Masivet - Fl 30cpr Riv 150mg

Dettagli:
Nome:Masivet - Fl 30cpr Riv 150mg
Codice Ministeriale:104012024
Principio attivo:Masitinib Mesilato
Codice ATC:L01XE22
Fascia:n/a
Prezzo:126.4
Produttore:Ab Science S.A.
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

MASIVET

Formulazioni

Masivet - Fl 30cpr Riv 50mg
Masivet - Fl 30cpr Riv 150mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitore della proteina tirosina - chinasi.

Principi attivi

Masitinib 50 mg - 150 mg (equivalente a masitinib mesilato 59,6 mg - 178,9 mg).

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, povidone K30, polvere di fegato suino, crospovidone, magnesio stearato. Rivestimento: macrogol 3350, alcol polivinilico, talco, biossido di titanio (E171), lacca di alluminio giallo tramonto (E110).

Indicazioni

Trattamento dei mastocitomi canini non resecabili (grado 2 o 3) con confermata presenza del recettore tirosin-chinasico c-KIT mutato.

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare nelle cagne gravide o che allattano. Non usare nei cani di eta' inferiore ai 6 mesi o di peso corporeo inferiore ai 4 kg. Non usare nei cani con compromissione epatica, definita da AST o ALT > 3 x il limite superiore dell'intervallo di normalita' (ULN). Non usare nei cani con compromissione renale, definita da rapporto UPC (proteine/creatinina urinarie) > 2 o albumina < 1 x il limite inferiore dell'intervallo di normalita' (LLN). Non usare nei cani anemici (emoglobina < 10 g/dl). Non usare nei cani con neutropenia (conta neutrofila assoluta < 2000/mm^3). Non usare nei casi di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti.

Uso / Via di somministrazione

Orale.

Posologia

La dose raccomandata e' di 12,5 mg/kg (intervallo ammesso di 11-14 mg/kg) una volta al giorno secondo quanto indicato nella tabella che segue. Nei cani di peso corporeo inferiore ai 15 kg non e' sempre possibile effettuare un dosaggio preciso. Pertanto tali cani possono essere trattati con 50, 100 o 150 mg se cio' consente di ottenere una dose di 11-14 mg/kg p.c. Le compresse vanno somministrate intere e non divise, spezzate o polverizzate. Eventuali compresse rotte rigettate dal cane dopo averle masticate vanno eliminate. Le compresse vanno sempre somministrate secondo le stesse modalita' e con del cibo. Qualora la compressa venga rigurgitata o vomitata nei 10 minuti successivi alla somministrazione, il trattamento deve essere ripetuto. Qualora la compressa venga rigurgitata o vomitata oltre 10 minuti dopo la somministrazione, il trattamento non deve essere ripetuto. Il trattamento deve essere riconsiderato dopo 4-6 settimane onde valutare la risposta iniziale. La durata del trattamento dipende dalla risposta al trattamento. Il trattamento deve essere mantenuto in caso di malattia stabile, ovvero di risposta statica, parziale o completa del tumore, a condizione che il prodotto sia sufficientemente ben tollerato. In caso di progressione deltumore e' improbabile che il trattamento possa avere successo e perta nto deve essere riconsiderato. Riduzione della dose, interruzione del trattamento e sospensione del trattamento: i cani vanno attentamente monitorati e, nel caso di eventuali reazioni avverse significative, il veterinario deve valutare se e' necessario ridurre la dose. Le dosi possono essere ridotte fino a 9 mg/kg di peso corporeo (range 7,5-10,5 mg/kg) o a 6 mg/kg p.c. (range 4,5-7,5 mg/kg) in base alle tabelle riportate di seguito. Nel corso degli studi clinici e' stato necessario ridurre la dose giornaliera a causa di eventi avversi nel 16% circa dei cani trattati, principalmente a causa di un aumento delle transaminasi.

Conservazione

Tenere il flacone ben chiuso.

Avvertenze

Per tutti i mastocitomi trattabili chirurgicamente, l'approccio chirurgico deve costituire la prima opzione di trattamento. Il trattamento con il masitinib deve essere usato esclusivamente nei cani con mastocitomi non resecabili e con espressione del recettore tirosin-chinasico c-KIT mutato. La presenza del recettore tirosin-chinasico c-KIT mutato va confermata prima del trattamento. I cani vanno attentamente monitorati; se necessario il trattamento puo' essere corretto o sospeso. La funzionalita' renale deve essere opportunamente monitorata mensilmente tramite test delle urine con stick reattivo. Nel caso di risultati semiquantitativi positivi (proteine >30 mg/dl), deve essere eseguita un'analisi delle urine per stabilire il rapporto proteine/creatinina urinarie (UPC) nonche' un'analisi del sangue per misurare la creatinina, l'albumina e l'azoto ureico presente nel sangue (BUN). In caso di rapporto UPC >2 o creatinina >1,5 volte il limite superiore dell'intervallo di normalita' (ULN) o albumina <0,75 volte il limite inferiore dell'intervallo di normalita' (LLN) o azoto ureico presente nel sangue (BUN) >1,5 volte l'ULN, il trattamento deve essere sospeso. Monitoraggio della sindrome da perdita proteica Effettuare mensilmente un test delle urine con stick reattivo. In caso di risultati semiquantitativi positivi (proteine >=30 mg/dl), effettuare un'analisi delle urine per determinare il rapporto proteine/creatinina urinarie (UPC). Misurare mensilmente l'albuminemia. In caso di rapporto UPC >2 o albumina < 0,75 volte il limite inferiore dell'intervallo di normalita' (LLN), il trattamento deve essere interrotto fino a quando i valori di albumina e UPC non sono tornati entro i limiti (rapporto UPC <2 e albumina >0,75 volte l'LLN), dopodiche' il trattamento puo' essere ripreso alla stessa dose. Qualora una di queste condizioni (rapporto UPC > 2 o albumina < 0,75 volte l'LLN) si ripresenti una seconda volta, il trattamento deve essere definitivamente sospeso. Anemia e/o emolisi I cani vanno attentamente monitorati per eventuali segni di anemia (emolitica). In caso di segni clinici di anemia o emolisi, misurare emoglobina, bilirubina liberae aptoglobina ed effettuare una conta delle cellule ematiche (compres i i reticolociti). Il trattamento deve essere sospeso in caso di: anemia emolitica (emoglobina <10g/dl) ed emolisi (bilirubina libera >1,5 volte l'ULN e aptoglobina < 0,1 g/dl); anemia arigenerativa, ovvero emoglobina < 10 g/dl e reticolociti <80.000/mm^3. Epatotossicita' (aumento di ALT o AST), neutropenia: in caso di un aumento dei valori ALT o AST >3 volte l'ULN, diminuzione della conta neutrofila <2000/mm^3 o di qualsiasi altro grave evento avverso, modificare il trattamento come segue: alla prima insorgenza il trattamento deve essere interrotto finoalla sua risoluzione dopodiche' va ripreso alla stessa dose; alla sec onda insorgenza dello stesso evento, il trattamento deve essere interrotto fino alla sua risoluzione, per poi essere ripreso alla dose ridotta di 9 mg/kg di peso corporeo/die; alla terza insorgenza dello stessoevento, il trattamento deve essere interrotto fino alla sua risoluzio ne, per poi essere ripreso alla dose ulteriormente ridotta di 6 mg/kg di peso corporeo/die; qualora anche alla dose di 6 mg/kg di peso corporeo/die continuino a manifestarsi gravi reazioni avverse, il trattamento andra' interrotto. Altre precauzioni: il trattamento deve essere interrotto definitivamente in caso di nefrotossicita', anemia emolitica immunomediata (IMHA) e/o anemia arigenerativa oppure in caso di neutropenia grave e/o di diarrea grave e/o vomito grave persistenti anche dopo la riduzione della dose. Durante il trattamento i cani non vanno usati per la riproduzione. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il prodotto agli animali: il ripetutocontatto cutaneo con il masitinib puo' compromettere la fertilita' fe mminile e lo sviluppo del feto. Il principio attivo di Masivet puo' causare sensibilizzazione cutanea. Evitare il contatto cutaneo con feci,urina e vomito dei cani trattati. Per eliminare vomito, urine e feci dei cani trattati indossare guanti protettivi. In caso di contatto cutaneo con compresse spezzate, vomito, urina o feci dei cani trattati, sciacquare immediatamente con abbondante acqua. Il principio attivo di Masivet puo' causare gravi irritazioni agli occhi e gravi lesioni oculari. Evitare il contatto con gli occhi. Fare attenzione a non toccare gli occhi prima di aver tolto ed eliminato i guanti e di aver lavato accuratamente le mani. Qualora il prodotto venga a contatto con gli occhi, sciacquare immediatamente con abbondante acqua. I soggetti con ipersensibilita' nota al masitinib non devono maneggiare il prodotto. Evitare di mangiare, bere o fumare mentre si somministra il trattamento al cane. Evitare il contatto tra bambini e cani trattati nonche' feci ovomito dei cani trattati. Sovradosaggio: la dose giornaliera raccoman data di 12,5 mg/kg di peso corporeo corrisponde alla massima dose tollerata (MTD) ottenuta negli studi sulla tossicita' a dosi ripetute condotti su cani Beagle sani. Segni di sovradosaggio sono stati osservati negli studi di tossicita' condotti su cani sani trattati per 39 settimane a dosi pari a circa il doppio della dose raccomandata (25 mg di masitinib), per 13 settimane e 4 settimane a dosi pari a circa il triplodella dose raccomandata (41,7 mg di masitinib) e per 4 settimane a do si pari a circa il decuplo della dose raccomandata (125 mg di masitinib). I principali organi bersaglio della tossicita' nel cane erano il tratto gastrointestinale, il sistema ematopoietico, i reni e il fegato.In caso di eventi avversi a seguito di sovradosaggio sospendere il tr attamento fino alla risoluzione del problema, quindi riprenderlo alla dose terapeutica raccomandata.

Tempo di attesa

Non pertinente.

Specie di destinazione

Cani.

Interazioni

I test condotti in vitro su microsomi umani dimostrano che il contemporaneo trattamento con sostanze metabolizzate tramite isoforme del CYP450 puo' causare l'aumento o la diminuzione dei livelli plasmatici del masitinib o di tali sostanze. Non sono disponibili informazioni corrispondenti per i cani, pertanto si raccomanda cautela nel caso di uso contemporaneo di masitinib e altre sostanze. L'uso contemporaneo di altre sostanze con elevato legame alle proteine puo' entrare in competizione con il legame del masitinib e causare effetti avversi. L'efficacia di Masivet puo' risultare ridotta nei cani precedentemente sottoposti a chemioterapia e/o radioterapia. Non sono disponibili dati in merito alla possibile resistenza incrociata con altri prodotti citostatici.

Effetti indesiderati

La frequenza delle reazioni avverse e' definita secondo la seguente convenzione: molto comuni (piu' di 1 animale su 10 manifesta reazioni avverse nel corso di un trattamento) e comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 100). Molto comuni. Reazioni gastrointestinali da lievi a moderate (diarrea e vomito) di durata media rispettivamente di circa 21 e 9 giorni. Alopecia da lieve a moderata di durata media di circa 26 giorni. Comuni. Nei cani che hanno gia' disturbi renali all'inizio del trattamento (compresi livelli elevati di creatinina nel sangue o proteinuria) puo' insorgere nefrotossicita' grave. Anemia (aplastica/emolitica) da moderata a grave di durata media di circa 7 giorni. Sindrome da perdita proteica (dovuta principalmente alla diminuzione dell'albumina sierica). Neutropenia da lieve a moderata di durata media di circa 24 giorni. Aumento delle aminotransferasi (ALT o AST) di durata media di circa 29 giorni. Le altre reazioni avverse comunemente osservate erano, nella maggior parte dei casi, di entita' lieve o moderata: letargia e astenia di durata media di circa 8 e 40 giorni rispettivamente; diminuzione dell'appetito o anoressia di durata media di 45 e 18 giornirispettivamente; tosse (durata media di 23 giorni); linfoadenopatia ( durata media di 47 giorni); edema (durata media dell'edema di 7 giorni); lipoma (durata media di 53 giorni).

Gravidanza e allattamento

Non usare nelle cagne gravide o che allattano. Gli studi di laboratorio condotti sul ratto hanno evidenziato una diminuzione della fertilita' femminile alla dose di 100 mg/kg/die e di embriotossicita' e tossicita' per lo sviluppo a dosi superiori a 30 mg/kg/die. Gli studi condotti sui conigli non hanno tuttavia evidenziato embriotossicita' o tossicita' per lo sviluppo.