Metoclopramide Acc - 500cpr 10mg

Dettagli:
Nome:Metoclopramide Acc - 500cpr 10mg
Codice Ministeriale:042443059
Principio attivo:Metoclopramide Cloridrato
Codice ATC:A03FA01
Fascia:CN
Prezzo:145.83
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Accord Healthcare Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

METOCLOPRAMIDE ACCORD 10 MG COMPRESSE

Formulazioni

Metoclopramide Acc - 30cpr 10mg
Metoclopramide Acc - 500cpr 10mg

Categoria farmacoterapeutica

Procinetici.

Principi attivi

Metoclopramide cloridrato anidro.

Eccipienti

Lattosio monoidrato; amido pregelatinizzato; amido di mais; silice colloidale anidra; magnesio stearato.

Indicazioni

Adulti: nausea e vomito, dovuti o meno a chemioterapia.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla metoclopramide o ad uno qualsiasi degli eccipienti; emorragia gastrointestinale, ostruzione meccanica o perforazione gastrointestinale, in presenza delle quali la stimolazione della motilita' gastrointestinale puo' costituire un rischio; anamnesi di discinesia tardiva indotta da neurolettici o da metoclopramide; feocromocitomanoto o sospetto a causa del rischio di grave ipertensione; associazio ne con levodopa a causa di un antagonismo reciproco; l'uso di metoclopramide e' controindicato nei bambini al di sotto di 1 anno di eta'.

Posologia

Per uso orale. >>Adulti. Nausea e vomito dovuti a chemioterapia: 2-10 mg/kg/die in diverse somministrazioni. Nausea e vomito dovuti a cause diverse dalla chemioterapia e a seguito di intervento chirurgico: 15-40 mg/kg/die in 2-4 somministrazioni. Il dosaggio deve essere ridotto in pazienti con disfunzione renale. Si raccomanda una riduzione della dose pari al 50% nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 10 e 60 ml/min e pari al 75% nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min. Si deve tenere in considerazione che la metoclopramide e' scarsamente dializzabile. Il dosaggio deve essere ridotto anche in pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica. Tuttavia i dati disponibili non sono sufficienti a poter fornire raccomandazioni riguardo all'aggiustamento del dosaggio. Popolazionepediatrica inclusi gli adolescenti L'uso nella popolazione pediatrica non e' raccomandato.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Si possono manifestare disturbi extrapiramidali, in particolare nei bambini e nei giovani adulti e/o in caso di dosi elevate. Il rischio chequesti sintomi si manifestino aumenta con l'aumentare del dosaggio. T ali effetti indesiderati si risolvono con la sospensione del trattamento. Puo' essere necessario un trattamento sintomatico (benzodiazepine per i bambini e farmaci antiparkinson di tipo anticolinergico per gli adulti). Deve essere rispettato l'intervallo di tempo tra le singole somministrazioni di metoclopramide (almeno 6 ore per i bambini e per i minori di anni 15). Questo anche nel caso in cui la dose venga eliminata con il vomito. Cio' e' necessario per evitare che si verifichino casi di sovradosaggio. Metoclopramide non e' raccomandata nei pazienti epilettici poiche' le benzamidi possono abbassare la soglia epilettica.Il trattamento con metoclopramide non deve superare i 3 mesi a causa del rischio che si sviluppi discinesia tardiva. Si raccomanda la riduzione del dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale o epatica. Con l'uso di metoclopramide si puo' verificare sindrome neurolettica maligna, caratterizzata da ipertermia, disturbi extrapiramidali, instabilita' del sistema nervoso autonomico ed aumento deilivelli di creatinfosfochinasi. Se compare febbre dopo o durante l'us o di metoclopramide, occorre tenere in considerazione la sindrome neurolettica maligna nella diagnosi differenziale. Se vi e' una ragionevole probabilita' che si manifesti la sindrome neurolettica maligna, l'uso di metoclopramide va sospeso ed il paziente deve essere trattato immediatamente. E' stata riportata metemoglobinemia che potrebbe essere correlata ad un deficit di NADH citocromo b5 reduttasi. In tali casi lametoclopramide deve essere interrotta immediatamente e permanentement e e devono essere adottate appropriate misure, come iniezione endovenosa di 1 mg/kg di blu di metilene. Metoclopramide contiene lattosio.

Interazioni

Associazioni controindicate: levodopa e metoclopramide si antagonizzano a vicenda. Associazioni che richiedono cautela: sia gli anticolinergici sia i derivati della morfina antagonizzano entrambi l'effetto di metoclopramide sulla motilita' intestinale. Gli effetti sedativi degli agenti deprimenti il sistema nervoso centrale, quali derivati della morfina, ipnoinducenti, ansiolitici, antistaminici H1 sedativi, alcuni antidepressivi, barbiturici, clonidina e farmaci correlati, sono potenziati dalla metoclopramide e viceversa. La metoclopramide potrebbe avere un effetto additivo con i neurolettici per quanto riguarda i disturbi extrapiramidali. L'assorbimento di alcuni medicinali puo' risultare alterato a causa dell'aumento della motilita' intestinale dovuto alla metoclopramide. La metoclopramide riduce la biodisponibilita' della digossina e probabilmente della cimetidina, mentre aumenta la biodisponibilita' della ciclosporina. Si raccomanda il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina e/o ciclosporina. Mivacurio e suxametonio: la somministrazione di metoclopramide soluzione iniettabile puo' prolungare la durata del blocco neuromuscolare (per inibizione dellecolinesterasi plasmatiche). Associazioni da evitare: l'alcool potenzi a gli effetti sedativi della metoclopramide.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse possono verificarsi con la seguente frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: metemoglobinemia chepotrebbe essere correlata ad un deficit della NADH citocromo b5 redut tasi, particolarmente nei neonati; sulfemoglobinemia, particolarmente in caso di somministrazione concomitante di dosi elevate di farmaci che rilasciano zolfo. Patologie endocrine. Non nota: durante il trattamento prolungato, disturbi endocrini correlati alla iperprolattinemia (amenorrea, galattorrea, ginecomastia). Disturbi psichiatrici. Non nota:confusione, allucinazioni; depressione. Patologie del sistema nervoso . Comune: sonnolenza; non comune: sintomi extrapiramidali, distonia acuta e discinesia, sindrome parkinsoniana, acatisia anche in seguito alla somministrazione di una dose singola del farmaco, particolarmente nei bambini e nei giovani adulti; non nota: ridotto stato di coscienza;discinesia tardiva, durante o dopo un trattamento prolungato, sopratt utto nel paziente anziano; convulsioni; sindrome neurolettica maligna.Patologie cardiache. Non nota: iotensione, specialmente con la formul azione endovenosa; bradicardia e blocco cardiaco, in particolare con la somministrazione endovenosa. Patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia; non comune: reazioni allergiche compresa anafilassi.

Gravidanza e allattamento

Numerosi dati sull'uso di metoclopramide nelle donne in gravidanza nonevidenziano un piu' alto rischio di malformazioni congenite o di effe tti dannosi sulla salute del feto. Fino ad ora gli studi condotti sugli animali non hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. L'uso di metoclopramide durante la gravidanza puo' essere preso in considerazione. La metoclopramide e' escreta nel latte materno. Gli effetti sul neonato allattato al seno non puo' essere esclusi. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere il trattamento o astenersi totalmente dalla terapia con metoclopramide. Si deve soppesare il beneficio dell'allattamento del bambino rispetto al beneficio della terapia per la madre.