Micofenolato M Acc - 100cps250mg

Dettagli:
Nome:Micofenolato M Acc - 100cps250mg
Codice Ministeriale:041342015
Principio attivo:Micofenolato Mofetile
Codice ATC:L04AA06
Fascia:A
Prezzo:89.42
Rimborso:89.42
Produttore:Accord Healthcare Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

MICOFENOLATO MOFETILE ACCORD 250 MG CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Micofenolato M Acc - 100cps250mg

Categoria farmacoterapeutica

Agenti immunosoppressori.

Principi attivi

Ogni capsula contiene 250 mg di micofenolato mofetile.

Eccipienti

Contenuto della capsula: cellulosa microcristallina; idrossipropilcellulosa; povidone K-90; croscarmellosa sodica; talco; magnesio stearato.Involucro della capsula: gelatina; sodio laurilsolfato; indigo blu (E 132); titanio diossido (E171); ossido di ferro rosso (E172); ossido diferro giallo (E172). Composizione dell'inchiostro nero: shellac, ossi do di ferro nero.

Indicazioni

Il micofenolato mofetile, in associazione con ciclosporina e corticosteroidi, e' indicato per la profilassi del rigetto acuto in pazienti sottoposti a trapianto allogenico renale, cardiaco o epatico.

Controindicazioni / effetti secondari

Sono state osservate reazioni di ipersensibilita' al micofenolato mofetile o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il micofenolato mofetile e' pertanto controindicato nei pazienti con ipersensibilita' al micofenolato mofetile o all'acido micofenolico o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il micofenolato mofetile e' controindicato nelle donne che allattano.

Posologia

Il trattamento con micofenolato mofetile deve essere iniziato e continuato da specialisti adeguatamente qualificati nei trapianti. Utilizzo nel trapianto renale. Adulti.: la somministrazione orale di micofenolato mofetile deve essere iniziata entro le 72 ore successive al trapianto. La dose raccomandata nei pazienti sottoposti a trapianto renale e'di 1,0 g somministrato due volte al giorno (dose giornaliera 2 g). Ba mbini e adolescenti (eta' compresa tra 2 e 18 anni): 600 mg/m^2 somministrati per via orale due volte al giorno (fino ad un massimo di 2 g al giorno). Le capsule di micofenolato mofetile devono essere prescritte solo a pazienti con una superficie corporea di almeno 1,25 m^2. Ai pazienti con una superficie corporea compresa tra 1,25 e 1,5 m^2 possono essere prescritte le capsule di micofenolato mofetile ad un dosaggiodi 750 mg due volte al giorno (dose giornaliera 1,5 g). Ai pazienti c on una superficie corporea superiore a 1,5 m^2, possono essere prescritte capsule di micofenolato mofetile ad un dosaggio di 1 g due volte al giorno (dose giornaliera 2 g). Poiche' alcune reazioni avverse si verificano con maggiore frequenza in questa fascia di eta' rispetto agliadulti, puo' essere necessaria una riduzione temporanea della dose op pure l'interruzione del trattamento; in queste circostanze bisognera' tenere conto dei fattori clinici rilevanti, inclusa la gravita' della reazione. Bambini (eta' inferiore a 2 anni): i dati disponibili sulla sicurezza ed efficacia nei bambini di eta' inferiore a 2 anni sono limitati. Questi dati sono insufficienti per fornire raccomandazioni posologiche, pertanto l'uso del medicinale in questa fascia di eta' non e'raccomandato. Utilizzo nel trapianto cardiaco. Adulti: la somministra zione di micofenolato mofetile per via orale deve iniziare entro i primi 5 giorni successivi al trapianto. La dose raccomandata nei pazientisottoposti a trapianto cardiaco e' di 1,5 g somministrati due volte a l giorno (dose giornaliera 3 g). Bambini e adolescenti: non sono disponibili dati relativi ai pazienti pediatrici sottoposti a trapianto cardiaco, pertanto l'uso in questo gruppo di pazienti non e' raccomandatofino a quando non saranno disponibili ulteriori dati a supporto. Util izzo nel trapianto epatico Adulti: micofenolato mofetile deve essere somministrato per via endovenosa per i primi 4 giorni successivi al trapianto epatico, mentre la somministrazione orale di micofenolato mofetile comincia subito dopo, quando puo' essere tollerata. La dose orale raccomandata nei pazienti sottoposti a trapianto epatico e' di 1,5 g somministrati due volte al giorno (dose giornaliera 3 g). Bambini e adolescenti: non sono disponibili dati relativi ai pazienti pediatrici sottoposti a trapianto epatico, pertanto l'uso in questo gruppo di pazienti non e' raccomandato fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati a supporto. Uso negli anziani (65 anni e oltre): per gli anziani e' appropriata la dose raccomandata di 1 g somministrato due volte al giorno per i pazienti sottoposti a trapianto renale e di 1,5 g somministrati due volte al giorno per i pazienti sottoposti a trapianto cardiaco o epatico. Utilizzo in caso di compromissione renale: nei pazienti sottoposti a trapianto renale con grave compromissione renale cronica, fatta eccezione per l'immediato periodo post-trapianto, si devono evitare dosi superiori a 1 g somministrato due volte al giorno. Questipazienti devono anche essere monitorati attentamente. Non sono necess ari aggiustamenti del dosaggio nei pazienti che presentano un ritardo nel funzionamento del rene nella fase post-operatoria. Non sono disponibili dati relativi ai pazienti sottoposti a trapianto cardiaco o epatico affetti da grave compromissione renale cronica. Utilizzo in caso di grave compromissione epatica: non sono necessari aggiustamenti del dosaggio per i pazienti sottoposti a trapianto renale con grave malattia del parenchima epatico. Non sono disponibili dati su pazienti sottoposti a trapianto cardiaco con grave malattia del parenchima epatico. Trattamento durante gli episodi di rigetto : L'MPA (acido micofenolico)e' il metabolita attivo del micofenolato mofetile. Il rigetto di trap ianto renale non provoca variazioni nella farmacocinetica dell'MPA; non e' necessaria una riduzione della dose o l'interruzione del micofenolato mofetile. Non ci sono motivi per un aggiustamento della dose di micofenolato mofetile in seguito al rigetto di trapianto cardiaco. Non sono disponibili dati di farmacocinetica durante il rigetto di trapianto epatico.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C.

Avvertenze

I pazienti sottoposti a terapie immunosoppressive che prevedono associazioni di medicinali, tra cui il micofenolato mofetile, sono esposti ad un rischio maggiore di sviluppare linfomi e altri tumori maligni, inparticolare della pelle. Il rischio sembra essere correlato all'inten sita' e alla durata dell'immunosoppressione, piuttosto che all'uso di un agente specifico. L'esposizione alla luce del sole e ai raggi ultravioletti (UV) dovra' essere limitata mediante l'uso di abbigliamento protettivo e l'applicazione di uno schermo solare con elevato fattore di protezione. I pazienti trattati con micofenolato mofetile devono essere informati sulla necessita' di riferire immediatamente qualsiasi segno di infezione, ematomi inattesi, sanguinamento o qualsiasi altra manifestazione di depressione midollare. I pazienti trattati con immunosoppressori, compreso micofenolato mofetile, sono esposti a un rischio maggiore di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali o protozoarie), infezioni fatali e sepsi. Tra le infezioni opportunistiche vi sono la nefropatia associata a virus BK e la leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) associata al virus JC. Queste infezioni sono spesso correlate a un'alta carica immunosoppressiva totale e possono condurre a condizioni gravi o fatali che i medici devono tenere in considerazione nella diagnosi differenziale in pazienti immunosoppressi con peggioramento della funzionalita' renale o con sintomi neurologici. I pazienti che ricevono micofenolato mofetile devono essere monitorati per neutropenia, che potrebbe essere legata al micofenolato mofetile stesso, a medicinali concomitanti, ad infezioni virali o ad una combinazione di queste cause. I pazienti che assumono micofenolato mofetile devono essere sottoposti ad una conta ematologica completa una volta la settimana durante il primo mese di terapia, due volte al mese nel secondo e terzo mese, dopodiche' una volta al mese durante il primo anno. Se si sviluppa neutropenia (conta assoluta dei neutrofili <1,3 x10^3/mcl) puo' essere opportuno interrompere o terminare il trattamen to con micofenolato mofetile. In pazienti trattati con micofenolato mofetile in associazione con altri immunosoppressori sono stati riportati casi di aplasia eritroide pura (PRCA). Il meccanismo con cui il micofenolato mofetile ha indotto la PRCA non e' noto. La PRCA puo' risolversi con la riduzione della dose o con l'interruzione della terapia conmicofenolato mofetile. Modifiche al trattamento con micofenolato mofe tile nei pazienti trapiantati devono essere effettuate esclusivamente sotto un'appropriata supervisione clinica al fine di minimizzare il rischio di rigetto. I pazienti devono essere informati che durante il trattamento con micofenolato mofetile, le vaccinazioni potrebbero esseremeno efficaci e che l'uso di vaccini vivi attenuati deve essere evita to. Il vaccino antinfluenzale puo' essere utile. I medici che effettuano la prescrizione devono fare riferimento alle linee guida nazionali per la vaccinazione antinfluenzale. Poiche' il micofenolato mofetile e' stato associato ad un'incidenza maggiore di eventi avversi dell'apparato digerente, come casi non frequenti di ulcera, emorragia e perforazione del tratto gastrointestinale, il micofenolato mofetile deve essere somministrato con cautela nei pazienti che presentano una patologiaattiva grave del sistema digerente. Il micofenolato mofetile e' un in ibitore dell'enzima inosina monofosfato deidrogenasi (IMPDH). In teoria se ne deve quindi evitare la somministrazione nei pazienti affetti da rari deficit ereditari dell'enzima ipoxantina- guanina fosforibosil-transferasi (HGPRT), quali la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome diKelly-Seegmiller. Si raccomanda di non somministrare micofenolato mof etile assieme ad azatioprina, poiche' tale somministrazione concomitante non e' stata studiata. Tenuto conto della significativa riduzione dell'AUC (area sotto la curva) dell'MPA da parte della colestiramina, la somministrazione concomitante di micofenolato mofetile con medicinali che interferiscono con la circolazione enteroepatica richiede prudenza, in quanto l'efficacia del micofenolato mofetile potrebbe essere ridotta. Il rapporto rischio-beneficio del micofenolato mofetile in associazione con tacrolimus o sirolimus non e' stato stabilito.

Interazioni

Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti. Aciclovir: quando il micofenolato mofetile e' stato somministrato in associazione con aciclovir si sono osservate concentrazioni plasmatiche di aciclovir piu' elevate rispetto alla somministrazione di aciclovir da solo. Le variazioni nella farmacocinetica dell'MPAG sono risultate minime e non sono considerate clinicamente significative. Poiche' le concentrazioni plasmatiche dell'MPAG, come quelle di aciclovir, aumentano in presenza di compromissione renale, e' possibile che il micofenolato mofetile e l'aciclovir, o i suoi profarmaci, ad esempio valaciclovir, competano per la secrezione tubulare, determinando ulteriori aumenti delle concentrazioni delle due sostanze. Antiacidi e inibitori della pompaprotonica: una riduzione dell'esposizione all'acido micofenolico (MPA ) e' stata osservata con la somministrazione di micofenolato mofetile con antiacidi quali il magnesio e l'idrossido di alluminio o con PPIs,compresi lansoprazolo e pantoprazolo. Non sono state osservate differ enze significative dei tassi di rigetto e di perdita del trapianto neipazienti che assumevano micofenolato mofetile e PPIs rispetto ai pazi enti che assumevano micofenolato mofetile ma non PPIs. Tali dati consentono di estrapolare questo risultato a tutti gli antiacidi in quanto la riduzione dell'esposizione di micofenolato mofetile quando somministrato con il magnesio o l'idrossido di alluminio e' sensibilmente inferiore di quando micofenolato mofetile e' somministrato con PPIs. Colestiramina: usare cautela durante la co-somministrazione, in quanto l'efficacia del micofenolato mofetile potrebbe risultare ridotta. Medicinali in grado di interferire con la circolazione enteroepatica: usare cautela con i medicinali che interferiscono con la circolazione enteroepatica, in quanto possono ridurre l'efficacia del micofenolato mofetile. Ciclosporina A: la farmacocinetica della ciclosporina A (CsA) non e'influenzata dal micofenolato mofetile. Al contrario, se si interrompe il trattamento concomitante con la ciclosporina si deve prevedere un aumento di circa il 30% dell'AUC dell'MPA. Ganciclovir: in base ai risultati ottenuti in uno studio con somministrazione singola delle dosi raccomandate di micofenolato orale e ganciclovir per via endovenosa, edegli effetti noti della compromissione renale sulla farmacocinetica del micofenolato mofetile e ganciclovir, si prevede che la co-somministrazione di questi due agenti provochera' un aumento della concentrazione di MPAG e di ganciclovir. Non si prevede un'alterazione sostanziale della farmacocinetica dell'MPA e non e' necessario adattarne il dosaggio. Nei pazienti con compromissione renale ai quali sono somministrati in associazione micofenolato mofetile e ganciclovir o i suoi profarmaci, quali valganciclovir, devono essere osservate le raccomandazioniposologiche per ganciclovir ed i pazienti devono essere monitorati at tentamente. Contraccettivi orali: la farmacocinetica e la farmacodinamica dei contraccettivi orali non sono state influenzate dalla co-somministrazione di micofenolato mofetile. Rifampicina: nei pazienti che non assumono anche ciclosporina, la co- somministrazione di micofenolatomofetile e rifampicina ha generato una riduzione dell'esposizione all 'MPA del 18-70%. Si raccomanda di monitorare i livelli di esposizione all'MPA e di regolare quindi il dosaggio del micofenolato mofetile permantenere l'efficacia clinica in caso di co-somministrazione di rifam picina. Sirolimus: nei pazienti con trapianto renale, la co-somministrazione di micofenolato mofetile e CsA ha determinato una riduzione dell'esposizione all'MPA del 30-50% rispetto ai pazienti trattati con unaassociazione di sirolimus e dosi simili di micofenolato mofetile. Sev elamer: quando micofenolato mofetile e' stato somministrato in concomitanza con sevelamer, sono state osservate riduzioni della C max e dell'AUC 0-12 dell'MPA del 30% e 25%, rispettivamente, senza conseguenze cliniche (come il rigetto del trapianto). Tuttavia, si raccomanda di somministrare micofenolato mofetile almeno un'ora prima oppure tre ore dopo l'assunzione di sevelamer per minimizzare l'impatto sull'assorbimento dell'MPA. Non sono disponibili dati relativi al micofenolato mofetile con leganti del fosfato diversi da sevelamer. Trimetoprim/sulfametossazolo: non e' stato osservato alcun effetto sulla biodisponibilita'dell'MPA. Norfloxacina e metronidazolo: nei volontari sani non e' sta ta osservata alcuna interazione significativa quando micofenolato mofetile e' stato somministrato in concomitanza con norfloxacina e metronidazolo separatamente. Tuttavia, l'associazione di norfloxacina e metronidazolo ha determinato una riduzione dell'esposizione all'MPA di circa il 30% in seguito alla somministrazione di una dose singola di micofenolato mofetile. Ciprofloxacina e amoxicillina piu' acido clavulanico: riduzioni del 50% circa delle concentrazioni pre-dose (a valle) del l'MPA sono state riportate in soggetti che hanno ricevuto un trapiantodi rene nei giorni immediatamente successivi l'inizio della terapia o rale con ciprofloxacina e amoxicillina piu' acido clavulanico. Tale effetto tendeva a diminuire continuando la terapia antibiotica e cessavadopo pochi giorni dall'interruzione della stessa. La modifica del liv ello di pre-dose puo' non rappresentare accuratamente le modifiche dell'esposizione complessiva all'MPA. Pertanto non sono normalmente indicate modificazioni delle dosi di micofenolato mofetile in assenza di segni clinici di disfunzione del trapianto. Effettuare un monitoraggio clinico durante l'uso dell'associazione e subito dopo il trattamento antibiotico. Tacrolimus: nei pazienti sottoposti a trapianto epatico chehanno iniziato la terapia con micofenolato mofetile e tacrolimus, l'A UC e la Cmax dell'MPA, il metabolita attivo del micofenolato mofetile,non sono state significativamente influenzate dalla co-somministrazio ne di tacrolimus. Al contrario, si e' osservato un aumento di circa il20% nell'AUC del tacrolimus, in seguito alla somministrazione di dosi multiple di micofenolato mofetile (1,5 g due volte al giorno) nei paz ienti che assumevano tacrolimus. Tuttavia, nei pazienti sottoposti a trapianto renale, la concentrazione di tacrolimus non e' apparsa alterata dal micofenolato mofetile. Altre interazioni: la co-somministrazione di probenecid e micofenolato mofetile nella scimmia aumenta di tre volte l'AUC plasmatica dell'MPAG. Quindi, altre sostanze eliminate mediante secrezione tubulare renale possono competere con l'MPAG e aumentare di conseguenza le concentrazioni plasmatiche dell'MPAG o dell'altrasostanza secreta dai tubuli renali. Non somministrare i vaccini vivi ai pazienti con compromissione della risposta immunitaria. La rispostaanticorpale ad altri vaccini puo' essere ridotta.

Effetti indesiderati

Infezioni e infestazioni. Molto comune: sepsi, candidiasi gastrointestinale, infezioni delle vie urinarie, herpes simplex, herpes zoster; comune: polmonite, influenza, infezione del tratto respiratorio, moniliasi respiratoria, infezione gastrointestinale, candidiasi, gastroenterite, infezione, bronchite, faringite, sinusite, infezione cutanea da funghi, candidiasi cutanea, candidiasi vaginale, rinite. Tumori benigni,maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: carcinom a cutaneo, neoplasia benigna della cute. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: leucopenia, trombocitopenia, anemia; comune: pancitopenia, leucocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: acidosi, iperopotassiemia, ipopotassiemia, iperglicemia, ipomagnesemia, ipocalcemia, ipercolesterolemia, iperlipidemia, ipofosfatemia, iperuricemia, gotta, anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: agitazione, stato confusionale, depressione, ansia, alterazioni del pensiero, insonnia. Patologie del sistema nervoso comune: convulsioni, ipertonia, tremore, sonnolenza, miastenia, vertigini, cefalea, parestesia, disgeusia. Patologie cardiache. Comune: tachicardia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, ipertensione, vasodilatazione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: effusione pleuriche, dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito, dolore addominale, diarrea, nausea; comune: emorragia gastrointestinale, peritonite, ile, colite, ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite, esofagite, stomatite, costipazione, dispepsia, flatulenza, eruttazioni. Patologie epatobiliari. Comune: epatite, ittero, iperbilirubinemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: ipertrofia cutanea, rash, acne, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie renali e urinarie. Comune: alterazione della funzionalita' renale. Patologie sistemichee condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema, f ebbre, brividi, dolore, malessere, astenia. Esami diagnostici. Comune:aumento degli enzimi epatici, aumento della creatinina nel sangue, au mento della lattico deidrongenasi nel sangue, aumento dell'urea nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, perdita di peso. I seguenti effetti indesiderati comprendono le reazioni avverse osservate nell'esperienza post marketing: le tipologie di reazioni avverse segnalate nel periodo post-marketing con micofenolato mofetile sono simili a quelle osservate negli studi clinici controllati sul trapianto renale, cardiaco ed epatico. Ulteriori reazioni avverse al farmaco segnalate nel periodo post-marketing sono descritte di seguito, con indicazione delle frequenze tra parentesi, se note. Gastrointestinali: iperplasia gengivale (da >=1/100 a <1/10, colite, inclusa colite da citomegalovirus (da >=1/100 a <1/10), pancreatite (da >=1/100 a <1/10) e atrofia dei villi intestinali. Disturbi correlati all'immunosoppressione: infezioni gravi pericolose per la vita, quali meningite, endocardite, tubercolosi e infezione da micobatteri atipici. In pazienti trattati conimmunosoppressori, compreso micofenolato mofetile, sono stati segnala ti casi di nefropatia associata al virus BK e casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) associata al virus JC. Agranulocitosi: sono stati riportati casi di agranulocitosi (da >=1/1.000 a <1/100) e neutropenia; pertanto si consiglia il monitoraggio regolare dei pazienti che assumono micofenolato mofetile. Sono stati segnalati casi di anemia aplastica e depressione midollare nei pazienti trattati con micofenolato mofetile, alcuni dei quali con esito fatale. Patologie del sistema emolinfopoietico: casi di aplasia delle cellule della serie rossa (PRCA) sono stati riportati nei pazienti trattati con micofenolato mofetile. In pazienti trattati con micofenolato mofetile sono stati riportati casi isolati di anomalie morfologiche dei neutrofili, inclusa l'anomalia acquisita di Pelger-Huet. Queste alterazioni non sono comunque associate con un danno della funzionalita' dei neutrofili. Queste alterazioni possono suggerire un fenomeno di 'left shift ' di maturazione dei neutrofili nelle indagini ematologiche, fenomeno che puo' essere interpretato erroneamente come un segno di infezione in pazienti immunosoppressi, come quelli trattati con micofenolato mofetile. Ipersensibilita': sono state riportate reazioni di ipersensibilita', quali edema angioneurotico e reazione anafilattica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: in pazienti trattati con micofenolato in associazione con altri immunosoppressori, si sono verificati casi isolati di patologie interstiziali del polmone e fibrosi polmonare, alcuni deiquali sono stati fatali.

Gravidanza e allattamento

Iniziare la terapia con micofenolato mofetile solo quando il test di gravidanza risulta negativo. Prima di iniziare la terapia con micofenolato mofetile, durante la terapia e per sei settimane dopo l'interruzione della terapia si deve utilizzare un contraccettivo efficace. Le pazienti devono essere informate di consultare immediatamente il medico in caso di gravidanza. L'assunzione di micofenolato mofetile non e' raccomandata durante la gravidanza e deve essere riservata ai casi in cuinon sia disponibile un trattamento alternativo piu' adeguato. Il mico fenolato mofetile deve essere somministrato alle donne in gravidanza soltanto se il potenziale beneficio terapeutico e' superiore al rischiopotenziale per il feto. I dati sull'uso di micofenolato mofetile dura nte la gravidanza sono limitati. Tuttavia, nei bambini di pazienti esposte a micofenolato mofetile in associazione ad altri immunosoppressori durante la gravidanza, sono state segnalate malformazioni congenite,incluse malformazioni dell'orecchio, come orecchio medio/esterno form ato in modo anomalo o assente. Sono stati segnalati anche casi di aborto spontaneo in pazienti esposte a micofenolato mofetile. Gli studi condotti sugli animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. E' stato dimostrato che il micofenolato mofetile viene escreto nel latte materno dei ratti. Non e' noto se cio' avvenga anche per il latte umano. A causa delle potenziali reazioni avverse gravi nei lattanti al micofenolato mofetile, questo e' controindicato nelle madri che allattano.