Lyxumia - 2pen 3ml 20mcg

Dettagli:
Nome:Lyxumia - 2pen 3ml 20mcg
Codice Ministeriale:042657039
Principio attivo:Lixisenatide
Codice ATC:A10BX10
Fascia:A
Prezzo:112.22
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sanofi Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Cartuccia
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

LYXUMIA 20 MCG SOLUZIONE INIETTABILE

Formulazioni

Lyxumia - 2pen 3ml 20mcg

Categoria farmacoterapeutica

Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.

Principi attivi

Lixisenatide.

Eccipienti

Glicerolo 85%; sodio acetato triidrato; metionina; metacresolo; acido cloridrico (per la correzione del pH); soluzione di sodio idrossido (per la correzione del pH); acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Il medicinale e' indicato per il trattamento di adulti con diabete mellito di tipo 2 per ottenere il controllo glicemico in associazione conantidiabetici orali e/o insulina basale quando questi, insieme con la dieta e l'esercizio fisico, non forniscono un adeguato controllo glic emico.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

La somministrazione inizia con 10 mcg una volta al giorno per 14 giorni. Dose di mantenimento: una dose di mantenimento fissa da 20 mcg una volta al giorno a partire dal Giorno 15. Per la dose iniziale e' disponibile il farmaco 10 mcg soluzione iniettabile. Il medicinale va somministrato una volta al giorno, nell'ora che precede il primo pasto della giornata o il pasto serale. Se si salta una dose, questo deve essereiniettato nell'ora che precede il pasto successivo. Se il medicinale e' aggiunto alla terapia pre-esistente con metformina, e' possibile continuare il trattamento con la dose corrente di metformina senza variazioni. Se il farmaco e' aggiunto a una terapia pre-esistente con una sulfanilurea o con un'insulina basale, puo' essere presa in considerazione la della dose della sulfanilurea o dell'insulina basale per ridurre il rischio di ipoglicemia. Il medicinale non deve essere somministrato in associazione con un'insulina basale associata ad una sulfanilurea a causa dell'aumento del rischio di ipoglicemia. L'uso del prodotto non richiede un monitoraggio specifico della glicemia. Tuttavia, se usato in associazione con una sulfanilurea o con un'insulina basale, possono rendersi necessari il monitoraggio del glucosio ematico o l'auto-monitoraggio glicemico per correggere le dosi della sulfanilurea o dell'insulina basale. Pazienti anziani (>= 65 anni): non e' richiesta alcuna modifica della dose in base all'eta'. L'esperienza clinica in pazienti >= 75 anni e' limitata. Pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina: 50-80 ml/min) non e' richiesta alcuna modifica della dose. L'esperienza terapeutica in pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina: 30-50 ml/min) e' limitata e il farmaco deve essere utilizzato con cautela in questa popolazione. Non esiste esperienza terapeutica in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min) o malattia renale terminale, per cui l'uso del medicinale in queste popolazioni non e' raccomandato. Pazienticon insufficienza epatica: nei pazienti con insufficienza epatica non e' necessaria alcuna modifica della dose. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di lixisenatide nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono ancora state stabilite. Non visono dati disponibili. Modo di somministrazione: il medicinale deve e ssere iniettato sottocute nella coscia, nell'addome o nella parte superiore del braccio. Il prodotto non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C); non congelare; conservare lontano dal comparto congelatore. Dopo il primo utilizzo: conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C; non congelare; non conservare con l'ago inserito; tenere il cappuccio sulla penna per proteggereil medicinale dalla luce.

Avvertenze

Non esiste esperienza terapeutica con lixisenatide in pazienti con diabete mellito di tipo 1 e il farmaco non deve essere usato in questi pazienti. Lixisenatide non deve essere usato nel trattamento della chetoacidosi diabetica. Pancreatite acuta: l'uso di agonisti del recettore del peptide glucagone-simile 1 (GLP-1) e' stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati deisintomi caratteristici della pancreatite acuta: dolore addominale gra ve e persistente. Se si sospetta pancreatite, l'uso di lixisenatide deve essere interrotto; se la pancreatite acuta e' confermata, non riprendere la terapia con lixisenatide. Usare cautela nei pazienti con pancreatite pregressa. Gravi patologie gastrointestinali: l'uso di agonisti del recettore del GLP-1 puo' essere associato a reazioni avverse gastrointestinali. Lixisenatide non e' stato studiato in pazienti con malattia gastrointestinale grave, compresa la gastroparesi grave, per cuil'uso di lixisenatide non e' raccomandato in questi pazienti. Insuffi cienza renale: vi e' limitata esperienza terapeutica in pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina 30-50 ml/min)e nessuna esperienza terapeutica in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min) o con malatt ia renale terminale. Il medicinale deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza renale moderata. L'uso in pazienti con insufficienza renale grave o malattia renale terminale non e' raccomandato. Ipoglicemia: i pazienti trattati con il farmaco associato ad una sulfanilurea o ad un'insulina basale possono avere un aumento del rischio di ipoglicemia. Per ridurre il rischio di ipoglicemia si puo' prendere in considerazione la riduzione della dose della sulfanilurea o dell'insulina basale. Il medicinale non deve essere somministrato in associazione con un'insulina basale associata ad una sulfanilurea a causadell'aumento del rischio di ipoglicemia. Medicinali concomitanti: il rallentamento dello svuotamento gastrico con lixisenatide puo' influenzare l'assorbimento di medicinali somministrati per via orale. Il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti che assumono medicinali che richiedono un rapido assorbimento gastrointestinale, un attento monitoraggio clinico o che hanno uno stretto indice terapeutico. Popolazioni non studiate: lixisenatide non e' stato studiato in associazione con gli inibitori della dipeptidil peptidasi 4 (DPP-4). L'esperienza in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia e' limitata. Disidratazione: i pazienti trattati con il farmaco devono essere informati del potenziale rischio di disidratazione in relazione alle reazioni indesiderate gastrointestinali, cosicche' possano prendere precauzioni perevitare la perdita di liquidi. Questo medicinale contiene metacresolo , che puo' causare reazioni allergiche.

Interazioni

Lixisenatide e' un peptide e non e' metabolizzato dal citocromo P450. Negli studi in vitro, lixisenatide non ha influenzato l'attivita' degli isoenzimi del citocromo P450 o dei trasportatori esaminati nell'uomo. Il rallentamento dello svuotamento gastrico dovuto a lixisenatide puo' ridurre la percentuale di assorbimento di medicinali somministrati oralmente. I pazienti che assumono medicinali con uno stretto indice terapeutico o medicinali che richiedono un attento monitoraggio clinicodevono essere attentamente seguiti, soprattutto all'inizio della tera pia con lixisenatide. Questi medicinali devono essere assunti in maniera controllata in rapporto a lixisenatide. Se tali medicinali devono essere assunti con cibo, i pazienti devono essere istruiti ad assumerli, se possibile, ad un pasto in cui non viene somministrato lixisenatide. Nel caso di medicinali orali particolarmente dipendenti da concentrazioni soglia per l'efficacia, come gli antibiotici, i pazienti devonoessere istruiti ad assumere tali prodotti almeno 1 ora prima o 4 ore dopo l'iniezione di lixisenatide. Formulazioni gastroresistenti contenenti sostanze sensibili alla degradazione gastrica devono essere somministrate 1 ora prima o 4 ore dopo l'iniezione di lixisenatide. Il paracetamolo e' stato usato come medicinale standard per valutare gli effetti di lixisenatide sullo svuotamento gastrico. In seguito alla somministrazione di una singola dose di paracetamolo 1000 mg, AUC e t mezzo di paracetamolo sono risultati invariati a prescindere dal momento della somministrazione (prima o dopo l'iniezione di lixisenatide). Se somministrato 1 o 4 ore dopo lixisenatide 10 mcg, la Cmax di paracetamolosi era ridotta del 29% e del 31%, rispettivamente e il t max mediano era ritardato di 2,0 e 1,75 ore, rispettivamente. Con la dose di mantenimento di 20 mcg sono stati previsti un ulteriore ritardo nella t maxe una riduzione della C max di paracetamolo. Quando paracetamolo e' s tato somministrato 1 ora prima di lixisenatide non sono stati osservati effetti su C max e t max di paracetamolo. In base a questi risultati, non e' indicata alcuna modifica della dose di paracetamolo ma, quando si richiede un rapido inizio d'azione per l'efficacia, va tenuto in considerazione il ritardo osservato nel t max quando paracetamolo e' somministrato 1-4 ore dopo lixisenatide. In seguito alla somministrazione di una dose singola di un contraccettivo orale (etinilestradiolo 0,03 mg / levonorgestrel 0,15 mg) 1 ora prima o 11 ore dopo 10 mcg di lixisenatide, C max, AUC, t mezzo e t max di etinilestradiolo e levonorgestrel sono risultati invariati. La somministrazione di un contraccettivo orale 1 ora o 4 ore dopo lixisenatide non ha influito su AUC e t mezzo di etinilestradiolo e levonorgestrel, mentre la C max di etinilestradiolo si era ridotta del 52% e del 39%, rispettivamente, la C max di levonorgestrel si era ridotta del 46% e del 20%, rispettivamente, e il t max mediano era ritardato di 1-3 ore. La riduzione della C max e'di rilevanza clinica limitata e non sono richieste modifiche della do se dei contraccettivi orali. Quando lixisenatide 20 mcg e' stato co-somministrato con atorvastatina 40 mg, al mattino per 6 giorni, l'esposizione a atorvastatina e' rimasta invariata, mentre la C max si era ridotta del 31% e il t max era ritardato di 3,25 ore. Con la somministrazione di atorvastatina la sera e di lixisenatide al mattino, non e' stato osservato tale incremento del t max, ma AUC e C max di atorvastatina sono aumentate del 27% e del 66%, rispettivamente. Queste variazioninon sono clinicamente rilevanti, per cui non e' indicata alcuna modif ica della dose di atorvastatina quando e' co-somministrata con lixisenatide. Dopo somministrazione concomitante di warfarin 25 mg con dosi ripetute di lixisenatide 20 mcg, non ci sono stati effetti su AUC o INR, mentre la C max si era ridotta del 19% e il t max era ritardato di 7ore. In base a questi risultati, non e' indicata alcuna modifica dell a dose di warfarin quando e' co-somministrato con lixisenatide; si raccomanda tuttavia il monitoraggio frequente dell'INR nei pazienti che assumono warfarin e/o derivati della cumarina all'inizio o alla fine del trattamento con lixisenatide. Dopo somministrazione concomitante di lixisenatide 20 mcg e digossina 0,25 mg allo stato stazionario, l'AUC di digossina non e' stata influenzata. Il t max di digossina era ritardato di 1,5 ore e la C max si era ridotta del 26%. In base a questi risultati, non e' indicata alcuna modifica della dose di digossina quando e' co-somministrata con lixisenatide. Dopo somministrazione concomitante di lixisenatide 20 mcg e ramipril 5 mg nel corso di 6 giorni, l'AUC di ramipril e' aumentata del 21% mentre la C max si era ridotta del63%. AUC e C max del metabolita attivo (ramiprilato) non sono state i nfluenzate. Il t max di ramipril e ramiprilato era ritardato di circa 2,5 ore. In base a questi risultati, non e' indicata alcuna modifica della dose di ramipril quando e' co-somministrato con lixisenatide.

Effetti indesiderati

La frequenza delle reazioni avverse e' definita: molto comune (>= 1/10); comune (da >= 1/100 a <1/10); non comune (da >= 1/1.000 a < 1/100);rara (da >= 1/10.000 a < 1/1.000); molto rara (< 1/10.000). Le reazio ni avverse sono presentate in ordine di frequenza decrescente all'interno di ciascuna classe di sistemi e organi. >>Reazioni avverse segnalate negli studi di fase III controllati con placebo o farmaco attivo, nell'intero periodo di trattamento (incluso il periodo successivo al periodo di principale trattamento di 24 settimane negli studi con >= 76 settimane di trattamento totali). Infezioni ed infestazioni. Comune: influenza, infezione delle vie respiratorie superiori, cistite, infezione virale. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia (in associazione con una sulfanilurea e/o un'insulina basale); comune: ipoglicemia (in associazione con metformina da sola). Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiro, sonnolenza. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito, diarrea; comune: dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore alla schiena. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: prurito in sede d'iniezione.

Gravidanza e allattamento

Il medicinale non e' raccomandato in donne potenzialmente fertili che non usano metodi contraccettivi. Non vi sono dati sufficienti relativiall'uso del farmaco in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali h anno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo e' ancora sconosciuto. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. In alternativa si raccomanda l'uso di insulina. Se una paziente desidera iniziare una gravidanza o se si verifica una gravidanza, il trattamento con il medicinale deve essere interrotto. Non e' noto se il farmaco sia escreto nel latte umano. Il medicinale non deve essere usato durante l'allattamento. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti sulla fertilita'.