Metotrexato Sand - Fl 500mg 5ml

Dettagli:
Nome:Metotrexato Sand - Fl 500mg 5ml
Codice Ministeriale:039845060
Principio attivo:Metotrexato
Codice ATC:L01BA01
Fascia:H
Prezzo:24.46
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi

Denominazione

METOTREXATO SANDOZ 100 MG/ML

Formulazioni

Metotrexato Sand - Fl 500mg 5ml
Metotrexato Sand - Fl 1g 10ml
Metotrexato Sand - Fl 5g 50ml

Categoria farmacoterapeutica

Antimetaboliti, analoghi dell'acido folico.

Principi attivi

Ogni ml di concentrato contiene 100 mg di metotrexato. Ogni flaconcinoda 5 ml di concentrato contiene 500 mg di metotrexato. Ogni flaconcin o da 10 ml di concentrato contiene 1000 mg di metotrexato. Ogni flaconcino da 50 ml di concentrato contiene 5000 mg di metotrexato.

Eccipienti

Sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento di diverse patologie tumorali quali leucemia linfatica acuta (LLA), carcinoma della mammella e osteosarcoma.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al metotrexato o ad uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza epatica; abuso di alcol; insufficienza renale; discrasie ematiche preesistenti, quali ipoplasia midollare, leucopenia, trombocitopenia o significativa anemia; gravi infezioni acute o croniche, quali tubercolosi e HIV; ulcerazioni del cavo orale e accertata ulcera gastrointestinale in fase attiva. contemporanea vaccinazione con vaccini vivi.

Posologia

Il trattamento con il metotrexato deve essere avviato direttamente o sotto la supervisione di un medico che abbia una consistente esperienzanell'utilizzo delle terapie citostatiche. Il metotrexato puo' essere somministrato per via intramuscolare, endovenosa o intrarteriosa. Il farmaco non e' adatto alla somministrazione intratecale, che richiederebbe un'estrema diluizione del farmaco. A questo fine e' necessario il ricorso ad un preparato ad una concentrazione inferiore. Il metotrexato puo' essere utilizzato a dosaggi molto elevati (>1 g) in determinatepatologie neoplastiche. Le malattie trattate con successo con metotre xato ad alto dosaggio in monoterapia o in terapia d'associazione con altri farmaci citostatici sono la leucemia linfatica acuta, il sarcoma osteogenico e alcuni tumori solidi. La terapia ad alto dosaggio e' solitamente somministrata in un'infusione nell'arco delle 24 ore. La dosee' solitamente calcolata per m^2 di superficie corporea. La terapia d i salvataggio con calcio folinato e' necessaria quando il metotrexato e' somministrato a dosaggi superiori a 500 mg/m^2 di superficie corporea e deve essere presa in considerazione con la somministrazione di dosi pari a 100 mg-500 mg/m^2di superficie corporea. Di norma, la prima dose di calcio folinato e' di 15 mg da somministrare in 12-24 ore dopol'inizio dell'infusione di metotrexato. La stessa dose e' somministra ta ogni 6 ore nell'arco di 72 ore. Dopo numerose dosi somministrate per via parenterale si puo' passare alla terapia per via orale. Quarantotto ore dopo l'avvio dell'infusione di metotrexato, e' necessario misurare il livello di metotrexato residuo. Qualora il livello di metotrexato residuo sia > 0,5 mcmol/l potrebbe essere necessario attuare un'intensificazione del regime del farmaco di salvataggio. Oltre alla somministrazione di calcio folinato, deve essere assicurata la pronta escrezione del metotrexato tramite: mantenimento di un'elevata diuresi; alcalinizzazione delle urine. La funzionalita' renale deve essere monitorata attraverso misurazioni quotidiane della creatinina sierica. Qualora si manifestino segni di leucopenia, si consiglia la sospensione temporanea del metotrexato. I regimi terapeutici elencati di seguito costituiscono unicamente degli esempi. Leucemia linfatica acuta: 3,3 mg/m^2 in associazione con altri agenti citostatici in monosomministrazionegiornaliera per 4-6 settimane; 2,5 mg/kg ogni due settimane; terapia di mantenimento con 30 mg/m^2/settimana; regime ad alto dosaggio tra 1e 12 g/m^2 ripetuto ogni 1 -3 settimane; 20 mg/m^2 in associazione co n altri agenti citostatici una volta la settimana. Nei pazienti pediatrici sono state impiegate in maniera sequenziale dosi massime di 8000 mg/m^2 per via endovenosa per il consolidamento della remissione e perla terapia di mantenimento. La terapia orale con dosi fino a 20 mg/m^ 2/settimana e' impiegata insieme alla somministrazione endovenosa e laprofilassi per via intratecale a livello del SNC come terapia di mant enimento. Nei pazienti adulti la terapia di mantenimento con l'associazione POMP sequenziale (mercaptopurina, vincristina, metotrexato e prednisone) e la profilassi intratecale a livello del SNC (vedere sotto)con il metotrexato e' una pratica abituale. In caso di recidiva e' po ssibile tentare la terapia con metotrexato ad alto dosaggio. Cancro della mammella: 40 mg/m^2e.v. in associazione con altri agenti citostatici il giorno 1, oppure 1 e 3, oppure 1 e 8, oppure 3 volte l'anno; il metotrexato e' parte del regime chemioterapico CMF, nell'ambito del quale e' somministrato abitualmente alla dose di 40 mg e.v. i giorni 1 e8. Il trattamento e' poi ripetuto ad intervalli di 3 settimane. Osteo sarcoma: un'efficace chemioterapia d'associazione richiede la somministrazione di numerosi agenti chemioterapici citotossici. In aggiunta almetotrexato ad alto dosaggio con calcio folinato come terapia di salv ataggio, possono essere somministrati doxorubicina, cisplatino ed un'associazione di bleomicina, ciclofosfamide e dactinomicina (BCD): la dose iniziale della terapia con metotrexato ad alto dosaggio e' di 12 g/m^2. Se questa dose non e' in grado di raggiungere concentrazioni sieriche di picco di 10-3 M al termine dell'infusione, puo' essere aumentata a 15 g/m^2 nei trattamenti successivi. Se il paziente vomita o non tollera la terapia orale, viene somministrato calcio folinato per via e.v. o i.m. Il metotrexato deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. La dose deve essere corretta come segue. Clcr >50 ml/min: 100% della dose da somministrare. Clcr 20 - 50 ml/min: 50% della dose da somministrare. Clcr <20 ml/min: metotrexato non deve essere usato. II metotrexato deve essere somministrato con grande cautela, se non evitato, nei pazienti con malattia epatica significativa, pregressa o in corso, specialmente se indotta dall'abuso di alcol. Il metotrexato e' controindicato in presenza divalori della bilirubina > 5 mg/dl. Nei soggetti anziani deve essere c onsiderata la possibilita' di una riduzione del dosaggio a causa dellaridotta funzionalita' epatica e renale e della minore riserva di fola ti che accompagna l'invecchiamento.

Conservazione

Conservare il farmaco nella confezione originale per proteggerlo dallaluce. Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Deve essere considerato che i dosaggi superiori a 20 mg/settimana possono associarsi ad un significativo aumento della tossicita' e in particolare della soppressione midollare. E' stato documentato che nell'uomo il metotrexato e' causa d'infertilita', oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale e amenorrea, sia durante la terapia che per un breveperiodo dopo la conclusione della stessa e puo' inoltre avere effetti embriotossici ed indurre aborti e malformazioni fetali. In consideraz ione di questi effetti, pertanto, e' necessario che con i pazienti in eta' fertile siano discussi i possibili rischi di conseguenze sulla riproduzione. Prima dell'avvio della terapia o alla ripresa della stessadopo un periodo d'interruzione: esame emocromocitometrico completo co n conta ematica differenziale e conta piastrinica, enzimi epatici, bilirubina, albumina sierica, radiografia del torace e test di funzionalita' renale. Se clinicamente indicato, escludere tubercolosi ed epatite. Durante la terapia: se il farmaco viene somministrato ad un dosaggiopiu' elevato, valutare la possibilita' d'intensificare il monitoraggi o. La soppressione dell'emopoiesi indotta dal metotrexato puo' manifestarsi in maniera improvvisa e a dosaggi apparentemente sicuri. Nell'eventualita' di qualsiasi calo significativo della conta piastrinica o leucocitaria, e' necessario interrompere immediatamente il trattamento e instaurare una terapia di supporto adeguata. Nei soggetti sottopostia concomitante terapia ematotossica devono essere effettuati attenti controlli della conta ematica e piastrinica. E' necessario prestare particolare attenzione all'instaurarsi di un'eventuale tossicita' epatica. Il trattamento non deve essere iniziato o deve essere interrotto nel caso in cui si riscontrino, o si sviluppino in corso di terapia, alterazioni dei risultati degli esami della funzionalita' epatica o dellabiopsia epatica. Tali alterazioni dovrebbero ritornare nei parametri di normalita' entro due settimane, dopodiche' il trattamento puo' essere ripreso a discrezione del merito curante. Sono necessarie ulterioriricerche per stabilire se i test ematochimici epatici ripetuti o il p ropeptide del collagene di tipo III siano in grado di individuare efficacemente un'eventuale epatotossicita'. Questa valutazione deve distinguere i pazienti senza fattori di rischio dai pazienti con fattori di rischio, quali storia clinica di abuso di alcol, incremento persistente degli enzimi epatici, anamnesi di malattia epatica, anamnesi familiare di malattia epatica ereditaria, diabete mellito, obesita' e storia clinica d'esposizione significativa a prodotti chimici o farmaci epatotossici e trattamento prolungato con metotrexato o assunzione di dosi cumulative pari o superiori a 1,5 g. Nell'eventualita' di un incremento costante degli enzimi epatici, e' necessario considerare la possibilita' di una riduzione del dosaggio o di un'interruzione della terapia.A causa dei potenziali effetti tossici a carico del fegato, durante l a terapia con metotrexato non devono essere somministrati altri farmaci che possono compromettere la funzionalita' epatica, a meno che non siano chiaramente necessari e deve inoltre essere evitato o fortemente ridotto il consumo di alcol. Nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci epatotossici e' necessario effettuare un controllo piu' rigoroso degli enzimi epatici, Le medesime precauzioni devono essere prese nel caso di somministrazione di concomitanti terapie ematotossiche. Poiche' il metotrexato e' eliminato principalmente attraverso ireni, in presenza di un'insufficienza renale e' prevedibile un aument o delle concentrazioni che puo' produrre gravi effetti indesiderati. Nei casi suscettibili di compromissione renale e' necessario effettuareun monitoraggio piu' ravvicinato e cio' vale, in particolare, nell'ev entualita' della co- somministrazione di farmaci caratterizzati da un effetto sull'eliminazione del metotrexato, che possono causare un danno renale o che possono potenzialmente indurre alterazioni ematopoietiche. Anche la disidratazione puo' potenziare la tossicita' del metotrexato. Si raccomanda l'alcalinizzazione delle urine e l'induzione di unadiuresi elevata. Apparato respiratorio. Puo' manifestarsi polmonite i nterstiziale, acuta o cronica, sovente associata a eosinofilia ematica; sono stati inoltre segnalati decessi. Dispnea, tosse e febbre costituiscono la sintomatologia tipica della patologia, per la quale i pazienti devono essere controllati ad ogni visita di follow-up. I pazienti devono inoltre essere informati del rischio di polmonite ed avvisati di contattare immediatamente il medico in caso di comparsa di tosse persistente o dispnea. Nei soggetti con sintomi a carico dei polmoni, il metotrexato deve essere sospeso e devono essere effettuate delle indagini complete per escludere la presenza d'infezioni. Se si sospetta l'insorgenza di una malattia polmonare indotta dal farmaco, deve essere avviato un trattamento con cortisonici e la somministrazione del metotrexato non deve essere ripresa. La sintomatologia polmonare richiede una diagnosi rapida e l'interruzione del trattamento con metotrexato. Lapolmonite puo' insorgere indipendentemente dai dosaggi utilizzati. A causa dell'effetto sul sistema immunitario, il metotrexato puo' compromettere la risposta alle vaccinazioni e alterare i risultati dei test immunologici. Particolare cautela si richiede anche in presenza d'infezioni croniche inattive a causa di una possibile attivazione. La vaccinazione concomitante con vaccini vivi, pertanto, non deve essere effettuata. Nei pazienti che assumono bassi dosaggi di metotrexato possono manifestarsi linfomi maligni, nel qual caso la terapia deve essere interrotta. Se il linfoma non regredisce in maniera spontanea, e' necessario avviare una terapia citotossica. I versamenti pleurici e le ascitidevono essere drenati prima dell'inizio della terapia con metotrexato . La diarrea e la stomatite ulcerativa possono essere effetti tossici del farmaco e richiedono l'interruzione della terapia, in caso contrario possono verificarsi enterite emorragica e decesso per perforazione intestinale. I preparati vitaminici e altri prodotti contenenti acido folico, acido folinico o loro derivati possono diminuire l'efficacia del metotrexato. A causa del rischio di fototossicita' il paziente deveevitare l'esposizione alla luce del sole e alle lampade solari. Duran te la terapia ad alto dosaggio deve essere somministrato contemporaneamente acido folinico. La concentrazione sierica di metotrexato e' un valido indicatore di quanto debba essere protratta la terapia con acidofolinico. Quarantotto ore dopo l'avvio dell'infusione di metotrexato, e' necessario misurare il livello di metotrexato residuo. Se il livel lo di metotrexato residuo e' < 0,5 mcmol/l non e' necessario alcun trattamento aggiuntivo con acido folinico.

Interazioni

Il metotrexato e' abitualmente utilizzato in associazione con altri farmaci citostatici. Si puo' prevedere una tossicita' aggiuntiva durantela chemioterapia d'associazione con farmaci caratterizzati dallo stes so effetto farmacologico, soprattutto per quanto concerne l'inibizionemidollare e la tossicita' renale, gastrointestinale e polmonare. Negl i esperimenti animali, gli agenti antinfiammatori non steroidei (FANS), tra i quali anche l'acido salicilico, hanno ridotto la secrezione tubulare del metotrexato, aumentandone, di conseguenza, la tossicita'. Tuttavia, negli studi clinici in cui FANS e acido salicilico sono statisomministrati come terapia concomitante ai pazienti affetti da artrit e reumatoide, non e' stato osservato alcun aumento delle reazioni avverse. Il trattamento dell'artrite reumatoide con tali farmaci, quindi, puo' essere continuato anche in corso di terapia con metotrexato, ma soltanto sotto rigoroso controllo medico. Il consumo regolare di alcol e la somministrazione di altri farmaci epatotossici aumenta la probabilita' degli effetti epatotossici del metotrexato. I pazienti in trattamento con farmaci potenzialmente epatotossici durante la terapia con metotrexato devono essere sottoposti a rigorosa sorveglianza per via diun potenziale aumento dell'epatotossicita'. E' indispensabile, inoltr e, che durante la somministrazione del metotrexato sia evitato il consumo di alcolici. E' necessario tenere conto delle interazioni di carattere farmacocinetico tra metotrexato, farmaci anticonvulsivanti e 5 aE."fluorouracile. Farmaci quali salicilati, fenilbutazone, fenitoina, barbiturici, tranquillanti, contraccettivi orali, tetracicline, derivati dell'amidopirina, sulfonamidi e acido p-aminobenzoico rimpiazzano ilmetotrexato nel legame con l'albumina sierica, accrescendone in tal m odo la biodisponibilita'. Anche il probenecid e gli acidi organici deboli possono ridurre la secrezione tubulare del metotrexato, con conseguenti innalzamenti indiretti della dose. Gli antibiotici come penicilline, glicopeptidi, sulfonamidi, ciprofloxacina e cefalotina possono, in casi singoli, ridurre la clearance renale del metotrexato e pertantoindurre un aumento della concentrazione sierica del farmaco con la po ssibile contemporanea manifestazione di tossicita' ematologica e gastrointestinale. Gli antibiotici orali quali tetracicline, cloramfenicolo, come pure gli antibiotici ad ampio spettro non assorbibili possono ridurre l'assorbimento intestinale del metotrexato o interferire con lacircolazione enteroepatica attraverso l'inibizione della flora intest inale o la soppressione del metabolismo batterico. In caso di trattamento con farmaci con potenziali effetti avversi sul midollo osseo, si deve considerare il rischio di marcate compromissioni del sistema emopoietico durante la terapia con metotrexato. La somministrazione concomitante di farmaci che provocano carenza di folati puo' accrescere la tossicita' del metotrexato, per cui il farmaco deve essere usato con particolare cautela nei pazienti con deficit accertato di acido folico. D'altro canto, la somministrazione contemporanea di farmaci contenenti acido folinico o di preparati vitaminici a base di acido folico o suoiderivati puo' ridurre l'efficacia del metotrexato. In generale, duran te la somministrazione concomitante di metotrexato e terapie di base, non e' prevedibile un aumento della tossicita' del metotrexato. La somministrazione contemporanea di inibitori della pompa protonica come omeprazolo o pantoprazolo puo' comportare delle interazioni: la co-somministrazione di metotrexato e omeprazolo ha indotto un ritardo dell'eliminazione renale del metotrexato. In associazione con il pantoprazolo,invece, si e' registrata in un caso un'inibizione dell'eliminazione r enale del metabolita 7-idrossimetotrexato, con comparsa di mialgia e tremore. Benche' l'uso concomitante di sulfasalazina possa accrescere l'efficacia del metotrexato, giacche' la sulfasalazina inibisce la sintesi dell'acido folico con conseguente aumento del rischio di effetti indesiderati, questi sono stati osservati soltanto in singoli pazienti in numerosi studi. Il metotrexato puo' ridurre la clearance della teofillina, per cui in caso di trattamento concomitante con metotrexato, e' bene tenere sotto controllo la concentrazione ematica della teofillina. Durante la terapia con metotrexato e' necessario evitare un consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina o teofillina, poiche' l'efficacia del metotrexato puo' essere ridotta dalle possibili interazionitra il metotrexato e le metilxantine a livello dei recettori dell'ade nosina. L'uso combinato di metotrexato e leflunomide puo' accrescere il rischio di pancitopenia. Il metotrexato induce, inoltre, un aumento dei livelli plasmatici di mercaptopurine, pertanto, l'uso concomitantedi queste sostanze potrebbe richiedere un aggiustamento del dosaggio. Soprattutto in caso d'interventi di chirurgia ortopedica, in cui il r ischio d'infezioni e' elevato, si impone cautela nell'associazione delmetotrexato con agenti immunomodulanti. E' necessario, inoltre, consi derare la possibilita' di un ritardo della clearance del metotrexato nell'associazione con altri agenti citostatici. In conseguenza del possibile impatto sul sistema immunitario, il metotrexato puo' alterare gli esiti delle vaccinazioni e dei test immunologici: durante la terapiacon metotrexato, quindi, non devono essere effettuate vaccinazioni co n vaccini vivi.

Effetti indesiderati

Frequenza eventi avversi: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 a <1/10), non comuni (>=1/1.000 a <1/100), rari (>=1/10.000 a <1/1.000) e molto rari (<1/10.000), non noti (la frequenza non puo' essere definitasulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Molto ra ri: sepsi, infezioni opportunistiche (talvolta fatali), infezioni causate dal citomegalovirus. Patologie cardiache. Rari: pericardite, effusione pericardica, tamponamento cardiaco. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: leucocitopenia, trombocitopenia, anemia; non comuni: pancitopenia, agranulacitosi, patologie emopoietiche; rari: anemia megaloblastica; molto rari: decorso severo della depressione midollare,anemia aplastica. Linfadenopatia, disturbi linfoproliferativi (parzia lmente reversibili), eosinofilia e neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: immunosoppressione e ipogammaglobulinemia. Disturbi psichiatrici. Molto rari: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, stanchezza, sonnolenza; non comuni: vertigini, confusione, depressione, convulsioni; rari: distubi visivi gravi, alterazioni dell'umore; molto rari: dolore, astenia muscolare o parestesia degli arti, alterazioni del gusto (sapore metallico), meningismo (paralisi, vomito), meningite asettica acuta. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi della vista; molto rari: congiuntivite, retinopatia. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comuni:casi singoli di linfoma, in un certo numero di casi regrediti una vol ta sospeso il trattamento con il metotrexato. In uno studio recente non e' stato possibile stabilire se la terapia con metotrexato accresca l'incidenza dei linfomi. Patologie vascolari. Rari: ipotensione, episodi tromboembolici (ivi incluse trombosi arteriosa e cerebrale, tromboflebite, trombosi venosa profonda, trombosi venosa retinica, embolia polmonare). Patologie respiratorie, toraciche, mediastiniche. Comuni: complicanze polmonari dovute a polmonite/alveolite interstiziale e decessi correlati (indipendentemente dalla dose e dalla durata della terapia con metotrexato). Sintomi tipici possono essere: malessere generale,tosse secca, irritativa, affanno fino a dispnea in condizione di ripo so, dolore toracico, febbre. In caso di sospetta insorgenza di tali complicanze, il trattamento con metotrexato deve essere sospeso immediatamente e deve essere esclusa la presenza di infezioni (compresa la polmonite); non comuni: fibrosi polmonare; rari: faringite apnea, asma bronchiale; molto rari: polmonite da Pneumocystis carinii, affanno, malattia ostruttiva cronica polmonare. Infezioni, inclusa polmonite, effusione pleurica. Patologie gastrointestinali. molto comuni: perdita d' appetito, nausea, vomito, dolore addominale, infiammazione e ulcerazione delle mucose del cavo orale e della gola (soprattutto entro le prime 24-48 ore dalla somministrazione del metotrexato), stomatite, dispepsia; comuni: diarrea (soprattutto durante le prime 24-48 ore dalla somministrazione); non comuni: ulcer ed emorragie gastrointestinali; rari: enterite, melena, gengivite, malassorbimento; molto rari: ematemesi,megacolon tossico. Patologie epatobiliari. Molto comuni: innalzamento degli enzimi epatici (ALT, AST, fosfatasi alcalina e bilirubina); non comuni: sviluppo di steatosi, fibrosi e cirrosi epatiche (si manifest ano frequentemente nonostante enzimi epatici, controllati periodicamente, entro i limiti di normalita'), metabolismo di tipo diabetico, diminuzione dell'albumina sierica; rari: epatite acuta e epatotossicita'; molto rari: riattivazione di un'epatite cronica, degenerazione epaticaacuta. Sono state osservate, inoltre, epatite da herpes simplex e ins ufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto connettivo. Comuni: esantema, eritema, prurito; non comuni: orticaria, fotosensibilita', iperpigmentazione della cute, caduta dei capelli, aumento dei noduli reumatici, herpes zoster, lesioni dolorose delle placche psoriasiche, reazioni tossiche severe: vasculite, eruzione cutanea erpetiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome diLyell); rari: marcate modificazioni pigmentarie delle unghie, acne, p etecchie, ecchimosi, eritema multiforme, eruzioni cutanee eritematose;molto rari: paronichia acuta, foruncolosi, telangiectasia. Sono state osservate, inoltre, nocardiosi, istoplasma e micosi criptococcica, e herpes simplex disseminato, vasculite allergica, idroadenite. Ossa, tessuto connettivo e apparato muscolo scheletrico. Non comuni: artralgia, mialgia, osteoporosi; rari: fratture da stress. Patologie renali ed urinarie. Non comuni: infiammazione e ulcere della vescica (talvolta con ematuria), disuria; rari: insufficienza renale, oliguria, anuria, azotemia; molto rari; proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: reazioni allergiche gravi che evolvono in schock anafilattico; molto rari: febbre, alterazione del processo riparativo delle ferite. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: infiammazione e ulcerazione vaginale; molto rari: perdita della libido, impotenza, oligospermioa, alterazioni del ciclo mestruale, perdite vaginali, infertitlit?.

Gravidanza e allattamento

La somministrazione di metotrexato e' controindicata in gravidanza. Negli studi sugli animali, il metotrexato ha evidenziato tossicita' riproduttiva, soprattutto durante il primo trimestre di gestazione. Il metotrexato ha dimostrato un effetto teratogeno nell'uomo e sono stati inoltre segnalati casi di morte fetale e/o anomalie congenite. L'esposizione di un numero limitato di donne in stato di gravidanza ha fatto registrare un'aumentata incidenza delle malformazioni, mentre quando la somministrazione del metotrexato e' stata interrotta prima del concepimento, le gravidanze hanno avuto un decorso normale. Nelle donne in eta' fertile la possibilita' di una gravidanza in atto deve essere esclusa con certezza tramite l'impiego di misure adeguate, ad esempio l'esecuzione di un test di gravidanza prima dell'inizio della terapia. E' necessario pertanto che durante la somministrazione del metotrexato le pazienti di sesso femminile evitino il concepimento e che tutti i soggetti in eta' fertile facciano uso di efficaci metodi contraccettivi durante e per almeno 6 mesi dopo la conclusione del trattamento con metotrexato. Qualora, tuttavia, si verifichi una gravidanza durante il periodo di trattamento, occorre consultare un medico sui possibili rischidi effetti dannosi per il bambino associati alla terapia con metotrex ato. Poiche' il metotrexato puo' essere genotossico, e' consigliabile che tutte le donne che desiderano avviare una gravidanza, effettuino un consulto presso un centro di consulenza genetica, possibilmente gia'prima dell'inizio del trattamento, mentre i soggetti di sesso maschil e devono valutare la possibilita' di conservazione dello sperma prima dell'inizio della terapia. Poiche' il metotrexato passa nel latte materno e puo' avere effetti tossici sul lattante, la sua somministrazionee' controindicata per tutto il periodo dell'allattamento. Qualora si renda necessario somministrare il farmaco durante l'allattamento, questo deve essere interrotto prima dell'avvio della terapia.