influenzasulla crescita e sulla puberta'. Tuttavia, gli effetti a lungo termin e sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, la puberta' e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti. La sicurezza e l'efficacia di levetiracetam non sono state valutateaccuratamente negli infanti di eta' inferiore ad 1 anno con epilessia . Negli studi clinici, sono stati esposti al prodotto solo 35 infanti di eta' inferiore ad 1 anno con crisi ad esordio parziale, di cui solo13 erano di eta' inferiore ai 6 mesi. Contiene metil paraidrossibenzo ato (E218) e propil paraidrossibenzoato (E216) che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). Contiene inoltre maltitolo liquido; i pazienti che presentano rari problemi ereditari di intolleranza alfruttosio non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

I dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che il prodotto non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica del prodotto. Come negli adulti, nei pazienti pediatrici a cui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiracetam, non c'e' evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali. Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche, in bambini ed adolescentiaffetti da epilessia (da 4 a 17 anni), ha confermato che la terapia a ggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% piu' elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non e' richiesto un adattamento della dose. Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibire la clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa. E' prevedibile che altri medicinali escreti con secrezione tubulare attiva possano ridurre la clearance renaledel metabolita. L'effetto di levetiracetam sul probenecid non e' stat o studiato e l'effetto di levetiracetam su altri medicinali secreti con meccanismo attivo, ad es . FANS, sulfamidici e metotrexato, e' sconosciuto. Levetiracetam 1000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2000 mg al giorno non ha influenzato lafarmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non s ono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam. Non sono disponibili dati sull'influenza degli antiacidi sull'assorbimento di levetiracetam. Sono stati riportati casi isolati di diminuita efficacia di levetiracetam quando il lassativo osmotico macrogol e' stato somministrato in concomitanza con levetiracetam per via orale. Pertanto, macrogol non deve essere assunto per via oraleda un'ora prima ad un'ora dopo l'assunzione di levetiracetam. Il grad o di assorbimento di levetiracetam non e' stato modificato dal cibo, ma la quota di assorbimento era lievemente ridotta. Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcol.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' frequentemente riportate sono state rinofaringite, sonnolenza, cefalea, affaticamento e capogiro. Il profilo di sicurezza del levetiracetam e' generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di eta' (pazienti adulti e pediatrici) e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Le reazioni avverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, bambini ed infanti dieta' superiore ad 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono elenc ate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. La frequenza e' cosi' definita: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: rinofaringite; raro: infezione. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia,neutropenia, agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizi one. Comune: anoressia; non comune: perdita di peso, aumento di peso. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, ostilita'/aggressivita', ansia, insonnia, nervosismo/irritabilita'; non comune: tentato suicidio, idea suicida, disturbo psicotico, comportamento anormale, allucinazioni, collera, stato confusionale, attacco di panico, labilita' affettiva/sbalzi d'umore, agitazione; raro: suicidio riuscito, disturbo dellapersonalita', pensiero anormale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, cefalea; comune: convulsione, disturbo dell'equil ibrio, capogiro, letargia, tremore; non comune: amnesia, compromissione della memoria, coordinazione anormale/atassia, parestesia, alterazione dell'attenzione; raro: coreoatetosi, discinesia, ipercinesia. Patologie dell'occhio. Non comune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: test della funzionalita' epatica anormali; raro: insufficienza epatica, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: alopecia, eczema, prurito; raro: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme. Patologie del sistema musculoscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscolare, mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia/affaticamento. Traumatismo, avvelenamentoe complicazioni da procedura. Non comune: traumatismo. >>Descrizione di reazioni avverse selezionate Il rischio di anoressia e' piu' elevato quando il topiramato e' co-somministrato con levetiracetam. In numerosi casi di alopecia, e' stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam. In alcuni dei casi di pancitopenia e' stata identificata soppressione del midollo osseo. >>Popolazione pediatrica. Il profilo di eventi avversi del levetiracetam e' generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di eta' (da un mese a meno di 4 anni, da 4 a 16 anni) e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Negli studi clinici controllati con placebo, i risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza di levetiracetam negli adulti, ad eccezione delle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state piu' comuni nei bambini rispetto che negli adulti. Nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 4 e 16 anni, sono stati riportati piu'frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo vomito (molto comune), agitazione (comune), sbalzi d'umor e (comune), labilita' affettiva (comune), aggressivita' (comune), comportamento anormale (comune) e letargia (comune). In infanti e bambini di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state riportate piu' frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo irritabilita' (molto comune) e coordinazione anormale (comune). Sono stati valutati gli effetti cognitivi e neuro-psicologici del prodotto in bambini da 4 a 16 anni di eta' con crisi ad esordio parziale. Il prodotto si e' dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest "Attenzione e Memoria" della scala diLeiter-R (Memory Screen Composite score) nella popolazione per-protoc ol. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con il medicinale, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validato (CBCL - Achenbach Child Behavior Checklist). Tuttavia, i soggetti che hanno assunto ilprodotto a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggio ramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni dell'aggressivita' nei comportamenti non sono peggiorate rispetto al basale.

Gravidanza e allattamento

Dati post-marketing di diversi registri prospettici di gravidanza hanno documentato i risultati della esposizione a levetiracetam in monoterapia in piu' di 1000 donne durante il primo trimestre di gravidanza. Nel complesso, questi dati non suggeriscono un sostanziale aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori, sebbene un rischio teratogeno non possa essere completamente escluso. La terapia con piu' farmaci antiepilettici e' associata ad un piu' alto rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto la monoterapia deve essere presa in considerazione. Studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il prodotto non e' raccomandato, se non clinicamente necessario, durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. Come per altri medicinali antiepilettici, le alterazioni fisiologiche associate con la gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, e' stata osservata una riduzione delle concentrazioniplasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione e' piu' pronunciata du rante il terzo trimestre (fino al 60% della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne in gravidanza trattate con levetiracetamdevono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico. L'int erruzione dei trattamenti antiepilettici puo' comportare una esacerbazione della malattia che puo' essere nociva per la madre e per il feto.Levetiracetam e' escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allatta mento con latte materno non e' raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, ilrapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tene ndo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno. Non e' stato rilevato alcun impatto sulla fertilita' negli studi sugli animali. Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo e' sconosciuto.