Micropam - 4microclismi 5mg

Dettagli:
Nome:Micropam - 4microclismi 5mg
Codice Ministeriale:029417019
Principio attivo:Diazepam
Codice ATC:N05BA01
Fascia:C
Prezzo:9.7
Stupefacente:Tabella medicinali sez. E - DL 36 20/3/2014
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Actavis Italy Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile valida 30 giorni dalla data del rilascio L 49/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Clisma
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:30 mesi

Denominazione

MICROPAM SOLUZIONE RETTALE

Formulazioni

Micropam - 4microclismi 5mg
Micropam - 4microclismi 10mg

Categoria farmacoterapeutica

Ansiolitici.

Principi attivi

Diazepam.

Eccipienti

Acido benzoico, acqua depurata, alcool benzilico, etanolo, glicole propilenico, sodio benzoato.

Indicazioni

Come antiepilettico: convulsioni incluso convulsioni febbrili nei bambini. Come sedativo: prima di esami e trattamenti esplorativi.

Controindicazioni / effetti secondari

Miastenia gravis. Apnea da sonno. Grave insufficienza epatica. Depressione respiratoria acuta. Ipersensibilita' verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Gravidanza. Allattamento.

Posologia

Uso rettale. Bambini fino a tre anni: 5 mg. Bambini oltre i 3 anni: 10mg. Adulti: 10 mg. Pazienti anziani e debilitati: 5 mg. Se necessario , la dose potrebbe essere ripetuta. Nel caso di somministrazione ripetuta nei bambini, monitorare la respirazione. Nei bambini di eta' inferiore ad un anno, diazepam potrebbe essere usato come profilassi intermittente di convulsioni febbrili. La dose usuale e' 0,5-1 mg/Kg. Nel trattamento di pazienti anziani o debilitati, le dosi utilizzate non devono superare la meta' di quelle normalmente raccomandate. In pazienti con insufficienza polmonare cronica ed in pazienti con disfunzione cronica renale ed epatica, la posologia necessita di essere ridotta. La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile.

Conservazione

Dopo l'apertura del foglio di alluminio conservare a temperatura inferiore a 15 gradi C.

Avvertenze

In caso di durata insufficiente del sonno, puo' aumentare la probabilita' di una riduzione dello stato di allerta. Dopo uso ripetuto per alcune settimane, si puo' verificare una riduzione dell'effetto ipnoinducente delle benzodiazepine. Alla sospensione del trattamento puo' verificarsi una sindrome transitoria dei sintomi che avevano indotto al trattamento con benzodiazepine; accompagnata da altre reazioni quali cambiamenti di umore, ansia o disturbi del sonno ed irrequietezza. Si raccomanda di diminuire gradatamente il dosaggio. La posologia del farmacodeve essere stabilita in funzione della tolleranza molto variabile da soggetto a soggetto nei pazienti con modificazioni organiche cerebral i o con insufficienza cardio-respiratoria e dovrebbero essere disponibili misure per sostenere il circolo o il respiro. In caso di trattamento prolungato e' consigliabile procedere a controlli del quadro ematologico e della funzione epatica. Le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda: per ridurre tale rischio i pazienti devono essere sicuri di poter avere un periodo di sonno ininterrotto di 7-8 ore. Le benzodiazepine non devono essere somministrate ai bambini senza una attenta valutazione della effettiva necessita'. La durata del trattamentodeve essere ridotta al minimo. Nei pazienti anziani e nei pazienti co n insufficienza respiratoria cronica deve essere somministrata una dose ridotta. Le benzodiazepine non sono indicate in pazienti con grave insufficienza epatica. Le benzodiazepine non sono raccomandate quale trattamento primario delle malattie psicotiche. Le benzodiazepine non devono essere utilizzate in monoterapia nel trattamento della depressione o dell'ansia associata a depressione. Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con precedenti di abuso di alcool o di stupefacenti. La brusca interruzione della somministrazione di diazepam puo' causare sindrome da astinenza, che puo' comparire finoa 10 giorni dopo. Contiene alcool benzilico. La somministrazione di a lcool benzilico nei prematuri alla dose di 100 mg/Kg/giorno ha causatogravi ed, in alcuni casi, fatali avvelenamenti con acidosi metabolica . I bambini di eta' inferiore ai tre mesi dovrebbero essere trattati con diazepam solo in ospedale.

Interazioni

Cimetidina ed omeprazolo riducono la clearance plasmatica di diazepam,con conseguente potenziamento del suo effetto. Disulfiram blocca il m etabolismo di diazepam, con il risultato di aumentare le concentrazioni sieriche di diazepam. In presenza di diazepam l'emivita della ketamina e' allungata con prolungamento del suo effetto. Rifampicina aumentala clearance plasmatica di diazepam. Teofillina contrasta l'effetto d i diazepam. L'azione sedativa di diazepam e' intensificata dall'alcool, ipnotici, neurolettici, antistaminici, clonidina e dagli oppiacei. Si raccomanda di evitare l'assunzione contemporanea di alcool. L'effetto sedativo puo' essere aumentato se il farmaco viene assunto in concomitanza con alcool. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare autoveicoli od usare macchinari. Si raccomanda di evitare l'associazione con farmaci ad effetto deprimente sul sistema nervoso centrale. In caso di uso in associazione con antipsicotici, ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, farmaci antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi si puo' verificare un aumento dell'effetto deprimente a livello centrale. Nel caso di analgesici narcotici, si puo' manifestare anche una accentuazione dell'euforia, che induce ad un aumento della dipendenza psichica. Le sostanze che inibiscono alcuni enzimi epatici possono aumentare l'attivita' delle benzodiazepine. Quest'ultimo effetto si verifica, in misura minore, anche con le benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto mediante coniugazione.

Effetti indesiderati

Il piu' comune e' la sonnolenza. Piu' raramente appaiono vertigini, difficolta' di concentrazione, atassia e diplopia. In alcuni casi, e' stata riportata inibizione della funzione respiratoria, attenuazione della emozione, riduzione della vigilanza, confusione, astenia, cefalea, debolezza muscolare. Reazioni paradosse come eccitazione, aggressivita' e allucinazioni si sono verificate rarissimamente. Nei pazienti anziani, trattati ad alte dosi, possono manifestarsi stati confusionali. Occasionalmente sono stati riportati disturbi gastrointestinali, alterazioni della libido e reazioni cutanee. Puo' verificarsi amnesia anterograda. Gli effetti amnesici possono associarsi a comportamento inappropriato. Possono manifestarsi stati di depressione preesistenti. Possono verificarsi: irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', deliri, accessi di ira, incubi notturni, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato ed altri effetti collaterali di tipo comportamentale. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita'. L'uso prolungato di benzodiazepine puo' portare ad una dipendenza fisica e psichica da questi farmaci, specie nei pazienti con precedenti di abuso di alcool o sostanze stupefacenti. Nei casi in cui si sia sviluppata dipendenza fisica l'interruzione brusca del trattamento provochera' sintomi da sospensione quali cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilita'. In casi gravi possono verificarsi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore ed al contatto fisico, allucinazioni od attacchi epilettici.

Gravidanza e allattamento

Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. Nell'ulteriore periodo, il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Se per motivi irrinunciabili il farmaco viene somministrato durante l'ultima fase della gravidanza, o ad alte dosi durante il travaglio, si possono prevedere sul neonato effetti quali ipotermia, ipotonia e depressione respiratoria moderata, dovuti al meccanismo di azione del farmaco. Inoltre, i bambini nati da madri che hanno assunto benzodiazepine in maniera cronica durante le ultime fasi della gravidanza possono avere sviluppato dipendenza fisica ed avere qualche rischio di pericolo post-natale. Dato che le benzodiazepine vengono ritrovate nel latte materno, non devono essere somministrate alle madri che allattano.