Lynparza - Fl 448cps 50mg

Dettagli:
Nome:Lynparza - Fl 448cps 50mg
Codice Ministeriale:043794015
Principio attivo:Olaparib
Codice ATC:L01XX46
Fascia:H
Prezzo:8057.46
Produttore:Astrazeneca Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

LYNPARZA 50 MG CAPSULE RIGIDE (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).

Formulazioni

Lynparza - Fl 448cps 50mg

Categoria farmacoterapeutica

Antineoplastici.

Principi attivi

Olaparib.

Eccipienti

Contenuto della capsula: lauroil macrogol-32 gliceridi. Involucro della capsula: ipromellosa; biossido di titanio (E171); gomma di gellano (E418); acetato di potassio. Inchiostro da stampa: shellac; ossido di ferro nero (E172).

Indicazioni

Il farmaco e' indicato come monoterapia per il trattamento di mantenimento di pazienti adulte con recidiva platino-sensibile di carcinoma ovarico epiteliale sieroso di alto grado, di carcinoma alle tube di Falloppio o carcinoma peritoneale primario, BRCA -mutato (mutazione nella linea germinale e/o mutazione somatica), che rispondono (risposta completa o risposta parziale) alla chemioterapia a base di platino.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; allattamento durante il trattamento e un mese dopo l'ultima dose.

Posologia

Il trattamento con il medicinale deve essere avviato e supervisionato da un medico specializzato nell'impiego dei farmaci antitumorali. Le pazienti devono avere conferma di una mutazione del gene di suscettibilita' allo sviluppo del carcinoma mammario (BRCA) (nella linea germinale o nel tumore) prima di iniziare il trattamento con il farmaco. La valutazione dello stato di mutazione di BRCA deve essere effettuata in un laboratorio specializzato che utilizzi un metodo di analisi validato. Ci sono dati limitati sulle pazienti con tumori e mutazione somaticadi BRCA. La consulenza genetica per le pazienti con mutazioni BRCA de ve essere eseguita secondo le norme locali. La dose raccomandata e' 400 mg (8 capsule) da assumere due volte al giorno, equivalenti a una dose giornaliera totale di 800 mg. Le pazienti devono iniziare il trattamento con il farmaco entro 8 settimane dall'assunzione dell'ultima dose del regime terapeutico contenente platino. Si raccomanda di proseguire il trattamento fino alla progressione della malattia in atto. Non ci sono dati sul ritrattamento con il medicinale a seguito di una successiva ricaduta. Se una paziente dimentica di assumere una dose deve prendere la dose abituale successiva, all'orario previsto. Aggiustamentodella dose per reazioni avverse: il trattamento puo' essere sospeso p er gestire le reazioni avverse quali nausea, vomito, diarrea e anemia,e si puo' prendere in considerazione l'eventualita' di ridurre la dos e. La dose raccomandata puo' essere ridotta a 200 mg due volte al giorno (equivalenti a una dose giornaliera totale di 400 mg). Se e' necessario diminuire ulteriormente la dose finale, si potrebbe prendere in considerazione una riduzione a 100 mg due volte al giorno (equivalenti a una dose giornaliera totale di 200 mg). Aggiustamento della dose perco-somministrazione con inibitori del CYP3A: l'uso concomitante di in ibitori del CYP3A forti e moderati non e' raccomandato e devono essereconsiderati agenti alternativi. Se deve essere co- somministrato un i nibitore del CYP3A forte o moderato, si raccomanda una riduzione delladose di olaparib a 150 mg due volte al giorno (equivalente ad una dos e giornaliera totale di 300 mg) con un inibitore forte del CYP3A o a 200 mg due volte al giorno (equivalente ad una dose giornaliera totale di 400 mg) con un inibitore moderato del CYP3A. Pazienti anziani: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale per le pazienti anziane. E' disponibile un numero limitato di dati clinici sulle pazienti di eta' pari o superiore a 75 anni. Pazienti con funzionalita' renale compromessa: l'effetto della compromissione renale sull'esposizioneal farmaco non e' stato studiato. Il medicinale puo' essere somminist rato nelle pazienti con compromissione renale lieve (clearance della creatinina >50 ml/min). E' disponibile un numero limitato di dati sullepazienti con compromissione renale di entita' moderata ( clearance de lla creatinina <50 ml/min) o con compromissione renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min), e la sicurezza e l'efficacia non sono state definite. Pertanto, l'impiego del medicinale non e' raccomandatoin queste pazienti con compromissione renale. Il prodotto puo' essere usato in pazienti con compromissione renale di entita' moderata o gra ve soltanto se il beneficio e' superiore al potenziale rischio, e la paziente deve essere monitorata attentamente per valutare la funzione renale e rilevare l'eventuale insorgenza di eventi avversi. Pazienti con funzionalita' epatica compromessa: l'effetto della compromissione epatica sull'esposizione al farmaco non e' stato studiato. Pertanto, l'impiego del medicinale non e' raccomandato nelle pazienti con compromissione epatica (livello sierico di bilirubina superiore di 1,5 volte illimite superiore di normalita') poiche' la sicurezza e l'efficacia no n sono state definite. Pazienti non caucasici: sono disponibili dati clinici limitati sulle pazienti non caucasiche. Tuttavia, non e' richiesto alcun aggiustamento della dose sulla base dell'etnia. Pazienti conperformance status da 2 a 4: sono disponibili dati clinici limitati n elle pazienti con performance status da 2 a 4. Popolazione pediatrica:la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini e negli adolescen ti non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: il medicinale e' per uso orale. A causa dell'effetto del cibo sull'assorbimento di olaparib, i pazienti devono assumere Lynparza almeno un'ora dopo l'assunzione di cibo, e astenersi dal mangiare preferibilmente fino a 2 ore dopo.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

Avvertenze

Tossicita' ematologica: sono stati segnalati casi di tossicita' ematologica in pazienti trattate con olaparib, fra cui diagnosi cliniche e/oreperti di laboratorio di anemia, neutropenia, trombocitopenia e linf openia generalmente di entita' lieve o moderata (grado 1 o 2 CTCAE). Le pazienti non devono iniziare il trattamento con il medicinale finche' non si sono riprese completamente dalla tossicita' ematologica indotta da una precedente terapia anticancro (i livelli di emoglobina, piastrine e neutrofili devono rientrare nel range di normalita' o nel grado 1 CTCAE). Si raccomanda di eseguire test al basale, seguiti da un monitoraggio mensile dell'esame emocromocitometrico completo per i primi12 mesi di trattamento e successivamente a intervalli regolari per ri levare eventuali alterazioni clinicamente significative di qualsiasi parametro durante la terapia. Se una paziente sviluppa una forma grave di tossicita' ematologica o una dipendenza trasfusionale, il trattamento con il farmaco deve essere interrotto e si devono eseguire test ematologici appropriati. Se i parametri ematici rimangono clinicamente anormali a distanza di 4 settimane dall'interruzione del trattamento conil medicinale, si raccomanda di eseguire un'analisi del midollo osseo e/o un'analisi citogenetica del sangue. Sindrome mielodisplastica/leu cemia mieloide acuta: sono stati segnalati casi di sindrome mielodisplastica/leucemia mieloide acuta (MDS/AML) in un gruppo limitato di pazienti che hanno ricevuto il farmaco da solo o in combinazione con altrifarmaci anti-cancro; la maggior parte dei casi sono risultati fatali. La durata del trattamento con olaparib nelle pazienti che hanno svilu ppato MDS/AML variava da <6 mesi a >2 anni. Questi casi erano tipici di MDS secondaria/AML correlata alla terapia antitumorale. Tutte le pazienti presentavano potenziali fattori che concorrevano all'insorgenza di MDS/AML; la maggior parte dei casi erano portatori della mutazione gBRCA e alcune delle pazienti avevano una storia di cancro precedente o di displasia del midollo osseo. Tutte le pazienti avevano ricevuto precedenti regimi chemioterapici contenenti platino e molte avevano anche ricevuto altri agenti dannosi per il DNA e radioterapia. Se l'MDS e/o l'AML sono confermati durante il trattamento con il farmaco, si raccomanda di trattare la paziente in modo appropriato. Se e' raccomandata una terapia antitumorale aggiuntiva, il trattamento con il medicinale deve essere interrotto e non deve essere dato in combinazione con altre terapie antitumorali. Polmonite: sono stati segnalati casi di polmonite in un numero limitato di pazienti trattate con olaparib e alcunidi essi hanno avuto un esito fatale. I casi segnalati di polmonite no n presentavano un quadro clinico compatibile e la loro definizione eracomplicata dalla presenza di diversi fattori predisponenti (tumore ma ligno e/o metastasi ai polmoni, pneumopatia sottostante, anamnesi positiva per tabagismo e/o precedente chemioterapia e radioterapia). Se lepazienti manifestano la comparsa di nuovi sintomi respiratori o un pe ggioramento di sintomi respiratori preesistenti come dispnea, tosse e febbre oppure si rileva un'anomalia all'esame radiologico, il trattamento con il prodotto deve essere interrotto e si devono avviare in maniera tempestiva indagini diagnostiche. In caso di conferma di polmonite, il trattamento con il medicinale deve essere interrotto e la paziente deve essere trattata in modo appropriato. Tossicita' embrio-fetale: in base al suo meccanismo d'azione (inibizione di PARP), olaparib potrebbe causare danni al feto in caso di somministrazione durante la gravidanza. Sulla base di studi non clinici condotti nel ratto, olaparib causa effetti avversi sulla sopravvivenza embrio-fetale e malformazionifetali importanti in seguito a esposizioni inferiori rispetto a quell e previste alla dose raccomandata nell'uomo di 400 mg due volte al giorno. Gravidanza/contraccezione: il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive durante la terapia e per 1 mese dopo l'assunzione dell'ultima dose di medicinale. Interazioni: la co-somministrazione di olaparib con inibitori forti o moderati del CYP3A non e' raccomandata. Se un inibitore forte o moderato del CYP3A deve essere co-somministrato, la dose di olaparib deve essere ridotta. La co-somministrazione di olaparibcon induttori forti del CYP3A non e' raccomandata. Nell'eventualita' in cui un paziente gia' in trattamento con olaparib necessiti un trattamento con un induttore forte del CYP3A, bisogna essere consapevole che l'efficacia di olaparib possa essere sostanzialmente ridotta. Nel caso in cui una paziente che sta gia' ricevendo olaparib necessiti di untrattamento con un inibitore della P-gp, si raccomanda di monitorare attentamente gli eventi avversi associati all'impiego di olaparib e digestire tali eventi mediante la strategia di riduzione della dose.

Interazioni

Interazioni farmacodinamiche: studi clinici sull'impiego di olaparib in associazione con altri farmaci antitumorali, inclusi agenti dannosi per il DNA, indicano un potenziamento e un prolungamento della tossicita' mielosoppressiva. La dose raccomandata per la monoterapia con il medicinale non e' adatta per la combinazione con altri medicinali antitumorali. La combinazione di olaparib con vaccini o agenti immunosoppressivi non e' stata studiata. Pertanto, si raccomanda di prestare cautela in caso di co-somministrazione di questi farmaci con olaparib e di monitorare attentamente le pazienti. Interazioni farmacocinetiche: effetto di altri farmaci su olaparib CYP3A4/5 sono gli isoenzimi principalmente responsabili della clearance metabolica di olaparib. Uno studioclinico per valutare l'impatto di rifampicina, un noto induttore del CYP3A, ha mostrato che la co- somministrazione con olaparib ha diminuito la C max media di olaparib del 71% (Treatment Ratio: 0,29; 90% IC: 0,24-0,33) e l'AUC media del 87% (Treatment Ratio: 0,13; 90% IC: 0,11 -0,16). Pertanto noti induttori forti di questo isoenzima (es. fenitoina, rifampicina, rifapentina, carbamazepina, nevirapina, fenobarbital ed erba di San Giovanni) non sono raccomandati con olaparib poiche' e'possibile che l'efficacia di olaparib possa essere sostanzialmente ri dotta. L'intensita' dell'effetto di induttori da moderati a forti (es.efavirenz, rifabutina) sull'esposizione ad olaparib non e' stata stab ilita, pertanto la co-somministrazione di olaparib con questi medicinali non e' raccomandata. Uno studio clinico per valutare l'impatto di itraconazolo, un noto inibitore del CYP3A, ha mostrato che la co-somministrazione con olaparib ha aumentato la C max media di olaparib di 1,42 volte (90% IC: 1,33-1,52) e l'AUC media di 2,70 volte (90% IC: 2,44 - 2,97). Pertanto, noti inibitori forti (es. itraconazolo, telitromicina, claritromicina, inibitori della proteasi potenziati con ritonavir o cobicistat, boceprevir, telaprevir) o inibitori moderati (es. eritromicina, diltiazem, fluconazolo, verapamil) di questo isoenzima non sono raccomandati con olaparib. Se devono essere co-somministrati inibitori forti o moderati del CYP3A, la dose di olaparib deve essere ridotta. La riduzione raccomandata della dose di olaparib e' di 150 mg due volte al giorno (equivalente ad una dose giornaliera totale di 300 mg) con un inibitore forte del CYP3A o di 200 mg due volte al giorno (equivalente ad una dose giornaliera totale di 400 mg) con un inibitore moderato del CYP3A. Inoltre non e' raccomandato il consumo di succo di pompelmo durante la terapia con olaparib. In vitro olaparib e' un substrato per la pompa di efflusso P-gp e pertanto inibitori della P-gp possono aumentare l'esposizione ad olaparib. Effetto di olaparib su altri farmaci: olaparib inibisce il CYP3A4 in vitro e si prevede che sia un inibitore lieve del CYP3A in vivo . Pertanto, e' necessario prestare cautela quando substrati sensibili al CYP3A o substrati con un margine terapeutico ristretto (es. simvastatina, cisapride, ciclosporina, alcaloidi dell'ergotamina, fentanil, pimozide, sirolimus, tacrolimus e quetiapina) sono associati ad olaparib. E' raccomandato un appropriato monitoraggio clinico per i pazienti che ricevono substrati CYP3A con un margine terapeutico ristretto in concomitanza con olaparib. L'induzionedi CYP1A2, 2B6 e 3A4 e' stata evidenziata in vitro, con una induzione del CYP2B6 probabilmente clinicamente rilevante. Il potenziale per ol aparib di indurre CYP2C9, CYP2C19 e P-gp non puo' essere escluso. Pertanto olaparib in co-somministrazione puo' ridurre l'esposizione a substrati di questi enzimi metabolici e della proteina di trasporto. L'efficacia dei contraccettivi ormonali puo' essere ridotta se somministrati in concomitanza con olaparib. In vitro , olaparib inibisce la pompa di efflusso P-gp (IC50 = 76 mcM), pertanto non puo' essere escluso cheolaparib possa causare interazioni farmacologiche clinicamente rileva nti con i substrati della P-gp (es. simvastatina, pravastatina, dabigatran, digossina, colchicina). E' raccomandato un monitoraggio clinico appropriato per i pazienti in trattamento concomitante con questi medicinali. In vitro, olaparib ha mostrato di essere un inibitore di OATP1B1, OCT1, OCT2, OAT3, MATE1 e MATE2K. Non si puo' escludere che olaparib possa aumentare l'esposizione a substrati di OATP1B1 (es. bosentan,glibenclamide, repaglinide, statine e valsartan), di OCT1 (es. metfor mina), OCT2 (per es. creatinina sierica), OAT3 (es. furosemide, e metotrexato), MATE1 (es. metformina) e MATE2K (es. metformina). In particolare, si deve prestare cautela se olaparib viene somministrato in associazione con qualsiasi statina.

Effetti indesiderati

La monoterapia con olaparib e' stata associata a reazioni avverse, solitamente di entita' da lieve a moderata (grado 1 o 2 CTCAE), che non hanno richiesto in genere alcuna interruzione del trattamento. Le reazioni avverse osservate piu' frequentemente nei vari studi clinici in pazienti sottoposte alla monoterapia con olaparib (>=10%) sono state le seguenti: nausea, vomito, diarrea, dispepsia, affaticamento, cefalea, disgeusia, riduzione dell'appetito, capogiri, anemia, neutropenia, linfopenia, aumento del volume corpuscolare medio e innalzamento della creatinina. Sono state identificate le seguenti reazioni avverse negli studi clinici condotti in pazienti sottoposte alla monoterapia con il farmaco. La frequenza di tali eventi e' riportata usando la classificazione delle frequenze CIOMS III ed elencata in base alla classificazione per sistemi e organi (SOC) di MedDRA e secondo i termini standard. Le frequenze di insorgenza degli effetti indesiderati sono definite nelmodo seguente: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non co mune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Frequenza di tutti i gradi CTCAE. Molto comune: riduzione dell'appetito. Frequenza di grado 3 o superiore CTCAE. Non comune: riduzione dell'appetito. Patologie del sistema nervoso. Frequenza di tutti i gradi CTCAE. Molto comune: cefalea, capogiri, disgeusia. Frequenza di grado 3 o superiore CTCAE. Non comune: capogiri, cefalea. Patologie gastrointestinali. Frequenza di tutti i gradi CTCAE Molto comune: nausea, vomito, diarrea, dispepsia; comune: dolore addominale superiore, stomatite. Frequenza di grado 3 o superiore CTCAE. Comune: nausea, vomito, diarrea; non comune: dolore addominale superiore, stomatite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Frequenza di tutti i gradi CTCAE. Molto comune: affaticamento (inclusa astenia). Frequenza di grado 3 o superiore CTCAE. Comune: affaticamento (inclusa astenia). Esamidiagnostici. Frequenza di tutti i gradi CTCAE. Molto comune: anemia ( diminuzione dell'emoglobina), neutropenia (diminuzione assoluta della conta dei neutrofili), linfopenia (diminuzione dei linfociti), innalzamento della creatinina, aumento del volume corpuscolare medio; comune:trombocitopenia (diminuzione delle piastrine). Frequenza di grado 3 o superiore CTCAE. Molto comune: anemia (diminuzione dell'emoglobina), linfopenia (diminuzione dei linfociti); comune: neutropenia (diminuzione assoluta della conta dei neutrofili), trombocitopenia (diminuzione delle piastrine); non comune: innalzamento della creatinemia. In associazione alla terapia con olaparib vengono segnalati frequentemente casi di tossicita' gastrointestinale che sono generalmente di grado basso(grado 1 o 2 CTCAE) e intermittenti, e possono essere gestiti tramite l'interruzione del trattamento, la riduzione della dose e/o l'impiego concomitante di medicinali (per es. terapia antiemetica). Non e' rich iesta la profilassi antiemetica. L'anemia e altre forme di tossicita' ematologica sono generalmente di grado basso (grado 1 o 2 CTCAE); tuttavia, sono stati segnalati eventi di grado 3 e superiore CTCAE. Si raccomanda di eseguire test al basale, seguiti da un monitoraggio mensiledell'esame emocromocitometrico completo per i primi 12 mesi di tratta mento e periodicamente dopo questo lasso di tempo, al fine di rilevarealterazioni clinicamente significative di qualsiasi parametro durante il trattamento che possano richiedere l'interruzione della terapia o la riduzione della dose e/o un ulteriore trattamento. Popolazione pediatrica: non sono stati condotti studi in pazienti pediatrici. E' disponibile un numero limitato di dati sulla sicurezza nei soggetti anziani(eta' >=75 anni) e nei pazienti non caucasici. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Le donne in eta' fertile non devono rimanere incinta durante il trattamento con il medicinale e non devono essere incinta all'inizio del trattamento. Deve essere eseguito un test di gravidanza su tutte le donnein pre-menopausa prima del trattamento. Le donne in eta' fertile devo no utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamentoe per 1 mese dopo l'assunzione dell'ultima dose di farmaco. Poiche' n on puo' essere escluso che olaparib possa ridurre l'esposizione ai substrati del CYP3A attraverso induzione enzimatica, l'efficacia di contraccettivi ormonali puo' essere ridotta se co-somministrati con olaparib. Pertanto, un ulteriore metodo contraccettivo non ormonale e regolari test di gravidanza devono essere considerati durante il trattamento.Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva, i nclusi effetti teratogeni seri ed effetti sulla sopravvivenza embrio-fetale nel ratto ad esposizioni sistemiche materne inferiori rispetto aquelle che si hanno nell'uomo a dosi terapeutiche. Non esistono dati relativi all'uso di olaparib in donne in gravidanza, tuttavia, in basealla modalita' di azione di olaparib, il farmaco non deve essere usat o durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non utilizzino un metodo contraccettivo affidabile durante il trattamento e per 1 mese dopo l'assunzione dell'ultima dose di medicinale. Non esistono studi sugli animali sulla escrezione di olaparib nel latte materno. Non e' noto se olaparib/o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Il medicinale e' controindicato durante l'allattamento e per 1 mesedopo l'assunzione dell'ultima dose, date le proprieta' farmacologiche del prodotto. Non esistono dati clinici sulla fertilita'. In studi co ndotti sugli animali, non e' stato osservato alcun effetto sul concepimento, ma sono stati riscontrati effetti avversi sulla sopravvivenza embrio-fetale.